Ciao a tutti gli "effeunoequattresi"!

ultimamente un buon amico proprietario di un diving cerca di convincermi a prendere un brevetto open per le immersioni, con la garanzia di una sua guida attenta in ogni fase e molta teoria di rinforzo. A nulla sono valsi i miei tentativi di soprassedere, accampando la facile scusa della mia pessima acquaticità : in realtà , pian piano il tarlo della subacquea mi sta colonizzando la testa...

E nelle mie farneticazioni mentali di questi giorni, stimolate dalle frequenti trasferte nell'arcipelago di La Maddalena, si fa strada la folle idea di tentare non soltanto la fotografia subacquea, ma addirittura quella "immersiva", panoramiche sferiche per intendersi. Quanto di più lontano dai miei trascorsi ben poco acquatici! eppure la tentazione è grande, soprattutto da quando ho scoperto l'eccellente produzione di questo panofotografo.

Eccone un'anteprima per i curiosoni.

E qui c'è un'accurata quanto pioneristica descrizione della procedura operativa, risalente al lontano '97, praticamente agli albori della fotografia panoramica QTVR. Sito vivamente consigliato ai cultori dell'old school informatica.

Insomma, ormai è più difficile dissuadermi che convincermi. Per farla breve: in questi forum ci sono diversi utenti (Osvi, Falcopardo, Gianluke, Galeno e altri) con un buon bagaglio d'esperienza nella fotosub, a cui chiedo lumi su quel che è importante sapere, prima d'imbarcarsi nell'impresa di portare la reflex sott'acqua.
C'è uno splendido sito in lingua inglese da cui ho attinto molte informazioni, ma ora vorrei un po' di consigli di prima mano, anche brutali se serve...

Vi pongo alcune domande sparse:

- è verosimile improvvisarsi fotografi subacquei in tempi relativamente brevi?
Nello specifico intenderei produrre viste d'insieme in acqua poco profonda, sfruttando la sola luce naturale, fisheye 15mm su 5D. Per adesso, tanto per intenderci, non ho intenzione di andare a stanare i pesci per fotografarli in macro con luce flash...

- qual'è l'attrezzatura irrinunciabile per la fotografia subacquea (quale custodia per la reflex ad esempio)? il mio amico istruttore mi consiglia di cercare nell'usato, contando sul fatto che molti sub improvvisati, dopo i primi entusiasmi fotografici, si rivendono velocemente tutta l'attrezzatura.
C'è un altro problema pratico, meramente meccanico, di cui non immagino una soluzione agevole: come si possono conciliare i movimenti della testa panoramica per le sferiche con l'ingombro della custodia?

- più in generale: quali accortezze comporta il fotografare sott'acqua "salata" (manutenzione e controlli vari)? e nell'ipotesi di mettere a bagno il cavalletto per intero e frequentemente (ho un Manfrotto 055ProB), come lo si gestisce? leggevo di un grasso e di uno spray siliconico, o roba del genere... lo utilizzate?

Scusatemi per la specificità  dei quesiti e la lunghezza del post, confido nella buona fortuna e nella vostra disponibilità ; sto cercando di capire se un mio "capriccio" momentaneo puà evolversi in qualcosa di più concreto, e forse potete aiutarmi a chiarirlo.

Grazie in anticipo!

Claudio

Lo sapevo che arrivavo secondo, e anche terzo.
Ma se non avevo limitazioni di tempo vi lasciavo la stecca.
Anch'io ho in progetto delle foto panosferiche che pero' si giustificano di piu' di quelle fatte in mare aperto dove normalente sopra c'e' solo acqua magari con qualche pesce o un sub a parare il Sole. Infatti volevo fotografare in questo modo le sale sommerse della grotta in cui qualche tempo fa facevo le mie immersioni. Pero' prima di tornarci volevo acquisire un po' di pratica in superficie. E sono ancora alla ricerca di una testa adatta.
Proprio per il problema della voluminosita' di una custodia ero orientato sulla nodal ninja 5, ma non sono molto convinto sugli ingombri compatibili e forse la migliore soluzione e' la Nikonox.
Per quanto riguarda le procedure non cambia molto rispetto alla foto di superfice, salvo enormi problemi di stabilita'.
Pensa all'influenza della risacca ( a meno che tu non sia molto profondo, ma a volte, quando sta per montare il mare, arriva anche a 25m ) o della corrente.
Ho idea che occorra un cavalletto molto robusto zavorrato con numerose cinture di piombo, stabilire con prove quale sia il migliore posizionamento dei suoi piedi ( probabilmente la migliore soluzione e' di affondarli profondamente nella sabbia se c'e', altrimenti se su roccia e' piu' difficile trovare un piano adatto ).
Io in grotta preventivavo di realizzare un "cavalletto" orizzontale apposito fissato a pressione sulle pareti con dei martinetti in quanto la grotta e' in pratica una profonda fessura verticale.
Per quanto riguarda l'ossidabilita' dei cavalletti in mare non penso ci siano grossi problemi, basta lavarli molto bene una volta tornati a casa ( i fucili subacquei sono di alluminio anodizzato..).
Certo non ci porterei una testa panoramica con gli scatti prefissati, se ci entra della sabbia...
Anche il fotografo deve essere zavorrato almeno il doppio del normale, altrimenti va a spasso con la corrente.
Un'altra caratteristica che deve avere il fotografo e' ovviamente un'ottima acquaticita', deve sapersi muovere con pochi e precisi movimenti, non puo' permettersi di annaspare, gia' ha da affrontare altri problemi...
Non ho letto ancora la procedura operativa del fotografo da te proposto, me la vado a vedere.
Ciao,
Renzo

