Utente: Ospite
Cerca nel sito
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami



Password persa?

Registrati ora!


Naviga in questa discussione:   1 Utenti anonimi






Iscritto il:
19/2/2004 22:13
Da SAN CARLO TO
Messaggi: 212
Offline
E' una cosa un po' da webmaster ma credo che serva il contributo di tutti...

La proposta e' : creare un sistema, una procedura, un metodo efficace per far tarare il monitor ai frequentatori dei nostri siti in modo da sperare che vedano le nostre amate foto decentemente.

I grandi della fotografia in rete sembra che se ne freghino un po' (sara' noblesse oblige...) ma ho visto dei buoni tentativi in siti "minori".

Molti propongono la classica scala di grigi scrivendo di settare la luminosita' e il contrasto in modo da vere tutte le sfumature e questo l'ho creato in pochi minuti...ma non basta!

Ho visto anche qualche tentativo di mettere alcuni quadrati colorati chiedendo ai naviganti di vederli "squillanti"...ma vi pare che regga?!?!?!?!

Credo che saturazione e colori siano il vero tallone d'achille...

A chi interessa verametne il nostro lavoro e magari pensa di acquistare le nostre stampe credo che sarebbe disposto a buttare via un minuto per cercare di ottimizzare il proprio "vedere"...

Che ne dite?

Spero di leggervi tutti...

Ciao

Ettore

Inviato: 9/3/2004 19:18
.........
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
L'unica soluzione che ho visto in rete (oltre al menefreghismo dei "grandi" a cui accennavi tu, però lì penso sia dovuto al fatto che loro non hanno assolutamente bisogno di Internet per vendere le loro immagini) è propri quella della scala dei grigi che però è poco più di un "giocattolino", ho provato personalmente ad utilizzarla su in monitor non calibrato e mi ha solo procurato un gran nervoso, tanto che ho deciso che non la metterà sul sito mio e di Cristina.
Il problema è che non vedo soluzioni, questo perchè ogni monitor deve essere calibrato singolarmente, ogni serie di "cannoni" R, G, B ha caratteristiche uniche, quindi ogni soluzione "generalista" penso che sortirebbe più o meno l'effetto della scala dei grigi...
Forse una strada possibile potrebbe essere quella di abbinare la scala dei grigi (per settare seppur in modo rudimentale la luminosità /contrasto) al profilo ICC della calibrazione del nostro monitor che dobbiamo inserire in un tag HTML (ne parlo anche nel mio articolo sulla Ottimizzazione delle immagini per il web), solo che poi questo profilo il profilo deve essere presente anche sulla macchina dove risiede il browser e quindi bisognerebbe metterlo sul sito come file che il visitatore puà scaricare ed utilizzare.
Complicatissimo!!
E poi siamo sempre lì, cambiando monitor ha senso che il mio profilo si addatti al monitor ospitante...insomma un vero rompicapo da webmaster, anzi, se qualcuno ne conosce uno puà sempre chiedere!!
Intanto, se qualcuno ha vogli di divertirsi, ecco come si fa ad inserire un profilo in un tag HTML:

L'indicazione del profilo puà essere inserita nel tag dell'immagine IMG

<IMG src="myfile.jpeg" iccprofile="source.icc">

oppure nel tag BODY

<BODY iccprofile="source.icc">

anche mediante indicazioni di stile

BODY {iccprofile: url("source.icc");}



:scared: :scared:

Inviato: 10/3/2004 9:07
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci



Iscritto il:
19/2/2004 22:13
Da SAN CARLO TO
Messaggi: 212
Offline
Una possibilita' sarebbe quella di preparare alcuni "bollini" con colori riconoscibili da tutti chiedendo di vederli proprio in quel modo correggendo approssivativamente...
Del tipo i colori del semaforo oppure una serie di cose comuni e riconoscibili per poi far tarare il monitor con i settaggi diretti o il pannello di controllo (credo che si possa...su Pc non so...)
Anche i colori primari andrebbero bene tipo Rosso Giallo Blu Verde ecc.
Quanti naviganti correggerebbero il loro monitor per vedere bene i nostri siti?
Chi si occupa di workflow digitale dovrebbe essere gia' a posto comunque oppure no?

