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Re: Supercorredo o superocchio ?

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27/11/2005 11:32
Da Parigi
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Ecco, genere è la parolina magica entro la quale racchiudere, per onestà  e coerenza, qualsiasi dibattito sulla fotografia. Ed il fotoreportage è appunto un genere più o meno codificato. Nel caso specifico non è che Majoli sia un grande o sia bravo perché lavora per Magnum. Direi anzi il contrario: è bravo, quindi lavora per Magnum o per qualsiasi altra agenzia di prestigio. Devo ammettere che in questo momento preferisco altri "generi" fotografici, ma il reportage resta sempre nel mio cuore. Asferico ha già  scritto cose ampiamente condivisibili sulle caratteristiche del fotogiornalismo. Aggiungo solo che spesso questo genere non va giudicato per singola immagine e per qualità  tecnico-compositive ad essa legate. C'è una componente di narrazione che è fondamentale, una storia data da una serie di immagini sullo stesso argomento, come nel caso della vita degli spazzini in Cina. La stessa successione, in una specie di "montaggio delle attrazioni", puà cambiare la percezione e la lettura del racconto. Quanto a Majoli, il suo approccio mi sembra piuttosto innovativo nell'ambito di un genere _ l'unico _ al quale possiamo tranquillamente perdonare qualche imperfezione tecnica o il fatto che, come accadeva a un grande, ogni tanto le immagini possano essere "slightly out of focus".

"less is more

Inviato: 20/12/2005 11:37
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Re: E' arrivata!!!!!

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27/11/2005 11:32
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Gerry ha scritto:
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attilio ha scritto:

Caro Mauro,

Sì, grazie. Mi farebbe molto piacere ricevere la tua prova (inviala pure all'indirizzo e-mail nel mio profilo) ...........


Credo si riferisse a una prova cartacea originale

Via mail sarà  un po dura che ti arrvi


Ho il terribile sospetto che tu (Gerry) abbia ragione. Ops, scusate il rincoglionimento del sabato mattina (lo so, sono le 11 passate ma per il mio metabolismo è presto).
Mauro, va bene, posso inviarti il mio indirizzo utilizzando la e-mail del tuo profilo?
Grazie ancora

"less is more"

Inviato: 17/12/2005 11:17
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Re: E' arrivata!!!!!

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27/11/2005 11:32
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Caro Mauro,

Sì, grazie. Mi farebbe molto piacere ricevere la tua prova (inviala pure all'indirizzo e-mail nel mio profilo) anche perché la 2400 è nei miei piani di spesa del 2006 dopo che con la HP 8450 ho ottenuto risultati effettivamente buoni nel B/N e molto deludenti con il colore.

"less is more"

Inviato: 17/12/2005 10:39
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Re: E' arrivata!!!!!

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Marco, grazie per le prime impressioni. Sono curioso di sapere come va con il B&N. In ottobre ho assistito ad un breve workshop organizzato da Epson a Gallarate (mia base italiana) e le prove in biancoenero, da file a colori, erano francamente deludenti e in molti, me compreso, si sono chiesti dove fosse finito il nero, che invece pare sia una delle grandi risorse di questa nuova stampante. Credo però che il test non fosse molto significativo dati i file di partenza e la mancanza delle dovute correzioni in PS. Aspetto/aspettiamo con ansia

"less is more"

Inviato: 16/12/2005 18:26
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Re: COLPO DI SCENA!!!! ......la scimmia diventa gallerista!!!...argomento serio!!

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27/11/2005 11:32
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Bravo Roberto,

Monaco mi sembra la migliore città  dove aprire una galleria di questo tipo in Germania. Se non sbaglio all´inizio del thread citavi anche Berlino, in futuro. La capitale è affascinante come poche altre città  in Europa, ma più di un gallerista tra quelli che conosco a Francoforte, Dà¼sseldorf e Colonia, sono ancora titubanti nell´aprire lì nonostante i costi siamo relativamente bassi, senz´altro inferiori a quelli di Monaco. La ragione? Ci sono gli artisti ma non c´è abbastanza mercato, volgarmente parlando non c´è molta gente che compra.

"less is more"

Inviato: 16/12/2005 15:13
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Re: Supercorredo o superocchio ?

