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Re: Confronto sensori Canon /Sony-Nikon

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20/7/2005 21:55
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Per la curiosità di Federico e per chi non avesse avuto modo di leggere i tests di Tutti Fotografi, riporto i valori misurati con rapporto segnale/rumore maggiore di 8 (non valutano segnali che diano un rumore maggiore):

Nikon D800 a 100 iso: ev 8,4
Canon 5D mk3 a 100 iso: ev 7,3

Nikon D800 a 1600 iso: leggermente inferiore a ev 5,0
Canon 5D mk3 a 100 iso: leggermente superiore a ev 5,0

Fabio



Inviato: 3/10/2012 10:21
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Re: Confronto sensori Canon /Sony-Nikon

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20/7/2005 21:55
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Ho potuto condurre grazie alla collaborazione di un amico utente Nikon un confronto sul campo tra D800 e 5DmkIII e posso confermare che mentre un tempo Canon era avanti nella tecnologia dei sensori, ora è rimasta un po' indietro. Purtroppo per me ho dovuto constatare che la D800 entra molto meglio nelle ombre, nel senso che in situazioni di alto contrasto le apre senza dar luogo a disturbi; con Canon si crea un rumore evidente e quindi bisogna intervenire localmente per diminuirlo.
In ogni caso i 14 diaframmi di cui parla DXO sono una chimera anche per la Nikon. Non a caso Juza, il gestore del forum omonimo (15000 iscritti!!!) ha pubblicamente criticato i risultati di DXO che, del resto, sono stati contraddetti da numerosi altri tests (tra cui anche quelli dell'italiana Tutti Fotografi). Qualcuno ha anche detto che il sensore Canon lavora meglio sulle alte luci, nel senso che le tappa meno rispetto alla Nikon, ma nella prova pratica non ho riscontrato ciò.
Solo per conoscenza aggiungo che ho confrontato anche le mie due 5D (mk2 e mk3) e posso dire che almeno fino a 1600 iso i due sensori si equivalgono e questo significa che Canon ha lasciato passare 4/5 anni senza fare sotto questo aspetto passi in avanti di rilievo (come invece hanno fatto Sony e Nikon).
Personalmente mi secca un bel po', ma mi sforzo di non farne un dramma. La cosa importante, in fondo, è conoscere i limiti della propria attrezzatura e, esponendo con oculatezza e ad un buono sviluppo (c'è anche la possibilità di espandere la gamma dinamica con HDR), si possono comunque ottenere buoni risultati. La cosa più difficile resta fare della buona fotografia...
Fabio

Inviato: 2/10/2012 0:02
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Re: Ecco la nuova Leica M digitale

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Franz, ti capisco e condivido in pieno, anche se ormai da molto tempo sono passato al digitale.
In verità è assai frustrante questo giro continuo di novità e di macchine sempre più complicate e che invecchiano in tempi così brevi, oltre a presentare assai spesso problemi a volte anche seri (come ad es. la posterizzazione nei cieli).
Se poi ci si mette anche Leica...

Inviato: 21/9/2012 23:57
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Re: Ancora Islanda...alquanto manipolata, però

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Appunto.
Ansel Adams era solito ammonire i suoi fans nel senso che essi non avrebbero potuto riconoscere facilmente i luoghi rappresentati nelle sue immagini che, alla fine, erano delle "interpretazioni" (che lui previsualizzava) delle scene riprese.
Nelle foto dell'Islanda di cui al link c'è in effetti, almeno in alcuni casi, molta postproduzione, ma anche i grandi paesaggisti americani facevano postproduzione, anche se con mezzi diversi ed indubbiamente meno potenti.
Come sempre molto dipende dal buon gusto e dal sapersi dare un limite nell'utilizzo di tali potenti strumenti digitali.
Fabio

Inviato: 25/8/2012 17:26
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Re: Valle delle Ferriere - Amalfi

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hai ragione a dire che col digitale si sono ampliate rispetto al passato le possibili interpretazioni della scena ripresa, almeno per quanto riguarda la fotografia a colori.
Nel B&W analogico c'erano già molte possibilità e il problema filosofico della scelta lo si risolveva seguendo il proprio cuore; proprio in quanto si tende all'interpretazione del paesaggio l'autore sceglieva e sceglie ancor oggi quella che più gli era e gli è congeniale; meglio, molto meglio, se questa visione particolare precede il momento dello scatto.

