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Quando io e Cristina abbiamo fatto quella foto al Grand Canyon eravamo a Yaki Point, proprio sul bordo del canyon, e i fumini cadevano violentissimi e vicinissimi a noi, in più il vento soffiava proprio nella nostra direzione portando la tempesta proprio sopra le nostre teste...ad essere sincero se siamo rimasti lì per fare la foto è solo merito di Cristina che, nonostante le mie pressanti insistenze e quelle dell'autista dello shuttle che urlava di toglierci da lì e di metterci al sicuro sul suo mezzo, è rimasta stoicamente sul posto per almeno 10 minuti, fino quando non è stata pronta a scattare la foto...meno male che l'autista ci ha aspettato, secondo me ha pensato che eravamo due poveri pazzi...ah, la dura vita del fotografo di paesaggio ...

Inviato: 7/4/2004 15:51
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Ho capito chi sei!!!!

Ti rispondo da qui ad una cosa che hai chiesto da un'altra parte, potevi cmq chiedere direttamente a me senza problema

Il Fly Geyser è in una proprietà  privata che si trova a poche miglia a nord di Gerlach, nel Black Rock Desert - Nevada
La proprietà  privata è prorpio sulla strada (asfaltatissima, non c'è bisogno di 4wd), addirittura gli "spruzzi" del geyser si vedono dalla strada, però ovviamente per entrare hai bisogno del permesso del propietario, lì altrimenti ti sparano, gli abitanti di Gerlach non mi sono sembrati molto ospitali...
Io non ho avuto contatti diretti con il propietario ma sono arrivato a lui grazie a Bruno e al barista del suo locale, il Bruno's Country Club - 445 Main Street Gerlach Tel.: (775) 557-2220 (tra l'altro cucina degli ottimi tortellini fatti in casa)...Bruno ed il barista hanno le chiavi del cancello che ti permette di entrare nella propietà  privata dove c'è il geyser, pur essendo persone squisite quando si parla del Fly geyser diventano sono molto reticenti e sospettosi, devi conquistare la loro fiducia, solo così contatteranno il propietario per chiedergli il permesso si darti le chiavi...il fatto che sei italiano potrebbe giocare a tuo favore, come è stato per noi...il loro atteggiamento è dettato dal fatto che il geyser nel passato, quando la proprietà  privata era aperta al pubblico, è stato danneggiato dai soliti turisti imbecilli che non hanno rispetto per niente e quindi adesso il propietario ha chiuso l'area ed entrano solo gli abitanti di Gerlach...purtroppo è spesso così, il turismo porta spesso danni irreparabili, è per questo che spesso anche io tengo "segrete" alcune locations, soprattutto sui forum o sul sito (chi mi contatta privatamente invece di solito riceve sempre le informazioni di cui ha bisogno), non è certo perchè le voglio tenere solo per me, è proprio che ho paura che queste delicate formazioni vengano distrutte da orde di turisti affamati solo di trofei...anche The Wave, che è in un area protetta il cui accesso è controllato rigorosamente, è stata cmq danneggiata negli anni, è per questo che i fotografi e gli hiker l'hanno tenuta nascosta così a lungo, paura pura dell'istinto predatorio delle masse ...

BTW, ti faccio invece io i complimenti per il tuo sito, http://www.travellersonline.net , lo seguo da molto tempo e con vero piacere, è sicuramente tra i più completi ed impressionanti (come mole di informazioni e qualità  della proposta) che ci siano sugli USA nella nostra lingua, hai fatto un lavoro veramente egregio, bravissimo!!

