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Re: Joe Klamar, maestro di ritratto

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17/12/2009 12:48
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Capisco cosa intendi,però mi pare che le foto del buon Klamar non siano state concepite come opere d'arte,sono l'equivalente sportivo dei ritratti dei presidenti della repubblica francesi di cui si trattava in un altro recente topic. Che poi foto di reportage,moda,ecc. assurgano a opera d'arte è un altro discorso... Non è questo il caso,direi. Almeno lo spero. Quello che mi premeva sottolineare tuttavia era come,anche in presenza di opere/foto di bruttezza franca,irredimibile,si trovi sempre qualcuno pronto a difenderle. Per ignoranza,malinteso spirito di contraddizione,voglia di essere originali ad ogni costo,magari anche malafede pura e semplice o familismo amorale. È un fenomeno di psicologia delle masse molto interessante. Perdonami l'ot,ma è un pò quello che è accaduto col comico Daniele Luttazzi e i suoi plagi,un caso psichiatrico tra i più inquietanti,a mio parere. L'isteria acritica con la quale i suoi fan più sfegatati l'hanno difeso contro ogni evidenza mi affascina molto,ecco.

Inviato: 13/7/2012 21:25
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Re: Joe Klamar, maestro di ritratto

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17/12/2009 12:48
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A dire il vero molti commentatori usa affermano di sentirsi "offesi" dal fatto che gli atleti che rappresentano il loro Paese siano rappresentati in modo così goffo.. Io - in quanto italiano, ma anche se fossi statunitense - non mi spingerei fino a questo punto,ma penso che sia legittimo per chiunque esprimere un giudizio su delle foto che vengono presentate al pubblico. Non capisco poi l'equazione grande visibilità=ottimo artista: lo dico perchè è un'osservazione che ho letto anche altrove:e perchè mai dare prova planetaria della propria cialtronaggine professionale dovrebbe essere vista come un'astuta mossa di marketing? Parlatene anche male purchè ne parliate? Siamo davvero a questo punto?

Inviato: 12/7/2012 19:03
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Re: Joe Klamar, maestro di ritratto

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17/12/2009 12:48
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La cosa straordinaria è che,come spesso capita in casi analoghi,in rete si trova sempre qualcuno pronto a difendere l'indifendibile. Mi riferisco ai commenti lasciati da alcuni frequentatori dei forum stranieri sui quali le foto di Klamar hanno suscitato un vivace dibattito. Se Klamar,richiestogli un ritratto della squadra di basket USA, avesse fotografato un termosifone,ci sarebbero almeno dieci commentatori che plaudirebbero alla "coraggiosa provocazione" o al lodevole intento di "smitizzare" la figura dell'atleta. In fondo è rassicurante.

Inviato: 12/7/2012 10:08
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Joe Klamar, maestro di ritratto

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A questo link: http://solsticevisuals.com/post/26229 ... ited-states#disqus_thread una selezione (si fa per dire) delle foto fatte da Joe Klamar agli atleti USA che parteciperanno alle prossime olimpiadi.
In rete si discute se la bruttezza delle foto sia intenzionale o meno. Io propenderei per la non intenzionalità, ma davvero c'è da augurarsi (e augurargli) che sia tutto uno scherzo.
Spassose, in ogni caso...


Inviato: 5/7/2012 11:13
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Re: Come ottenere un negativo dalla scansione di una stampa?

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17/12/2009 12:48
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https://www.gammatech.com/

Tempo fa ho cercato invano in tutta Italia qualcuno che offrisse il servizio che tu cerchi.
Mi sono servito di Gammatech tre volte, per ora, con estrema soddisfazione.
Pagando la spedizione FedEx hai i negativi a casa in 3/4 giorni da quando carichi i files sul loro server.
Restituiscono su Tmax100.

Inviato: 13/6/2012 0:03
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Re: Agfa Scala 200: come svilupparla?

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A questo punto un rullino di prova lo faccio per principio.
Gli altri quattro magari li rivendo, perché spendere 60 euro più spedizione solo di sviluppo mi starebbe un pò sul c.lo, francamente.
In ogni caso trovo le tue foto del cimitero di Genova molto belle e sottilmente inquietanti.
E te lo dice uno che, quando può, visita i cimiteri delle città in cui si trova.
Complimenti.

Inviato: 11/6/2012 20:29
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Re: Agfa Scala 200: come svilupparla?

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Poco male, voglio solo togliermi lo sfizio di vedere una diapositiva b/n nella vita: al massimo sacrificherò un rullino...

