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Re: r2400
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Ric, facci sapere al + presto come vengono le dia "passate" dal Nikon 5000ED e stampate sulla 2400...Sono proprio curioso di vedere qualche cosa, ma per il momento mi accontenterà delle tue impressioni. Reggeranno il formato A3?

Complimenti per l'acquisto (quanto money, se è lecito?).

Inviato: 10/11/2005 1:14
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Qualche esempio di fotografia con Eos D5
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Navigando nel "famigerato" Photo Sig mi sono imbattuto in questo fotografo Céco che è recentemente passato dalla D20 alla D5 (a sentir lui con notevole vantaggio). Giudicare a monitor e in bassa risoluzione significa poco, ma il fatto è che le foto di questo tipo mi piacciono e quello della D5 è anche un pretesto per proporvele
http://www.photosig.com/go/photos/view?id=1644191
http://www.photosig.com/go/photos/view?id=1629764&forward=user
http://www.photosig.com/go/photos/view?id=1628812&forward=user




Ne appofitto anche per proporvi le mie ultime postate su Photo Sig, che sono invece quanto di più tradizionale si possa immaginare (solita Contax analogica col Planar 85mm su Fuji Astia 100F, passata al Nikon 5000ED)
http://www.photosig.com/go/photos/view?id=1634612
http://www.photosig.com/go/photos/view?id=1604330&forward=user
http://www.photosig.com/go/photos/view?id=1602048&forward=user

Inviato: 9/11/2005 20:04
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Re: Nuova Shen Hao 7x17"
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Giallauk ha scritto:
Scusandomi per aver contribuito a dirottare questo 3d in off-topic vi allego sto linke:

http://groups.yahoo.com/group/ScanHi-End/

E' un gruppo di discussione molto attivo, ma serio, dedicato come lascia intuite il nome agli utenti di scanner esoterici. Un sacco di roba interessante. Da quando lo frequento ho anche imparato che gli scanner a tamburo sono davvero brutte bestie! Comunque val la pena farci un giro: si scoprono tante che cose interessanti che, almeno io, ignoravo. Tipo che sti mostri hanno aperture di lavoro, tipo i diaframmi di un obbiettivo, da regolare in base alla risoluzione e alla dimensione della grana dell'originale!!!
Pazzesco.

Purtroppo i dati sulla densità  max forniti dai produttori di scanner "consumer" sono un po' come quelli sulla risoluzione max: ovvero pompatissimi!
Tenete presente che un PMT (il coso che sta negli scanner a tamburo) è 100.000 (centomila) volte più sensibile di un ccd... oltretutto lavora su un solo colore. Infatti gli ICG ne hanno 3. Uno R, uno G, uno B... E su una fonte di luce coerente.

Cià bbau!



Sono appena tornato da una settimana passata all'estero e trovo tutti questi interessantissimi link (non scusarti Giallauk, sono decisamente più interessanti della Shen Hao formato a piffero) !! Da perte mia non posso offrire nessun contributo tecnico, ma solo una riflessione. Se uno scanner , pur buono come il Nikon 5000 ED è così lontano dalle prestazioni dei "veri" scanner professionali, hanno allora senso quei confronti che si fanno (anche su riviste definite "serie") tra immagini digitali ed immagini su pellicola scansionate su scanner "non high end" ? Magari la distanza tra pellicola e digitale è ancora notevole, ma i cultori della pellicola non riescono più a dimostrarlo, perchè la possibilità  di stampare su "vera" carta colore con l'ingranditore sta rapidamente venendo meno e, stampando con le ink jet, il digitale finisce per sembrare meglio. E' una stupidaggine , o c'è un fondo di verità  in quello che dico?

Inviato: 6/11/2005 9:08
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Re: buongiorno, un saluto a tutti
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Benvenuto. Ma non sono sicuro che la logica alberghi nel recinto degli "aficionados", nè che ci debba albergare...Viva il viscerale!!!

Inviato: 25/10/2005 23:34
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Re: multiscansione
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Confermo.

Almeno col Nikon 500ED (perchè immagino sia di quello che stiamo parlando), non mi pare che serva a un piffero.