Inviato: 7/4/2004 9:55
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A Supai ci sono stato un paio di volte quando arrivare là  era ancora una impresa "titanica", nessuna informazione, neanche su dove si trovasse esattamente il trailhead, sembrava che questa riserva indiana fosse solo una leggenda, pensa che neanche i ranger del Grand Canyon davano infprmazioni utili.
La prima volta ch siamo scesi nell'Havasu Canyon poi ci siamo pure presi una strizza: il giorno prima un violento flashflood aveva seni distrutto Supai e tre indiani erano morti proprio nel tratto più stretto dell'Havasu Canyon.
Adesso è tutto più facile: la tribù ha un sito Internet ( http://www.havasupaitribe.com ) e ha pure stipulato una convenzione con la Papillon Helicopter che dall'areoporto del Grand Canyon trasporta turisti che hanno 650$ da buttare (si hai capito bene!!) per una avventura molto molto finta nella riserva Havasupai.
Puoi prenotare direttamente il lodge, o il campeggio, o addirittura la discesa/risalita a cavallo, direttamente sul loro sito...
Quest'anno forse scendiamo anche noi, nella Riserva ho un paio di vecchi amici da salutare e che ho voglia di rivedere, ti confesso però che rimpiango un pò i tempi in cui pochi potevano arrivare a Supai, ma questo ormai è un problema che interessa gran parte del Plateau: al di là  del discorso fotografico, trovare un posto dove io e mia moglie possiamo stare nel niente per due/tre giorni senza incontrare nessuno sta diventando sempre più difficile, am questo è un'altro discorso...cmq ancora oggi se io dovessi scegliere tra il Bright Angel Trail e Havasupai non avrei dubbi, continuo a preferire Havasupai...
Grazie per i complimenti, adesso però vogliamo sapere tutti quale è il tuo sito ...

Inviato: 7/4/2004 8:40
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Solo chi ha provato la macchina fotografica in questione puà darti un parere oggettivo, io non l'ho fatto e quindi ti darà un parere assolutamente soggettivo, basato su quello che ho letto in rete da quando la Casio l'ha presentata e, soprattutto, sulla recensione che avevo letto su una rivista tedesca ( http://www.photomagazin.de ), recensione fatta però su un modello pre-produzione...cmq, riassumendo, questi dicevano che tra i pro si potevano mettere:

- Eccellente interfaccia utente
- Accensione solo 2 secondi
- CCD da 6MP
- Messa a fuoco manuale funziona ottimamente
- Punto Bianco automatico che funziona ottimamente in situazioni di luce mista (luce diurna in ambienti chiusi + luce artificiale)
- Funzione EX che consente di visualizzare tutte le informazioni più importanti per il controllo manuale sul display
- Rumore digitale molto basso fino a ISO 200, però aumenta sensibilmente a ISO 400
- Velocità  di scatto: buona
- Qualità  d'immagine: buona
- Giudizio complessivo: molto buono

La recensione evidenzia però anche un paio di aspetti negativi:

- In funzione Manuale, non si puà lavorare contemporaneamente con la massima apertura di diaframma (f2.8) e la massima velocità  dell'otturatore (1/2000s), solo con aperture uguali o superiori a 5.6 si puà scattare a 1/2000s
- Difficoltà  di controllo dello zoom, troppo "aggressivo"

Poi vado a vedere le specifiche sul sito della Casio e mi sembra che la casa produttrice abbia indubbiamente progettato un prodotto molto interessante, introducendo in una compatta digitale alcune funzioni che fino a ieri si trovavano solo su apparecchi semiprofessionali.

Però poi vedo che manca la possibilità  di scattare in RAW.
Certo, puoi salvare le immagini in TIFF ma la cosa mi sembra poco pratica considerato lo spazio limitato delle SD card che utilizza questa Casio (11 immagini in una card da 256 MB), che tra l'altro costano anche di più delle CF.
Sul rumore digitale poi sarebbe interessante avere dei riscontri maggiori.
Una sua seria "avversaria" potrebbe essere la Canon S50 (anche se ha un CCD si "solo" 5MB) soprattutto adesso che i prezzi di questa compatta digitale sono in discesa...

Inviato: 6/4/2004 16:22
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Beh, in teoria tutti gli oggetti a "punta" sono dei potenziali parafulmini, quindi tutti i cavalletti insieme agli alberi e le corna degli stambecchi , però se il "conduttore" è di carbonio il potere di attirare il fulmine è veramente molto molto maggiore...è ovvio che però gli unici posti in cui questo è un problema è dove si corre effettivamente il rischio di essere colpiti da un fulmine, quindi generalmente in alta montagna e negli open range ad altezze moderate, proprio come il Plateau, quindi se in montagna non ci vai ed il Plateau non ti interessa secondo me puoi stare tranquillo, è sicuramente più pericoloso fare fotografia in centro a Milano con il traffico di auto e di "carne" che c'è ...