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27/11/2005 11:32
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Trattandosi di reportage le parole sono superflue. Se poi il fotografo in questione _ Alex Majoli _ è uno dei migliori della Magnum, allora credo che avrebbe fatto miracoli anche con una usa-e-getta

"less is more"

Inviato: 16/12/2005 12:37
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Re: Semiprovocazione: Il ruolo di Internet nei forum fotografici

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27/11/2005 11:32
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Sinceramente non mi sembra un grande problema. Non nella misura in cui utilizziamo Internet come una possibilità  in più e non come strumento di giudizio insindacabile. Le foto-francobollo vanno prese per quelle che sono, appetizers, e infatti suscitano soprattutto sensazioni, impressioni e forse emozioni, almeno su questo forum. E aiutano a fare una prima selezione. Secondo me rientra tutto nello spirito democratico della rete, è l'assaggio virtuale di immagini che, qualora ci piacessero, vorremmo vedere dal vero e magari toccare con mano. Mi pare che su Fotoavventure non manchino fotoavventurieri estremamente preparati (e pignoli) anche sotto il profilo tecnico. Eppure non mi sembra di aver mai letto pedanti esegesi delle opere sottoposte all'attenzione del forum. Direi che il rischio prospettato da Marco-mxa esista in generale, ma che sia piuttosto limitato nell'ambito di Fotoavventure, dove mi pare prevalgano le regole spontanee di una polemica democratica e costruttiva. In questa sede non ho mai letto nessuno, almeno finora, che abbia avuto la pretesa di dire l'ultima parola su una fotografia: anche perché su Internet , a differenza dei giornali, l'ultima parola non esiste per definizione.

Inviato: 16/12/2005 9:53
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Re: Le scimmie e la fotografia....ovvero quando la fotografia diventa arte

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27/11/2005 11:32
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Caro Roberto,

Che ci vuoi fare? Siamo di fronte alla stessa sconcertante banalizzazione che attraversa la narrativa contemporanea. Il sito da te proposto mi ha fatto scattare un riflesso pavloviano: ho subito pensato a quel libro di Vanessa nonsoché, la quindicenne che racconta le sue esperienze sessuali in Cento colpi di spazzola. Non l'ho letto ma l'ho sfogliato in libreria e m'è bastato. Centinaia di migliaia di copie vendute e adesso pure il film.
Certo che il sito di Silvie è sconvolgente, anche se sospetto ci sia di molto peggio. Anni fa sul supplemento satirico dell'Unità , Cuore, c'era una rubrica intitolata "Mai più senza" che catalogava gli oggetti più strani e inutili mai messi in commercio...
Quanto alle scimmie, in questi giorni mi viene in mente King Kong. A lui non potresti mai dare una digitale qualsiasi. Lo scimmione sentimental-incazzoso vorrebbe di sicuro il GF!

"less is more"
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Inviato: 15/12/2005 8:24
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Re: links da Monaco

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27/11/2005 11:32
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Caro Americotaliano,

Ho appena iniziato la lettura. Molto ma molto divertente, con un sottofondo di amara ironia ed autoronia. E anche ben scritto, il che non è scontato visto cosa sono capaci di pubblicare editori e giornali. Più vado avanti, però, più affiora un senso di inquietudine. Gli ultimi dieci anni della mia vita li ho trascorsi all'estero, tra Vecchia (Germania) e Nuova (Polonia) Europa e in tempi ragionevolmente brevi si porrà , anzi si sta già  ponendo, il problema di un rientro in Italia. Spero che la fine del tuo libro sia almeno in parte consolatoria e mostri un po' di pietà  per quegli espatriati _ come te e forse come me _ che con le loro critiche e/o analisi comparative vorrebbero vedere, semplicemente, un Paese migliore.
Complimenti

"less is more"

Inviato: 13/12/2005 12:08
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Re: links da Monaco

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27/11/2005 11:32
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Roberto, Andrea, Marco (e tutti i Fotoavventurieri interessati)