Inviato: 11/6/2012 0:02
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Re: Agfa Scala 200: come svilupparla?

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17/12/2009 12:48
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Ringrazio Gianluke e Kwanon per i preziosi suggerimenti.
I prezzi dell'Agenzia Luce mi sembrano un tantino esagerati, tuttavia é bene sapere che c'è anche questa possibilità, qualora il mio tentativo di sviluppo in proprio vada male.
Magari renderò noto l'esito del mio tentativo.

Inviato: 10/6/2012 20:41
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Agfa Scala 200: come svilupparla?

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Un amico mi ha regalato 5 rullini 135 di Agfa Scala 200, scaduta nel gennaio 2007.
Navigando un pò in rete mi par di aver capito che:

- non esistono più laboratori che sviluppino la Scala come diapositiva, fatta eccezione per questi signori di Denver, forse: http://www.agfascala.com/, il cui sito web però é un monumento alla mancanza di chiarezza;

- l'Agfa Scala non é una pellicola diapositiva, di per sé, ma una normale pellicola negativa che si presta (prestava) bene allo sviluppo come positiva. Ma potrei sbagliarmi...

Alla luce di queste mie poco chiare idee chiedo a chi ne sa più di me: è possibile sviluppare l'Agfa Scala come diapositiva mediante un normale (si fa per dire) procedimento di sviluppo, sbianca, schiarita, riesposizione e ri-sviluppo?
Lo dico perché per un certo periodo con questo metodo mi sono sviluppato in casa della pellicola super8 in bianco e nero (Kodak Tri-x) con ottimi risultati.

Credo che farò in ogni caso un tentativo, ma mi chiedevo se per caso la Scala richiede un procedimento di sviluppo e dei bagni particolari non utilizzabili amatorialmente, tipo la cara vecchia Kodachrome, per dire...
Così mi risparmio la fatica e la uso come pellicola negativa, cosa che mi pare si possa fare.

Grazie a chi vorrà darmi una dritta.


Inviato: 10/6/2012 9:28
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Re: cinquecento metri.

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Personalmente m'infastidisce un pò l'eccessiva saturazione dei verdi e la dominante magenta della n.8.
Trattasi di diapositive?

Inviato: 18/5/2012 16:23
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Re: Sviluppare in D23, consigli, considerazioni e... AIUTO!

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Citazione:

[...]il recupero con pellicole di media sensibilità è di circa 3 stop con il D23, 8 con il PMK (ma con un po' di sforzo sono riuscito a tirare fuori una texture sovraesposta di 16 stop)[...]


Scusa Franz, ma cosa intendi con sovraesposta di 16 stop? Sovraesposta rispetto alla lettura di un esposimetro a luce incidente? O il tuo é un refuso? Francamente non riesco nemmeno a immaginare una situazione in cui si trovi a sovraesporre di 16 stop: distesa innevata, a mezzogiorno, a tutta apertura, con caricato un 1600 ISO?
Battute a parte, mi converto subito al PMK.

Inviato: 10/3/2012 11:03
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Re: Sviluppare in D23, consigli, considerazioni e... AIUTO!

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Mi permetto di rispondere all'intervento #18 di Aenea (pur senza voler togliere nulla a quanto scritto da Fer) con un esempio pratico.
Premetto che da un paio d'anni sviluppo con somma soddisfazione le mie pellicole piane (Ilford Hp5 10x12, esposta secondo il Sistema Zonale) col cosiddetto "doppio bagno" di Barry Thornton (il cui bagno A mi risulta sia chimicamente identico al D23 e il cui bagno B consta di 12 grammi di Sodio Metaborato disciolti in acqua portata a 1 litro) e, talvolta, con HC-110 a diluizione 1+63.