Se poi si incontra un'anima che sente e apprezza quell'emozione che ci ha portati a quel determinato risultato, allora in quel preciso istante si è raggiunto un qualcosa di buono.

Comunque un bel bravo a Gianluca che ci ha saputo mostrare un posto poco noto e riprenderlo con competenza e buon gusto.

Fabio

Inviato: 25/8/2012 17:17
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Re: XP2 super

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Per me il suo difetto principale sta proprio nel fatto che lo sviluppo è affidato a terzi (e, a parte il divertimento e le enormi possibilità che offre il trattamento in proprio, spesso e volentieri i laboratori restituiscono films maltrattati, nel senso che sono pieni di graffi e impronte).
Fabio

Inviato: 25/8/2012 17:02
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Re: stampa ink jet su carta baritata

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Avevo provato l'Oriental in camera oscura con grande soddisfazione e la tua esperienza ha solleticato la mia curiosità. Puoi essere così gentile da ragguagliarci sul dove reperirla e a che prezzi?
Grazie.
Fabio

PS - quanto alla ilford gold fiber silk, che conosco abbastanza bene (a mio avviso ha un buon rapporto qualità /prezzo, ma non siamo nel campo dell'eccellenza, soprattutto per via di un ben visibile effetto gloss differential, sicché in definitiva mi pare preferibile la consorella Harman Gloss Baryta), pare che ora sia uscita in una nuova versione aggiornata (ha aggiunto la denominazione "prestige" > http://www.ilford.com/en/products/pho ... prestige/gold-fibre-silk/); io non l'ho ancora provata, ma chi l'ha fatto ne ha decantato la superficie un poco più liscia e più bianca, nonché i neri belli e profondi.

Inviato: 19/6/2012 10:10
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Re: Differenza tra stampe Hahnemuehle e Lambda

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Citazione:

Fer ha scritto:
Aggiungo, a chiusura, che io NON ho alcun interesse di parte nell'evidenziare vantaggi e svantaggi di una tecnica di stampa rispetto ad un'altra: non ho un laboratorio di stampa, non faccio consulenze sul digital printing, etc.

Fer


Vorresti forse insinuare che io invece ho qualche interesse nell'evidenziare vantaggi e svantaggi di una tecnica di stampa rispetto ad un'altra? Ti risulta forse che abbia un laboratorio di stampa o che faccia consulenze a pagamento sul digital printing ecc.?
Mio caro (si fa per dire) poco moderato moderatore, dovresti stare pià attento alle affermazioni che fai ed ai toni che usi.
Accetto le critiche, ma non mi piacciono insinuazioni malevoli, oltre che infondate, del tipo di cui alla premessa.
E' mio costume rispettare le opinioni altrui e ritengo che mi si debba analogo rispetto.

Quanto alle affermazioni fuorvianti che farei sappi che non amo esprimere opinioni se non quando sono frutto della mia personale esperienza. Che non è poca, visto che, per pura passione, sono anni che traffico con inchiostri e cartucce e supporti di stampa e che, comunque, sono solito confrontare con quella di molti altri appassionati di stampa in diversi siti specialistici, italiani e non.
Forse ricorderai che molti anni fa ci siamo anche scambiati delle impressoni sulla stampante HP che hai citato (l'ho avuta anche io) e sui Vivera che ,come ben saprai, costituiscono una tipologia a sé ed hanno un comportamento ed evidentemente una composizione chimica diversi dai normali inks ad acqua (che si chiamino Refill, o Mis, o Lyson, o Printfox, o MIS, che ho tutti testato, anche con carte swellable).