L'Italietta purtroppo esiste e sta mettendo in ombra l'Italia che piace(rebbe) a noi, Ogni giorno per lavoro mi tocca fare una sorta di analisi comparativa tra i sistemi politico-economico-istituzionali dei due Paesi e ogni tanto mi piace occuparmi anche di arte e cultura. Quando Roberto descrive la quotidianità  della vita in Germania non sbaglia di una virgola, ma la stessa quotidianità , per altre ragioni, gli risulterebbe insopportabile anche in Italia. Certo che l'erba del vicino non è quasi mai più verde, ma tanto per concentrarci sulla gestione della cultura (contenuti e spazi), sulla politica di sviluppo urbanistico e architettonico, tra i due Paesi ci sono enormi differenze, direi tutte a vantaggio della Germania. Con la scusa che abbiamo il patrimonio artistico più importante del mondo, le nostre città  si sono spesso fermate al rinascimento e al medio evo senza preoccuparsi della vivibilità  di oggi. Cià non ha impedito dal dopoguerra, e per cinquant'anni, di rovinare centri storici e zone limitrofe costruendo immonde schifezze e alla faccia della pianificazione. In Germania, e ci metto anche l'Olanda, ma pensiamo pure a Francia, Gran Bretagna e Spagna, insomma mezza Europa, hanno saputo valorizzare al meglio risorse inferiori alle nostre. Milano ha dormito per svariati decenni, ferma al Pirellone e alla Torre Velasca. C'è voluto un demente che bucasse il capolavoro di Gio Ponti per capire quanto l'opera avesse bisogno di restauro e valorizzazione. E adesso la capitale morale fa il botto con tre grattacieli tre griffatissimi (Libeskind, Hadid e un giapponese che forse è Isozaki o forse è Ando, non ricordo bene) e incrociamo le dita...
I tedeschi hanno trasformato la mefitica Ruhr in una delle aree culturali più vivaci d'Europa e con metodo, pianificazione, rimboschimento, bonifica ambientale e restauro delle più importanti "cattedrali" della cultura industriale, sono riusciti a renderlo perfino un'attrazione turistica, provare per credere. Quanto alla creatività  e al famigerato made in Italy, se date un'occhiata alle crude cifre economiche, ci possiamo fare un bel brodino, perché a livello internazionale non ci portano più da nessuna parte. E per restare alla fotografia, intesa come industria e tecnologia, vi risulta che ci sia qualche impresa d'avanguardia nel digital imaging? Macché. Bisogna andare in Germania, dove c'è Jenoptik, e poi in Danimarca con Imacon-Hasselblad e se non sbaglio Phase One. Che tristezza, però, fare il confronto tra un Paese in crisi (la Germania) ed uno in declino (l'Italia). Fine del pamphlet, che volutamente glissa sulle responsabilità  di una classe dirigente, a livello centrale e locale, cronicamente ammalata di provincialismo...

"less is more"

Inviato: 9/12/2005 9:48
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Re: Links dalla Germania

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[

Grazie infinite per il link, li contatterà sicuramente, la politica sui prezzi non è importante se la galleria ha una reale voglia di seguire e far crescere l'artista!
Io in Germania sono in contatto solo con Thomas Poller, della Galleria Poller di Francoforte, e con Celina Lunsford, direttrice del Fotografie Forum, però non abbiamo mai lavorato insieme...



Ciao Marco,

Conosco la galleria Poller, ci ho fatto un paio di acquisti, e mi sembra un buon punto d'appoggio. Da qualche anno si dedica esclusivamente alla fotografia e rigorosamente senza manipolazione digitale, a meno che non sia clamorsa e dichiarata. Se non lo conosci già  forse ti potrà  essere utile un altro contatto, quello con la galleria di Heinz-Martin Weigand a Ettlingen, vicino Karlsruhe. Weigand è una persona molto gentile e disponibile, con alcuni nomi interessanti in portfolio (oltre al famigerato Schulz c'è Mona Breede che non mi dispiace): www.galerie-weigand.de

"less is more"

Inviato: 6/12/2005 9:56
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Re: Links dalla Germania

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Hologon ha scritto:
Nella tua scheda c'è il tuo nome... niente di più semplice, o si trattava di un omonimia, oppure eri tu...
Complimenti per il Journalistic Excellence Award !



Ach, potenza dei motori di ricerca. Grazie Andrea. Ero tentato di intervenire sulle Follie del digitale, ma direi che mi basta sottoscrivere il tuo ultimo post. A me il digitale ha semplicemente fatto riscoprire il piacere della fotografia e il desiderio di tornare a scattare e a pensare in analogico. I due sistemi, almeno per me, stanno convivendo felicemente, anche se m rendo conto che il digitale rappresenti un modo nuovo di vedere e rappresentare la realtà .

"less is more"

"less is more"

Inviato: 4/12/2005 13:05
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Re: Links dalla Germania

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Hologon ha scritto:
Fa sempre piacere incontrare persone, seppur virtualmente, con cui poter discutere con serenità  e passione.
Scrivi forse per il più autorevole quotidiano economico italiano?



Sì, lavoro per il giornale in questione. Come hai fatto a capirlo?

