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1 Utenti anonimi
Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Utente non più registrato
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Salve a tutti!
dopo molti problemi con i cookies...(non li facevo così bastardi sti biscottini)sono riuscito a postare il mio primo topic... è un pò che seguo questo ottimo forum e vista la densità di stampatori analogici so che mi potrete aiutare..vengo subito al dunque; lavoro in 4x5 B/N esclusivamente da qualche tempo e cerco di seguire gli insegnamenti del compianto Ansel e ultimamente mi sono ritrovato nel seguente dilemma; sarà mai possibile raggiungere i livelli di acutanza, effetto bordo e compensazione dello sviluppo intermittente in trays con lo sviluppo a rotazione continua (jobo)? Io uso una cpe2 con tank-spirale serie 2500 pellicole delta100 Tmax100 ho provato D23, perceptol, ed ora con risultati decenti in fatto di acutanza e compensazione l'ottimo emofin della tetenal in due bagni ...ma...non è ancora abbastanza per battere il tmax100 lasciato riposare in bacinella con il d23 1+1.... sarà forse ore di tornare alle tradizionali (e scomode) bacinelle? mi manca ancora da provare il Pyro...qualcuno ha esperienze di Pyro, rollo-pyro con jobo? spero di non avervi tediato...ma in fatto di chimica devo avere tutto sotto controllo ad ogni costo...sono un pò paranoico...me se nà quando lo battiamo sto Ansel Adams...sono già passati 30anni....eh eh grazie in anticipo, Stefano
Inviato: 9/3/2006 16:49
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Iscritto il:
9/12/2004 21:10 Da Toscana
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8283
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Ciao Stefano, benvenuto nel forum.
Io purtroppo per ora ho solo lavorato a colori ma i vostri insegnamenti mi saranno prezioni per le mie difficolta' future. Si e' discusso in altra parte sull'uso dei drum, che potenzialmente io penso possano funzionare, ma che da molte parti, e tu confermi, si dice non forniscano risultati eclatanti. Vedi con gli amici del forum di trovare una soluzione semplice e valida, saro' felice di approfittarne. Ciao, Renzo
Inviato: 9/3/2006 18:07
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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27/3/2004 10:06 Da Svizzera -Lugano
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Ciao Stefano e benvenuto tra noi ...
Purtroppo l'alta acutanza e lo sviluppo con rotazione continua non vanno d'accordo A parte che non immaginavo che il D23 desse ottimi risultati per quanto riguarda l'acutanza credo proprio che per ottenere quello che cerchi dovresti rivolgerti sullo sviluppo FX1 e FX2 con agitazione praticamente nulla ... in definitiva la bacinella alla Adams per quello che cerchi tu credo proprio che sia ancora l'unica strada percorribile. Per il Piro e cose simili ti risponderanno altri ... ciao Alessio
Inviato: 9/3/2006 18:18
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Skype: Disperso69 Tessera C.F.A.O. n°2 "il 35 mm urla, il grande formato è ... silenzio!" ...... |
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Utente non più registrato
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Intanto grazie a tutti per il benvenuto!
per alessio: Citazione:
infatti hai ragione, non è abbastanza energico per fornire alta acutanza, ma lasciandolo estremamente "fermo" in bacinella dà un ottimo effetto bordo che come l'acutanza aiuta molto a guadagnare nitidezza apparente, cosa che, appunto non si puà fare in una jobo. Anzi gli sviluppi con molto solfito di sodio finegranulanti (D23, perceptol, microdol x) usati con agitazione continua in una Jobo sono addirittura controproducenti per la nitidezza! La loro alta capacità solvente a forza di "consumare" i bordi dei cristalli d'argento per "finegranulare" toglie nitidezza apparente, lo dico per esperienza!!
Inviato: 9/3/2006 18:30
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Moderatore
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Benvenuto Halfdome!
