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Re: zaini fotografici
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Ho aggiunto il riferimento nella mia risposta precedente.

Inviato: 7/9/2005 14:30
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Re: zaini fotografici
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Ciao e benvenuto.
Io ho un Lowepro Mini Trekker che, nonostante il nome mini, mi permette di trasportare un discreto corredo medio formato (Hasselblad con 2 magazzini e due obbiettivi o analogo corredo Mamiya RZ). Non posso che dirne bene.
Per il trasporto della Linhof 4x5" ho invece un Tenba. Non ti so specificare esattamente il modello (PBL ? ), ma ricordo che non era il più grande disponibile, bensì quello immediatamente inferiore. Tra l'altro il mio modello risale a diversi anni fa e non era ben strutturato ed imbottito come i Lowepro (e credo anche i Tamrac). Ma questa caratteristica, certamente negativa per lunghi spostamenti, faceva sì che fosse leggerissimo (meno di 1,5 kg a vuoto), pur potendo contenere un putiferio di roba. Dovendolo caricare di attrezzatura già  di per sè molto pesante e poichè non avevo nessuna intenzione di farmi chilometri con lo zaino in spalla, il peso leggero diventava un grosso punto a suo favore. Ed infatti mi ci sono trovato benissimo. Però, ripeto, io non pratico il trekking con la Linhof a spalla ( e neppure senza, se è per questo...)
Gli attuali modelli Tenba sono molto più imbottiti e sagomati rispetto al mio, ma continuano ad essere piuttosto leggeri rispetto ai Lowepro (non so rispetto al Tamrac). Ti suggerirei quindi di valutare anche gli zaini Temba, prima di decidere http://www.tenba.com/camera/backpack3.htm . Fermo restando che i Lowepro sono senza dubbio eccellenti.

Inviato: 7/9/2005 13:20
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Re: ciao a tutti e...consiglio
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Marco ha scritto:

Una domanda: ma il testo è specificatamente focalizzato sui banchi ottici Sinar oppure ha un valore più "generalista", nel senso che i concetti espressi sono applibili a qualsiasi sistema?
Le tue parole sembrerebbero avvalorare questa seconda ipotesi...




Il testo è tagliato sui banchi Sinar, mostra in tutte le numerose illustrazioni i banchi ottici Sinar e relativi accessori, e tende certamente a valorizzare la comodità  e precisione delle regolazioni effettuate con i banchi Sinar (all'epoca erano le uniche macchine dotate di movimenti micrometrici autobloccanti, e soprattutto non era ancora scaduto il brevetto relativo ai basculaggi su asse asimmetrico. Di conseguenza la Sinar era davvero unica nel panorama mondiale. Attualmente questi basculaggi si possono trovare in prodotti Linhof, Horseman, ecc.) Ma al di là  di questo risvolto chiaramente commerciale, ti confermo che il testo ha un valore generale, nel senso che i concetti di base, gli esercizi proposti e i fondamenti delle regolazioni hanno un carattere universale.
Se non riuscissi a trovarlo, te lo posso prestare.

Inviato: 6/9/2005 20:04
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Re: Coppie fotografiche: Bernd e Hilla Becker
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Qualche tempo fa avevo visto alcuni loro lavori, proprio qui in Italia, ma non riesco a ricordare dove ed in quale occasione (forse l'ultimo Photo Show a Milano?). Personalmente non mi dispiacciono, ma forse per gli stessi motivi per cui altri magari non li apprezzano affatto. Vale a dire le gamme di grigi, molte volte un pò polverosi, come se le loro foto, pur attuali, fossero tratte da materiale antico. Forse per questo, mi fanno ricordare irresistibilmente August Sander: ci sento un analogo intento catalogatorio. E poi la scelta di questi soggetti dell'architettura urbana ed industriale di un passato prossimo anni 50-60, grasso di fuliggine di carbone, opaco della polvere di ferro e umido di pioggia acida. Ed infine sono dei virtuosi del decentramento: nessun rischio di trovare una linea sbilenca, manco per sbaglio. Anche a costo di essere leggermente stucchevoli.
Insomma fanno un tipo di fotografia come poteva essere quello di tanto tempo fa...ed invece sono attuali e contemporanei. La cosa mi gusta, perchè è un pò quello che mi piacerebbe riuscire a riproporre nel campo del ritratto (mi piacerebbe...ma poi riuscirci, è tutto un altro discorso!)