Bye

Ettore

Inviato: 10/3/2004 13:38
.........
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
11/3/2004 9:36
Messaggi: 4470
Offline
Questo è uno dei guru mondiali di stampe digitali, pensa che i suoi profili per la Epson 7600/9600 sono così eccellenti che sono diventati uno standard mondiale, tanto che la Epson li ha messi al posto dei loro nel sofwtare che viaggia con le nuove macchine, ed il fatto che proprio lui proponga un settaggio così "primitivo" per i monitor delle persone che visualizzano le sue foto, mi fa molto dubitare che esistano procedure efficaci...

http://www.billatkinson.com/Preferences.pl

Inviato: 12/3/2004 11:47
Il mio sito

Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Utente non più registrato
Ricordo che tempo fa c'era lo stesso problema in uno dei fori online che frequentavo. Qualcuno propose la soluzione di utilizzare la copertina di una rivista come reference. Funziona più o meno così: si compra una rivista, qualcuno fa una buona scansione della copertina e ottimizza il file con Photoshop su un monitor calibrato in modo che risulti il più possibile vicino cromaticamente all'originale. Poi basta mettere il file online, tutti lo scaricano, comprano la rivista e tarano il monitor in modo da vedere il file quanto più vicino possibile all'originale che si trova in edicola. In questo modo si dovrebbe più o meno avere tutti qualcosa di simile. Non è esattamente scientifico, ma tra i membri di una community funziona decentemente.

Se invece il problema è relativo ai visitatori, non c'è soluzione, perchè i profili ICC sono specifici per un determinato hardware, il che significa che quello del mio monitor calibrato (con la sonda) sarà  diverso da quello di un altro monitor anch'esso calibrato con uno spyder, anche se l'output è identico.
Considerate inoltre che altri fattori incidono sulla calibrazione, come il tipo di illuminazione della stanza dove si lavora, la sua intensità , la temperatura, e il colore delle pareti.

L'unica vera soluzione è comprarsi una sonda, e anche in questo caso potrebbero esserci delle discrepanze perchè la teoria del colore e dei profili ICC è ancora giovane, lungi dall'essere perfetta e ancora necessariamente troppo legata all'hardware.

Inviato: 12/3/2004 12:35
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
11/3/2004 9:36
Messaggi: 4470
Offline
Purtroppo mi confermi quello che già  sospettavo...a volte però mi capita di imbattermi in siti in cui le foto, monitor calibrato si o monitor calibrato no, "saltino" letteralmente fuori dalla pagina, è come se le immagini avessero un "glow" tutto particolare...un esempio: http://www.radiantlandscape.com...è ovvio che c'è un gran lavoro in Photoshop dietro, ma proprio non riesco a capire come facciano a raggiungere questi risultati, o almeno io non ci riesco (qualcuno suggeriva di duplicare il livello e fare una maschera utilizzando hard light o qualcosa del genere)...qualche idea?

Inviato: 12/3/2004 13:39
Il mio sito

Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
11/3/2004 9:36
Messaggi: 4470
Offline

Inviato: 12/3/2004 13:40
Il mio sito

Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Utente non più registrato
Bello il sito, non lo conoscevo.

Credo che sia una concomitanza di cause, non un metodo specifico. Quindi sicuramente c'è un boost nella saturazione, ma anche i giusti soggetti, la giusta luce in ripresa, un'ottima nitidezza generale e credo anche un saggio uso della maschera di contrasto. Ovviamente i file sono salvati in sRGB che è l'unico profilo che il browser riconosce.

Ecco qualcosa di simile fatto con la D2h. I colori non "bucano" ma sono sufficientemente vibranti.

