Salve, ho trovato questo
http://www.cacreeks.com/films.htm

Bisogna dare atto al' Autore della pazienza dimostrata nel raccogliere tutti quei dati e tabularli.
Tuttavia, come correttamente avverte in calce, si tratta di dati ricavati dai data sheets dei vari produttori. Poco confrontabili e poco verificabili in pratica.
In particolare le risoluzioni indicate da Zeiss per alcune pellicole sono state diverse volte criticate e considerate poco realistiche. Ma tan'è: la Zeiss sostiene per esempio, di aver ricavato 400 linee/mm dalla pellicola Gigabite (ovviamente utilizzando un obbiettivo Zeiss ). Pare che solo la Zeiss ci sia mai riuscita...

Comunque, senza prendere quei dati per oro colato, perchè non lo sono, puà essere interessante una visone d'insieme delle caratteristiche generali delle pellicole, molte delle quli purtroppo ormai uscite di produzione o pressocchè introvabili.

Forse qualcuno puà chiarirmi un concetto un po' oscuro... dai datasheet delle pellicole negative risulta sempre una granularità  RMS più o meno dimezzata rispetto alle dia, ma la mia esperienza è che invece sono le dia (scansionate a 4000 dpi) a fare migliore figura, sia come finezza di grana, sia come omogeneità  nelle sfumature (vedi cieli od ombre)...

Forse perché i negativi sono mooolto decontrastati rispetto alle dia (vedi maschera arancione e massima densità  ottenibile), e di conseguenza l'incremento forzato (e necessario) del contrasto in scansione o stampa porta con sé l'amplificazione della grana?

Claudio

Proprio così (l'avevamo già  detto varie volte).
L'espansione tonale necessaria al negativo porta ad un'amplificazione della grana, per cui all'atto pratico ha una grana più invasiva di una dia di pari qualità .

Fer

Perfetto quello che dice Fer (come al solito): l'aumento del contrasto comporta l'accentuazione della grana.
Sulla questione "nagativo - dia" mi pare che una volta si facessero anche queste distinzioni:
- la sensibilità  della diapositiva è in realtà  assai inferiore a quella dichiarata ed utile, perchè il primo sviluppo in bianco e nero è energico quanto serve a portare il/la gamma a valori più alti (come una 25 ISO tirata a 100);
- nel caso della negativa l'effetto della grana visibile sulla stampa non esprime tanto la dimensione dei granuli d'argento, quanto degli interstizi tra i granuli, mentre nella diapositiva avviene il contrario.
Sono ricordi confusi, risalenti a secoli fà , quando bazzicavo la sede di Ferrania in corso Matteotti 12, Milano.
Chissà  se queste considerazioni hanno fondamento, o se erano infondate all'origine, o se io ricordo male. Fer ed altri ne sanno sicuramente più di meno e certamete sono più aggiornati. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano.
Umberto