@EOLO
Del problema del blocco dello specchio se ne era già parlato tempo fa.
Prova a vedere se ti è utile questa discussione QUI

Se piacciono gli obiettivi Zeiss su Canon, non è detto che si debba perdere l'autofocus.
Ci sono soluzioni non proprio a buon mercato, ma ottime ...vedi qui.

Non saprei indicare la versione.
Il mio ha la scritta "Carl Zeiss Distagon 2,8/28 T*" intorno alla lente frontale ed è fabbricato in Giappone. Poi, se puà essere utile, ha il numero del diaframma "22" verde.

Mi dispiace
Evidentemente ce ne sono molteplici versioni con diversità  costruttive significative.
Comunque l'anello di cui parlo (che conservo, non si sa mai) è quello della foto allegata (immagine di lato e da sopra) e non interferisce con la baionetta, anche se vi è incastrato sotto.
Immagine

Allega:

---

  Anellino.jpg (98.85 KB)

Un uccellino
... mi dice che dovrebbe essere l'anellino indicato con una freccia nella foto che allego, che blocca il ritorno dello specchio.
In quel caso dovrebbe bastare toglierlo (non serve per il montaggio sulla baionetta ef, che io sappia) previo lo smontaggio della baionetta Contax (svitando le viti che si vedono sulla foto).

Immagine

Recentemente QUI hanno aggiunto al confronto l'Epson V750 pro.

Ciao,
alcune caratteristiche da tenere in conto che, come nelle fotocamere, mal si conciliano con l'economicità :
- grandezza del sensore: più è grande meglio è;
- apertura massima dell'ottica: più è grande meglio è;
- stabilizzatore di immagine: ottico meglio di digitale meglio di nulla;
Peculiare delle videocamere, poi, è che alcuni modelli hanno 3 ccd separati, che, in generale, restituiscono una migliore brillantezza dei colori.

Su quella fascia di prezzo non avrei dubbi a stare su una videcamera con supporto MiniDV, anche se ultimamente si stanno diffondendo sempre più i supporti di memorizzazione a stato solido. Peraltro, con quel budget mi sa che non ci siano "infinite" scelte e, proprio per questo, subentra il fattore "C".

Mi spiego.

Poco tempo fa ho visto in un centro commerciale (Ipercoop) una videocamera JVC (mi pare fosse la JVC GRDF550U o similare) ad un prezzo "irrisorio", tipo 190,00 €, rispetto ad un prezzo di listino molto più alto. Ovviamente è una rimanenza poiché è una videocamera uscita qualche tempo fa (mi pare nel 2005). Essa, tuttavia, ha caratteristiche di tutto rispetto, quali un grande sensore ed un'ottica particolarmente luminosa (f1,2) che consentono di eseguire riprese in interni buone anche senza utilizzare illuminazione dedicata.

D'altro canto non riprende in 16:9 e non ha, ad esempio, il touch-screen ... alla fine dipende dalle esigenze che hai.
A mio avviso, però, è da tenere conto che il tallone di achille delle videocamere è proprio la ripresa in scarse condizioni di luce, laddove una scena in esterni ben illuminata rende minori le differenze fra i vari modelli.
Alla fine, dunque, conta anche il tempo che hai per fare qualche "giro" ... per minimizzare il fattore "C"

Ti posto, poi, il link al forum di Videomakers, nel quale si puà trovare una miniera di informazioni.

Se mi posso permettere, vorrei inserire un contributo a questo interessantissimo e assai pertinente "(off) topic" (si noti, per restare in clima, l'ossimoro ).

Infatti, leggendo questo intervento, ma -a dir la verità - soprattutto precedenti thread mi è venuto in mente un artista "a tutto tondo" che stimo ed ammiro e, come me, molti lettori, non solo toscani, del Vernacoliere: Federico Maria Sardelli.

Mi è venuto in mente soprattutto perché, pur essendo apprezzato esponente di discipline paludate per loro stessa essenza, è autore capace di mettere in evidenza con lo sberleffo, in modo dissacrante e provocatorio il malvezzo di prendersi troppo sul serio di una parte della società . Che poi è anche la base di molte trovate degli Amici Miei di Monicelli.

Riporto una paio di link che si riferiscono a Sardelli, richiamando l'attenzione sulla striscia "oculista" qui ... e sul "SONETTO CLIV" qui, dove l'artifizio, il raggiro, l'artata complicazione verbale e, in definitiva, la supercazzola, vengono sfruttati con presupponenza a biechi fini commerciali.

Se, alla fine, avrà frainteso il senso del topic, me ne scuso con l'autore, sperando comunque che venga apprezzata la godibilità  di alcuni spunti umoristici rinvenibili nei link.