Quanto infine alla stampa RA-4 evidentemente non è poi tanto bistrattata, se, almeno per quel che dici tu, con essa sono stampate le fotografie a colori "più famose e più quotate".
Per quanto mi riguarda, dato che amo stampare da solo e poter controllare e vedere subito la stampa, praticare molto il B&W, utilizzare supporti di diversi tipi in funzione dell'immagine, perseguire il massimo risultato possibile sia nel colore (e se è vero che il gamut non è tutto, tuttavia non è neppure un fattore da trascurare) che nel BW (e ti sfido a mettere a confronto i risultati a cui puoi arrivare con la stampa laser-chimica su carta a colori con quello che io ottengo con i pigmenti di carbone), ritengo più congeniale rispetto alle mie esigenze la tecnologia ink jet e mi sono attrezzato di conseguenza. Quanto alla durata delle stampe francamente per me, data l'età, si tratta di un problema di poco conto.
Con il che ti lascio alle tue convinzioni con la convinzione di non volere far polemica con te, né di fuorviare nessuno, né di mascherare con le mie parole intenti (di guadagni) che per me non sarebbero che oltraggiosi.
Fabio Maione

Inviato: 29/4/2012 19:40
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Re: Differenza tra stampe Hahnemuehle e Lambda

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Qui puoi trovare la scheda tecnica della carta fuji che hai citato:
http://www.fujifilm.it/aree/prodotti/ ... per%20%20-%20AF3-198E.pdf

Quanto alla durata delle stampe il fabbricante afferma:

Since prints are usually used for the long-term recording
of images, as much effort as possible is made to use
materials that exhibit the least amount of change over
time, but the effects of light, heat, oxygen in the air, contaminating gases, humidity and mold cannot be completely avoided. It is possible, however, to minimize the
change in the photographic image or base material by
maintaining the appropriate storage conditions for
prints, such as those used by museums and art galleries. Temperature and humidity control is the most important key to minimizing the change that occurs in
prints. Prints stored in the dark under the following conditions may be expected to show almost no change
over time.
More than 20 years: Temperature:Below 10°C (50°F); Relative Humidity: 30% — 50%
10 — 20 years: Temperature: Below 25°C (77°F); Relative Humidity: 30% — 50%

Fabio

Inviato: 29/4/2012 8:30
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Re: Differenza tra stampe Hahnemuehle e Lambda

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Volevo fare un'altra precisazione relativa alla durata nel tempo della stampa con diverse tecnologie.
Sempre rimanendo nel tema del topic la durata delle stampe su chimico ottenute su supporti argentici ma con copulanti a colori è e resta quella che si conosceva prima dell'affermarsi del digitale, cioè piuttosto scarsa, soprattutto in caso di esposizione alla luce.
Nella stampa inkjet occorre distinguere: con inks ad acqua (con coloranti solubili) la durata è molto modesta se le foto sono esposte al vivo ed agli agenti atmosferici; le cose migliorano moltissimo (si parla di diverse decine di anni) per i pigmenti (coloranti in sospensione); con i puri pigmenti di carbone (solo grigi, con naturale intonazione calda) si parla di diverse centinaia di anni.
Con l'argentico in B&W (nei supporti ci sono solo alogenuri d'argento) un buon trattamento fine art (che contempla quindi fissaggio e lavaggio particolarmente accurati ed un bagno finale al selenio) si parla ancora di centinaia di anni.
Ciao,
Fabio

Inviato: 28/4/2012 14:43
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Re: Differenza tra stampe Hahnemuehle e Lambda

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Marco, ti rispondo volentieri ma mi pare che ci sia stato un equivoco. Io parlavo della superiorità della stampa ink jet nel Bw con riferimento al titolo del topic, cioè di quanto si può ottenere con una ink jet e carte di grande qualità rispetto ai risultati perseguibili con lambda o con macchine laser/chimico.
Spostando il paragone con l'argentico BW il discorso cambierebbe di molto.
Nel primo caso le ragioni per affermare la superiorità di cui ho detto sono molteplici e vanno dall'assenza di metamerismo, alla ben più lunga durata nel tempo, passando per le più estese sfumature di grigi e la opportunità di una ben più vasta scelta di supporti.
Nel secondo caso non mi sento di affermare la superiorità della tecnologia inkjet rispetto a quanto un bravo stampatore può ottenere in camera oscura. Ci sono comunque pregi e difetti in entrambe le tecnologia, ma il discorso si farebbe lungo e complesso.