Inviato: 6/9/2005 19:37
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Re: ciao a tutti e...consiglio
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Io ci aggiungerei anche "Photo Know How: corso di fotografia in grande formato" di Carl Koch e Jost Marchesi, edizioni SINAR. Carl Koch, per chi non lo sapesse, è il fondatore ed inventore della Sinar. E questo manuale (la mia edizione è del 1984) è come la Sinar stessa: preciso, completo, inappuntabile, chiaro, serio e professionale. Forse la rappresentante Mafer di Milano ne ha ancora qualche copia in casa, oppure rivolgersi tra i libri usati di Amazon. Altrimenti, sempre per le Edizioni Sinar, si puà prendere il 1° volume dei suoi manuali tecnici moderni (la collana si chiama "Creative Large format"). Il 1° volume si intitola "Basics and Application" di Urs Tillmanns (si puà avere in molte Lingue, ma non in Italiano). L'unico difetto è che poi viene una voglia quasi irresistibile di comprarsi una Sinar P.
Gli altri volumi della serie (solo in Inglese, Francese, Tedesco o Giapponese) sono dedicati alla Fotografia Architettonica, a quella di Paesaggio, alla foto di People, alla fotografia Pubblicitaria e, ultimo per adesso della serie, alla "Digital High-End Photography" (sempre in Grande Formato si capisce). Li si trova da Mafer o direttamente ordinandoli sul sito Sinar www.sinar.ch
Anche Linhof ha editato tutta una serie di manuali sull'uso della fotocamera di GF. L'ultima e più recente versione è " Image Circle" che è ordinabile direttamente dal sito www.linhof.de (disponibile solo in Lingua tedesca).

Inviato: 6/9/2005 0:20
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Re: Stampa al carbone
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Scusami Stefano,
non per essere pedante. Ma penso si debba distinguere tra una stampa ink jet, sia pure eseguita su carta pregiata e inchiostri ai pigmenti di carbone, rispetto alla "vera" "stampa al carbone" http://sergio.ntah.net/ che è un procedimento antico e raffinato, patrimonio esclusivo della buona vecchia fotografia analogica, ormai coltivato da pochissimi appassionati e che, pur essendo notevolmente più economico (ma non molto meno delicato e complesso), fornisce risultati quasi pari all'inarrivabile stampa al Platino Palladio in termini di ricchezza di grigi e gamma tonale.

Inviato: 4/9/2005 18:42
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Re: ciao a tutti e...consiglio
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rictro ha scritto:
Io pratico la fotografia da circa 25 anni, ho un discreto corredo di ottiche e di accessori vari tutti dedicati per il 35mm, ed un archivio abbastanza cospicuo di diapositive di ottima fattura, almeno tecnicamente.

Chiedo a chi ha già  praticato questa via, luciano, falcopardo ed altri che non ricordo, è ancora indicato l'acquisto di uno scanner medio-alto (nikon 5000 Ed), oppure....
a presto, ric