Inviato: 25/10/2005 15:34
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Re: Cross processing
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Posso darti solo indicazioni molto vaghe. Di solito si parte da negative colore Kodak ritenute, a torto o a ragione, meglio adatte all'inversione . Con alcune di esse bisogna prevedere in ripresa delle correzioni con opportune combinazioni di filtri gialli e rossi (es. con la vecchia VHC si potevano usare combinazioni tipo 20G + 30R oppure 30G + 20R o 40G + 10R), l'esposizione va fatta a braketing anche piuttosto ampio (almeno le prime volte) e, portando la pellicola in laboratorio bisogna chiedere l'esecuzione di un clip test (cioè lo sviluppo di un piccolo spezzone iniziale della pellicola), riservandosi di decidere sulla base del risultato del clip che tipo di sviluppo variato effettuare sul grosso del rullo. A Milano quasi tutti si rivolgevano al laboratorio CarloColor Lineacolore, Via Novi 3 tel 02 89409893 (vicino al Superstudio di via Forcella). Ma sono anni che non ci vado più e non so se continuano a fare queste lavorazioni (già  le ultime volte che andai mi parevano ormai molto "digitally oriented"). Prova a contattarli e a chiedere informazioni e suggerimenti.
Curiosita': perchè ti è venuto in mente di infilarti in un tale ginepraio?

Inviato: 25/10/2005 13:58
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Re: WOW !!! Eos 1Ds Mk II con 21mm Zeiss
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Mmm...passi per l'autofocus (che è comunque una bella comodità , specie se è buono come quello Canon), ma dover addirittura tornare alla lettura stop-down, come si faceva negli anni '60 con le reflex col passo a vite! Francamente mi pare un rimedio peggiore del male. Se poi risultasse vero che bisogna aqcuistare tanti anelli quante sono le ottiche, allora non parliamone proprio.
Fortunatamente i dubbi sono sorti a proposito dei grandangolari, e piuttosto spinti pure. Ora, non so voi, ma io non sono mai sceso sotto il 25mm Distagon e di conseguenza, sapere cosa succede col 21, col 16, col 20 mm non è poi così interessante. Ricordo che in un test MTF su "tutti fotografi" il 35mm /2 della Canon veniva dichiarato eccellente...e tanto mi basta per quanto attiene i grandangoli. E per quanto riguarda gli altri obbiettivi canon che potrebbero interessarmi, come il normale 50/1.4 ed i medio tele 85/1.8 e 100/2, come pure il macro 100/2.8 , ho sempre sentito cose egregie (oltre ad essere tutti abbordabili dal punto di vista economico). Probabilmente è meglio che smetta i farmi le cosiddette seghe mentali...

Inviato: 25/10/2005 12:48
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Re: WOW !!! Eos 1Ds Mk II con 21mm Zeiss
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Io non ho mai posseduto una sola ottica Canon, mentre invece ho tutta una serie di ottiche Zeiss per Contax (ma non il 21 mm purtroppo, che costa-costava una cifra enorme per me che, facendo pochi paesaggi, lo avrei usato solo raramente). La maggior parte di queste sono ottiche fisse, perchè le mie priorità  sono l' alta luminosità  e l' alta qualità . L'unico zoom che possiedo è il Sonnar 80-200 /4 che acquistai solo dopo aver accertato che si trattava dello zoom con una delle migliori resa ottica in quel range di focali (ed effettivamente la sua resa è splendida).
Adesso ho anche io le idee confuse. Dal tenore dei vari post, si oscilla tra il considerare i Canon dei fondi di bottiglie o piuttosto il meglio del meglio.
Va bene, sappiamo che Canon ha diverse linee di obbiettivi, con diverse fasce di prezzo e prestazioni. Ma sembra che anche scegliendo tra le serie professionali si corra il rischio di incappare in simil-ciofeche.
Se decido di tenermi e di usare i miei Zeiss su Canon D20 o D5 (con l'apposito adattatore), a parte l'autofocus (pazienza: ho fotografato fino ad adesso con fuoco manuale. Continuerà così) , a quali altre limitazioni vado incontro?
E tra gli adattatori, quale consigliate? Dove si compra? How much?