Quanto al resto vorrei precisare che, per quel che a me risulta, se si parla di stampa ai "pigmenti di carbone" non si ha nulla a che vedere con la stampa a colori con tecnologia inkjet a pigmenti. I pigmenti al carbone, insomma, sono tipici solo degli inchiostri neri o grigi. Per quel che so (fonte J.Cone) Epson e Canon usano per i loro inks grigi i puri pigmenti di carbone (canali PK, MK, LK, LLK).

Cordialmente, Fabio

Inviato: 28/4/2012 13:35
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Re: Differenza tra stampe Hahnemuehle e Lambda

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Successivamente all'evento di Roma, oltre alle altre tecnologia laserchimiche RA-4 ricordate da Fer, sono state anche introdotti nuovi inchiostri (i Lucia2 di Canon e gli HDR di Epson) che hanno da un lato ampliato ulteriormente il gamut delle stampanti inkjet e, dall'altro, diminuito drasticamente il gloss differential (metamerismo e bronzing non erano già più un problema).
Un ulteriore motivo per convincere Franz a convertirsi all'inkjet può essere la nettamente superiore resa nel B&W degli inks ai pigmenti di carbone, oppure la possibilità di poter scegliere, a seconda del messaggio che si intende trasmettere, tra decine e decine di carte con caratteristiche anche molto diverse tra loro.
Fabio

Inviato: 27/4/2012 23:14
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Re: Canon EOS 5D Mark III

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Nel mondo canonista se ne fa un gran parlare, ma pare proprio che purtroppo la nuova Canon, pur avendo introdotto tante migliorie, sul piano della qualità pura non abbia portato miglioramenti rispetto al precedente modello che, anzi, sembra ddirittura più nitido. Solo dai 3200 iso in su i files sono migliori, ma si direbbe solo in virtù del software piuttosto che del sensore e, in ogni caso, ciò avviene solo scattando in jpg. Con i raw la situazione è drammatica anche perché il nuovo convertitore Canon pare non sia a posto, del che ora ha fatto ammenda anche la stessa Canon:
http://www.canon.it/Support/Consumer_ ... 684&page=1&type=important

Fabio

Inviato: 13/4/2012 15:02
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Re: Zeiss 16-35 mm f 2.8 SSM

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Gianluca, golfo a parte, che è sempre un bel vedere, mi pare comunque che anche questo tuo zeiss sia una gran bella ottica.
Se penso ai suoi analoghi Canon, tipo I, e tipo II, che ho avuto entrambi (il primo pochi mesi, avendolo venduto per disperazione), mi viene una grande senso di rabbia per l'incapacità di Canon nel produrre lenti grandangolari di qualità.
Ma come ben sai anche io da tempo sono migrato a zeiss. L'ultimo che ho preso, il 100 macro, è di una nitidezza che oserei dire...disarmante, nel senso che mi ha lasciato senza parole.
Fabio

Inviato: 10/4/2012 17:33
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Re: Dolomiti: Posti, Regole, Guide, Attrezzature

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Inviato: 6/4/2012 9:51
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Re: Dolomiti: Posti, Regole, Guide, Attrezzature

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I bivacchi sono ad accesso libero; per i rifugi la prenotazione è sempre una garanzia.
Le pubblicazioni su itinerari nelle Dolomiti sono innumerevoli . In Trentino non esiste il CAI, ma una versione gemella che prende il nome di SAT.
Fabio

Inviato: 6/4/2012 9:34
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Re: Dolomiti: Posti, Regole, Guide, Attrezzature

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In Trentino e in Alto Adige è proibito il campeggio libero, sicché non è possibile pernottare in tenda.
Le Dolomiti sono per giunta area protetta e i controlli non mancano di certo.
I Rifugi alpini, invece, sono molto numerosi.

