Olympus ha presentato una nuova linea di mirrorless micro4/3, posizionate nella fascia alta di questo segmento.

Il nome "OM-D" è un diretto richiamo alle reflex analogiche che, nel loro periodo, hanno riscosso un notevole successo; il primo prodotto di questa nuova linea, la OM-D EM-5, ne richiama anche l'estetica.

Si tratta di una macchina con buona dotazione e costruita con materiali di qualità; il corpo è in magnesio ed alluminio, è weather-sealed e dispone di uno schermo OLED orientabile e di mirino elettronico integrato.
La stabilizzazione (che nelle Olympus, ricordiamo, è relativa al corpo macchina) è stata migliorata; si parla ora di stabilizzazione a 5 assi.

Il sensore è il migliore mai visto su una Olympus m4/3: si tratta di un'unità da 16 megapixel, imparentata con i sensori montati sulle Panasonic G3 e GX-1 (ma, a detta di Olympus, con alcune migliorie; specie nella velocità di readout).

Ecco la recensione di DPReview.com:

http://www.dpreview.com/reviews/olympusem5

Fer

Lunga vita a Olympus e massimo rispetto per questo marchio. Che, insieme ad altri gloriosi ( alcuni ormai morti e sepolti oppure riconvertiti ) come Pentax, Minolta, Miranda, Petri, Topcon, etc., ha costituito la seconda - ma vitalissima e fondamentale - fila, nel boom delle reflex giapponesi degli anni 60/70. I miei anni..

E che anche con l'avvento dell'era digitale ha saputo trovare una sua collocazione di "seconda fila" dietro ai colossi, offrendo prodotti con alta qualita' costruttiva e appeal tecnologico e/o di design, come questo. A vederla in foto sembra quasi una OM del tempo che fu. Leggendo peso e dimensioni, risulta ancora un po' piu' piccola e piu' leggera. Molto carina. Ma non e' il tipo di macchina che si tiene in tasca. Quindi va appesa al collo o tenuta in una borsa, con magari qualche obiettivo di ricambio. Insomma con tutti i vantaggi ma anche le scomodita' di una DSLR, pur essendo mirrorless e micro 4/3. Solo eventualmente piu' leggera.

Sinceramente ho perso un po' contatto con quello che e' il mercato attuale. Non so come sia articolata l'offerta di Olympus, e non so a quale fascia questa macchina sia destinata. Ho visto che costa un migliaio di dollari solo corpo, e non mi sembrano affatto pochi. Da qualche tempo uso due macchine digitali: una full-frame da quasi una chilata, con adeguato corredo di obiettivi e relativo zaino, e una compatta di qualita' con il suo zoom, che a obiettivo chiuso si ficca in tasche e taschini a piacimento. A seconda dello scopo, e della predisposizione d'animo, mi porto l'una o l'altra. Vie di mezzo non ne sento la necessita'.

Credo che il Micro-4/3 abbia le potenzialita' per competere con successo nel settore delle compatte, puntando sulla qualita' di immagine, e lasciando inoltre ampie alternative nella scelta degli obiettivi. Ricordo che gia' il formato APS fu concepito per macchinette a pellicola tascabili, e il 4/3 e' ancora un po' piu' piccolino.. Invece in questo caso lo si contrappone al gia' consolidato e vasto mondo DSLR, magari offrendo un design molto accattivante, ma ad un costo mediamente superiore. In termini sostanziali, vantaggi non ne vedo. Come ho concluso altre volte in interventi di questo tipo, non sono un esperto di marketing fotografico (e magari neppure di fotografia tout-court..). Quindi auguro sinceramente ad Olympus di essermi sbagliato nel giudizio.

non saprei, non sono un intenditore di queste cose e tantomeno un esperto. Il mio "mondo" è fatto di reflex e compatte. Ma perchè un pentaprisma tanto ingombrante? Non vuole essere portabile al massimo come una compatta. Non vuole essere (e non è) una DSRL.....quindi?

Marco

Anch'io ho delle sincere perplessità, specie considerato che il sensore del formato 4/3 o micro 4/3 (la dimensione del sensore non cambia) ha un fattore di crop di 2 invece che di 1,5-1,53-1,6 come le varie declinazioni dell'APS-C, dunque arriva più velocemente a combattere coi limiti fisici della diffrazione. E per un sensore così piccolo, la macchina è davvero grandina (se le mettete vicino la K5 Pentax, attualmente di gran lunga la DSLR APS-C più performante, risulta addirittura più grande) e si trasporta come una DSLR.

La macchina sembra ben fatta e molto curata, ma la Sony con la NEX 7 direi che ha raggiunto livelli di qualità di immagine davvero potenzialmente superiori, e più per un fatto di superficie che di megapixel.

Comunque se alla nuova nata mirrorless arriderà il successo, e le reflex 4/3 di Olympus verranno col tempo soppiantate da questo oggetto con la possibilità per il brand di proseguire il suo cammino, sarò certo il primo ad esserne contento.

Il grosso finto pentaprisma? Marketing associato al design: potevano far sporgere un piccolo parallelepipedo a un estremo della macchina, senza lasciare al fotografo il problema di posizionare il naso senza "ungere" il display posteriore, come accade invece con le reflex...