Inviato: 3/12/2005 17:25
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Re: Links dalla Germania

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Il dibattito suscitato da alcuni link da me postati conferma le grandi risorse, intellettuali oltre che tecniche, di questo forum. Come sapete sono nuovo su questo forum e ho ricominciato a fotografare un paio d'anni fa dopo un'astinenza ventennale. Siamo finiti a parlare di Bauhaus e minimalismo, direi tutt'altro che casualmente. C'è un filo conduttore tra il movimento di Gropius & Co, le declinazioni architettoniche di Mies van der Rohe _ less is more, appunto _ e la scuola di Duesseldorf. E anche se siamo tutti più o meno d'accordo sul fatto che quest'ultima sia diventata troppo ripetitiva e debba rinnovarsi, personalmente ritengo sia ancora importante per una buona educazione all'immagine in un momento di analfabetismo. Lavoro per un grande giornale italiano e vi assicuro che la cultura dell'immagine latita proprio tra coloro che dovrebbero gestirla, grafici ed art director soprattutto, ma anche giornalisti come me. Visto che di mestiere faccio lo scriba, ecco un parallelo con Borges. L'ho letto in gioventù, e non posso dire che fosse sempre piacevole, anzi. Ma la sua brevità , la secchezza della sintassi e la straordinaria capacità  narrativa e affabulatoria avevano un effetto positivo sulle mie modeste scritture (articoli di giornale). Insomma, purgavano il mio stile, depurandolo degli orpelli tipici del neofita. Bauhaus-minimalismo-Duesseldorf sono per me validi punti di partenza, basi sulle quali costruire un percorso fotografico autonomo, come mi pare alcuni di voi stiano cercando di fare.

Grazie a tutti per aver raccolto con passione le mie "provocazioni"

"less is more"

Inviato: 3/12/2005 13:29
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Re: Links dalla Germania

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Ciao Marco,

Interessante quello che dici. Mi rendo conto di essere ancora molto legato alle categorie estetiche condivise e di voler cercare al loro interno lo stupore della scoperta. Mi piacciono gli artigiani precisi, come il vecchietto Heidersberger, che ha passato una vita a fare fotografie per conto di una grande azienda (Volkswagen) oppure Arnold Odermatt, l'ufficiale della polizia cantonale svizzera che ritraeva gli incidenti stradali, anch'egli negli ultimi anni oggetto di rivalutazione. Mi accorgo di essere affezionato alle cosiddette arti applicate, spesso alle opere su commissione (copertine di libri, dischi, riviste, manifesti pubblicitari) e di cercare lì, tra le mille limitazioni e pressioni temporali della committenza, il colpo d'originalità , la sensazione appagante.
Ho visto i lavori tuoi e di Cristina e mi sono molto piaciuti. Da un lato li preferirei senza apparizioni perché l'assenza dell'uomo, in un momento di deindustrializzazione galoppante, è già  una "presenza". Dall'altro però ammiro e (invidio) la vostra capacità  di prendere dei rischi e di mettervi in discussione. Senza sperimentazione, infatti, si resta al palo. Quindi...continuate così che andate bene.

"less is more"

Inviato: 30/11/2005 17:19
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Re: Links dalla Germania

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Ciao Roberto,

Mi ricordi il mio migliore amico, un fotoreporter di Associated Press. Da quando mi è tornata l'insana passione per la fotografia lo tormento un giorno sì e un giorno no chiedendogli ragguagli tecnico-estetici su questa o quella attrezzatura, su questo o quell'autore. Ovviamente detesta la scuola di Duesseldorf (<Ma che è 'sta robba, aridateme Tazio Secchiaroli>, dice, poiché é romano) e sostiene che devo convertirmi al full-digital. Lui, per lavoro, l'ha fatto oltre dieci anni fa. Le sue bellissime Leica e Hasselblad stanno in cassaforte, e fuori dagli assignments non fa uno scatto (digitale e analogico) manco a morire.
Quanto al minimalismo e al Bauhaus (non sono architetto, ma ne sono circondato a cominciare da mia moglie mia sorella e mio cognato), sono in parte d'accordo. Ma prova a pensarlo come punto di partenza e non un punto d'arrivo? Grazie per il dibattito stimolante, sempre nel pieno rispetto dei gusti di ognuno.