Felice che anche altri siano alla ricerca della massima acutanza! Dunque anche tu confermi che la bacinella sia di fatto la strada maestra... ho intenzione di fare qualche prova ora che inizierà a lavorare con il b/n anche in 4X5", ogni suggerimento in tal senso è benvenuto, non ho mai sviluppato il negativo in bacinella... Il risultato migliore in bacinella finora l'hai ottenuto con il D23 o con il TMax? Andrea
Inviato: 9/3/2006 19:06
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Utente non più registrato
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...già per il momento sembra sia la soluzione migliore, però è scomoda; fin che si tratta di una lastra per volta si puà anche coprire la bacinella o infilarla in un sacco nero per carta sensibile e lavorare il luce rossa di sicurezza, ma quando si tratta di più lastre bisogna ricorrere al continuo spostamento portandole a turno una sopra l'altra (ovviamente mi baso sempre su quello che ho sperimentato di quanto dice Adams nel "Negativo" che è la mia Bibbia!) e questo va fatto nel buio totale e non è bello, soprattutto perchè nel frattempo bisogna sperare che tutto vada per il meglio e che la temperatura delle soluzioni non faccia scherzi.
In fatto di acutanza il massimo che fino ad ora ho provato è l'emofin della Tetenal che è uno sviluppo in 2 bagni ed è quindi anche un ottimo compensatore...è molto costoso però...10 € circa per 1l di soluzione di lavoro. Il d23 1+1 o anche 1+3 se agitato molto poco con il tmax100(anche Delta100) a me piace molto, l'effetto bordo da un'ottima nitidezza e dà infinite sfumatore di grigi...e non costa niente...purtroppo la stessa resa non si puà avere in jobo...infatti tutti i rivelatori al solo metolo sono buoni solo se poco agitati Lo sviluppo con la Jobo dà un controllo enorme sul processo e soprattutto garantisce ripetitività ...quindi vorrei cercare di mantenerlo...nessuno di voi sviluppa in jobo?
Inviato: 9/3/2006 19:25
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Iscritto il:
21/5/2005 16:44 Da Riviera del Brenta
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1969
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Ciao Stefano, benvenuto nel forum anche da parte mia.
Mi sembra che siamo sulla stessa frequenza per quel che riguarda ansel e il suo lavoro. Allora, io ho sperimentato sia l'FX1 a mio avviso il migliore come sviluppo da effetto bordo e nè sono molto soddisfatto (bacinella), lo ho provato anche in cilindro con risultati cmq buoni, l'importante è ridurre la rotazione in minimi termini per non far uscire spiacevoli aloni in fase di sviluppo. A mio avviso dipende quanto grande tu debba stampare perchè su un 30x40 non dovresti vedere grosse differenze. Il D23 non lo conosco per esperienza, sinceramente pensavo fosse non troppo tagliente, invece il pyro è un sviluppo che costantemente perchè lo trovo FANTASTICO, io uso la formula che vende fotomatica e devo dire che con FP4, TMAX 400, Across 100 va da dio. Solitamente uso il Pyro con la Jobo expert drum a 30 g/m circa, mi sono ripromesso anche ad iniziare a sviluppare le mie 8x10 in bacinella con il pyro, almeno finchè non mi prendo la expert drum 8x10. Con il pyro forse hai meno effetto bordo ma la sensazione di contrasto senza peraltro bruciare le luci è molto bella. PS io stampo con ingranditore a luce diffusa !!! Credimi con la chimica non ci sono vie di mezzo, devi essere preciso e nulla deve essere lasciato al caso - Ansel insegna. Ciao Stefano
Inviato: 9/3/2006 19:29
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..................... In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ... Tessera C.F.A.O n°1 ......... ... |
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Utente non più registrato
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Ciao...omonimo...
