Utente: Ospite
Cerca nel sito
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami



Password persa?

Registrati ora!

   Tutti i post (Mxa)


« 1 ... 139 140 141 (142) 143 144 145 146 »


Re: Quattro conti in grandissimo formato (7x17)

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Luciano ha ragione. La differenza di prezzo spalmata su tantissimi anni d'uso (mi auguro...) non e' poi cosi' significativa. L'osservazione poi che l'ULF mette a nudo in modo drammatico tolleranze di fabbricazione e/o variabilita' nella qualita' dei materiali e' sacrosanto, non ci avevo mai pensato. Oltretutto vi scrivo a due ore di automobile dalla Lotus, ed infatti conto comunque di andarli a visitare nei prossimi due mesi, se non altro per curiosita'.

Immagino siate tutti e due su largeformatphotography ed infatti ho postato un quesito sul 7x17 (Why 7x17?) proprio perche' e' un formato "anomalo" ma che sta suscitando un qualche interesse (il "Marco" del thread sono io) e volevo capirne di piu'.

Io sono ancora perdutamente innamorato della mia Horseman 6x12 (venduta!), quindi un formato 1:2 e' per me alquanto naturale. I problemi nel muoversi sopra all'8x10 sono tanti, e molti di natura biecamente logistica, come sapete meglio di me. Personalmente non sono in grado di portarmi in spalla una 8x20 e forse neanche una 7x17 (e cavalletto, e holders, e obiettivi, e, e, e...). Devo riconsiderare il genere di foto che faccio quindi, a "vicinanza di automobile". Poi c'e' il discorso di svilupparsi il film in casa, e non ho spazi al momento per bacinelle formato piscina olimpica. In teoria c'e' un Jobo che puo' fare fino al 12x20, ma gli adattatori sono difficili da trovare (sono fuori commercio). Se avete idee migliori i miei padiglioni auricolari sono tipo quelli di Dumbo.

Citazione:

Marco ha scritto:
Hai già  una idea degli obiettivi che coprono il formato?


La fregatura micidiale e' che ho gia gli obiettivi, *#(*#&*@(*&# .

In un momento di follia da partenza da Stati Uniti ho deciso che il 12x20 era quello che veramente volevo fare per cui mi sono buttato sul mercato dei vari Badger, Midwest etc (piu' Ebay) e ho fatto una abbuffata. Ho quindi un G-Claron 355mm, un Fuji-C 600mm, un Nikkor 450mm che dovrebbe arrivare (a fatica) al 12x20, ma sicuramente va tranquillo con il 7x17 o 8x20, ed un Symmar XL 150mm che volevo per l'8x10 comunque. Il Symmar XL 150mm non dovrebbe farcela sopra all'8x10, ma se tanto mi da tanto, visto che il XL 110mm copre l'8x10 senza neanche aver bisogno del filtro centrale, magari il 150mm almeno al 7x17 arriva. (L'idea era/e' quella di coprire un po' di focali e vendere quelli che dopo un anno risultano essere troppo poco usati.)

Non ho avuto il coraggio di comprarmi il Symmar XL 210mm perche' avrei dovuto comprarmelo nuovo (quelli sopra sono tutti usati) e l'acquisto sarebbe risultato in moglie che (giustamente) mi faceva rinchiudere per infermita' mentale da overdose di otturatori Copal 3. Poi buttava via la chiave (giustamente) e festeggiava (giustamente) l'essersi liberata di me.

Vi racconto questo con l'accordo tra gentiluomini che tutto cio' rimanga <i> assolutamente confidenziale</i>, sono particolari alquanto imbarazzanti

Mxa/Marco

Inviato: 18/1/2006 16:56
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Quattro conti in grandissimo formato (7x17)

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Citazione:

Falcopardo ha scritto:
come hai fatto a contattare il Sig. Fuming? io ho provato a contattare la ditta in Cina per il visore reflex, ma non mi ha risposto nessuno.


Secondo me dovevi dirgli che eri interessato a importare 40 visori reflex, magari ti rispondeva

Scherzi a parte, gli ho scritto un tre volte negli ultimi due anni e mi ha sempre risposto.