Era la mia stessa situazione. Mi trovavo con centinaia, se non migliaia di diapositive. Le più vecchie, di 30 e più anni, erano per lo più ricordi di famiglia, di nessun valore tecnico od artistico, ma di grande valore affettivo. Ed orami mostravano chiaramente i segni del tempo: colori sbiaditi, macchie, graffi, ecc. Farne dei duplicati su pellicola (ma c'è chi lo fa ancora? ) non avrebbe migliorato molto la situazione dei colori e delle macchie, sarebbe stato costoso ed avrebbe necessitato di un tempo infinito. Rivolgersi ad un laboratorio professionale, dotato di scanner a tamburo, sarebbe stato un salasso intollerabile.
L'acquisto in proprio di uno scanner professionale o almeno di un Imacon era ugualmente improponibile, non solo per motivi economici, ma anche di comodità  d'uso, ingombri, ecc.
Non mi è rimasto che mettere mano al portafoglio e comprare quello che, in quel momento, era il miglior scanner dedicato "semiprofessionale", cioè il Nikon 5000ED.
Con le funzioni avanzate del suo pacchetto Digital ICE 4, mi ha permesso un recupero ed un restauro del materiale che tutto sommato, giudico ottimo. E la sua velocità  mi ha permesso di convertire in digitale almeno la parte più significativa dell'archivio (molte diapo sono, con l'occasione, finite nel cestino). In quest'ottica e con queste esigenze, il Nikon è stato un acquisto ottimo e non rimpiango certamente i soldi spesi.
Adesso è uscita la nuova versione del Konika Minolta 5400. Sembra veloce come il Nikon (la vecchia versione era nettamente inferiore), dotato dello stesso pacchetto digital ICE e più economico di circa 300 euro. In questo momento è probabilemte la scelta migliore.
Al contrario del Nikon, non possiede un accessorio che molti utenti giudicano indispensabile. Mi riferisco al caricatore (sono però altri 400 euro) che permette la scansione automatica di pacchetti di 50 diapositive per volta. Per agenzie di stock immagine, agenzie di modelle, fotografi profssionisti, ecc, questo accessorio fa la differenza. Ma se non hai questa esigenza, il Konika Minolta dovrebbe andare benissimo.

Inviato: 3/9/2005 11:57
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Re: ciao a tutti e...consiglio
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pamar5 ha scritto:
...Sono convinto che ora come ora il work flow che prevede l'uso della pellicola 35mm da scannerizzare per poi stampare sia un procedimento che non regge il confronto con il workflow completamente digitale (digitalreflex e stampa).

Ciao e non arrabbiatevi utenti del 35mm

Marco(pamar5)


C'è poco da arrabbiarsi. Credo tu abbia perfettamente ragione. I risultati che vedo uscire da macchine digitali, reflex e non, di classe media (ben lontani quindi dal top oggi possibile), me lo confermano continuamente.
Nel mio caso, l'acquisto di un costoso scanner dedicato è stato giustificato solo dal desiderio e dalla necessità  di salvaguardare dall'inevitabile deterioramento un archivio, vecchio ormai di 30 anni. Chi incomincia adesso, non vedo perchè dovrebbe sottoporsi a questo giro vizioso di passare allo scanner decine di immagini scattate in 35mm.

Inviato: 2/9/2005 17:09
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Re: New York
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Devo dire che condivido , in molti casi, un approcio "minimalista". E mi affascina la disciplina mentale ed estetica che la scelta di un unico obbiettivo impone. Peraltro era l'opinione espressa in diverse occasioni da un "grandissimo" della fotografia quale era Helmut Newton, che per decenni ha usato la Rollei biottica, col suo "normale" fisso. E che anche in seguto ha usato vari apparecchi ad ottica fissa o con un unico obbiettivo, più o meno sofisticati (a memoria ricordo una Fuji 6x4,5, una Olympus mju col 35mm, una Makina 6x7, una Hexar Konika col 50) riuscendo ad ottenere sempre ottime immagini, a dimostrazione che comunque conta il manico. E che forse la necessità  di concentrarsi su una sola prospettiva, non potendo scegliere tra varie focali, perchè tanto ne hai una sola, è forse più di aiuto che di impedimento.
Mi spiace di non poter vedere i tuoi lavori. New York poi deve essere un soggetto così incredibile... Beh, prima o poi verrà il momento del sito, per te e anche per me.

Inviato: 1/9/2005 19:41
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Re: primo passo
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Uhè , ragazzi! Mi fate arrossire !
Per la maggior parte sono solo normali foto da book, scattate facendo i test alle ragazze.
Grazie mille dei vostri complimenti, graditissimi, ma temo un pò immeritati...

Comunque anche io non apprezzo particolarmente questo genere di siti (e questo l' ho segnalato giusto perchè si era venuti in argomento, altrimenti non ne avrei fatto menzione. Forse era meglio se non indicavo il mio link!?)...E' solo che è il sistema più semplice, economico e rapido per mettere in rete qualche immagine. Certamente avere un proprio sito web è tutta un'altra cosa.

