Il sito www.16-9.net si è sempre distinto per la sua... eccentricità  , ma anche per il notevole interesse che i test generano tra i Canonisti: infatti sono stati provati e confrontati tanti obiettivi su corpi Canon digitali pieno formato, compresi obiettivi Zeiss, Olympus, Nikon e Leica con adattatori.

Anche stavolta c'è un'interessante serie di articoli: il proprietario del sito, infatti, ha acquistato una Mamiya 645AFD e un dorso digitale Mamiya ZD da 22 megapixel, più alcuni obiettivi.
Le sue impressioni d'uso nel consueto stile ironico , in 4 puntate (ahimé tutto in inglese...) sono qui

http://www.16-9.net/lens_tests/mamiya_zd/zd_back1.html

Come commento personale, direi che l'autore non è rimasto completamente soddisfatto da questa attrezzatura; sia per via di alcuni problemi manifestatisi (e risolti dall'assistenza), sia per via di alcune limitazioni inerenti al progetto, sia per alcuni aspetti legati alla qualità  d'immagine che limitano l'usabilità  della macchina per certi compiti (ad esempio riprese con poca luce).
A suo dire, questa soluzione medio formato digitale andrebbe accoppiata ad una DSLR 24x36 con grandi performance ad alti ISO (in particolare consiglia una Nikon D3 ).

Vi consiglio comunque di leggere queste interessanti quattro pagine.

Fer

La gestazione della ZD e' stata molto lunga, e alla fine e' nata vecchia. Oltretutto, per motivi non chiarissimi, sul mercato USA e' arrivata solo adesso, quindi ancora piu' vecchia. C'e' da dire che il dorso/sistema ZD e' relativamente economico se confrontato con gli altri dorsi/sistemi digitali MF.

Per qualcosa di meglio in area Mamiya tocchera' aspettare l'uscita del progetto congiunto con Phase One, che ha migliori premesse. Sperando che rispettino i tempi..

Al di là  dei commenti , peraltro interessanti, sull'apparecchio in questione, parlando in generale io gradirei molto sapere quale sarebbe il vero vantaggio delle MF nate specificamente per il digitale, come questa Mamiya "ritardataria" o le Hasselbald H2 ed H3, rispetto all'acquisto di uno dei tanti dorsi sul mercato, che con un semplice adattatore sono applicabili alle varie MF analogiche che già  si posseggono (nel mio caso Hasselbald serie 500 e mamiya RZ).

Si tratta sicuramente di una soluzione più economica, ora che i prezzi cominciano a scendere, sia pure lentamente, e che in più lascia la libertà  di un progressivo aggiornamento nel corso degli anni, semplicemente rinnovando il dorso digitale con un modello di prestazioni superiori.

Dov'è il baco del mio ragionamento?
Certamente, mentre non è del tutto irrealistica la possibilità  di procurarmi, magari d'occasione, un qualche dorso digitale da applicare ai miei apparecchi, è certamente da escludere che io possa acquistare un costosissimo nuovo corredo MF digitale, come la serie H Hasselblad o come questa Mamiya.

Nel caso della Mamiya, ZD e' sia un sistema completo, sia un dorso vero e proprio, che pero' e' utilizzabile solo su alcuni corpi Mamiya (AFDII, AFD con modifiche, RZ67 Pro IID). Credo che in questo caso si punti alla "fidelizzazione". Di fatto il costo dello ZD e' basso se confrontato con i dorsi "universali" sul mercato.
Credo anche che la concorrenzialita' coi "dorsi d'occasione" non venga presa in considerazione nelle strategie di marketing. Di fatto i dorsi digitali usati sono merce rara e continuano a costare un bel po' fintanto che non diventano del tutto obsoleti. Questo e' perlomeno quello che mi e' parso di poter osservare.

Il discorso Hasselblad probabilmente e' diverso. Loro possono permettersi di vendere un sistema chiuso anche per il nome che hanno. Nonostante il costo stratosferico di H2d prima e H3d adesso, sempre a quello che ho potuto vedere, sono pero' sistemi piuttosto richiesti dal mercato.

x Luciano: E' una domanda che mi sono fatto anch'io.
Per le macchine più vecchie (pensiamo a quelle che non prevedono una contattiera elettronica "intelligente" sull'innesto del dorso), i problemi che mi vengono in mente sono relativi alla sincronizzazione tra tempo di scatto della macchina e tempo di lettura del sensore: su una macchina che non "dice niente" al sensore, o che dice cose inutili, come si sincronizzano otturatore e sensore?
Un doppio cavo potrebbe essere inaffidabile... si potrebbe forse usare la presa sync per i flash?
E bisognerebbe impostare separatamente su macchina e dorso il tempo di scatto e la sensibilità , ad esempio... con possibili dimenticanze fatali.