Inviato: 25/10/2005 10:07
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Re: Camera Oscura, Si ma Come?
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Ciao,
la risposta di Renzo chiarisce bene i termini della questione. Anche io mi stampavo il negativo colore (mai stampato da dia). Lo sviluppo non ha senso farlo da soli, perchè il negativo colore non si presta alle infinite variazioni possibili con il negativo bianco-nero. Si tratta di un procedimento standard, che deve essere molto preciso e ripetibile nei tempi e nelle temperature e che quindi è molto meglio realizzabile da un serio laboratorio professionale, dotato delle sviluppatrici adatte.
Invece per la stampa, il discorso alcuni anni fa, quando ho cominciato a stampare il colore (1996), era diverso. All'epoca pagavo fior di soldini per ottenere stampe professionali, che poi professionali erano solo nel prezzo, perchè un buon stampatore colore a Milano non c'era (l'unico degno di questo nome era Arrigo Ghi, ma stava a Modena). Stufo di trovarmi con le tasche vuote e con stampe dove i fondi che avrebbero dovuto essere bianco puro, erano invece grigini, verdini, azzurrini o giallini (era l'epoca in cui nella foto di moda andava il fondo bianco) mi diedi da fare. Acquistai nell'ordine. testa colore, sviluppatrice per carte termostatata della Nova, kit di sviluppo della Tetenal (bagni RA4), cartoncino grigio Kodak + scala cromatica Kodak, apparecchio greymaster FEM (per la ricerca rapida del grigio medio) e analizzatore colore Durst Labometer e naturalmente un paio di rotoli di carta colore Kodak (da cui, nel buio assoluto, con la taglierina ricavavo i fogli a misura che conservavo in scatole a tenuta di luce). Stampare a colori con queste attrezzature non è difficile, ma bisogna essere molto metodici e precisi all'inizio, quando si deve tarare il sistema. Ti risparmio i vari passaggi per non allungare troppo il brodo. Quello che è certo è che finalmente cominciai ad avere le stampe perfette che volevo. E per di più ad un prezzo irrisorio (circa 800 lire per una stampa 24x30, contro le quasi 20.000 che mi facevano pagare una stampa manuale fatta a c..o).
Ma ormai è oltre un anno che non stampo più il colore. Con le attuali stampanti ink jet è sicuramente più comodo (ma non sono sicuro che sia anche più veloce, nè più facile)lavorare in camera chiara. La qualità  è pure buona, anche se non sono in grado di dire quale dei due sistemi assicura la qualità  migliore.

Inviato: 25/10/2005 0:03
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Re: Fotonoviembre - Biennale di Fotografia di Tenerife ( 8/11/05 - 10/12/05): 10 nostri lavori esposti
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però niente viaggi a Tenerife in vista

Inviato: 24/10/2005 14:17
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Re: Canon 5D
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Disperso ha scritto:

Ho letto su it.arti.fotografia (quindi fonte poco attendibile perchè molto polemica) che con i grandangolari ha parecchi problemi, non ci sarebbe un solo zoom grandangolare che montato sulla 5D fornisca foto all'altezza di quanto pagato ... e qui torniamo all'inizio dl discorso





Beh...ma allora anche la ben più cara EOS 1Ds Mark II dovrebbe essere afflitta da questo problema, che riguarda esclusivamente le dimensioni fisiche "full frame" del sensore e non certo la sua qualità  o quella della macchina. Vi risulta che ci siano in giro molte lamentele a questo riguardo, da parte di quei fortunati fotografi che hanno potuto permettersi quel gioiello?
Certamente, per le sue caratteristiche eccezionali, non è pensabile di utilizzare sulla 1D obbiettivi che non siano di primissima classe, scegliendo il meglio del meglio all'interno della offerta Canon. Forse qualcuno ha provato ad usare lo zoomino da 3-400 euro ed è rimasto insoddisfatto, ma con obbiettivi fissi o zoom serie L non mi pare le cose stiano così male.
Conoscete qualche fotografo che utilizza una full frame (anche la versione precedente della 1D) per foto di paesaggio? Lui potrebbe dire la parola definitiva a riguardo.