Open in new window

Inviato: 12/3/2004 14:16
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
11/3/2004 9:36
Messaggi: 4470
Offline
In effetti speravo che mi rispondessi perchè ho notato lo stesso effetto in molte delle tue foto, non solo in quella che hai postato sul forum (che tra l'altro mi piace un sacco!), e se anche tu adesso mi confermi che non hai un metodo specifico ma l'esito finale è legato alla qualità  dell'immagine ed alla qualità  di chi manipola l'immagine (intesa come profonda conoscenza dei mezzi che utilizza), allora ci credo

Si, il sito è bello, forse Flickinger paga un debito abbastanza rilevante a Fatali, soprattutto nelle foto del Plateau, però è anche vero che lo cita apertamente tra le sue influenze...

Inviato: 12/3/2004 14:48
Il mio sito

Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci



Iscritto il:
19/2/2004 22:13
Da SAN CARLO TO
Messaggi: 212
Offline
Pablo ha colpito nel segno...
Marco ti cita spesso e per l'ennesima volta non si e' sbagliato nello scegliere le amicizie

Io intendevo proprio una cosa come quella che citava lui della rivista ma magari un po' meno "complicata".
In realta' una possibilita' utilizzando le riviste ci sarebbe: secondo me tutti gli appassionati di immmagine fotografica dovrebbero essere abbonati a Chasseur d'Image una rivista francese...scansionando la copertina ogni mese e mettendola in lina tutti gli abbonati avrebbero un riferimento, che poi e' quello che pensavo io "un riferimento" non ubna calibrazione vera e propria.
L'altra possibilita' e' mettere on-line delle piccole foto di oggetti comuni con colori conosciuti: gli ultimi che mi sono venuti in mente sono una catasta di mattoni per edilizia (anche se potrebbero cambiare colore il base alla cava dalla quale l'argilla viene estratta...) e la Fiat 127 azzurra (anche se qui ci giochiamo i giovanissimi...).
In questi giorni faccio delle ricerche e poi ci provo.

Per l'appeal delle foto in rete io sto utilizzando Photo Kit Sharpener che pur essendo un po' ingessato nelle possibilita' ha un settaggio prorpio per il web e multimedia che non mi pare male.

Bye

Ettore

Inviato: 12/3/2004 15:40
.........
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Utente non più registrato
Ho un'idea un po' personale del confronto pellicola-dgt, anche perchè la maggior parte del mio lavoro non è il paesaggio, anche se ovviamente non disdegno quando ne ho la possibilità . Lessi con attenzione la serie di articoli di MR all'epoca della D1s, inclusi quelli relativi al paragone con il medio formato, ma non avendola potuta provare mi sono dovuto affidare alle conclusioni di MR, che peraltro stimo sia come giornalista che come fotografo.
Da parte mia credo ancora che se si è alla ricerca del massimo dettaglio, tuttora il MF e il GF sono insuperati, sempre che non si disponga di un dorso digitale per il MF, ma non credo che qui nessuno se lo possa permettere, o meglio: magari anche sì, ma poi deve essere ammortizzato in non più di due anni (il tempo medio di obsolescenza).
A conti fatti chi utilizza pellicole grandi è in grado di risolvere più dettaglio rispetto all'equivalente digitale.

