Tutti i post (luciano)
Re: cavalletto e aereo |
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..in valigia... non c'è niente da fare. In cabina è assolutamente improbabile che te lo accettino.
Inviato: 28/6/2006 8:33
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Re: Cosa ne pensate? |
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...questi Tedeschi sono tradizionalisti, e non si piegano facilmente ad abbandonare il sistema metrico decimale per abbracciare le misure imperiali. Non ci vuole nessun dorso riduttore per eseguire fotografie 9x12 con una 4x5". Basta avere gli chassis in quel formato. Sono più difficili da reperire, come pure la pellicola, ora che il 4x5" è diventato il formato standard. Ma le loro misure esterne sono identiche e quindi si inseriscono nel dorso in maniera analoga ai 4x5". Bella macchina la Toyo. Peso e limitazioni di movimenti a parte (comunque sufficienti per quasi tutti gli usi pratici). Mi pare sia il modello precedente all'attuale, quindi direi che dovrebbe datare almeno una quindicina di anni ed il soffietto sembra malamente piegato in un punto vicino la standarda anteriore. Il venditore però assicura che di luce non ne passa...Il prezzo iniziale mi pare già sostenuto
Inviato: 25/6/2006 10:37
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Re: Secondo voi è corretto? |
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La FOWA si comporta così. L'anno scorso ho dovuto fare sostituire l'otturatore della mia Contax ST (una delle lamelle della tendina di era spezzata). Ho consegnato la macchina nelle mani di un tecnico FOWA all'ultimo Photo Show di Milano. La macchina è stata spedita al quartier generale della Kyocera in Germania (pare che a Torino non seguano più l'assistenza di apparecchi così anziani). Mi è arrivato a casa un modulo, da restituire firmato per accettazione, con la distinta delle operazioni da effettuare e il preventivo (piuttosto salato, ma d'altra parte la sostituzione dell'intero gruppo otturatore non è mai indolore). Dopodichè l'apparecchio mi è stato consegnato a casa con pagamento contrassegno. Se non avessi accettato il preventivo, perchè troppo oneroso o per altri motivi, la macchina mi sarebbe stata riconsegnata, previo pagamento contrassegno delle spese di spedizione + mi pare 25 euro di spese fisse per la valutazione danno e compilazione preventivo. Tuto sommato si tratta di una procedura che ritengo corretta. Ovviamente la macchina era ampiamente fuori garanzia, però di regolare importazione FOWA.
Inviato: 23/6/2006 9:13
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Re: Epson 9800 |
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gli Americani e la loro passione per tutto ciò che è HUGE, ci fanno un baffo !!!
Chi comprerà una 20 x 24" ?
Inviato: 22/6/2006 17:10
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Re: Folding: ditemi di tutto! |
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..e , se mastichi un pò di Francese, c'è anche http://www.galerie-photo.com/technique.html con una serie nutrita di articoli, recensioni e valutazione di apparecchi, obbiettivi, tecniche di stampa e quant'altro.
Inviato: 21/6/2006 16:14
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Re: Me ne parlate? |
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ehmm..ehm... non vorrei ci fosse qui un malinteso. Al contrario di quanto avviene con le macchine di piccolo e medio formato, ognuna delle quali ha un suo proprio corredo ottico che puà fare la differenza (tipo Leica nel 35 mm o Hasselblad nel MF), nel caso del GF questo non è vero. Gli obiettivi per GF sono universali, nel senso che, ad eccezione di varie ed eventuali limitazioni meccaniche, possono essere montati su qualsiasi apparecchio. Le Case che producono questi obbiettivi si contano sulle dita di una mano anzi meno, perchè ormai, dopo la recente decisione di Nikon di uscire dal settore, restano in attività soltanto le due tedesche, Schneider e Rodenstock, e la giapponese Fuji. Quando l'acquisti, ti viene fornito un obbiettivo "nudo" che, per essere montato sul tuo apparecchio, deve essere fissato (in maniera piuttosto semplice ) ad una tavoletta portaobbietivo, questa sì specifica per ogni marca. Quindi gli obbiettivi che monti sulla Ebony, sono i medesimi che puoi montare sugli altri apparecchi. Non è che la Ebony garantisca una qualità particolare, per via di un corredo ottico suo specifico. Anche se naturalmente la precisione meccanica si riversa positivamente anche sui risultati ottici (la precisione di messa a fuoco e soprattutto l'esatta corrispondenza tra piani di messa a fuoco sul vetro smerigliato e piano pellicola)
Inviato: 21/6/2006 14:56
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Re: Me ne parlate? |
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Intendi dire se la Ebony ha i basculaggi asimmetrici sia sull'asse orizzontale che sull'asse verticale? Sembrerebbe proprio di sì, almeno a giudicare dal documento pdf che descrive il basculagio asimmetrico ed i suoi vantaggi, e che è reperibile sul sito ufficiale Ebony da te segnalato.