Ciao

Mxa/Marco

Inviato: 18/1/2006 16:04
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Quattro conti in grandissimo formato (7x17)

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Mr. Fuming della Shen-Hao mi ha risposto ed ecco quattro conti "in grandissimo formato"

La FCL717-A con spedizione in Italia viene $3550. A cui ci aggiungiamo il 20% di IVA piu' 10% dogana, diciamo che costa $4700, cioe' 3900 euro. Certo, $4700 sono in linea con una Wisner, quindi sembrano finiti i tempi della S-H 4x5 dove ti portavi a casa una buona/ottima macchina ad un prezzo eccezionale. Il prezzo eccezionale non lo e' piu', pero'...

... pero' una Lotus 7x17 costa 5250 euro piu' IVA, quindi 6300 euro.

I vantaggi della Lotus non sono pochi: (1) e' dietro casa, se si rompe qualcosa dormi tranquillo; (2) i film holders li compri da loro (a caro prezzo, ma sono stupendi), quindi e' garantita la compatibilita' --- problema importante nei formati maggiori di 8x10 --- con il corpo macchina; (3) migliori specifiche della Shen-Hao come tiraggio e movimenti (pero' lo paghi con quasi due chili di peso in piu'); (4) non e' una scoppiazzatura evidente della Phillips (cosa che a qualcuno importa, a qualcun altro no.)

Pero' ci sono 2400 euro di differenza ... hmmmmmmm ... la Cina "e' sempre piu' vicina".

Mxa/Marco

Inviato: 18/1/2006 13:37
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


OT: Micidiale refuso del Corriere on line

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Sc ... aio/16/navegiappone.shtml

Magari lo cambiano in fretta e furia, comunque al momento si legge:
<i>"...ha affermato Asahiko Taira, il direttore generale del progetto. «Sono stati fatti grandi passi avanti grazie alle scoperte del Big Ben e della natura atomica. Ma la vera sfida del XXI secolo è scoprire da dove la vita è arrivata e quale è la sua più antica origine».</i>

Capito? Immagino frotte di scienziati che tagliano liane ed evitano animali feroci nella City di Londra, superano un isolato e ... eccolo davanti a loro, per le prima volta, lui, il grande orologio. Scoperta effettivamente entusiasmante, da togliere il fiato.

Ciao

Mxa/Marco

P.S. Gli ho mandato posta ringraziandoli delle quattro risate che mi sono fatto.

Inviato: 17/1/2006 6:31
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Negozi dell'usato italiani

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Citazione:

Hologon ha scritto:
Una eccezione NewOldCamera a Milano, dove ho sempre trovato serietà , gentilezza e competenza,......

Assolutamente, completamente, totalmente, 100% d'accordo. Watanabe non avra' avuto nell'opera lirica il successo che sognava ma nel suo nuovo mestiere e' competente, ottimo businessman e senza tante spocchie. Raccomandatissimo.

Citazione:

pamar5 ha scritto:
.... Comprare materiale usato, in certi negozi, vuol dire accettare senza battere ciglio i prezzi e le condizioni del venditore,quasi come se ti stessero facendo un favore loro. Ti dovresti sentire in debito, unsomma, con il magnanimo negoziante che ti fa il piacere e l'onore di cederti materiale usato a prezzi fuori mercato. Questa è la mentalità . Inoltre anche se il tale articolo rimane in negozio per mesi e mesi, guai ad immaginare un calo di prezzo (contro ogni ragionevole legge di mercato), piuttosto vanno in fallimento; secondo me ne fanno una questione di principio, come se scendendo di prezzo perdessero "onore e reputazione".


Ok, allora mi sento meglio, non sono io che leggo la situazione in modo distorto. Certo che e' tutta da ridere...se non ci fose da piangere



Mxa/Marco

Inviato: 16/1/2006 9:07
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Acquisto di pellicola 35mm on-line: dove?

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Renzo,

A colori c'e' solo la Portra 400 ASA (negativo), mi risulta.