Inviato: 6/4/2004 13:47
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Quello che dici è vero, il Berlebach non è leggerissimo e i cavalletti in carbonio, benchè il problema termico sia ancora ben presente, potrebbero essere indicati per la loro leggerezza...considera però anche il fatto che i cavalletti in carbonio sono dei veri e propri parafulmini ambulanti, ti confesso che quest'anno se ne avessimo avuto uno quando abbiamo scattato la foto del Grand Canyon che c'è in homepage, con i fulmini che cadevano a 50 metri da noi, non so se ora sarei qui a raccontarlo ...lo stesso problema lo ha chi fotografa in alta montagna, ad esempio Michele Vacchiano...ovviamente questo dimostra ancora di più come la scelta sia alla fine molto soggettiva, addirittura ambiente-dipendente, ma a certi livelli di qualità  non si sbaglia mai, sia che il cavalletto sia di legno che di carbonio ...

Inviato: 6/4/2004 10:02
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Grazie Luciano, non lo sapevo, a dirti la verità  il mio l'ho "comperato" da Foto Walser che lo proponeva nuovo su Ebay con un risparmio del 30% ...ti risulta che i prezzi di Aproma siano competitivi?

Inviato: 6/4/2004 9:05
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Ti ringrazio della risposta, già  con questa ho un riferimento importante che non conoscevo, se poi avrai altre informazioni sarà felicissimo di apprenderle

Quest'anno andremo nel Plateau ad agosto...a dirti la verità  non abbiamo ancora un itinerario ben definito, anche perchè dopo 8 anni di assidua frequentazione a volte possiamo permetterci di "improvvisare" sul posto e il fatto di non avere un programma troppo rigido ci piace, cmq stiamo sicuramente pensando a The Maze (la sezione "quasi" inesplorata di Canyonlands NP) via Colorado River, un backpaking di tre giorni per fotografare The Land of the Standing Rocks e i magnifici petroglifici dell'Harvest Panel, esploreremo intensivamente la Bisti Wilderness nel New Mexico, torneremo poi sicuramente a Page e nella Paria Wilderness, lì è proprio un vero scrigno di tesori "nascosti", a me personalmente è un pò che mi frulla per la testa di fare il Buckskin Gulch, lo slot canyon più lungo e pericoloso del mondo, però Cristina non è molto d'accordo ...cmq lì basta veramente poco per essere felici fotograficamente: una giornata ad esplorare le Coyote Buttes mentre vai a The Wave, una sterrata su un punto panoramico del Lake Powell(magari Alstrong Point), una capatina nel Paria Canyon, tutti gli slot della riserva Navajo (l'ormai strafotografato Antelope ma anche il meno conosciuto Water Holes), solo per citare le prime cose che mi passano per la testa...

Adesso non so quanti giorni hai a disposizione per il tuo viaggio nel Plateau e quale è il tuo livello di conoscenza dei luoghi ma anche di preparazione fisica, cmq se ti fa piacere chiedimi pure qualche dritta, sarà felicissimo di darti qualche consiglio...
Per esempio, una volta a The Wave non perderti assolutamente The Second Wave che è a poche centinaia di metri...ti consiglio anche una capatina alle Paria Rimrocks che sono molto fotogeniche, ancora relativamente poco conosciute e facili da raggiungere, praticamente sono davanti alla stazione dei ranger della Paria Wilderness ma ben nascoste in una zona selvaggia ed apparentemente priva di interesse...per Zion ad esempio ci sarebbe da andare a The Subway, uno meraviglia fotografica che trovi risalendo il Left Fork of North Creek (ma ci vuole il permesso, come a The Wave), oppure una capatina a Double Arch Alcove, una alcova di muschi scolpiti nelle pareti di un canyon rossissimo proprio nella Kolob Canyon Sections del Parco (una foto la trovi nel mio articolo su Velvia vs E100VS)...ma ci sarebbero un sacco di altre cose...cmq sto preparando proprio in questi giorni un paio di articoli proprio sulle Paria Rimrocks e Double Arch Alcove, che verranno pubblicati nelle prossime settimane...se però hai "fretta" chiedi pure, io sono qui ...