In periodo estivo le Dolomiti sono super frequentate, in ogni loro via, sia ferrata che prettamente alpinistica. Non parliamo dei sentieri e dei laghetti.
I luoghi più noti prevedono in genere un accesso in macchina ad enormi parcheggi e poi si prosegue con bus navetta o a piedi.
Il periodo estivo in ogni caso è, a mio avviso, il meno adatto dal punto di vista fotografico, sia per la frequentazione eccessiva, sia per la foschia che spesso sciupa la visione.
Non tralascerei in ogni caso di considerare le Dolomiti di Brenta: in ogni caso per girarle occorrono anni e per conoscerle non basta una vita, ma ogni angolo ha il suo fascino. Il consiglio che ti do, visto il periodo della tua vacanza, è di stare alla larga dai siti più noti e di cercare le zone meno turistiche. I paesaggi saranno comunque sempre fantastici.
Ciao
Fabio

Inviato: 5/4/2012 19:14
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Re: Canon EOS 5D Mark III

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Certo che ci vuole del coraggio nel pubblicare certi "samples".
Guardate qui:

http://web.canon.jp/imaging/eosd/samples/eos5dmk3/

Quello n. 5, in particolare ("Slovenia"), ha gli alberi autunnali completamente impastati. Sarà che il 17-40mm non riesce per le sue caratteristiche anzianotte a rendere giustizia al sensore, ma nessuno li obbligava a farsi pubblicità con simili schifezze.
Fabio

Inviato: 11/3/2012 16:13
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Re: E Canon si ferma a 22....

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Si sapeva già tutto, ma oggi è ufficiale:
http://www.dpreview.com/news/2012/03/02/Canon-5D-Mark-III
Fabio

Inviato: 2/3/2012 8:56
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Re: Tecniche di stampa

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Citazione:

Fer ha scritto:
Fabio, il concetto di Fine Art è molto relativo nel reale mondo dell'Arte, delle Gallerie, dei circuiti espositivi, delle case d'asta, e certamente lo sai benissimo anche tu.

Le stampe fotografiche contemporanee più quotate ed esposte sono quasi invariabilmente C-Print da Lambda o da ingranditore tradizionale (chimicamente indistinguibili).

Tanto per fare due nomi, Cindy Sherman e Andreas Gursky (esempio: http://247.libero.it/focus/20044846/4 ... a-4-3-milioni-di-dollari/ ) ; restando a casa nostra, Massimo Vitali.

Quindi l'affermazione che le stampe RA4 non siano ben viste da musei e gallerie, beh, via, fa un po' sorridere.

Che poi ci siano tecniche di stampa che consentano di ottenere alcuni vantaggi (e qualche svantaggio, ad esempio il gloss differential) non lo metto assolutamente in dubbio; qualche anno fa (vedo che eri già iscritto, ma probabilmente non lo ricordi) fui proprio io a scrivere un articoletto con analisi strumentali di target stampati in inkjet, Lambda e Digilab, sostenendo che l'inkjet aveva "numeri" già superiori e un luminoso futuro davanti.

E naturalmente ognuno è liberissimo di scegliere l'una o l'altra tecnica, anche in base alla singola immagine e a ciò che vuole ottenere; poi i circuiti accetterranno o meno i suoi lavori, ma non certo in base alla tecnica con cui sono stati stampati.

Fer


Qualche anno fa, mi pare nel 2009, su questo sito si era pure parlato dell'evento avvenuto in Roma in cui erano scesi dalla Germania tecnici di Hahnemhule che avevano messo a confronto proprio la tecnologia inkjet con quella lambda.

Quanto alla nozione di fine art credo che non sia così aleatoria, visto che da molti anni negli U.S.A. sono in vigore prassi e direttive poi recepite anche in Europa e Giappone. Comunque non ho mai affermato che siano i circuiti a selezionare gli espositori in funzione del supporto e della metodologia di stampa. Ho solo verificato che nelle mostre vedo una prevalenza di autori che hanno scelto l'inkjet e ho cercato di spiegarne le ragioni.

Sono infine pienamente d'accordo con te nel rivendicare la piena libertà di ognuno di scegliere i mezzi e gli strumenti che ritiene più congeniali per lui; ma mi pareva di averlo già detto.

Con il che ti saluto caldamente e chiudo la mia partecipazione a questa querelle che rischia di divenire quantomeno sterile.

Fabio

Inviato: 24/1/2012 19:13
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