Inviato: 23/10/2005 19:41
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Re: consigli
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romi ha scritto:
si, chi mi aveva dato questa notizia della AFD III ha letto l'informazione proprio su quel giornale ( a me sconosciuto) ma non era stato in grado di dirmi le differenze, non so, cosa dici delle differenze? l'unica cosa che potrebbe incuriosirmi ( le altre funzioni non le uso neppure ora) è il sensore migliorato della messa a fuoco, mi sembra di entrare nel tunnel del: "se aspetto uscirà  la versione migliore!" ma non vorrei neanche fare un acquisto affrettato, io un po' rompiscatole.. tu sei stato molto gentile, grazie


Come penso avrai capito, la rivista in questione è un mensile specializzato francese che, qui a Milano, trovo abitualmente in due o tre punti vendita nel centro città  (tra l'altro è una rivista davvero buona, a mio parere). Effettivamente le differenze tra un modello e l'altro sembrano più di dettaglio che di sostanza e l'unica aspetto che bisognerebbe valutare bene è se il miglioramento dell'autofocus è rilevante oppure no. Naturalmente è impossibile saperlo senza fare prove. Tra l'altro non so che differenza di prezzo ci sia tra il modello annunciato ed il tipo II ora in circolazione. E, sempre per rimanere in tema di prezzi, quelli che ti ho riferito mi hanno confermato nel giudizio che ti avevo dato nella mia prima risposta: la Mamiya 645 AF è un ottimo apparecchio, ma venduto a caro prezzo. Tanto per fare un paragone, su un'altra rivista straniera (la tedesca Color Foto) c'è in questi mesi la pubblicità  della Rollei 6008 Integral 2 che in Germania viene offerta completa (con 80 mm, accumulatore e magazzino 120) a 2990 Euro. D'accordo, quel modello di Rollei NON è autofocus. Però rispetto alla analoga configurazione mamiya, sono ben 1000 euro in meno. Per un apparecchio come la Rollei, certamente ai vertici di qualità . Naturalmente, quando poi volessi ampliare il tuo parco ottiche, la differenza tra i costosissimi Zeiss e Schneider della Rollei e i molto più abbordabili Mamiya Sekor, sarebbe molto sensibile ed è pensabile che Rollei offra il kit iniziale sottocosto o quasi, per poi guadagnare in futuro. Però...
Forse la mia risposta non ti farà  piacere, perchè potrebbe aumentare i tuoi dubbi e perplessità . Tuttavia mi sembra giusto dare il massimo di informazioni possibili, quando ci sono tutti quei soldi in ballo.

Inviato: 23/10/2005 18:13
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Re: Sviluppo DIA in progress ...
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Alessio, forza e coraggio!
Non ho mai provato a sviluppare diapositive, ma per quanto ne so la costanza ed esattezza della temperatura è un fattore assolutamente critico. Nessuna meraviglia quindi che, col processore che non funzionava i risultati non potessero essere buoni. Molto probabilmente i tentativi successivi, con la giusta temperatura, saranno molto migliori. Il Jobo è un processore abbastanza diffuso, con cui molti appassionati hanno sviluppato di tutto, quindi non credo ci sia un qualche difetto intrinseco al sistema.
Una possibile alternativa, simile a quella che segnalava Renzo si puà trovare nella gamma della Nova http://www.novadarkroom.com/ nel cui catalogo si trovano anche modelli per le pellicole piane fino al 4x5"

Inviato: 23/10/2005 14:21
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Re: Canon 5D
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Ne parlano bene. A differenza dei modelli derivati dalla EOS 1V non è tropicalizzata, e di conseguenza non è adatta a compiti estremi. L'unico difetto di una certa entità  segnalato è una particolare tendenza del sensore a raccogliere la polvere; addirittura si parla di una specie di "effetto aspirapolvere" (cariche elettrostatiche particolarmente intense?). Se confermato, non sarebbe un difetto da poco. Sarà strano, ma l'idea di passare il tempo a cercare di tenere immacolato questi c...o di sensori, mi fa andare in bestia

Inviato: 23/10/2005 9:00
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Re: consigli
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Scusa, ma contrariamente a quanto avevo detto ieri, su Réponses Photo di Novembre (appena uscito) ho trovato notizie sulla commercializzazione in Francia della Mamiya 645AF in versione 3.
Prezzo solo corpo 2859 EURO che diventano 3990 con 80mm e dorso argentico (tutti prezzi "hors taxe").
Le piccole modifiche riguardano: sensore dell'autofocus con collimatore a croce (per una migliore focheggiatura sia di linee orizzontali che verticali), memorizzazione della messa a fuoco con la mezza pressione del pulsante di scatto, oltre a quella con pulsante specifico, comando del bracketing per 2 o 3 esposizioni scalate, comando per le multiesposizioni, ritardo dell'autoscatto regolabile, modifica del correttore dell'esposizione.