Inviato: 6/4/2004 9:02
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Ciao adjgiulio e benvenuto sul forum!!!
Oooohh, finalmente abbiamo anche un corrispondente dagli Usa ...

Come avrai letto nei miei precedenti post non sono mai stato personalmente a Seattle anche se le informazioni che ho dato a Raffaello le ho raccolte perchè avevo effettivamente programmato un viaggio, viaggio che prima o poi dovrà effettuare anche se quest'anno sarà  dura perchè ho ancora il Sud Ovest nel "mirino"...

Approfitto subito della tua presenza: è un periodo che sono attratto dai pali totemici, so che nel Nord Ovest (più o meno dove sei tu) se ne trovano ancora anche se disseminati nella miriade di piccole riserve indiane della zona: capisco che sei lì da poco ma magari sapresti darmi qualche indicazione a riguardo...

Inviato: 5/4/2004 12:01
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Si Pablo, hai ragione, chiedo scusa, ma come sai in quei giorni ero in trasferta e avevo i minuti contati...cmq dal momento che il mio post è abbastanza delirante potete mettere punti, virgole e quant'altro in qualsiasi punto che tanto il senso secondo me non cambia

Inviato: 5/4/2004 8:30
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La faccenda è dannatamente complessa e non sono bastati 50 anni di studi filosofici, antropologici, psicologici e scientifici in senso ampio (genetica, medicina, tanto per citarne alcuni) per dipanare la matassa...diciamo che è ormai assodato che tutta una serie di fattori, sia culturali che fisiologici, influenzano la mappa mentale con cui interpretiamo e ordiniamo la realtà , e probabilmente questi fattori sono fusi indissolubilmente tra di loro...io da "filosofo/antropologo" guardo più all'aspetto culturale e mi concentro su linguaggio e significanti, il medico guarderà  più all'aspetto genetico e si concentrerà  su cromosomi e geni, ma il dato di fatto è che nessuno dei due puà affermare con certezza che tutto dipenda solo dalla cultura o solo dalla natura, o quantomeno quanto dipenda dall'una piuttosto che dall'altra, anche perchè spesso le discipline del sapere spesso non riescono a "dialogare" tra di loro scambiandosi così informazioni preziosissime proprio perchè, paradossalmente, manca proprio una seria e severa critica epistemologica dei propri rispettivi linguaggi il che porterebbe a scoperte interessanti, ci accorgeremmo magari che sia gli scienziati che gli antropologi vedono solo quello che vogliono (o che gli è stato insegnato) vedere, trascurando tutta una serie di aspetti, e questo non depone a favore dei risultati (sia empirici che teorici) di tante ricerche, sia da una parte che dall'altra ...

Inviato: 2/4/2004 17:15
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Per la foto di MR concordo invece con Manu...la trovo troppo "intelligente", nel senso che non mi sorprende, non fa altro che confermare e gratificare solo il mio senso estetico (ed infatti dico anche io dico che è bella), quel senso estetico però che mi è stato trasmesso dalla cultura in cui sono cresciuto e che mi ha insegnato che le simmetrie e le forme geometriche euclidee disposte in un certo modo sono gradevoli, ma questo è quello che so già  e che non mi interessa provare o riconfermare all'infinito...quello che mi interessa invece sarebbe una fotografia che mi obblighi a delle scoperte di nuovi significati e significanti, che introduca violentemente nel mio orizzonte di senso elementi per me intraducibili perchè estranei alla cultura con cui io decifro il reale, nel caso specifico magari la irriducibile complessità  culturale (per noi) delle geometrie non euclidee...



Edited By administrator on 1080935453

Inviato: 2/4/2004 14:50
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Nicola ha ragione...ovviamente il numero di IVA dovrà  essere associato alla persona fisica o alla società  a cui verrà  poi intestata la fattura, esattamente come in Italia...occhio quindi a non fare intestare la fattura di 100 scatole di Velvia Quickload al fruttivendolo sotto casa altrimneti rischiate di fargli passare qualche guaio ...