Metto qui il link ad un video su YouTube che mostra alcuni momenti della realizzazione delle immagini.
L'ho trovato interessante, soprattutto perchè credevo che la ripresa dei capolavori fosse stata realizzata con tutt'altro tipo di attrezzatura.

Ritiro su questo topic per dar conto della soluzione al problema che ho scoperto.

In sostanza il messaggio di errore farlocco deriva dall'installazione di patch dei driver intermedie.
Mi spiego meglio: attualmente sul sito hp ci sono le versioni originali dei driver (datate 10-2006 per XP e 03-2007 per Vista) oltre ad una serie di patch successive.

Io ho sempre installato i driver originali e le varie patch susseguitesi nel tempo. Ma questo portava, per l'appunto all'errore di cui si parla in questo topic.

Ultimamente, fra le varie prove, ho installato i driver originali e solo l'ultima patch del gennaio 2008: l'errore è miracolosamente sparito.

Cià dimostra l'opportunità  di un rilascio di driver "integrati", senza dover procedere per patch successive, come ho più volte sollecitato al supporto hp con cui ho avuto diversi contatti.

Dai confronti che si trovano in rete risulta vincitrice ... la f30. Sulle scene ben illuminate è ovvio che la maggiore risoluzione delle altre consente un margine ... ma nelle scene ben illuminate questo margine non è facilmente percepibile in stampe dalle dimensioni "normali" (ovviamente imho). Laddove si salga di iso il confronto diventa impietoso: proprio su dpreview, prendendo le immagini dalle vecchie recensioni si vede che la f30-f31 surclassa ancora le compatte più moderne.
Dico tutto questo con un una certa rabbia perché mi hanno appena rubato una f31
Credo, dunque, che nella fotografia subacquea le fotocamere che citi potrebbero rivelarsi delle vere e proprie delusioni(sempre imho).

Naomi Harris (America Swings)

ceccanti_c
Citazione:
In effetti non avevo detto che avevo aggiornato il firmware appena era uscita l'ultima versione. Anche io la lascio sempre accesa.

Citazione:
Credo che più o meno sia un problema intrinseco delle stampanti a pigmenti ... hai mai provato un gloss optimizer tipo questo (Eco Glazocolor)? Io trovo che conferisca un bell'effetto (l'ho provato solo su stampe a colori su carta Hp advanced)

Citazione:
Bè, la 4880 è tutta un'altra macchina ... ma anche un'altro prezzo.
Non capisco, tuttavia, a cosa ti riferisci quando parli del cambio di inchiostro.
Per quanto riguarda i serbatoi, poi, mi sono sempre chiesto se in qualche modo è possibile adattare stile accrocco le cartucce del plotter Hp 2100 che sono molto più capienti (e proporzionalmente più economche)

Innanzi tutto grazie per i riscontri.

runtu
La stampante la possiedo da circa 2 anni (tra l'altro è proprio per l'approssimarsi del fine garanzia che mi ero attivato con Hp), ma ho stampato molto poco.
Come suggerisci tu, avevo controllato subito se c'era qualcosa di strano sul sensore del vassoio, ma non avevo riscontrato alcuna anomalia. Peraltro, ho avuto modo di testarla anche con mac (solo interfaccia lan però) e non manifestava alcun errore... trovo, però, che l'interfaccia del driver Hp su mac sia addirittura cervellotica per non dire altro.

ceccanti_c
quanto dici è una grossa conferma che dovrebbe essere solo un problema di driver fallato ... con buona pace dell'assistenza che affermava che io ero l'unico caso. Ora, potrà  anche essere che sono il solo ad averlo segnalato, ma in oltre un mese di scambi via mail e via telefono (con cospicue relazioni da parte mia sulle prove che conducevo), forse un test da parte del loro reparto tecnico avrebbe potuto risolvere.
Per quanto riguarda l'inceppamento con la carta comune, mi sembra di ricordare che successe anche a me, ma poi mi accorsi che per me il problema era il formato della carta: nonostante avessi le impostazioni in a4 il driver, se non ponevo attenzione, selezionava di default il formato americano "lettera".

Per il resto, devo dire che ho trovato l'assistenza Hp gentile e disponibile, ma penso che vi sia un limite oggettivo laddove si esula dalle soluzioni preconfezionate sui pc messi a disposizione degli operatori.
Penso anch'io che un vero tecnico potrebbe fornire informazioni più mirate ... il problema è sapere come raggiungerlo.

Ho un problema con la b9180 che possiedo.

Dopo aver installato (su windows xp) l'ultima patch dei driver (patch del gennaio 2008) mandando in stampa da vassoio normale ha cominciato a comparire un messaggio di errore: chiudere il vassoio dei supporti speciali. Ovviamente il vassoio è ben chiuso e se si clicca per ignorare l'errore la stampa va a buon fine.

