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1 Utenti anonimi
Studio Blumenfeld, New York 1941-1960 |
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22/6/2009 11:34 Messaggi:
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Se qualcuno interessato alla foto di moda dovesse passare per Parigi, gli consiglio di visitare questa mostra.
http://www.citemodedesign.fr/event/60 ... enfeld-new-york-1941-1960 Qui qualcosa sulla storia del fotografo. http://fashion.telegraph.co.uk/column ... -of-Erwin-Blumenfeld.html Erwin Blumenfeld, nato a Berlino nel 1897, trasferitosi poi in Olanda e a Parigi, ed infine fuggito nel 1941 a New York dalla Francia occupata in quanto ebreo, è considerato come uno dei grandi maestri della fotografia del secolo scorso. In questi vent’anni nel suo studio in Central Park fece prevalentemente foto di moda per riviste come Vogue, Kaleidoscope, Cosmopolitan, Harper’s Bazaar. Rifiutò la vecchia fotografia che definì “point de vue du nombril” (con chiaro riferimento agli apparecchi a pozzetto portati al collo ad altezza ombelico) passando alle folder dell’epoca, 4x5” e soprattutto la mitica Deardorff 8x10”, caricate con Kodachrome ed Ektachrome, per poter sfruttare appieno le possibilità del mezzo coi movimenti. Nel 1947 quando uscì l’Hasselblad fu tra i primi a comprarla, e già nel 1956 di dotò di costose apparecchiature per stampare in proprio l’Ektachrome. Già il colore in quei primi anni era innovativo, ma Blumenfeld andò oltre. Consapevole che la fotografia non è che un’interpretazione in funzione della moltitudine di schermi che si interpongono tra noi e la realtà, alcuni sempre presenti come la nostra cultura, i nostri pregiudizi, le nostre esperienze personali, egli non esitò ad interporne altri. Così sperimentò in continuazione, giocando con specchi, reticoli, trame, nastri colorati, paraventi, ottenendo immagini fortemente innovative per l’epoca. Le stampe in mostra provengono dalle Kodachrome perfettamente conservate e dalle Ektachrome che hanno avuto bisogno di un restauro. Molte sono affiancate dalle corrispondenti copertine delle riviste d’epoca, dove si vede bene come già allora gli editor mortificassero coi crop splendidi scatti, e si comprende il suo odio per gli art director che arrivò a definire “fotografi falliti che si vendicano per non avere del talento”. PS: Alla biglietteria mi vidi rifiutare il contante in quanto l’unico metodo di pagamento accettato era la carta di credito, che io non ho. Nel mio perfetto franco-piemontese con accento canavesano cominciai ad inveire contro quella discriminazione che per la prima volta trovavo in centinaia di mostre visitate, ritenendola “une honte non seulement pour Paris, mais pour toute la France!!!” La signorina, virata rapidamente al magenta, mi fece entrare gratis.
Inviato: 17/4/2017 0:42
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Re: Studio Blumenfeld, New York 1941-1960 |
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Moderatore
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11/3/2004 9:36 Messaggi:
4470
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Grazie, questa è una bella segnalazione, non lo conoscevo e lo trovo un fotografo veramente molto interessante, sarò a Parigi tra una ventina di giorni e andrò sicuramente alla mostra, ovviamente mi presenterò senza carta di credito e solo con i contanti
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Inviato: 20/4/2017 17:12
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