Inviato: 21/6/2006 1:15
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Re: ritratto "fumoso" |
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La serie di ritratti è molto bella ed il soggetto un sicuro ottimo cliente per i miei colleghi pneumologi.
Inviato: 18/6/2006 23:52
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Re: Mi presento! |
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Benvenuto Osvi
Sei fortunato a vivere in una Regione splendida come la Sardegna. Avrà anche i suoi problemi, non lo nego, ma quando decidi di fare fotografie, di posti incantevoli ne trovi quanti ne vuoi, a portata di mano. La Pentax 67, anche se non l'ho mai posseduta, sono convinto che sia una macchina adattissima alle foto di paesaggio. Ora poi dovrebbe essere offerta anche ad un prezzo più che ragionevole, dal momento che il mercato spinge sul digitale. Gli obbiettivi pare siano eccellenti e neppure troppo costosi, per essere dei MF. Tutto bene, dunque? Sì, e no. Il problema è se davvero sei intenzionato a fare il salto nel GF. A che ti servirebbe allora avere anche il corredo Pentax 67 ? Pensaci su bene. Secondo me, se ti senti sicuro di dover passare al Gf in tempi ragionevolmente brevi, aspetta un poco, chiarisciti le idee, chiedi pure tutti i consigli che vuoi, e poi passa direttamente ad una buona folding 4x5". Se invece l'opzione GF è solo una vaga posibilità futura, allora compra pure la Pentax 67. Non vorrei che l'ottima Pentax, una volta acquistato anche il GF, rimanesse a prendere polvere: è una macchina che certamente non merita questo destino.
Inviato: 18/6/2006 16:39
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Re: A chi lasceremo... |
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Boh... le mie foto già piacciono poco a me, figuriamoci agli altri. Francamante è un problema che neppure mi pongo. Anzi, è un non-problema.
Inviato: 18/6/2006 12:21
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Re: STAMPARE IL COLORE IN CAMERA OSCURA |
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Le NOVA non sono sviluppatrici automatiche, ma semplici vasche in serie termostatate. Non si prestano all'utilizzo di carte in rulli, ma solo di singoli fogli. Per un uso amatoriale e volumi di stampe limitati, vanno benissimo ed i risultati sono assolutamente costanti ed ineccepibili. Ma naturalmente un laboratorio colore o comunque chi deve produrre un alto numero di stampe, avrà necessità di ben altro. La mia è un modello QUAD adatto fino al 30x40 cm. (esiste fino al 40x50)http://www.novadarkroom.com/ . In Italia le importa e commercializza il Punto Foto Group di Milano, via Aristotele 67, tel.02 27000793 www.puntofoto.it che importa anche delle ottime sviluppatrici automatiche tedesche, le ThermaPhot (ovviamente di costo ben superiore)
Inviato: 17/6/2006 18:43
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Re: STAMPARE IL COLORE IN CAMERA OSCURA |
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Ingranditore Kaiser V con testa colore (formato fino al 6x9). Chimici RA4 della Tetenal (kit per fare fino a 5 litri di bagni), carta colore Kodak o Tetenal, sviluppatrice termostatata NOVA regolata a 35° (45 sec di sviluppo + 15 sec di sgocciolatura, 1 minuto sbianca/fissaggio, 2-3 minuti lavaggio). Le dominanti, dopo la prima sessione dedicata alla taratura del sistema, le correggevo con molta facilità ed accuratezza con un analizzatore Durst Labometer.
Tuto sommato, più facile, e sicuramente molto più rapido, che ottenere una stampa corretta con la catena di stampa digitale...a cominciare dalla taratura perfetta di monitor e stampante. Perchè allora non stampo più? Pigrizia forse, e la delusione, l'ultima volta che acquistai il kit Tetenal, di venire a sapere che avevano dovuto ordinarlo appositamente per me in Germania. Cosa che mi fece davvero sentire come l'ultimo dei Mohicani.