Inviato: 1/4/2004 17:45
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Buono a sapersi, deve essere una cosa molto recente, tanto recente che non è nemmeno riportata sul sito della Fuji che da ancora disponibile la Acros solo per 35mm. e rulli 120...grazie Nicola!!!

Inviato: 1/4/2004 17:28
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Quando comperi dall'UK paghi solo la loro IVA che si chiama Vat, pari al 17,5% del prezzo del prodotto, e che tu paghi direttamente al venditore che l'aggiunge quindi al conto totale...nessuna imposta doganale, l'UK fa parte dei paesi CEE, anche se forse gli inglesi non lo sanno o non ne sono pienamente convinti ...

Inviato: 1/4/2004 16:51
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Ah, per gli acquisti online dimenticavo Badger Graphic (http://www.badgergraphic.com), serissimi e professionali, sicuramente ai livelli di Adorama e BH photovideo, il loro addetto vendite per il grande formato, Jim, è spesso citato sui forum americani per la competenza e la cortesia...

Inviato: 1/4/2004 14:14
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Non posso che fare da eco alle vostre indicazioni su cui concordo pienamente.
Personalmente ho un feeling un pò speciale con Robert White (sia il "negozio" virtuale che la persona) e nella mia personalissima classifica di serietà , professionalità  e cortesia occupa un posto molto molto alto.
Curiosamente ho avuto anche io una esperienza "quasi" negativa con Il Fotoamatore, proprio nel senso che dice Roberto, cioè che sono dei pasticcioni: avevo ordinato un esposimetro a spot nuovo e mi sono visto recapitare invece un esposimetro usato acquistato da un ragazzo di Gorizia con cui poi sono anche diventato ottimo amico.
Il problema si è poi risolto senza troppi contraccolpi e con la cordialità  a cui accennava Roberto, però questo fatto mi ha spinto a non servirmi più da loro.
Faccio solo una aggiunta alla vostra lista, Il Contatto di Torino (http://www.ilcontatto.com), lo consulto quando voglio acquistare materiale usato per il grande formato e di solito è ben fornito: i prezzi non si possono definire bassi ma sono molto seri e competenti e spesso si riesce a "strappare" uno sconto.

Un discorso a sè merita anche CalumetPhoto (http://www.calumetphoto.com) da cui però non mi sono mai servito.
Loro vendono online sia con un sito americano che con uno inglese (mi sembra che ne sia anche uno olandese), sono fornitissimi e strutturati quasi come una multinazionale della vendita di materiale fotografico, purtroppo però hanno mediamente dei prezzi più cari del 15/20% rispetto alla concorrenza.

Inviato: 1/4/2004 14:07
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Si, Velvia 50 Quickload la trovi tranquillamente sia da ProPhot che da Robert White, per fortuna... ti confesso però che una delle cose mi fa arrabbiare maggiormente è che in Europa ce la fanno pagare veramente uno sproposito, soprattutto se pensi che negli USA la trovi ovunque e la paghi "solo" 55$ la scatola, così come paghi sui 50$ anche la Kodak E100VS Readylod e simili :banghead: ...ecco perchè quando torno dagli USA cerco sempre di fare scorte ingenti di Readyload/Quickloda oppure stresso tutti i miei amici (tra cui spesso Roberto) a portarmene a casa qualche scatola ogni volta che vanno là ...

Un'altro grande mistero è come mai non esista la Fuji Acros non dico in Quickload, ma neanche in 4x5"...mah!!...

Inviato: 1/4/2004 13:48
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Ed infatti pensavo proprio a te quando ho postato ...se ci vai facci sapere com'è...

Inviato: 1/4/2004 9:07
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Ho visto il sito di Porcarelli, le immagini realizzate con le Polaroid sono veramente notevoli e tra i ritratti ho apprezzato particolarmente quello di Mario Luzi, il mio poeta italiano preferito tra i "viventi", hai ragione, è proprio bravo...

Allora vorrà  dire che la Polaroid 52 "tocca" proprio a noi sperimentarla e a voi tocca "annoiarvi" con il resoconto dei nostri esperimenti ...

Inviato: 1/4/2004 9:06
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