Mxa/Marco

Inviato: 15/1/2006 20:58
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Negozi dell'usato italiani

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Renzo,

mi sa che hai ragione. Su EBay il discorso sarebbe ancora piu' complesso. Nell'ultimo mio anno negli USA, avendo sentore di un possibile rientro, ho comprato uno sproposito di roba, anche usata. All'inizio la mia fonte dell'usato era Ebay (nessuna fregatura, tutto benissimo), ma alla fine, di fronte ad aste dal prezzo di vincita assolutamente fuori di pallone (il solito orientale o ... europeo che mi entra dentro con un'offerta spropositata data dal cambio favorevole o due concorrenti d'asta che perdono la testa e fanno Mezzogiorno di Fuoco sul bidding), sono andato a finire a comprare anche l'usato da Badger Graphic e MidWest Photo. Prezzi eccellenti, servizio eccezionale, completa sicurezza di quello che compravo, etc etc. Ho abbandonato completamente EBay, che d'altronde e' nota per essere diventata da qualche anno sempre di piu' un "seller's market". Ecco il discorso che facevo all'inizio del thread: negli USA ci sono negozi che stanno facendo una concorrenza molto seria a Ebay, con una combinazione di prezzi un po' piu' alti ma ancora buoni, servizio pero' stellare, competenza mostruosa, consigli al cliente per cercare di farlo risparmiare (credeteci o no, ma e' davvero cosi', lo scopo e' di creare un rapporto di lunga durata con il cliente, tanto paga nel lungo e con i dividendi), etc etc.

A San Francisco comunque le cose (auto, tappeti, mobili, ma anche macchine fotografiche senza molte pretese, etc etc) si comprano su Craigslist (www.craigslist.com, attenzione che la "s" in mezzo e' mooooooolto importante). Si compra meglio li'.

Ciao

Mxa/Marco

Inviato: 15/1/2006 20:37
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Negozi dell'usato italiani

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Cari tutti,

mi scuso con il Forum per usarlo per farmi una educazione accelerata sul mondo italico, ma siate buoni ... l'argomento <i> e' </i> fotografico.

Il mio quesito del giorno e' questo: anche quando stavo negli USA seguivo on-line un po' di negozi italiani che vendono l'usato. La cosa che mi colpiva di piu' non erano tanto i prezzi molto elevati ma il fatto che questi negozianti mantenessero in stock per anni (letteralmente) macchine o obiettivi senza scendere di una lira (euro). Il movimentare il magazzino e' una delle prime regole del buon business (capire <i> in fretta </i> che sei fuori mercato un'altra).

Io ho seguito la vita di una Nikomat FT3 nera in condizioni ottime offerta da un negozio in centro a Milano. Negozio storico, li' da secoli. Il prezzo era astronomico. Dato che non avevo bisogno di comprarla per sopravvivere ogni tanto tornavo a guardare per vedere se era ancora li'. Sempre li', stesso prezzo. Per quasi tre, tre-dicasi-tre anni e' stata li'!!!

Poi ho smesso di guardare sia la Nikomat che il negozio. Pochi giorni fa sono passato fisicamente davanti al negozio e ... c'era un parrucchiere. Ettecredo!

Qual'e' la logica di stare seduti su di un oggetto chiaramente offerto ad un prezzo fuori mercato. Capisco aggiungere un 25% in piu' che su Ebay (assistenza del dopo vendita, costi aggiuntivi del locale, garanzia di un suo corretto funzionamento, etc) ma qui si parla spesso del 75% o piu'. Se i tuoi costi fissi ti costringono a ricarichi del 100% sopra i prezzi di EBay, allora ti conviene chiudere e goderti le belle spiagge italiane o chiudere e riaprire solamente on-line a Torreberetti (Lomellina) dove i tuoi costi fissi sono quasi nulli. Non mi sembra che la prima ipotesi succeda cosi' spesso, e sicuramente non ho nessun motivo di credere che succeda la seconda. Mi sbaglio?

Fatemi capire, quindi. Io credo molto nel fatto che il comportamento dell'essere umano nel business, per quanto in superficie appaia bislacco, quando uno ci guarda dentro con attenzione sia alla fine sempre spiegabile razionalmente.

Mi volete dire, per fare un altro esempio, che i negozianti dell'usato sono gli unici a non essersi accorti della strage degli innocenti che ha colpito il mondo del MF, Hasselblad in testa? Hanno abbassato i prezzi, ma a guardare dalle offerte sembra che pensino di essere ancora nel 2000, non nel 2006...