Inviato: 17/6/2006 15:45
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Re: STAMPARE IL COLORE IN CAMERA OSCURA |
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Da diapositiva MAI. Da negativo colore, parecchio. Ma solo in passato, ormai.
Inviato: 17/6/2006 0:32
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Re: T-Max 100: si sviluppa con ... |
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Difficile fare commenti senza vedere i negativi. La cosa mi pare un pò strana e non vorrei che stessimo parlando di due cose diverse. Ovverossia , la morbidezza da te segnalata è forse l'espressione del forte potere compensatore che il Perceptol diluito comporta. Questo non ha nulla a che vedere con l'acutanza, che è cosa affatto diversa. Se ti piacciono i negativi "vigorosi" con alti contrasti, certamente la scelta del Perceptol diluito non è la più idonea. A parte questo, come idea generale, ti consiglio di usare il Perceptol diluito a 24° invece che a 20°, con un sostanziale accorciamento dei tempi di sviluppo. Ed in quanto ad agitazioni, io ne faccio 15-20 secondi iniziali, seguiti da 5 secondi al minuto. Decisamente meno di quanto fai tu. Come immagino saprai, l'effetto di acutanza è tanto maggiore quanto minore è l'agitazione. Bisogna trovare il minor tempo di agitazione compatibile con lo sviluppo uniforme del negativo.
Inviato: 16/6/2006 19:54
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Re: Anello di tenuta copal 0....HELP! |
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Prova a telefonare alla Ashpot di Via Zuretti 026693941. Sono gli importatori degli obiettivi Schneider. Sicuramente avranno i pezzi di ricambio degli otturatori Copal.
Inviato: 16/6/2006 10:36
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Re: T-Max 100: si sviluppa con ... |
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Il D23,, a base di metolo e sodio solfito, era la prima e vecchia formulazione Kodak di uno sviluppo che poi, con poche modifiche atte a renderlo più stabile, la Ilford commercializzà col nome di Perceptol (tra l'altro approfitto per informare gli estimatori del Perceptol, come ad esempio Stefano, che questo sviluppo risulta nuovamente presente in catalogo da B&H) e la Kodak col nome di Microdol-X.
Il Metolo, tra le sostanze comunemente usate come agenti rivelatori, è una di quelle con la più alta acutanza. Il sodio solfito che serve da attivatore del metolo, ha invece una azione solvente sulla grana della pellicola e, se usato per un periodo prolungato o concentrazione piuttosto forte, scioglie la grana e rende il negativo "fioccoso". Questo è il motivo per cui molti attribuiscono a questi sviluppi una scarsa acutanza. Ma se il Perceptol o il Microdol-X vengono usati diluiti, il sodio solfito non ha più l'energia sufficiente a svolgere la sua azione solvente, ed allora l'acutanza salta fuori, eccome ! E la T-Max sviluppata in Perceptol diluito è ottima: grana finissima, ottima acutanza, alto potere compensatore. Il mio sviluppo favorito , da sempre.
Inviato: 16/6/2006 8:44
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Re: Come trasportare al meglio l'attrezzatura |
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Dipende da dove fotografi.
Certo con la Cambo Legend non è che ti sei facilitato la vita. E' un'ottima macchina da studio, ma portarsela a spasso...molto meglio la fidanzata! Se resti in zone abitate (ed asfaltate o giù di lì), una soluzione alternativa ai classici zaini che ti hanno già consigliato sono le valige imbottite, come questi modelli della LIghware http://www.lightwareinc.com/site/inde ... lti%20Formats|Multi%20Use . Si possono abbinare a dei carrellini su rotelle (non c'è bisogno di comprare gli originali che costano un occhio: in qualsiasi valigeria ne trovi a poco prezzo e li fissi coi classici elastici in dotazione). Così tutta l'attrezzatura, pesante quanto vuoi , te la trasporti senza quasi nessuno sforzo come si fa coi trolley da viaggio. Ed è assolutamente protetta alla perfezione. Se però ami la natura e scorrazzare su e giù per posti impervi, non resta che un buono zaino. Ma la fatica è davvero tanta, e l'entusiasmo corre il rischio di scemare rapidamente.
Inviato: 15/6/2006 18:47
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Re: Stampa a contatto |
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Potresti intanto procurarti una mascherina in cartoncino nero (le trovi già fatte dalla PANODIA, ma si possono anche autocostruire) che ti permetterà di centrare perfettamente il negativo rispetto al foglio di stampa (per esempio se stampi il 4x5 su un foglio 20x25 o 24x30). Poi un vetro sottile, ma perfettamente piano e pulito (ottimi quelli che si ricavano da quelle cornici tipo PICO GLASS o simili che costano 3-4 euro) che ti servirà per tenere ben pressato il tutto.