Inviato: 1/9/2005 18:11
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Re: Honorable Mention
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A parte i colori, davvero molto belli, mi piace la analogia grafica che si è venuta creando tra i palchi dell' Elk ed i rami sfocati in alto. Compliments !!!

Inviato: 1/9/2005 0:38
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Re: Consiglio per NIKON 5000 Bloccata + VITI Strane
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Per caso, sul nuovo numero di Fotografare di Settembre in edicola, c'è un articolo piuttosto ben illustrato su una riparazione eseguita su una Nikon Coolpix, credo molto simile alla tua. Anche lì, in un riquadro, mettono in guardia dal non provare assolutamente ad improvvisarsi "apprendisti stregoni", ed infatti le minuterie e i circuiti interni sono così piccoli e delicati che mi sembra poco salutare metterci mano. Ma se effettivamente il preventivo superasse il costo della macchina (cosa abbastanza probabile, purtroppo) potresti prenderlo come spunto, per toglierti lo sfizio di divertirti a distruggere definitivamente una Nikon...Non sono in tanti ad essersi presi questa soddisfazione!

Inviato: 31/8/2005 20:02
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Re: primo passo
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rictro ha scritto:
...
Sul Pc mi sono fatto qualche giro su altri forum, e ne ho trovati alcuni carini con la possibilità  di postare le proprie immagini, di crearsi cartelle fotografiche personalizzate, di essere recensiti e votati da fotografi di tutto il mondo e di potersi confrontare con loro. Basta solo registrarsi ed è tutto gratis...



Infatti. Oltre a quelli che hai già  segnalato, ne esistono anche altri. Io per esempio sono iscritto qui http://www.photosig.com/go/main col nick di lc/Luciano e lì ho postato circa una quarantina di immagini (per lo più di ritratto, ma anche di paesaggio). Ci si puà iscrivere gratuitamente come basic member (la soluzione da me scelta), oppure incrementare il numero di immagini che si possono postare, ma pagando qualcosa. Le recensioni e le critiche vanno prese per quello che valgono. Sono molto "american oriented"come gusto, e molti di quelli che scrivono critiche non capiscono letteralmente un c... di fotografia, ma chi se ne frega...

Inviato: 31/8/2005 19:44
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Re: Consiglio per NIKON 5000 Bloccata + VITI Strane
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Non tentare di aprire nulla e rassegnati...Le possibilità  di aggravare gli eventuali danni sono di gran lunga maggiori di quelle di risolvere il problema (a meno che non sei un fotoriparatore esperto o un ingegnere elettronico...e anche così, non mi fiderei troppo!)
Sulle nuove superelettroniche non è proprio il caso di metterci le mani. Poi non capisco perchè pensi alla polvere sul sensore. La 5000 non mi pare sia una reflex. Il sensore è quindi ben sigillato all'interno del corpo macchina, al riparo dalla polvere. ed è comunque di dimensioni così minuscole che cercare di ripulirlo, nel caso improbabile che fosse sporco, mi sembra quasi impossibile.
Le viti "strane" stanno lì apposta per evitare certe tentazioni, ed anche per permettere ai tecnici Nital di capire facilmente se la macchina è stata aperta da persone non autorizzate....Ti ripeto: lascia perdere.

Inviato: 30/8/2005 15:06
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Re: garanzia ita canon
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daniele ha scritto:

è dal n. di serie che risalgono al tipo di importazione...



Il mio interrogativo non sembra però trovare una risposta. Ok, ci risalgono "loro", cioè quelli che te lo devono riparare in caso di guasto. Ma tu acquirente, come fai a distinguere tra prodotto di importazione ufficiale o di importazione parallela ?
A meno che Canon Italia, essendo non un semplice importatore (come la Fowa-Nital), ma una vera e propria filiale della Casa madre, non riconosca la Garanzia di Legge (due anni con lo scontrino fiscale, un anno con fattura) per qualsiasi obbiettivo, ufficiale o non. Ma allora, perchè pagare di più per un obbiettivo ufficiale?