Ciao!!!

Mxa/Marco (perplesso e confuso)

Inviato: 15/1/2006 9:12
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: negozi tedeschi di usato fotografico

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Citazione:

Hologon ha scritto:
..............................
In ogni caso io cerco un corpo Linhof SuperTechnika IV o V, al limite con maniglia e mirino, e uno Zeiss Distagon 40 per Rollei system 6000.



Giusto per essere sicuri che non ti sia sfuggito.... per "soli" 2600 euro trovi una V da Foto Dozzese... magari si puo' trattare sul prezzo...a me sembra cara, ma paragonata al nuovo...mah

Ciao!

Mxa/Marco

Inviato: 14/1/2006 20:51
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: nikon restringe la produzione di macchine pellicola

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Alessio,

lo Schneider 400mm Compact paragonato al mio Nikon 360/500 e' decisamente superiore da f/11 in giu'. E' anche piu' luminoso, il che non guasta. A f/5.6 l'immagine e' usabile, anche se non di qualita' eccelsa. Ma se sei costretto puoi adoperarla.

Per me e' una lente spettacolare. Il problema e' che quando la coppia Nikon 360/500 si puo' comprare usata ma in condizioni perfette per il 75% di uno Schneider 400mm Compact nuovo diventa un problema giustificare l'acquisto di quest'ultimo. Ma e' un gioiello.

Ciao!

Mxa/Marco

Inviato: 13/1/2006 20:53
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Nuova Hasselblad

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Una curiosita': come si gestisce il problema della polvere sul sensore quando quest'ultimo e' grande come Piazza del Duomo a Milano e giace su un dorso intercambiabile? Immagino ci sia on volet (si dice cosi'?) come nei vecchi dorsi Hassy da film, ma certo che ci sono ampie opportunita' per inzozzare tutto.

Lo sapete, no?, la polvere e' il mio pallino...

Mxa/Marco

Inviato: 13/1/2006 8:09
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: nikon restringe la produzione di macchine pellicola

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Direi che finche' resiste la Fuji andiamo ancora bene per noi muli da soma del GF. Poi c'e' e ci sara' sempre un enorme mercato dell'usato.

La serie C della Fuji e' senz'altro buona come la serie M della Nikon. Anzi, alcuni la preferiscono perche' come diceva Marco il 450mm della Fuji-C viene in Copal 1. Le alternative trasportabili in questa focale sono i Ronar, i Claron e gli Artar, tutti mercato dell'usato. (Ho visto in Germania uno che vendeva i grossi Ronar nuovi in Copal, strano, pensavo fosse fuori produzione.) C'e' grande abbondanza.

Il problema con i tele e' un po' piu' delicato, in quanto Rodenstock non ne fa. Schneider fa il galattico (ed introvabile usato) Tele Xenar Compact 400mm, e quelli della Fuji francamente non sono un granche', specialmente il 600mm. La Nikon ha la serie di tele per il 4x5 con il retro intercambiabile che e' un po' piu' economica dello Schneider ma che soprattutto <i>usata in condizioni perfette</i> si trova facilmente a prezzi ottimi.

Nei tele per l'8x10 c'erano tele con il retro intercambiabile sia Nikon che Schneider con quest'ultimi con prezzi da capogiro, molto piu' elevati del Nikon. In questo caso l'uscita di Nikon dalla scena mette la Schneider in un regime di assoluto monopolio in un mercato dalla dimensioni paurose, probabilmente ... 40 pezzi all'anno venduti nel mondo ... roba da far raddoppiare la capitalizzazione istantaneamente

Neanch'io, nella mia totale e disperata dipendenza dal possesso di obiettivi GF, ho comprato un tele per l'8x10, e questo la dice tutta

L'uscita di scena della Nikon non e' cosi' catastrofica per noi gieffoni (gieffisti?). Certo, e' un segno dei tempi.

Mxa/Marco

Inviato: 13/1/2006 8:03
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Una domanda sulla Vendita di Stampe in Italia da parte di un privato....