Ho contattato il supporto Hp che mi ha fatto fare una serie di prove e test, compresi il reset hardware e la reinstallazione del sistema operativo, che io ho ripetuto più volte (consumando anche un sacco di inchiostro).

Il risultato è sempre lo stesso: installata l'ultima patch l'errore del vassoio supporti speciali si ripresenta, mentre prima di installare tale patch sembra filare tutto liscio.
Potrebbe essere un bug del software ... ma possibile che io sia l'unico a lamentare il problema, come sostiene l'assistenza Hp?

L'errore in se non è rilevantissimo, anche se fastidioso, ma dato quanto sostiene il supporto Hp mi è venuto il dubbio che sia un problema hardware che solo l'ultima versione dei drivers rileva.

A nessuno è successo qualcosa di simile?
Grazie.

Fabio

Sul sito USA di Canon è disponibile la nuova versione di DPP
qui, nella sezione software della 5D MkII, come update delle precedenti versioni.

Per chi volesse installare DPP (ma anche gli altri software Canon)senza aver prima installato le precedenti versioni, posto un piccolo trucchetto per Xp e Vista64:

Per XP:
1) aprire notepad, copiare e incollare le seguenti linee:

Windows Registry Editor Version 5.00

[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Canon\EOS Utility]
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Canon\DPP]
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Canon\ZoomBrowser EX]
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Canon\PhotoStitch]

2) salvare come file .reg (per esempio dando il nome DPPnoUpdateXp.reg) cliccarci sopra e confermare l'inserimento nel registro di windows

3) procedere all'installazione diretta del nuovo DPP scaricato


Per Vista64
1) aprire notepad, copiare e incollare le seguenti linee:

Windows Registry Editor Version 5.00

[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Wow6432Node\Canon\EOS Utility]
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Wow6432Node\Canon\DPP]
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Wow6432Node\Canon\ZoomBrowser EX]
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Wow6432Node\Canon\PhotoStitch]

2) salvare come file .reg (per esempio dando il nome DPPnoUpdateVista64.reg) cliccarci sopra e confermare l'inserimento nel registro di windows

3) procedere all'installazione diretta del nuovo DPP scaricato

Le modifiche al registro sopra descritte evitano che le versioni update di DPP (ma anche EOS Utility, ZoomBrowser EX e PhotoStitch) chiedano di inserire il cd di installazione dei programmi qualora non trovino precedenti versioni installate.



Fabio

Segnalo qui le foto e il video del backstage del calendario di Lola Ponce, dove si vede che Fabrizio Ferri ...

Fabio

Dunque, ho fatto alcune prove.

La dimensione massima scansionabile con i trasparenti è 20x26 cm (per l'esattezza 20 per 25,99 ).
Vale a dire che si puà scansionare al massimo 6 strisce da 5. La prova l'ho fatta proprio con un raccoglitore in acetato.

Per quanto riguarda i tempi, si attestano su 1 minuto e 40 secondi per una scansione 20x26 cm a 360 dpi (24 bit jpg) che aumentano a circa 2 minuti e 20 per 600 dpi (24 bit jpg).

Se invece attivi l'opzione 6 colori i tempi si dilatano.

Per il resto lo trovo uno scanner discreto, che potrebbe essere più performante se hp avesse sviluppato meglio il software di controllo, anche se credo che il vero limite sia nell'accoppiata ottica-sensore (come del resto tutti gli scanner "commerciali").

Obbiettivamente non è paragonabile a scanner dedicati come il Minolta 5400, ma questo è un discorso da farsi per quanto attiene alla scansione per la stampa finale: i 600 (e oltre) dpi sono assolutamente alla sua portata e anche con risultati discreti per quanto riguarda il bilanciamento automatico dei colori dei negativi.

Io, alla ricerca di uno scanner tuttofare, me ne ero interessato alla sua uscita, ma avevo soprasseduto quando vennero fuori le prime prove.

Poi, invece, recentemente è capitata un'occasione ad un negozio di informatica dove vado di solito e l'ho preso, anche perché non riesco a giustificare l'esborso per un V700 (da cui pure ero tentato) sia per l'uso che ne faccio sia per la qualità  che ho visto nelle prove (prima fra tutte quella di Fer ).

P.S.
Non mi torna la possibilità  di scansionare 7 strisce da 6 per il 35 mm: 6 fotogrammi x 36mm = 216 mm più spazio fra frames si superano i 22 cm. Il V700 supera l'A4 (larghezza 21 cm) come area di scansione?




Fabio

Ciao Daniele,
io possiedo l'Hp g4050.

Effettivamente la finestra per l'illuminazione dei trasparenti copre il formato a4. Tra l'altro la stessa finestra ha una copertura di plastica bianca, anch'essa formato a4, da utilizzare quando si usa lo scanner per riflessione.