Se scegli una carta Multicontrast, sarebbe utile usare come fonte di illuminazione un ingranditore con Testa Multigrade, che ti permetta di intervenire, anche zonalmente, sui contrasti e le densità . Dopodichè si procede come per tutte le altre stampe, tranne che qui il portanegativi resta vuoto, ed il negativo è invece posato direttamente sulla carta. Tutte le possibilità di mascherature/bruciature restano all'incirca uguali. Buon lavoro.
Inviato: 15/6/2006 18:39
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Re: Info su Hasselblad serie 500 |
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Io non sono professionista. Però uso sia Hasselblad che Mamiya RZ 67. Non ho invece nessuna esperienza di materiale Pentax. Le mie sono semplici impressioni d'uso e non hanno nulla di scientifico. Prendetele per quello che possono valere.
Nel lavoro in studio, la Mamiya è una macchina davvero ottima. Regge meravigliosamente il flare , per esempio quando si usano i fondi bianchi intensamente illuminati, mantenendo sempre un alto contrasto di immagine (e nonostante io abbia la Hasselblad CW, quindi l'ultimo tipo con miglioramento del rivestimento antiriflessi). Questo alto contrasto non mi piace però molto nel lavoro in esterni. Qui trovo che gli obbiettivi Hasselblad Zeiss abbiano una maggiore capacità di rendere le scene con una più ricca e modulata gamma di sfumature. Puà essere che in termini di pura nitidezza i Mamiya siano talora anche superiori, ma le immagini fornite dall'Hasselblad a me paiono più gradevoli e naturali. Ripeto che non ho nessuna esperienza con i Pentax, ma so che molti li reputano eccellenti (mi fido in questo di quanto riferisce Roberto/ilbavarese e i famosi fotografi da lui citati). Per quanto riguarda l'affidabilità . L'Hasselblad non mi ha mai dato il minimo problema (al contrario della Mamiya che ho dovuto una volta portare all' assistenza tecnica per danneggiamento del sistema di messa a fuoco), ma necessita di una grande attenzione e precisione operativa. E mi rendo conto che, nel frenetico lavoro prefessionale, con l'attrezzatura che passa di mano in mano, tra assistente, fotografo e magari qualche altro che non dovrebbe neppure toccarla, puà capitare di cercare di innestare un obbiettivo con otturatore scarico, o invece obbiettivo carico su corpo scarico... e questi scherzetti, se ripetuti troppo spesso e disinvoltamente, specie se seguiti da tentativi un pò brutali di disinnesto dei pezzi bloccati, portano sicuramente ad un deterioramento del materiale, che finisce poi per subire talora delle vere e proprie rotture. In questo senso le attrezature di concezione più recente sono anche più tolleranti, oppure munite di sistemi di sicurezza meglio congegnati. Ma usata con la dovuta delicatezza e precisione, l'Hasselblad è un mulo instancabile che ha dimostrato la sua estrema affidabilità dovunque ed in tutte le condizioni, anche sulla Luna.
Inviato: 14/6/2006 12:40
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Re: La passione che dimostrate |
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Appena si è diffusa la notizia che la Konika-Minolta era fallita ho messo le mani su una D7 che veniva offerta a 750 euro (fino a due settimane prima erano 1400 e rotti). L'ho corredata con lo zoom KM 28-75/2,8 di importazione parallela (che è poi la versione marchiata KM dell'omologo Tamron); ed in definitiva, con meno di 1200 euro mi sono ritrovato un attrezzo di tutto rispetto che mi era piaciuto alla sua presentazione per la presenza di ghiere e pulsanti come nelle vecchie analogiche di una volta e per il sistema di stabilizzazione incorporato che effettivamente è di grande aiuto in certe occasioni. Ed infatti mi ci sono trovato subito bene, anche se i soli 6 Mp impongono alcune limitazioni negli ingrandimenti. Ovviamente c'era il rischio di ritrovarsi con un sistema morto e sepolto, ma l'acquisto da parte di Sony mi lasciava fiducioso e il recente annuncio della prima digitale reflex Sony, di chiara inspirazione KM, e di tutta la serie di obbiettivi ed accessori compatibili, mi permette di affermare che ho fatto una buona scelta.
Inviato: 14/6/2006 11:43
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