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Ottima discussione, sto imparando moltissimo. Quello che mi ha sorpreso---e su cui vorrei capirne di piu'---e' che sia Marco che Roberto che altri hanno discusso in dettagli interessantissimi la relazione con il gallerista, la promozione del proprio lavoro, libro verso foto da appendere, il price-point, come farsi conoscere, etc etc. Nessuno, se non mi sbaglo, ha nominato la parola "concorsi".

Cosa mi dite di questi? Tempo perso?

Qual'e' insomma il ruolo dei concorsi nella crescita professionale e della propria immagine artistica? Piombare a freddo in una galleria con un portfolio...non e' piu' efficace fare lo stesso con un po' di primi premi a concorsi decenti alle spalle?

Educatemi...son tutt'orecchie.

Thanks!

Mxa/Marco

P.S. Se questo diventa un thread tuttologo possiamo farne partire uno nuovo sui concorsi, ma ci terrei che l'argomento non cadesse nel nulla, sono alquanto confuso a riguardo e mi piacerebbe saperne di piu'.


Inviato: 13/1/2006 7:26
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: ciao! passaggio ad un grande formato?

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Piu' seriamente...due negozi on-line classici e di solida reputazione

http://www.taosphotographic.com

http://www.robertwhite.co.uk

Se fossi in te io terrei la T30 con il 47xl (combinazione formidabile per praticita' d'uso), venderei il 100 su Epay e comprerei una diversa focale per il 4x5, per esempio il classico 150mm. Con un po' di pazienza puoi trovare un ottimo Rodenstock a 150 euro su Epay. E vedi se l'amore del GF e' serio o solo uno sbandamento passeggero...

Oppure vendi tutto il corredo Silvestri. Montare il 47xl elicoide silvestri su un copal 0 e' fattibile ma non economico. Il rischio e' di disamorarsi del GF, e ritrovarsi con un sistema Silvestri azzoppato.

Per carita', solo il mio parere, solo il mio parere...

Ciao

Mxa/Marco

Inviato: 10/1/2006 20:16
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Musica contemporanea e fotografia digitale

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Bavarese!

Vergognati di quello che dici!

Ma hai ragione.

Mxa/Marco

P.S. Purtroppo non ho molto da aggiungere a quello che hai detto, l'hai detto bene. Il problema e' che quando penso queste cose mi chiedo se sto diventando un vecchio trombone (o per dirla come gli americani, che in questo caso hanno un detto migliore del nostro, un "old fart" --- una "vecchia scureggia") o sto diventando saggio. Probabilmente un po' di tutti e due, sto diventando una "saggia e vecchia scureggia". Dato che la discussione sta scivolando nella autoterapia individuale, forse sarebbe meglio mettere un OT nel soggetto se vogliamo continuare questa discussione

Inviato: 10/1/2006 19:42
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: ciao! passaggio ad un grande formato?

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Un altro che cade nella trappola diabolica...

ahahahahahahahahahaha


Inviato: 10/1/2006 19:28
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Musica contemporanea e fotografia digitale

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Diceva Fabiano nel thread 'Fotografi, stili, mostre e "gabbie"' : <i>"...forse lo scossone del digitale aprirà  nuove porte che non riusciamo ad immaginare."</i>

Dato che nel suo intervento discute di musica, ed oltretutto di musica classica contemporanea, cosa che seguo con passione da quasi trent'anni (va be' va be' adesso lo sapete che ho piu' di trent'anni...) voglio usare proprio la musica classica contemporanea per discutere di come la fotografia digitale potrebbe evolvere l'estetica fotografica.

Trovo che i paralleli tra l'avvento della atonalita' seguito dalla digitalizzazione del suono e quello della fotografia digitale siano affascinanti. In entrambi i casi c'e' una semplificazione estrema dell'atto compositivo, con tutta una serie di effetti collaterali a cavallo tra il business e l'arte. Dato che sappiamo che cosa e' successo della musica atonale nel suo incontro con la digitalizzazione del suono, potremmo divertirci ad applicarne i risultati alla fotografia digitale. Spero che non lo pigliate come un 'divertissement' da intellettuale annoiato, secondo me c'e' del buono da tirar fuori.