Ma non sempre i numeri dicono la verità , infatti per quanto la pellicola possa risolvere di più, il dgt ha altri vantaggi; primo tra tutti il postprocessing. L'editing, come tutti sapete è una fase importante tanto quanto la ripresa, e durante la prima è necessario tenere conto di quello che si farà  nella seconda. Fin qui non molto lontano dalla tradizionale camera oscura. E qui il dgt brilla rispetto alla pellicola, nel senso che la totale assenza di grana favorisce, con la giusta tecnica e disciplina, ingrandimenti insperabili con la pellicola.
Il dettaglio si perde, ma la sensazione di uniformità  del dgt è ineguagliabile. Ho molte stampe 30x45 ricavate dalla D100 dove magari il dettaglio finissimo va a farsi benedire, ma la morbidezza tonale e la pulizia delle immagini è straordinaria. Poi in realtà  del dettaglio finissimo mi interessa tanto quanto, perchè spero che non sia quello che il mio pubblico cerca nella mia fotografia, che come sapete considero più un mezzo espressivo che una gara di nitidezza.
Attenzione però, perchè in alcuni casi la grana è un effetto ricercato, perchè conferisce pattern all'immagine, una presenza impalpabile che crea la giusta profondità  nelle fotografie (ecco perchè il dgt viene spesso accusato di essere piatto e privo di carattere).

Per quanto mi riguarda il 35mm è morto, perchè per il mio lavoro in termini di risoluzione, fedeltà  cromatica e vesatilità  (per non parlare dei costi) non ci sono paragoni. E se mi serve risoluzione per stampare veramente grande (100x70) allora faccio più scatti che stitcho insieme, anche se come ripeto, per il mio lavoro è un'esigenza marginale. Certo se facessi solo fotografia di paesaggio stitchare immagini multiple per ogni scatto non sarebbe gran che pratico, ma nemmeno spuntinare come un dannato le scansioni con il timbro clone lo è.

Si tratta di metodologie diverse, ognuna con le sue problematiche e con i propri vantaggi, per questo credo che ognuno dovrebbe valutare con attenzione quali sono le proprie necessità  prima di utilizzare un sistema piuttosto che un'altro.
Nel mio caso sto per mettere in vendita il mio ultimo corpo a pellicola che giace in un angolo da più di un anno.

Per chi fosse interessato l'immagine qui sopra è stata fatta a 800 iso con 1/10 di secondo a mano libera. Con la pellicola il risultato sarebbe stato diverso, non so se meglio o peggio, ma di sicuro così mi piace un sacco.

Inviato: 12/3/2004 20:01
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci



Iscritto il:
19/2/2004 22:13
Da SAN CARLO TO
Messaggi: 212
Offline
Che lucidita'...

Grazie per il tuo punto di vista, veramente!

Ettore

Inviato: 13/3/2004 9:26
.........
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Moderatore
Iscritto il:
11/3/2004 9:36
Messaggi: 4470
Offline
Questa potrebbe essere una spiegazione del perchè il "look", di cui abbiamo tanto dibattuto nei post precedenti, tra pellicola e digitale sia così diverso, tanto che alcuni hanno una "forma" di repulsione più o meno accentuata dell'uno nei confronti dell'altro, ma qui siamo nel mondo del sommamente soggettivo e ogni opinione è, in un certo senso, valida

Non pensate che un'altro fattore che differenzi il look sia da ricercare nel concetto di "granulosità ", cioè la sensazione soggettiva (e sottolineo soggettiva) di un disegno casuale che si manifesta all'osservatore il quale nota piccole variazioni di densità  delle formazioni granulari delle particelle discrete d'argento, sappiamo infatti che i cristalli sono distribuiti casualmente sull'emulsione ("granulosità " che non è da confondersi con "granularità ", che è invece l'espressione matematica, la misura oggettiva, che fornisce la classificazione della grana)?
Tra l'altro questa considerazione potrebbe portare ad una specie di "teoria del caos" in mabito fotografico le cui implicazioni non sono mai state interamente esplorate...

Inviato: 15/3/2004 9:31
Il mio sito

Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci






Puoi vedere le discussioni.
Non puoi inviare messaggi.
Non puoi rispondere.
Non puoi modificare.
Non puoi cancellare.
Non puoi aggiungere sondaggi.
Non puoi votare.
Non puoi allegare files.
Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

[Ricerca avanzata]


Partners





Mercatino
Utenti Online
175 utente(i) online
(165 utente(i) in Forum)Iscritti: 0
Ospiti: 175
altro...
Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 px o superiore
     
Privacy Policy