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1 Utenti anonimi
dice il poeta |
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Iscritto il:
28/10/2006 14:37 Messaggi:
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http://www.zibaldoni.it/archivio/numeri/01/zibaldoni/de_vivo.htm
Molto fotografico il Leopardi, non credete?
Inviato: 11/1/2007 15:46
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Re: dice il poeta |
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Utente non più registrato
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Giacomo era Molto. Punto.
Inviato: 11/1/2007 19:49
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Re: dice il poeta |
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Utente non più registrato
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Cari amici,
sapeste che gioia trovare questo interesse per Leopardi nel sito. Anni fa, all’interno di una lezione sull’estetica del paesaggio, avevo citato “L’infinito†come esempio di descrizione visiva adattabile anche alla fotografia. Negli anni Novanta il geografo Eugenio Turri aveva coniato il termine “iconemaâ€, ovvero una porzione di spazio significativa all’occhio del descrittore, assimilabile al “fotogrammaâ€, ovvero ad uno scatto intenzionalmente descrittivo permeato culturalmente : bene “L’infinito†si adattava perfettamente come stimolo culturale per una collimazione psiche (immagine, immaginazione) - realtà da riprendere. Non vorrei essere noioso ma: “…e questa siepe, che da tanta parte / Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. / Ma sedendo e mirando, interminati / Spazi di là da quella, e sovrumani / Silenzi…â€. Quanti di noi si sono fermati col cavalletto e la macchina pronta ad aspettare una nuvola in cielo, il sorgere del sole, l’accorciarsi di un ombra, radenze su antiche facciate, lievi bave di vento… . Amore criptico per sentimenti antichi, metafisici, nostalgici, proiettati sul presente in una non semplice convivenza e in una affannosa ricerca per rallentare il mondo (ma queste sono tutte cose queste da studiare a parte). Penso poi a che importanza hanno avuto i poeti per i fotografi: E.L. Masters con l’â€Antologia di Spoon Riverâ€, per Strand, W. Evans, D. Lange, W. Whitman con “Foglie d’erbaâ€, libro preferito di A. Adams, e poi Montale, Carver, gli Haiku giapponesi, veri “millesimi di secondoâ€. Bashō (1644-1694): “Lo specchio è chiaro / e terso / tra i fiori di neve.â€, o, ancora, Shiki (1867-1902): “Il sole declina / la pioggia inumidisce / i campi di canapa.†. Non finirei più di citare infinite fonti poetiche con altrettanti scatti, posso solo dire che “L’infinito†potrebbe diventare la preghiera laica del fotografo. Buone letture, Candidus / Floriano.
Inviato: 12/1/2007 11:24
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Re: dice il poeta |
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Utente non più registrato
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Io, con la solita minoritaria posizione, credo invece che Giacomo sia tutto fuorchè etimologicamente fotografico. Semmai "fotografà" bene lo stato dell'uomo, della sua natura, della totale mancanza di conoscenza nel quale è immerso (questo più che un bignami è una sintesi malconcia, chiedo venia al mondo).
Ad ogni modo, secondo voi per esser fotografici basterebbe essere descrittivi nella narrativa? Sarebbe un attribuzione troppo semplicistica a mio avviso..
Inviato: 12/1/2007 14:27
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Re: dice il poeta |
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Iscritto il:
28/10/2006 14:37 Messaggi:
466
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La mia era una sintesi più malconcia della tua. Quelle riflessioni zibaldonesche, che non conoscevo, mi sembrano informate a una intenzionalità estetica molto precisa e, mi si passi il termine, molto moderna; non casualmente mi pare si tratti di una estetica anche molto fotografica. Non mi ero invece posto il problema del rapporto tra immagine poetica in Leopardi e immagine fotografica.
Comprerà lo Zibaldone.
Inviato: 12/1/2007 14:41
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Re: dice il poeta |
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Iscritto il:
8/10/2006 17:44 Da Torino
Messaggi:
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Perchè un estetica fotografica ? e anche perchè no. Vi riferite ad un estetica particolare o all'estetica...qualche ragguaglio aiuterebbe.
bs marco
Inviato: 12/1/2007 15:18
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La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi. A. Gilardi www.mbphoto.it www.flickr.com/photos/marcofluens .................. |
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Re: dice il poeta |
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Iscritto il:
28/10/2006 14:37 Messaggi:
466
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Credo che le cose che ho letto nella pagina segnalata sul problema della spontaneità /affettazione, sulla necessità di "manico" e di esercizio, sul rapporto tra arte e natura possano essere tranquillamente rigirate alla fotografia.
Inviato: 13/1/2007 8:12
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