La musica classica contemporanea del dopoguerra, priva di qualunque struttura estetica unificante, ha provato di tutto e Fabiano sara' d'accordo con me che il sentire concerti di musica contemporanea era essere sottoposti a pezzi dal valore diversissimo, d'altronde il filtro storico non aveva ancora fatto la sua selezione feroce. "Musica" voleva dire tra il 50 e il 90 tutto: dalla strutturalissima scuola di Darmstadt (qualcuno piu' colto ed intelligente di me dovrebbe studiare la relazione Darmastadt-Stockhausen con Duesseldorf-Becher) agli happening della costa ovest californiana. Musica era il rigore formale di Stockhausen, Berio, Ligeti, Nono, e compagnia bella, ma musica era anche la casualita' del fenomeno compositivo in Cage, il protagonismo dell'ascoltatore in LaMonte Young, il minimalismo di Terry Riley (andate a sentire <i>In C</i>) o di Steve Reich, il totalitarismo musicale di quel genio ancora troppo poco noto che era Harry Partch. Il non aver regole, la totale anarchia nel processo compositivo, e l'estetica come mancanza della stessa creava opportunita' e rischi immensi. Per cui c'erano pezzi stupendi come <i>Threnody alle vittime di Hiroshima</i> di Penderecki o <i> Lontano</i> di Ligeti insieme a tante porcherie. C'erano capolavori di provocazione come 4:33 di Cage (quattro minuti e trentratre secondi passati davanti al pianoforte senza suonare, il concetto essendo che la musica c'e' eccome, ed e' quello che ti circonda) o come i suoi pezzi per pianoforte preparato.

E oggi? Oggi secondo me c'e' un recupero della tradizione mediato dalla sbornia di ricerca anarchica e vorticosa di cinquant'anni. C'e' Arvo Part, c'e' Gavin Bryars (se volete cominciare il viaggio nel modo affascinante della musica contemporanea andando a ritroso nel tempo il primo pezzo da ascoltare e' <i>The Sinking of the Titanic</i> di Bryars), e sopratutto Philip Glass. Con lui abbiamo una fusione di tecnologia (elettronica ma non solo), struttura compositiva, e commercializzazione. E' il compositore globale (nel bene -molto- e nel male -un po': ha influenzato jingles pubblicitari ma anche composto opere eccellenti come Koyaanisqatsi/Powaqqatsi.

Ma sto cavolo di fotografia 'ddo 'sta???? Ci arrivo.

I paralleli con quanto sopra sono notevoli. Con l'avvento della fotografia digitale tutto e' possibile. Certo, anche una volta si potevano fare i fotomontaggi e creare immagini inesistenti, come e' vero che uno poteva fare benissimo una qualunque nota tra un do e un do diesis colpendo un bicchiere con la giusta quantita' di acqua dentro. Ma la digitalizzazione dell'immagine cosi' come quella del suono apre frontiere senza limiti e democratizza l'atto creativo (piu' precisamente, da' l'erronea sensazione di una democratizzazione dell'atto creativo, e qui casca l'asino...). Quindi se il paragone e' concesso, assisteremo ad un periodo di ricerca estetica sfrenato. Nella mia ignoranza, la fotografia mi e' sembrata abbastanza conservatrice paragonata ad altri arti figurative o alla musica. Certo, Mapplethorpe, Diane Arbus, ... ma in genere mi sembra meno "rivoluzionaria" (non in senso di destra o sinistra, ma estetico) di altre arti (esperti del campo, bacchettatemi le dita!) Io sono convinto che il digitale sara' il catalizzatore per un vero stravolgimento dei canoni estetici fotografici. Poche buone cose ne verranno fuori e molte porcherie. Le porcherie pero' sono importanti come le buone cose, perche', come ogni scienziato sa, il conoscere le strade senza uscita e' importante come il conoscere le strade che portano alla soluzione.