Inviato: 29/8/2005 12:26
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Re: garanzia ita canon
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Ma sei sicuro che gli obbiettivi che hai visto siano di regolare importazione Canon Italia? Io non ho materiale Canon, quindi magari parlo a vanvera, eppure mi sembra così strano che nella confezione di un obbiettivo di quel pregio e prezzo non ci sia neppure uno striminzito documento di Garanzia. Che poi la Garanzia sia attivabile in base alla data dello scontrino fiscale, puà anche essere. Ma quale Garanzia? Quella di Canon Italia o quella di chi sa chi?
Se proprio non c'è nulla dentro, almeno sull'esterno della confezione ci dovrebbe essere un qualche marchio o timbro o etichetta di Canon Italia, altrimenti in base a che cosa l'acquirente puà riconoscere un prodotto di importazione ufficiale, rispetto a quelli di importazione parallela?

Inviato: 28/8/2005 10:07
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Re: Vacanze...
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galago ha scritto:

Anche l'ultima della Irena H (la 19, quella nell'erba) e' con l'85 ?
..


se non ho sbagliato a contare, quella è la n. 20 e NON e' mia (quella nel campo di grano scuro). L'ultima mia è appunto quella con le due ragazze insieme (la 19).

Inviato: 28/8/2005 7:34
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Re: Vacanze...
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Ma non sapevo che a Massa Marittima ci arrivasse il mare.....



...e noi lì, si era a Follonica !

Inviato: 28/8/2005 2:25
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Re: Vacanze...
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galago ha scritto:
...
Naturalmente, quando hai tempo e sei in vena, anche io sono interessato a tutto il resto della storia, inclusi i workshop di Massa Marittima.



Per quanto riguarda Massa Marittima...Ci vado ormai da diversi anni, più che altro perchè è una magnifica località  e per l'occasione di incontrare, anno dopo anno, vecchi amici accomunati dalla passionaccia. Naturalmente non voglio dire che i Workshop non mi servano anche in quanto tali ...anzi. Trovo sempre qualche cosa (e molto più di qualche cosa) da imparare, oltre ad avere la possibilità  di sapere come evolve l'ambiente professionale, parlando e discutendo con i vari Maestri presenti. Ad esempio, così si capisce meglio quanto il digitale, sia in pre che in postproduzione, sia ormai professionalmente imprescindibile. E quali siano le tendenze che si vanno sviluppando nei vari settori ( sempre rimanendo nell'ambito di quelli che seguo: cioè la foto di figura, ritratto, moda. Non mi occupo di reportage, pur apprezzandolo moltissimo, per intrinseca incapacità , purtroppo). Per quanto riguarda le foto realizzate, ho avuto la fortuna negli ultimi due anni di aver costruito un buon rapporto con le persone che si occupano, nell'ambito dell'Organizzazione, dello styling e del trucco-parrucco delle modelle. Questo mi ha permesso, al di là  di quanto offerto dai vari Corsi, di scattare in location e situazioni esterne ai Workshop stessi, per produrre del materiale che puà servire a queste modelle, solitamente molto giovani, per la loro promozione professionale. Sono abbastanza soddisfatto dei risultati e, in attesa di mettere un pò di materiale su un mio sito (ancora in lavorazione, ma direi abbastanza in alto mare per cronica mancanza di tempo), alcune mie foto sono visibili qui http://names.netwalksite.gap.it/ . Dovete cliccare su "enter" , poi su "models in town". Cercate prima, tra le modelle, Gretel Lips. Quando si apre la fiestra di Gretel, potete fare scorrere le immagini piccole cliccando "next" e poi ingrandirle cliccando su ciascuna immagine. Partendo dalla prima che appare, sono mie le n. 17-18-19-20-21-22 . Con lo stesso sistema potete poi passare ad Irena Haletsky, e qui sono mie le n. 17-18-19.
Dal punto di vista tecnico, per quel che puà importare, sono tutte diapositive 35mm , realizzate con Contax ed obbiettivo Planar 85/1,4 su pellicola Fuji Astia 100F, passate poi allo scanner Nikon Supercoolscan 5000 ED.
Di altre modelle ho appena fornito il materiale, che ancora non è on-line (vediamo se arriva prima il mio sito! )

Inviato: 27/8/2005 19:42
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Re: Vacanze...
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galago ha scritto:
... quali sono gli aspetti che ti soddisfano di meno ? Per me ad esempio l'aspetto piu' carente (ma la mia compatta e' ormai un animale preistorico, essendo datata anno 2000..) era la bassa velocita' di risposta, che nelle immagini di movimento, e anche nei ritratti non posati, fa perdere parecchie occasioni...