Poniamo che mi capiti di fotografare una scena molto contrastata, alcune zone in ombra profonda ed altre violentemente illuminate.
Mi comporto così:
- la sensibilità nominale dell'HP5 è 400 ISO: io setto il mio spotmetro a 200 ISO;
- valuto a occhio qual'è, nella mia inquadratura, l'area più scura che vorrei venisse riprodotta, in stampa, in modo tale da leggervi ancora qualche dettaglio e la misuro col mio spotmetro. Poniamo che questo mi dia una lettura di 1/30 a f8;
-"pongo" mentalmente quest'area scura in zona III, ossia due stop sotto il grigio medio, ossia due stop sotto 1/30 f8, quindi a 1/8 f8 (scusa la pedanteria);
- vado a misurare con lo spotmetro la zona dell'inquadratura più chiara nella quale vorrei si leggesse ancora del dettaglio: poniamo che si tratti di un muro bianco per il quale lo spotmetro mi suggerisce 1/125 f16;
- siccome come abbiamo visto che il mio grigio medio è 1/30 f8, il muro bianco risulta essere in zona IX, ossia 4 stop sopra il mio grigio medio o zona V che dir si voglia (che abbiamo visto essere 1/30 f8). Pertanto dovrò, in fase di sviluppo, recuperare due stop, in modo da portare il muro bianco in zona VII, affinché risulti in stampa come un bianco nel quale si legge ancora della texture e non sia totalmente sfondato;
- scatto quindi la fotografia a 1/30 f8 e su un pezzo di nastro adesivo di carta incollato su volet scrivo N-2, che significa: sviluppo normale – 2 stop.
- qualora sviluppi il negativo con l’HC-110 mi atterrò ai tempi suggeriti per la sensibilità nominale della pellicola (quindi quelli suggeriti per i 400 ISO), accorciandoli del 20% per ciascuno stop da "sottrarre". Quindi, tempo di sviluppo "normale" suggerito per sviluppare Ilford HP5 a 400 ISO in HC110 1+63=10 minuti. Io svilupperò per 10 minuti – 20%=8 minuti –20%=6,4 minuti. Ossia sottraggo il 20% al tempo di sviluppo normale e al tempo che così risulta un altro 20%. Se dovessi contrarre lo sviluppo di 3 stop toglierei un altro 20% ai 6,4 minuti e così via (sebbene non abbia mai provato sviluppi oltre l'N-3: in casi di contrasto estremo della scena da fotografare o rinuncio e aspetto condizioni di luce più favorevoli o, qualora sia possibile, utilizzo un filtro ND digradante).

Col doppio bagno di Thornton invece butto tutto dentro, negativi che necessitano di sviluppo normale e negativi che dovrei sviluppare a N-1 o N-2, tutti insieme allegramente a 21, e lui compensa ottimamente da solo.
Solo in caso di contrasto estremo, tipo foto notturne con buio pesto ovunque e aree bruciatissime dall’illuminazione stradale, utilizzo un bagno B molto più diluito e sia il bagno A che il B a 19° anziché 21°.

Chiedo venia per la prolissità e per la quantità di “ossia” utilizzati.

Giovanni

Inviato: 10/3/2012 1:31
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Re: sull'architettura - cosa scegliere

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Fatti salvi colpi di fortuna come quelli segnalati da Hologon, il tuo budget ti limita un pochino.
Delle tre macchine che hai indicato la Silvestri sarebbe sicuramente la più indicata per la fotografia d'architettura. Eppure personalmente forse opterei per la SWC: una scelta radicale, se hai deciso che per motivi stilistici non t'interessano i movimenti; l'obiettivo ha una resa eccezionale e il formato quadrato é stupendo (almeno per me).
Certo che potendo spendere qualcosa (o un bel pò) in più, ti doteresti di uno strumento davvero "definitivo": Silvestri Flexicam, Hasselblad Arcbody, ecc.
Ben altre cifre però, mi rendo conto.

Inviato: 12/2/2012 20:43
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Re: Recuperare foto solo visualizzata su pc

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17/12/2009 12:48
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Grazie Gianluigi,
lo sospettavo, ma essendo una zappa in informatica speravo di sbagliarmi...
Pazienza.
Giovanni

Inviato: 13/10/2011 8:39
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Recuperare foto solo visualizzata su pc

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17/12/2009 12:48
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Ciao a tutti,
che voi sappiate esiste la possibilità di recuperare delle immagini solo visualizzate su pc ma non scaricate dalla scheda di memoria della fotocamera?
Ad un mio amico hanno rubato una macchina fotografica nella cui scheda c'erano delle immagini per lui preziose; mi ha chiesto se è possibile recuperare le foto, ma non so cosa rispondergli...
Grazie,
Giovanni

Inviato: 12/10/2011 17:26
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Diapositiva da file digitale

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17/12/2009 12:48
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Scusate,
ho postato questa mia richiesta anche sul forum gemello Fotoavventure...
Qualcuno di voi per caso sa se è possibile ricavare una diapositiva (nella fattispecie 6x6) da un file digitale? O meglio, qualcuno saprebbe segnalarmi un laboratorio fotografico ancora in grado di farlo?
So che qualche anno fa i laboratori professionali offrivano questo servizio, utilizzando un "film recorder", ma ora?
Grazie,
Giovanni

Inviato: 30/9/2011 18:50
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Re: Help zaino fotografico!