sono molto contento di poter condividere le stesse gioie (e dolori... ) Tutto quello che ho letto e continuo a leggere sui libri di Ansel mi ha sempre dato ottimi frutti...ed ho paura che ora dall'alto del cielo(ovviamente posto in zona V e abbassato in zona IV con filtro giallo ) mi stia punendo per l'unica cosa che non ho fatto secondo i suoi insegnamenti..cioè la Jobo!!!! Scherzi a parte tra poco passerà anch'io alla jobo expert perche in quanto a omogeneità la spirale serie 2500 è un cespuglio di rovi... Il d23 è molto poco energico ma la sua semplicità ha un qualcosa di magico e la resa che dà se lasciato agire con poca agitazione è di una naturalezza incredibile. Il kit pyro della fotomatica lo proverà allora, anche perchè mi sembra l'unico raggiungibile in Italia... del rollo-pyro sai qualcosa? si dice che è stato formulato proprio per lo sviluppo Jobo
Inviato: 9/3/2006 19:42
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Moderatore
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Ho ripreso in mano Il negativo di Adams e i suoi consigli per l'agitazione in bacinella... tu come fai a ottenere piane senza aloni con una agitazione minima? O meglio, cosa intendi per agitazione minima?
Per quanto riguarda il Rollo Pyro non sono a conoscenza di soluzioni commerciali, so che è specifico come sostituto del PMK (Pyro-Metol-Kodalk) per essere utilizzato in processori a 25 giri al minuto con tempi da 5 a 7 minuti. Insieme al PMK è senza dubbio lo stato dell'arte dei bagnetti al pirogallolo. Faccio questa affermazione perché ho letto un articolo su View Camera piuttosto convincente sulle virtù del PMK... non ho quindi un'esperienza personale. Anch'io sarei curioso di provare il kit di fotomatica, ma mi infastidisce non conoscerne la formula; comunque i Pyro non sono sviluppi ad alta acutanza, ed è su quelli sui quali vorrei concentrare la mia attenzione, a costo di dover fare il piccolo chimico. Pare che lo sviluppo che produce maggior acutanza sia l'XAP con tempi di sviluppo di 24 minuti per bagno! Del resto i bagnetti esoterici richiedono qualche sacrificio... Ne hai mai sentito parlare? Andrea
Inviato: 10/3/2006 0:25
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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21/5/2005 16:44 Da Riviera del Brenta
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Ciao,
Ho acquistato in america una confezione da preparare di rollo pyro, quando avrà l'occasione ti farà sapere quello che penso. Le spirali della jobo serie 2500 non mi sono mai andate giù, quando la usavo notavo delle differenze di densità sul negativo dovute alle turbolenze della rotazione, cosa che non capita nella Expert drum. E' vero che la jobo non veniva usata dal buon AA , però molti sui eletti la usano con entusiasmo. Per Hologon: Dici una cosa giusta quando ti infastidisce il fatto di non sapere la formula, io penso cmq essere una formula tipo l'ABC PYro. Ciao Stefano
Inviato: 10/3/2006 9:26
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Il discorso dell'agitazione minima in bacinella è un pò un cruccio in fatto di risultati uniformi, se si lavora una lastra per volta in abbondante soluzione io personalmente non la lascerei "sola" per più di 30 sec e comunque limitandosi a portarla sotto la soluzione con le punte delle dita 2 0 3 volte ogni minuto. Quando però si lavora con più lastre per volta si deve ricorrere ad una schema di agitazione semi-continua come dice Adams appunto. Portandole ritmicamente una sopra l'altra.
