Posto queste foto a puro titolo didscalico. La Folding Ensign Selfix 12-20 (6x6 del 1952) aveva un' ottica a 5 lenti Ross Xpres 75mm f/3.5 (il Ross Xpres compariva nei cataloghi della Ross già nel 1914). E' un Tessar a cui è stata aggiunta una quinta lente al doppietto posteriore. Ottica che ha sempre avuto fama di una elevata definizione (fabbricata da una ditta inglese eccellente ma forse poco nota da noi); queste prove lo confermano e ho inserito anche il crop di un fotogramma ma bisogna tener presente che gli strati bassi dell'atmosfera degradano parecchio l'immagine in lontanza.
Ho messo una sola immagine a colori per non postarne troppe, ma sufficiente ad apprezarne la resa.
Colore: Kodak 160 nc, B&N: Fomapan 100 in Rodinal 1+50.
Pino.

Allega:

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Ciao Pino,
stai rendendo un ottimo servizio riferendo di queste prove; grazie mille

Personalmente sono molto affascinato dalle folding anni '40-'50, sia per il discorso della resa delle ottiche, sia per la loro compattezza e praticità che non ha quasi più avuto uguali nell’evoluzione tecnologica delle fotocamere.

Attualmente ho due Agfa (Isolette e Record), ma mi stai facendo venir voglia di procurarmene altre.

Se non ti porta via troppo tempo, puoi aggiungere qualche impressione in più sugli apparecchi, oltre che sulle ottiche, tipo quelle che hai dato nel trhead relativo alla Moskva (compattezza, complessità operativa, robustezza, precisione della messa a fuoco, finiture, ecc).

Grazie ed a presto.

Fabio

Ti ringrazio per l'apprezzamento Fabio. In effetti è così, una tira l'altra come le noccioline perchè hanno un fascino particolare. L'idea di avere un medio formato in tasca (anche un 6x9) è deliziosa, le ottiche se ben pulite e usate assecondando le loro caratteristiche (adoro soprattutto i tripletti perchè hanno una particolare personalità) possonono essere sorprendenti abbinate ai pregi di una pellicola dalla generosa superficie e nel colore dalle caratteristiche professionali.
Ti descrivo un po' questa macchina e mi dispiace non averlo fatto per tutte, ma posso rimediare.
Devo dire che esteticamente non è proprio il massimo, le due protuberaze che si notano nelle parte superiore sono leve che con movimento laterale comandano l'apertura del mirino e soffietto, e lo scatto. La qualità dell'ottica di cui è dotata questa macchina fa comunque perdonare il design. E' compatta, si impugna bene, solida nei movimenti del pantografo, ottima meccanica come in genere le cose inglesi dell'epoca, non leggerissima (720 gr contro i 590 della Isolette, però l'otturatore è più complesso e l'ottica è a 5 lenti). Stranamente non ho notato nessun sistema di blocco delle doppie esposizioni.
La lente anteriore è di diametro leggermete maggiore dello Xenar 75mm 3.5 e questo fa pensare che la focale reale sia intermedia fra 75 e 80. Personalmente su queste macchine preferisco sempre smontare l'ottica (senza rimovere i gruppi eventualmente cementati al barilotto, ma solo quelli con ghiere a vite) e pulirla anche se sembra in ordine con una miscela al 50% di acqua ossigenata e ammoniaca, inoltre con un vetro smerigliato di adatta misura controllo accuratamente la messa a fuoco su varie distanze ed eventualmente riposiziono la scala metrica.
La cosa più notevole è il mirino Albada, ha una pupilla di uscita molto ampia, la lente anteriore ha una superficie a specchio semitrasparente nella parte interna per cui nell'immagine si somma una mascherina gialla (che si riflette dalla parte opposta) che definisce i contornni dell'inquadratura come era comune nella macchine degli anni '60. Linquadratura è spettacolare, molto ampia, ben definita e luminosa (posto quello che si vede nel mirino anche se manca una pezzo sopra e nella realtà l'immagine è bella, chiara e ovviamente tutta a fuoco). Ho notato anche che si riesce a valutare bene le zone in ombra che verrebbero sottoesoposte rispetto al resto. L'otturatore ha una ampia scielta dei tempi.
Ciao

Allega:

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Sono totalmente d'accordo con Fabio: grazie 1000 e continua cosi'! Interessantissima lettura.

Recentemente ho avuto (e usato) una Bessa II con lo skopar per un due anni ... una macchina formidabile. Queste 6x6 e 6x9 folding erano un modo molto elegante e di qualita' per fare fotografia.