Alla fine di questo periodo ci ritroveremo pero' con una fotografia che e' ritornata ai canoni del passato ma con una robusta iniezione di "nuovo" ereditata dal periodo che ci aspetta. Questo se il paragone con la musica classica contemporanea regge. Part, Bryars, Gorecki, un Ligeti "pentito", o lo stesso Philip Glass sono i prodotti di questo fenomeno nella musica: hanno ricuperato in parte i canoni "classici" ma classici non lo sono assolutamente nel senso di, che so, Respighi. Notate bene che non mancano quelli che accusano artisti come questi di essere "traditori" ed essersi prostituiti al mercato rinnegando le rivoluzioni dei decenni precedenti. (E con questo? Voglio, dire, e scusatemi il paragone semi blasfemo, non e' che Mozart non fosse attento al mercato ... la botta giusta al momento giusto per gasare il pubblico nelle sue opere ce la metteva, ma non per questo non era un genio.)

Io l'ingresso del digitale nella fotografia lo vedo cosi'... anni di eccitante follia e poi ... back to the future.

Mxa/Marco

P.S. Detto questo continuero' a schlapparmi comunque la mia 8x10 in giro, su questo non ci piove.

Inviato: 8/1/2006 17:18
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Fotografi, stili, mostre e "gabbie"

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Fabiano,

hai commesso l'errore imperdonabile di mettere insieme musica classica contemporanea e fotografia digitale, toccando un mio interesse centralissimo. E adesso te ne assumi pure tutte le conseguenze...

Prendo spunto dal tuo intervento, rapino l'argomento e faccio partire un thread nuovo dal titolo "Musica contemporanea e fotografia digitale". Spero che tanti --- tu per primo --- contribuiscano perche' trovo da tempo l'intreccio tra i due argomenti tra i piu' stimolanti.

Grazie per aver lanciato il macigno nello stagno

Mxa/Marco

Inviato: 8/1/2006 16:36
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Una domanda sulla Vendita di Stampe in Italia da parte di un privato....

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Una domanda da neofita: ma chi vuole spendere un pacco di soldi per delle stampe a colori che magari fra cinque anni sono tutte sbiadite o con i colori andati a remengo? Voglio dire, non c'e' nel grande pubblico la paura di svegliarsi una mattina e scoprire che la stampa a colori firmata dal grande o grandino di turno e pagata centinaia/migliaia di euri appesa al muro e' ... "svanita"?

Non e' in fondo che la durata nel tempo della stampa a colori, insieme al sospetto che le tirature limitate non siano poi cosi' limitate (e sapete certo voi meglio di me i giochini che certi fotografi fanno attorno al concetto di "stampa limitata") siano i due fattori principali che tengono lontano il grande pubblico dall'acquistare stampe a colori "fine art"?

(Non mi riferisco quindi alla foto del pinguino tanto carino venduta a 10 dollari, tirata in duemila esemplari e da mettere sulla porta del frigorifero, quindi.)

Mxa/Marco

Inviato: 7/1/2006 6:59
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: Fotografi, stili, mostre e "gabbie"

Iscritto il:
25/8/2005 8:38
Messaggi: 3480
Offline
Ciao Renzo,

hai ragione, non c'e' in pratica niente su di lui. I libri che ho di lui dovrebbero essere in questo momento appena fuori dal canale di Panama in un qualche bastimento, ma fra un mesetto arrivano.

La foto della spiaggia con le due rocce a cui ti riferisci non e' che l'inizio di un percorso che potrebbe anche portare a niente. Di sicuro sono molto attratto in questo momento dall'essenzialita' estrema nel paesaggio e ho bisogno di far foto che comunichino una sensazione di silenzio assoluto. Se questo si sviluppi in un discorso estetico di qualche sostanza, hmmmm, vedremo...

Direi che la tua affermazione "...traspirava una natura in attesa di qualcosa ..." la trovo affascinante, e trovo formidabile che tu abbia colto --- da quei quattro francobolli che hai visto sul video --- quella che secondo me e' uno dei cardini dell'estetica di Maeda. Wow, chapeau!!!!

Mxa/Marco

Inviato: 7/1/2006 0:15
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci



 Inizio
« 1 ... 139 140 141 (142) 143 144 145 146 »




Partners





Mercatino
Utenti Online
142 utente(i) online
(130 utente(i) in Forum)Iscritti: 0
Ospiti: 142
altro...
Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 px o superiore
     
Privacy Policy