Quello che mi fa pensare è che il suo schema di agitazione con più lastre alla fine diventi molto simile ad una agitazione continua in jobo per quantità di turbolenze nella soluzione, infatti lo sviluppo è sempre in movimento. Secondo quanto ho letto io sembra invece che il Pirogallolo dia ottima acutanza, non estrema ma cmq ottima, ma lascio la questione a che ne ha fatto vera esperienza...in ogni caso essendo uno sviluppo molto energico (anche perchè si ossida in un attimo all'aria) viene da pensare che si tratti appunto di uno sviluppo buono per l'acutanza. Per quanto ne so, l'FX1 citato prima da Stefano Busato è il meglio in fatto di acutanza, non è impossibile da preparare: Formula FX1 e lo puoi trovare da quei maghi Merlini di Photographer's Formulary Chimici USA Guarda non c'è niente di meglio che provarlo sto kit Fotomatica..io ne ho ordinati 2...un bel 50 abbontante di chimici... Grazie a Stefano che mi ha confermato la bontà di questa soluzione... Ho trovato molto utile questo sito italiano (che già conoscerete magari) per approfondire bene l'aspetto prettamente chimico dei bagnetti di sviluppo...chimica Bisogna però pensare che la fotografia non è solo chimica...ovvero una volta raggiunto un dato livello di acutanza bisogna anche vedere se la resa ci appaga dal lato estetico..ad esempio nelle gradazioni di grigi e nell'impatto generale..è per questo che la chimica fotografica è una brutta bestia... ...perchè non si puà risolvere solo con dei precisi calcoli chimici.... Ho trovato che l'unico modo per poter "imbrigliare" la viuuulenza degli sviluppi ad altissima acutanza, ovvero aggiungergli proprietà compensative senza diluirli (il che li riporterebbe a sviluppi comuni!) è utilizzarli in doppio bagno, ovvero da una parte l'agente rivelatore, dall'altra l'acceleratore; vedi appunto l'ottimo Tetenal Emofin! L'unica altra soluzione a quanto pare è il Pyro, che oltre alla grande energia (quindi discreta - buona acutanza ) aggiunge una compensazione tutta sua, cioè lascia quella particolare colorazione giallastra PROPORZIONALE cioè maggiore sulle alte luci...e quindi con le carte multi contrasto essendo il Giallo un filtro che abbassa il contrasto si innesca una auto-compensazione intelligente...coè aiuta a separare bene le alte luci.... per il resto prima di dire altro aspetto di provarlo... Stefano
Inviato: 10/3/2006 9:41
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Utente non più registrato
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Ooops
nello scrivere il mio sbrodolamento di risposta Stefano mi ha preceduto...quindi la mia risposta è in parte inutile.... ...cercherà di essere un pò più sintetico...ma dovete capirmi...così tante cose da dire e così poco spazio...sarà la foga del novellino di forum che sono... stefano
Inviato: 10/3/2006 9:52
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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27/3/2004 10:06 Da Svizzera -Lugano
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Ciao Andrea, mi daresti maggiori info sull'XAP, in rete non sono riuscito a trovare nulla ciao alessio
Inviato: 10/3/2006 11:31
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Non c'è nessunissimo problema, qui ci accavalliamo, ripetiamo le stesse cose... alla fine è questo il bello del forum !
Sicuramente hai ragione sul fatto che i due bagni al pirogallolo rappresentino un'ottima soluzione, se non la migliore, per avere sia una buona acutanza che una buona compensazione, su questo non ci piove ! Se devo esser sincero, pur comprendendone l'utilità , il negativo con l'itterizia non è che proprio mi piaccia... Io però, per una serie di lavori che ho in mente di fare, voglio massimizzare, portare all'estremo, l'acutanza, senza che più di tanto mi interessi l'aspetto di compensazione. Questa esigenza nasce da un processo artistico, tranquilli, non mi vedrete mai fare prove in CO per trovare il bagnetto migliore, concetto questo tra l'altro estremamente stupido, perché non esiste, dipende dalle variabili che si considerano e da quello che si vuole ottenere... Fotomatica è sicuramente uno dei posti migliori in Italia per questo tipo di acquisti; non mi va, tuttavia, lo ribadisco, spendere un certo qual prezzo per un prodotto di cui non conosco la formulazione. Andrea
Inviato: 10/3/2006 16:06
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Re: Acutanza e sviluppo in Jobo |
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Moderatore
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Ciao Alessio, tutto quello che so è qui, la cosa mi ha incuriosito perché non ne sapevo nulla, e anch'io non sono riuscito a trovare altre informazioni. Andrea
Inviato: 10/3/2006 16:12
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