Sicuramente comunque è tutto molto più comodo ed affidabile su una macchina già  pensata per connettersi ad un dorso digitale.
Inoltre un progetto integrato puà godere di varie ottimizzazioni: i file possono arricchirsi dei metadati di scatto, il display del dorso puà riassumere le impostazioni della macchina; informazioni specifiche sull'obiettivo, la focale e l'apertura utilizzata possono aiutare il raw converter a minimizzare vignettatura ed aberrazione cromatica, e via discorrendo.

Fer

Grazie per la risposta, Fer.

Nei modelli di dorsi adatti alle macchine tradizionali, il dialogo è certo limitato: praticamente al solo comando di scatto per cui viene utilizzato il contatto sincro-X (il dorso stesso possiede poi un secondo contatto cui collegare gli eventuali flash elettronici). Niente metadati, ecc.

Però, tutto sommato, non mi sembrano limitazioni così fondamentali, specie alla luce della qualità  comunque ottenibile da tali dorsi e da tali apparecchi (o meglio dai loro obbiettivi).

Io, di dorsi d'occasione, ed a prezzi ormai abbastanza abbordabili, ogni tanto ne vedo. E perfino nel nuovo ci sono dorsi da 16 o 21Mp che come prezzi sono nella stessa fascia della Canon EOS Ds Mark III. Una bella botta, certo. Ma siccome ce n'è, di gente che acquista la Canon...

Io posso solo dire che l'estate scorsa ho visto i risultati ottenuti da un dorso Kodak da 16 MP, vecchio di 6-7 anni, montato su Hasselblad serie 500. Ovviamente ci possono essere considerazioni diverse, circa velocità  di scatto, estensione di alte sensibilità  ISO, ecc. ecc.. Però, quanto a pura e semplice qualità  di toni/nitidezza/resa dei contrasti, paragonati a quelli delle più blasonate Digireflex attuali di Canon e Nikon semplicemente non c'era storia (a favore di Hasselblad-Kodak, si intende...)

se non ho visto male sul sito mamiya, dovrebbe uscire a fine anno/inizio 2008 un adattatore per montare i dorsi digitali anche sulla mamiya Rb, Rz Pro e ProII e non più solamene sulla Rz ProIId com'è ora...
mi sembra una buona notizia, sopratutto mi sembra che questo faccia ben sperare rigurado la politica futura di mamiya circa la fornitura di dorsi anche per le "vecchie" macchine a pellicola.
certo che per come fotografo io se proprio dovessi spendere 8000 euro prenderei un dorso per la rz piuttosto che la 1Ds Mk III... senza neppure pensarci!!!

ciao
daniele

Citazione:

Giusto per discutere, perche' l'argomento, anche se un po' alla lontana, mi interessa.

Di dorsi nuovi piu' o meno universali, sui 20MP io ho presente: Leaf Aptus 22, Hasselblad CF-22, Sinarback Emotion 54LV, Phase One P25. Tutti sopra i 20.000 euro, niente quindi nella fascia di una 1DSMKIII

Scendendo ai 16MP, Il Leaf Aptus 17 sui 15.000, Il Phase One P20 sui 10.000 (prezzi molto indicativi, bisognerebbe sentire un rivenditore..). Lo Hasselblad CFV si dovrebbe trovare sui 9.000, pero' e' dedicato al sistema Hasselblad V. Niente invece da Sinar/Jenoptik sotto i 20MP

Citazione:


Sì, hai ragione
sono andato a rivedermi un pò di prezzi, ed effettivamente sono più alti di come mi ricordavo. In particolare avevo in mente i Phase One per averli visti all'ultimo Photo Show di Milano, ma costano più di quanto mi avessero detto in Fiera: il modello P21+ da 18MP sta sui 14.000 euro e solo il P20 da 16MP sta sui 10000. Mi scuso per l'inesattezza.

I dorsi un pò più economici sono QUESTO dedicato Hasselblad e soprattutto appunto il dedicato Mamiya. Entrambi però non sono universali.

E' un lungo cammino.. mentre sui corpi MF, tranne qualche eccezione, si possono fare spese a prezzi di saldo, i dorsi digitali restano territorio dei professionisti (o dei non comuni mortali..).

Comunque in effetti il Kodak DCS Pro l'ho visto spesso d'occasione intorno a 4000 euro. Se hai avuto modo di provarlo/vederlo all'opera e ti ha convinto, forse e' gia' un sogno un po' meno impossibile..