Beh, ci hai azzeccato in pieno. Premesso che la mia non è precisamente definibile come una compatta, bensì una bridge camera, sul tipo della Nikon Coolpix 8800 o della Konika Minolta A2, in effetti il grosso difetto è la scarsa velocità  di risposta. L'autofocus, che non è basato sullo stesso sistema delle reflex, ma su un sensore esterno a contrasto di fase (credo), è lento, ed inoltre sembra che per decidere la distanza di messa a fuoco debba fare eseguire alla macchina un ciclo di intera escursione delle possibili distanze (o qualcosa del genere: il fatto è che si sente un ronzio prolungato, prima del definitivo bloccaggio del punto di messa a fuoco, che io interpreto così...). Ovviamente questo è un grave handicap per le foto colte a volo. Un mio compagno ed amico di viaggio , munito di EOS 20D, era decisamente avvantaggiato rispetto a me, nel cogliere al volo le "bellezze russe" (ognuno qui è libero di intendere come vuole...)
La nuova ed annunciata Finepix S9000 http://www.fujifilm.com/JSP/fuji/epar ... tail.jsp?DBID=NEWS_836304 dovrebbe offrire una velocità  maggiore, ma dubito che sia comunque competitiva rispetto ad una reflex, specie se Canon.
Detto del peggiore difetto, e dato per scontato che, anche a parità  di pixel nominali, il piccolo sensore della mia e delle altre bridge camera, specie usato a sensibilità  pari o superiori ai 400 ISO, dovrebbe comunque fornire risultati inferiori a quello dei sensore formato APS delle reflex di fascia economica e media, vorrei dire quello che , per me , è il maggior pregio di questa tipologia di macchine (e che è stato il motivo maggiore che mi ha fatto desistere dall'acquisto di una reflex di fascia economica): non esiste nessun problema di eventuale polvere sul sensore, dato che lo stesso è ben sigillato all'interno del corpo macchina e l'obbiettivo è un ottimo e luminoso (da 2.8 a 3.1 f) zoom fisso. Fino a che non troveranno un sistema intelligente che mi permetta di cambiare l'obbiettivo con la stessa tranquillità  con cui lo cambio sulla reflex analogica, credo che la reflex dovrà  attendere. Certo avrei potuto acquistare la Olympus reflex A300, ma mi sarebbe comunque costata circa il doppio (attorno ai 1000 euro, rispetto ai 590 che ho pagato per la S20).
Non avendo la stampante A3 ho provato ad aprire una foto, salvata in formato TIFF, in PS. L'ho poi dimensionata al formato 30x40 con 300 dpi, applicando solo una leggera maschera di contrasto ed ho lanciato il comando di stampa sulla mia A4, lasciando che venisse stampata solo la parte centrale. Credo che il procedimento sia corretto, per valutare le possibilita' di una stampa A3 a pieno formato. I risultati sono tutto sommato più che accettabili. Segno che il pur piccolo sensore da 6 MP coadiuvato da un obbiettivo che mi sembra decisamente buono (sebbene afflitto da una certa distorsione a barilotto in posizione grandangolo), compie egregiamente il suo dovere. Certo se ci si mette col lentino, si nota che le linee diagonali sono leggermente dentellate ed anche qualche fenomeno di disturbo pure esiste. Ma anche mettendosi col lentino ad esaminare le foto da dia, spesso vengono fuori diverse magagne (ad esempio una messa a fuoco non perfetta, che invece affligge poco i sensori digitali, sia per la loro intrinseca struttura che per le piccole dimensioni)...

Inviato: 21/8/2005 15:57
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