"less is more"

Inviato: 30/11/2005 12:39
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Re: Links dalla Germania

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Cavolo ragazzi,

Il dibattito si fa sempre più interessante e devo dire (ma guarda un po'?) che mi trovo più in sintonia con la lettura di MarcoPamar. Non ho mai usato la parola arte e credo che questa non sia nemmeno la preoccupazione di Schulz che, detto per inciso, non è mio fratello e nemmeno un mio lontano cugino. Sono d'accordo sul fatto che gente come Gursky, Ruff , Struth, Hutte e compagnia bella ci hanno rotto un po' i maroni e sono un tantino (!) sopravvalutati (a proposito bavarese: Schulz te lo tirano dietro a 6-7mila euro senza canederli) e che certi murales dove ritraggono interni di case tedesche che sembrano uscite dai primi telefilm di Derrick sanno un po' di presa per il culo. Ma i Becher, mi dispiace, concedetemi questo peccato da dilettante della fotografia, un posto tra i maestri da te citati se lo meritano ampiamente, magari anche al fianco del grandissimo Rodchenko, un altro dei miei preferiti.
Sono d'accordo sulla freddezza di molti autori tedeschi, ma la preferisco alla leziosità  di tanti altri, tra questi appunto Fontana, che mi piaceva una ventina d'anni fa e che oggi non sopporto (un altro è Sebastiao Salgado, che ha trasformato la miseria dei diseredati del terzo mondo in estetica a volte stucchevole). Non capisco, infine, che cosa c'entri e che cosa abbia fatto di male il Bauhaus.
Il bavarese fa le fotografie d'architettura nelle notti di luna piena. Teniamolo d'occhio ragazzi perché proprio in quelle occasioni si trasforma in Josef Schulz...

"less is more"

Inviato: 30/11/2005 0:31
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Re: Links dalla Germania

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Stefano, Marco (Pamar5), Bavarese

La polemica e il dibattito mi pare facciano bene a questo forum. Forse postando il link su Schulz era questo, in fondo, il mio vero obiettivo. Fotografia o no? Direi che il risultato finale è volutamente ambiguo, ma il punto di partenza è senz'altro fotografico, GF 8x10, con un taglio ed un equilibrio delle inquadrature piuttosto notevoli, almeno secondo il mio modestissimo parere. Non voglio passare per uno snob infatuato della corrente fotografica più in voga del momento _ quella di Duesseldorf _ è soltanto che ad una certa età  chiedo alla fotografia di farmi vedere quello che l'occhio pigro normalmente non vede, fosse anche la banalità  di oggetti-soggetti anonimi. Neanche a me Schulz fa impazzire, ma lo trovo comunque interessante e intellettualmente onesto nella sua manipolazione digitale dichiarata e nel suo lavoro di sottrazione. Meglio lui dei tanti fotografi, amatori e non, che con PS si inventano cieli, nuvole, tonalità  e contrasti mai esistiti salvo poi esibirli con orgoglio a committenti parenti amici.
Quanto a Franco Fontana, erano appunto 20 anni fa, e a meno che io abbia visto nel frattempo le opere di un altro Franco Fontana, direi che con il povero Schulz non c'azzecca un bel niente. Koons invece mi è rimasto impresso solo come il marito di Cicciolina.

"less is more"

Inviato: 29/11/2005 22:32
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Re: Linhof Technikardan

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Fer ha scritto:
Mi unisco al coro!
Però chiedo anche se qualcuno ha informazioni di prima mano sulla TK23, visto che comunque io dal rullo 120 per tanti motivi non posso muovermi. L'idea sarebbe quindi TK23 e obiettivi 38/47, 90/110, 210... mantenendo però i movimenti!

Fer


Allora, siccome sono sadico, faccio il diavolo tentatore e segnalo alcune vendite interessanti di TK, 4x5 e 6x9, su ebay deutschland. A voi: http://search.ebay.de/search/search.d ... n&sacat=625%26catref%3DC6

P.S. Ovviamente non c嫏 roba mia
"less is more"

Inviato: 29/11/2005 17:18
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Re: Linhof Technikardan

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Citazione:

Falcopardo ha scritto:
Siete dei disgraziati!!!!
mi ci avete fatto fare un pensierino anche a me....
Io uso quasi esclusivamente grandangolari spinti, ma la Shen con il 58 un pochino soffre, e avrei anche il 47....
Per ora continuo a seguivi e a soffrire in silenzio.
Ciao,
Renzo



Sì, vi prego, smettetela! Continuate privatamente questa discussione. Soffro troppo e ho già  capito che la TK 45 potrebbe essere il mio approdo finale al GF. Anche perché, come Disperso/Andrea, sono banalmente sensibile anche al richiamo estetico dell'oggetto. Sì, vi prego, continuate, che fa comodo anche a me. Mi piace soffrire.

"less is more"

Inviato: 29/11/2005 12:04
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