Inviato: 22/10/2005 10:00
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Re: consigli
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romi ha scritto:
grazie luciano, sei stato chiarissimo
non so' se puoi aiutarmi di nuovo ma con tutte queste 645 AFD e 645 AFDII e AFD III ( ancora in costruzione ) non so' quale modello si piu' giusto: la 645 AFD non è piu' in commercio e quindi se decido di puntare al nuovo volevo avere un po' di margine di tempo prima che diventi già  vecchio il modello che acquisto ( viste le cifre e poi tendo ad affezionarmi!)
comunque di nuovo grazie


Sul sito americano della Mamiya si parla della AFD II (e la si definisce "nuova") http://www.mamiya.com/cameras2.asp?id=1&id2=2152 . Sul tipo III non saprei che dire. Prima o poi uscirà , ma quando non lo so. Comunque, quello che costa sono gli obbiettivi, e quelli non cambiano. Il corpo macchina puà anche essere permutato, rimettendoci una cifra abbastanza modesta. Se la macchina ti serve subito, non resta che prendere la tipo II. Ciao .

Inviato: 21/10/2005 18:44
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Re: consigli
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Ciao romi e benvenute. Non ho medio formato digitale, ma uso abitualmente il medio formato analogico (Hasselblad 6x6 e Mamiya RZ). In vista del digitale, e pensando che almeno per adesso il mercato offre solo sensori al massimo formato 36x41 mm circa, è giusta la tua attenzione verso un sistema 6x4,5 invece che 6x6. Comunque cerco di fornirti alcune rapide impressioni. La mamiya 645 AF mi sembra una buona macchina, però piuttosto costosa. La Contax è fuori produzione e le scorte del nuovo sono ad esaurimento: non mi impegnerei pesantemente (dal punto di vista economico) con un sistema che va morendo. Ma se trovi dell'ottimo usato ad un prezzo molto basso, potresti farci un pensiero. L'autofocus della Contax è una ciofeca, nettamente inferiore a quello delle Hasselblad H1 e H2, ma gli obbiettivi sono ottimi. Se non fai foto di azione o molto dinamiche, la cosa puà essere ininfluente. La Pentax 645 mi pare non abbia i magazzini intercambiabili: dubito che possa montare un dorso digitale. L'Hasselblad serie 500 è tutta manuale, compresa la messa a fuoco, ed è un sistema ormai un pò antiquato, ma continua a produrre eccellenti immagini e, a patto di trovare dell'ottimo usato (quello che si trova più facilmente è materiale davvero molto deteriorato) ad un prezzo molto favorevole (mica facile!) potrebbe essere un'idea.
L'Hasselblad H1-H2 è il meglio che ci sia, ma l'usato è quasi inesistente ed il prezzo del nuovo è affrontabile solo da un professionista affermato. La Rollei serie 6000 è un prodotto di nicchia, costoso e poco diffuso, ottimo, ma molto pesante ed ingombrante, anche rispetto al formato 6x6.
Non credo insomma che ci sia un sistema che risulti nettamente avvantaggiato rispetto agli altri. Con la Mamiya non credo che corri il rischio di sbagliare, e si tratta di un sistema moderno.

Inviato: 21/10/2005 14:21
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Re: Testa e cavalletto ...
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Disperso ha scritto:
Aiuto, mi sorge un dubbio

Ma la famose frizione delle teste a sfera non dovrebbe proprio prevenire la sensazione del cade tutto una volta sbloccata la sfera per le regolazioni del caso ???

E ancora ... i movimenti indipendenti come funzonano ???






