Questo fotografo giapponese trapiantato in Germania espone le classiche foto di paesaggi montani. Piu' che classiche direi di una banalita' sorprendente. Per qualche motivo a me misterioso ha pure successo.

In realta' e' citato nel libro di Marra "L'immagine infedele" per i suoi paesaggi alpini inventati, dove ha messo insieme panorami immaginari con collage digitale delle foto del Cervino, Jungfrau, etc.

Se uno va sul Web a cercare i suoi lavori trova foto di montagna di tutti i tipi, alcune intitolate "Matterhorn" o "Jungfrau". Io immagino che siano foto sincere verso il soggetto rappresentato, e non inventate, ma a questo punto nel sottoscritto la confusione --- e la profonda irritazione --- e' totale.

(1) Il proporre fotografie di paesaggi inventati la trovo operazione onesta e assolutamente legittima.

(2) Il proporre fotografie di paesaggi superclassici, con panoramiche tipo fatte con PTGui cha facciamo tutti alla domenica mi fa cadere un po' le braccia ma va bene.

(3) Il mischiare le due cose per cui uno non capisce piu' niente mi irrita profondamente. Non escludo che la cosa non sia voluta o pianificata ma sia il semplice risultato di quel "casino creativo" che molto spesso e' il Web. Cio' non di meno sono irritato lo stesso.

Cambiando completamente genere il nostro fa anche foto di natura secondo la tradizione classica dei fotografi giapponesi, e poi ha una serie di foto da aerei di linea in cui ha preso una foto ogni tot secondi dal finestrino e poi le ha incollate tutte insieme in una lunghissima (parecchi metri) e strettissima diapositiva che viene mostrata su un scatola luminosa altrettanto lunga e stretta appesa al muro. Queste mi sono piaciute (almeno a vederle su internet) e le trovo stimolanti.

Si puo' cominciare a guardare qualcosa di suo qui.

Anzitutto buon Natale.

Francamente per quanto riguarda questo autore giapponese non so darti torto.
Preso per buono che non mai visto opere dal vivo di questo autore [e neppure lo conoscevo] a parte le dimensioini spropositate delle immagini [moda questa che sta diventando ormai un clichè della fotografia contemporanea assieme agli ormai omnipresenti 'lightbox'] e i soggeti di una banalità  disarmante, non sembrerebbe esserci nulla di particolare ...nulla per esempio che possa richiamare in qualche modo il lavoro concettuale di jeff Wall [l'autore che nasconde complesse operazioni di staging nelle sue opere apparentemente banali].
Come dici tu, visti i prezzi c'è da chiedersi il perchè di tanto successo.

Buone PR? buon presenzialismo? avere un prodotto confezionato ad hoc per galleristucoli? sapersi vendere?.....chi vuol fare della fotografia commercio a livello "arte" deve studiare per bene la lezioncina.....purtroppo non ci si improvvisa.

Il fatto che possano piacere o meno da un certo punto di vista è irrilevante.

Citazione:
Quindi l'importante e' saper gestire bene la propria "arte fotografica" anche se le immagini sono di una mediocrità  incredibile?

Ma questo non vuol dire... "pubblico, io ti sto prendendo palesemente per il c...!"...?

E il pubblico dotato di critica artistica, perché non si sente preso per il c...?

No non ho scritto questo. A tal riguardo ho/abbiamo argomentato pagine e pagine web.....(se cerchi trovi da stufarti).

E' possibile che anche un mediocre si possa creare un suo mercato, il punto è quanto riesce poi a restarci e la sostanza non la inventi dalla serta alla mattina. Quindi si puà barare ma fino ad un certo punto.

C'è poi da dire che ogni mercato ha delle sue specifiche, non è detto che quello che và  in Italia vada in Germania...etc. etc. e quindi dare dei giudizi è sempre cosa molto complessa se non si conoscono a fondo le logiche ed i meccanismi dei vari mercati.

Poi Giuseppe sulla presa per il c**o non so che dirti....io personalmente mi sento preso per il c**o da tutto il sistema, sia che sia una polizza assicurativa, che la gestione di un conto corrente, che l'acquisto di una macchina......credo che la presa per il c**o (o mancanza di onestà  e di etica) sia il cancro della società  moderna.....quindi non c'è da scandalizzarsi!!! Fà  parte del gioco.....e in fondo và  bene così.

Citazione:

Da questo punto di vista, mi interesserebbe sapere come la pensi sulle diversità  es. tra mercato e dinamiche italiane e mercato e dinamiche tedesche (ed USA se puoi).

Fer

Con calma ci proverà....

Citazione:

Parlo da completo ignorante in materia. Ma oggi, in un mercato moto pi༠globalizzato di un tempo, esistono ancora distinzioni profonde fra diverse nazioni? Oppure l'andazzo è molto molto parallelo con diversificazioni sottili? In particolare per quello che riguarda il mondo delle gallerie e il circuito "ufficiale" dell'arte?

Marco(pamar5)

Se parliamo di arte in generale ci sono 3/4 stati che pilotano il mercato (USA <NYC> / London / Germany / Paris) hanno delle logiche diverse ed anche dei gusti che possono cambiare di parecchio. Ci sono di fatto delle tipologie di opere "universali" che vengono trattate allo stesso modo in tutti i mercati ed altre tipologie che sono specifiche di certi mercati/circuiti.
L'Olanda è quasi un universo a sè e viene visto sempre con vivo interesse in Europa....è una specie di vivaio.

Ultimamente anche il mercato asiatico stà  assumendo un ruolo importante.....ma qui non ho idee ben chiare e tra il resto ho capito che quasi nessuno ha le idee ben chiare se non gli stessi interessati......però di assoluto interesse sopratutto dal punto di vista di ritorno economico.

Ci sarebbe tantissimo da scrivere per cercare di spiegare almeno le logiche basi....di certo mi piacerebbe un pseudo meeting con Marco F. / Marco A. / &Co......sarebbe interessantissimo.