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17/12/2009 12:48
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Anch'io ho un Lowepro Mini Trekker AW (http://products.lowepro.com/product/Mini-Trekker-AW,1965,14.htm), che soddisfa tutti i punti che hai elencato.
Ha dimensioni tali da essere considerato bagaglio a mano, in caso di viaggio aereo (parlo per esperienza diretta).
Io ci stipo una folding Ebony 10x12, obiettivi 75mm, 90mm, 150mm, 210mm montati su piastra linhof technika, 8-9 chassis 10x12, 3 scatole di pellicola, spotmetro, loupe, portafiltri Lee con un paio di filtri in resina, altri 2-3 filtri tondi in vetro, panno nero, scatti flessibili e anelli adattatori vari, nastro adesivo di carta, penne, agendina, batterie, una piccola torcia, piccoli accessori vari.
Quando serve avanza spazio per un thermos di the caldo e una felpa.
Ha una "tasca" apposita per trasportare, opportunamente legato, un treppiede di medie dimensioni (io uso un vecchio Manfrotto 055).
Considero questo zaino uno dei migliori acquisti che abbia mai fatto nella mia vita.
Ciao,
Giovanni

Inviato: 29/9/2011 13:56
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Re: Archeologia industriale in zona Verona e Garda?

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17/12/2009 12:48
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Fer,
mi sono informato e purtroppo pare che il mio amico fosse entrato all'ex lanificio Tiberghien prima che il cantiere passasse di proprietà, quindi temo che nemmeno lì ci si possa più andare...
Mi spiace.
Giovanni

Inviato: 17/5/2011 10:24
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Re: Archeologia industriale in zona Verona e Garda?

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17/12/2009 12:48
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Fer,
fino a due/tre anni fa, nel cuore del quartiere fieristico di Verona era possibile intrufolarsi nell'area degli ex Magazzini Generali, un autentico paradiso per i fotografi appassionati di archeologia industriale: http://www.larena.it/stories/Home/108 ... iqualificazione_dellarea/
L'edificio a pianta circolare che si vede nella foto all'indirizzo linkato qui sopra era la gigantesca cella frigorifera, stupenda. All'interno, un dedalo di sale con macchinari assurdi, tubazioni, binari ferroviari... Negli anni vi avevano girato parecchi videoclip. Gabriele Basilico vi realizzò un piccolo reportage 4 o 5 anni fa, pubblicato in un libretto che non credo abbia avuto grande diffusione. Poi l'area è stata ceduta dal comune ad una fondazione bancaria ed ora temo che l'accesso sia proibito. In ogni caso, qualora il tuo amico volesse provare a chiedere il permesso di entrarvi, dovrebbe rivolgersi alla Fondazione Cariverona (http://www.fondazionecariverona.org/). La vedo dura, ma non si sa mai...

Sempre in città ci sarebbe poi l'ex lanificio Tiberghien (http://www.giaretart.net/Giaretart/te ... DD-B43C-935043491325.html), dove da tempo pensavo di fare un salto anch'io. Un mio amico mi ha detto d'esserci stato, pare abbia semplicemente chiesto il permesso, non so a chi, accordatogli senza problemi. Gli scriverò per saperne di più e ti farò sapere.

Forse non è esattamente ciò che il tuo amico cerca, ma sul lago di Garda, nel comune di Brenzone, c'è Campo: una piccola contrada collinare disabitata, raggiungibile solo a piedi con una camminata non molto impegnativa. Una specie di paesino fantasma, abbandonato a se stesso da decenni ma ancora ben conservato. Molto suggestivo, vista mozzafiato e atmosfera tra il magico e il tetro (a seconda dell'ora nella quale lo visiti). Una sera all'anno il Comune vi organizza una festa paesana con cibo e musica, poi Campo torna al silenzio. Una piccola Brigadoon, insomma...

Ciao,
Giovanni

Inviato: 13/5/2011 10:35
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Re: ... Sono diventato Morte, il Distruttore dei Mondi ...

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17/12/2009 12:48
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Chissà se sono fotografie o fotogrammi tratti da riprese cinematografiche.
Sarebbe interessante capire come ci si regola con l'esposizione per fotografare un'esplosione nucleare: 1/1000 di secondo a f64 con un filtro a densità neutrale spesso una spanna e pellicola 2 ISO?

Inviato: 8/5/2011 12:22
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