La frizione serve a quello. Ma tutto sta a vedere se in pratica funziona bene come in teoria. Tranne forse con la Arca Swiss (però mica conosco tutte le teste a sfera del globo, magari vale lo stesso anche per qualche altra) è difficile regolare la frizione in maniera da avere l'attrezzatura giustamente frenata e , allo stesso tempo, la scorrevolezze senza tentennamenti necessaria per una regolazione davvero perfetta.
L'Arca fa eccezione perchè la sfera non è veramente una "sfera": il suo profilo è parabolico. Studiato in modo che l'effetto frenante aumenti progressivamente quanto più aumenta l'inclinazione del piattello porta apparecchio. A 90° l'effetto frenante è maggiore, a 0° è minore. Una soluzione sofisticata che giustifica l'alto prezzo della Arca Swiss.
Nella versione maggiore (che ho provato in una sola occasione, per cui prendi le mie affermazioni con beneficio di dubbio) esistono due "sfere" (vedi sopra) concentriche: una più piccola inserita in una più grande. E quella più piccola è vincolata a spostamenti su un solo asse. Di conseguenza, dopo aver fatto una regolazione di massima con la sfera grande (tenedo vincolata la piccola), si puà finire l'aggiustaggio svincolando la piccola e regolando l'apparecchio sull'asse non ancora in bolla. Anche qui una soluzione geniale e sofisticata. Ma peso, ingombro e sopratutto prezzo mi fanno dire che, a meno di non essere dei "feticisti della testa a sfera" (sospetto che il grande successo della testa a sfera negli USA dipenda dal fatto che molti americani lo siano, specie se considero la loro insana passione per le tette siliconate) mi sembra più logico ottenere lo stesso identico risultato con una testa 3D.

Inviato: 21/10/2005 12:49
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Presentazione Paolo con Foto
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Ciao Paolo e benvenuto anche da me (scusa il ritardo).
Sulle foto non faccio che confermare i giudizi espressi dagli altri Fotoavventurieri: bellissimi colori, inquadrature corrette, equilibrio dei campi e dei volumi. Però, e sia detto senza nessuna malizia, ho l'impressione che esistano un due tre posti nel mondo , così privilegiati dal punto di vista paesaggistico che "le foto vengono da sè". Io mi sono trovato in questo stato di grazia nel mio viaggio in Islanda: davvero era pressocchè impossibile "cannare" (sbagliare, in slang meneghino) una foto. Non ci sono ancora stato, ma ho l'impressione che in Colorado sia lo stesso.
Comunque, bisogna sempre "saper vedere" e tu dimostri di saperlo fare.

Per quanto riguarda la cricca dei romani, slang meneghino a parte, anche se ormai sono milanese di adozione, ci tengo al fatto di essere nato sull'Aventino, e a Roma ci torno sempre con grandissimo piacere (e qualche preoccupazione per la linea) .

Inviato: 21/10/2005 12:30
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Re: Testa e cavalletto ...
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Personalmente non amo la testa a sfera per il GF, sia pure il 4x5" (non parliamone neppure per scherzo per l'8x10").
La maggior parte delle foto con il GF vanno eseguite con macchina in bolla e per mettere la macchina in bolla bisogna azzerarla sui due assi longitudinale e trasversale (non importa con quale ordine). Non sono mai riuscito a trovare una testa a sfera che, mentre la regolavi su un asse , non slittasse fuori asse sull'altro, tranne la versione maggiore della Arca Swiss che consiste di due sfere, una dentro l'altra, e regolabili separatamente. Ma quella testa è pesantissima, grossissima e costosissima, e , alla fine, non capisco perchè andrebbe scelta al posto di una buona 3D.
Con tutte le altre teste a sfera si finisce sempre per essere costretti a piccoli aggiustamenti successivi fino alla "in bolla" pefetta, con una perdita di tempo e una scomodità  operativa che vanificano tutta la decantata velocità  e praticità  di questo genere di supporto (il discorso puà essere diverso per il 35mm).
Se vuoi proprio la testa a sfera, quelle che indichi sono molto buone ( ci aggiungerei comunque anche quelle della Novoflex, della Linhof e della Foba).
Però, per le attrezzature che intendi usare io comprerei la nuova 3D della Gitzo a movimenti fluidi , in una delle sue versioni (c'è pure con attacco rapido integrato) http://www.colorfoto.pt/index.php?cat ... _id=8&indice=50&limite=10

Inviato: 20/10/2005 19:37
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