Non ho ben capito, però, l'utilizzo che ne vorresti fare: vuoi ricavare un file unico con tutti i negativi posti sul vetro, o vuoi acquisire automaticamente i singoli fotogrammi lasciando allo scanner l'individuazione dei frames?

Nel primo caso non credo vi siano problemi, se non quello di un corretto bilanciamento del colore e dell'esposizione di un'unica immagine che però contiene tanti fotogrammi diversi.
Nel secondo caso credo che l'operazione sia più ardua, dato che ho notato come il software non sia totalmente in grado di individuare correttamente tutti i frames, anche con la maschera in dotazione (ma magari sbaglio io).

A proposito delle maschere per 35 mm credo sia utile sapere che, per le dia, il telaio dato con lo scanner puà contenere 16 telaietti; mentre per la pellicola non montata il telaio fornito puà contenere 30 fotogrammi (5 strisce da 6).

Se hai bisogno di ulteriori informazioni sono qui.

Questa discussione mi ha fatto venire in mente un aneddoto che tempo fa ho letto da qualche parte.
Come noto la Ford modello T è stata la prima vettura ad essere prodotta in grande serie e a beneficiare dell'innovativo utilizzo della catena di montaggio. Il che ha consentito il contenimento dei prezzi e la conseguente prima grande motorizzazione degli USA. Ebbene, si dice che Henry Ford, nel tentativo di contenere ulteriormente i costi, fece analizzare tutte Ford T usate, rottamate o parte di esse che poteva, al fine di stabilire quale fosse la il pezzo meccanico più durevole. Emerse che il perno del fuso a snodo era la parte meccanica della vettura che anche dopo un uso intenso si presentava in ottime condizioni.
Fu così che ordinà alle sue fabbriche di acquistare perni di qualità  (e costo) inferiore.

Il punto è che la produzione industriale (dall'insegnamento di Ford in poi) mira a ottenere il costo più basso che consenta di reggere il mercato: se la qualità  è troppo scadente in relazione al prezzo ci sarà  qualcuno che riuscirà  a produrre a minor costo o con una qualità  migliore a parità  di prezzo. D'altro canto un oggetto di qualità  eccellente, ma di prezzo elevatissimo sarà  poco remunerativo perché in grado di contare su un bacino di utenza troppo ristretto.
Cià premesso, ritengo che Canon si possa permettere questa qualità  un po' ballerina (e tuttavia, stare sul mercato) perché col digitale si è conquistata una posizione di preminenza. Ma ritengo anche che a livello di standard, ormai, nessuno possa permettersi specifiche tanto stringenti da non poter distinguere un esemplare dall'altro ad occhio nudo.

E qui sta proprio il punto della faccenda.
Non è vero che non esistono appigli "legali" per reclamare sulla mancanza di qualità  di un obiettivo: già  il codice del '42 stabiliva che "Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore" (art. 1490)

Mentre oggi, il Codice del Consumo (art. 129, ma attenzione non vale per gli acquisti di coloro che fanno uso del bene per scopi professionali) va oltre e stabilisce che :
"1. Il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita.
2. Si presume che i beni di consumo siano conformi al contratto se, ove pertinenti, coesistono le seguenti circostanze:
a) sono idonei all'uso al quale servono abitualmente beni dello stesso tipo;
b) sono conformi alla descrizione fatta dal venditore e possiedono le qualità  del bene che il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello;
c) presentano la qualità  e le prestazioni abituali di un bene dello stesso tipo, che il consumatore puà ragionevolmente aspettarsi, tenuto conto della natura del bene e, se del caso, delle dichiarazioni pubbliche sulle caratteristiche specifiche dei beni fatte al riguardo dal venditore, dal produttore o dal suo agente o rappresentante, in particolare nella pubblicità  o sull'etichettatura;
d) sono altresì idonei all'uso particolare voluto dal consumatore e che sia stato da questi portato a conoscenza del venditore al momento della conclusione del contratto e che il venditore abbia accettato anche per fatti concludenti."

Si vede, dunque, che alla fine conta la qualità  media che ci si puà aspettare da "beni dello stesso tipo", laddove non vengano dichiarate caratteristiche specifiche, come normalmente avviene (e che son scemi?!).

Peraltro, è pieno diritto di chiunque agire in giudizio per far riconoscere difetti che ritiene significativi, sempre che il gioco valga la candela.

Alla fine penso che una soluzione (sicuramente non ottimale, ma almeno una soluzione) è quella evidenziata da Umber: il diritto di recesso per acquisti fuori dai locali commerciali.

Piuttosto, mi pare strano che nessuno abbia pensato ad un servizio come quello per i processori dei computer in cui mi ero casualmente imbattuto: alcuni shop online testavano il processore per un certo "overclock" che certificavano e garantivano, ovviamente dietro un congruo compenso proporzionale al grado di overcloccabilità  del processore venduto.

Scusandomi per la lunghezza.

Fabio