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Disavventura giudiziaria

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24/4/2006 9:25
Da Torino
Messaggi: 197
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Voglio raccontare una lunga (e come potrebbe esseere breve, in Italia?) vicenda giudiziaria conclusasi con un duplice caso di giustizia negata. Penso che un episodio del genere possa verificarsi spesso e che chiunque di voi possa restarne vittima, perciò credo di fare cosa utile proponendo la mia esperienza.
Mi scuso con tutti coloro che già  la conoscono, avendola già  letta - tempo addietro - sul mio forum.
Ecco i fatti.
Sul numero dicembre-gennaio 2001 di una nota rivista di fotografia comparve un articolo, a firma di F***, che parlava di "linguaggio dell'immagine". L'autore, un giovane e affermato professionista che collabora con diverse testate, aveva integralmente copiato quell'articolo, compresa la punteggiatura, da uno scritto di analogo argomento che compare sul mio sito.
Questo mio scritto, protetto da copyright, circola in varie forme da molti anni:
- Dal 1989 sotto forma di dispense destinate ai miei corsi (ho allievi che possiedono queste dispense e sono pronti a testimoniare di averle ricevute al tempo in cui F*** giocava col trenino);
- In forma meno estesa, come capitolo del mio libro "Guida al fototrekking" (Firenze, Olympia, 1992);
- Sul mio sito internet (link "Leggere l'immagine").
Il buon F*** aveva fatto un semplice copia-e-incolla, limitandosi a pochi interventi di raccordo (o forse l'aveva fatto la redazione per lui) che dimostravano chiaramente che chiunque avesse messo mano a quel testo non aveva neppure capito di che cosa stesse parlando.
Venuto a conoscenza della cosa piuttosto tardi, e cioè nel mese di febbraio (mese in cui riuscii a mettere le mani sulla rivista, avvertito da un amico che aveva letto l'articolo e che aveva subito notato il clamoroso plagio), scrissi al direttore della rivista offrendogli un modo elegante per uscirne: semplicemente pubblicare, nel numero successivo, una rettifica nella quale si dicesse che - per un errore redazionale - l'articolo era stato attribuito ad un altro, il quale si era limitato a fornire le foto, mentre il testo era mio.
Ricevetti una risposta evasiva del tipo dà i non fare così, F*** è un bravo ragazzo, magari avete copiato tutti e due dalla stessa fonte.
Mi rivolsi allora al mio avvocato e presentai querela. Non avendo voglia di anticipare migliaia di euro per un processo civile, sporsi denuncia penale (il plagio è un reato), riservandomi di costituirmi parte civile durante il processo per ottenere il risarcimento dei danni.
Purtroppo il magistrato archivià la pratica, avendo io presentato la querela troppo tardi: è vero che ero venuto a conoscenza dei fatti in febbraio e che avevo sporto querela a marzo, ma il reato era stato commesso a dicembre (mese di uscita della rivista) e quindi era trascorso un tempo superiore ai tre mesi entro i quali la legge impone di presentare querela.
Ma proprio all'inizio della primavera 2002 l'articolo ricomparve su un'altra rivista, molto tagliato e ridotto a livello redazionale ma chiaramente riconoscibile, copiato parola per parola, punti e virgole compresi.
A questo punto non lasciai trascorrere nemmeno un giorno e ripresentai la querela.
Dopo due anni di silenzio fui convocato dal magistrato, al quale esposi i fatti e che si dimostrà molto interessato alla cosa. Il caso era chiaro e senza dubbio io avrei vinto la causa.
Dopo altri due anni di silenzio ricevo la comunicazione - senza altre informazioni - che anche questa querela è stata archiviata.
A questo punto, se non fossi Michele Vacchiano, mi farei giustizia sommaria scrivendo a tutte le riviste che pubblicano foto e articoli di F*** e lo sputtanerei professionalmente, perché se lo merita.
Ma purtroppo sono Michele Vacchiano e queste cose non le faccio.
Con il risultato che a rimetterci sono sempre i danneggiati.
Ciao.

Inviato: 3/5/2006 15:04
MV
--
Fotografia non è rappresentare il mondo ma saper guardare dentro se stessi...
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Re: Disavventura giudiziaria

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Non sono un legale, voglio dire <i> non sono un legale!!!!!</i> ma non capisco perche' puntare sul pesce piccolo (il fedifrago) e non sul pesce grosso (la rivista). Non e' lei che si assume la responsabilita' di cio' che pubblica? Se poi la rivista e' stata a sua volta ingannata andra' certamente a rivalersi sul fedifrago.

E' lo stesso motivo per cui non si denuncia il medico ma la casa farmaceutica, si va insomma dove ci sono piu' soldi.

Inviato: 3/5/2006 15:58
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Re: Disavventura giudiziaria
Utente non più registrato
Purtroppo Michele per quanto riguarda il discorso del Copyright e del recupero crediti siamo nel Far West...alla fine che cerca il dialogo e si comporta da signore se lo prende in quel posto.....non voglio dire che fanno bene ma alla fine gli stronzi vanno avanti e rubano ...fino a quando....
Io purtroppo ho imparato ad essere diffedente e a non fare nulla se non per iscritto e solo alle miei condizioni (suggerite da vari avvocati CE e USA).....diversamente preferisco perdere dei lavori....
.....pero´ e´ una cosa cosi triste....


Roberto

Inviato: 3/5/2006 18:05
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Re: Disavventura giudiziaria
Utente non più registrato
Ciao Michele,
tutto questo è decisamente triste
Ricordo però di aver letto di una notissima scrittrice italiana che, nel suo ultimo libro, tra l'altro distribuito gratuitamente sotto forma di pdf, si fosse un po' troppo ispirata alle liriche di due bloggers, pubblicate nei rispettivi spazi ... diciamolo pure: pare li avesse scopiazzati pari pari.
Quando la cosa saltà fuori, ci fu una tale rivolta della comunità  dei bloggers che la scrittrice alla fine, è stata costretta a ritirare il suo libro.
Anche in campo scientifico le cose funzionano in modo simile: gli scopiazzatori sono tantissimi ... in genere si tratta di "autoscopiazzamento", cioè si prende un proprio articolo, gli si cambia il titolo e la veste e lo si sottopone ad un'altra rivista. Altre volte questi individui copiano pari pari degli articoli pubblicati su riviste di difficile reperibilità  o in lingue poco note (tipo il bollettino della società  biochimica di Pechino) lo traducono in inglese e se lo ascrivono.
Quando questi soggetti vengono scoperti, è la stessa comunità  scientifica a sputtanarli più o meno pubblicamente ... il passaparola è rapido ... e la carriera invece rallenta ....


Gaia

Inviato: 3/5/2006 19:59
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Re: Disavventura giudiziaria

Iscritto il:
27/4/2006 13:48
Da Roma
Messaggi: 2754
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Anni fa, durante una conferenza, il tale XX, luminare delle scienze politiche, lesse il suo intervento dotto e frutto di una approfondita ricerca. Quando fu il turno di mia moglie di intervenire, ringrazià il luminare per l'intervento, ed aggiunse i particolari pià ù recenti della ricerca. L'intervento che il professorone aveva letto altro non era che l'articolo di mia moglie, pubblicato su una rivista specializzata, non immaginando minimamente di potersela trovare davanti.
Se la cavà con una sputtanescion, ma tant'è...

Franz

Inviato: 4/5/2006 11:42
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