Mammamia, veramente completa la sua analisi, ma non vedo molto indicate le appendici luminose e le grosse scafandrature. Sott'acqua semplice e' bello.
Ho sentito ventilare il ritorno della Nikon nel campo acquatico con una Nikonox digitale, gira e rigira sarebbe la soluzione piu' semplice e in fondo economica.

Mannaggia Renzo, sei sempre all'avanguardia!

Io mi ci arrovello la testa da parecchi mesi, ma solo adesso ho avuto la possibilità  concreta di "tuffarmi" nell'impresa... però sono pronto a scommettere che tu l'idea l'hai avuta molto prima di me, appena conosciute le prime sferiche! beh, mettiamola così: entrambi siamo interessati alla faccenda ma partendo da background diversi: io dalle 360 "immersive terrestri" (che controsenso) e tu dall'esperienza fotosub. In pratica ci completiamo a vicenda!

Guarda, raschiando indizi nelle profondità  del web ho trovato qualcosa che dovrebbe stimolare le tue proverbiali capacità  di autocostruzione: panhead for underwater. Mi pare un buono spunto da cui partire, anche se spesso leggo che molti si limitano all'utilizzo di un monopiede, e poi tanta postproduzione... insomma, l'arte di arrangiarsi. Se possibile, io preferirei percorrere la strada della testa panoramica, che vedo molto più precisa. Riguardo al cavalletto, ho letto che il mio modello viene usato anche in immersione, meglio così...

La tua idea di scattare in grotta è molto bella e sono certo che col tuo ingegno troverai il modo d'illuminare efficacemente l'ambiente, il punto credo più complesso.

Quanto alla custodia, io sarei orientato su questa della Ikelite, con questo oblà per il fisheye. Ma solo se trovo qualcosa nell'usato...

Beh, teniamoci aggiornati Renzo, ormai siamo in ballo! (sempre che io non ci ripensi prima eh)...

Claudio

Renzo, ti lascio un'altra chicca che sicuramente ti stimolerà  la fantasia photoshoppistico/panosferica:

Lure fishing

Making of...
Cosa no gli passa per la testa a 'sti giapponesi!

Claudio

Ciao,
io sono fermo per due motivi: primo non ho intenzione di spendere un sacco di soldi in qualcosa che non avra' un seguito. Infatti realizzate le foto in grotta poi morirebbe tutto li' perche' con il mare ho chiuso.
Non ho la minima esperienza di foto panosferiche e non posso certo partire da quelle subacquee.
Quindi la cosa migliore sarebbe che ti attrezzi tu, ti prendi il brevetto, e poi andiamo insieme a fare le foto in grotta.
Io mi occupo del cavalletto orizzontale...
Pensavo appunto di trovare in prestito l'attrezzatura, o di coinvolgere qualcuno degli amici sub piu' forniti, ma quello che piu' mi manca e' il tempo, perche' un'impresa del genere presuppone tantissime prove e prevede numerosi insuccessi.
Auguro piu' fortuna a te, fra l'altro in Sardegna esistono delle grotte subacquee che si presterebbero allo scopo.
Ciao,
Renzo

Beh, sarebbe interessante una "collaborazione", ma ci sono ancora troppe cose da mettere a posto e l'attrezzatura costa! in tutta sincerità , non credo proprio che entro l'estate riuscirà ad essere operativo, vuoi per i costi, vuoi per l'inesperienza in immersione. Mi dà un po' di tempo per prendere il brevetto e capire, nella pratica, se la subacquea mi coinvolge davvero, altrimenti è anche inutile pensare ad un investimento in merito... Grazie per gli auguri!

Logicamente, se ti capitasse di passare dalle mie parti quest'estate, un po' di snorkeling o immersioni insieme nell'arcipelago ce le facciamo eh!

Claudio

magari....
un bel bagno nelle acque della Sardegna lo farei volentieri,
mai dire mai...
Ciao,
Renzo

Caro Claudio, ti racconto la mia esperienza. Ho fatto molte centinaia di scatti in immersione, avendo frequentato mari diversi in giro per il mondo. Ho sempre usato attrezzatura Nikonos con 15,28,35 mm e flash manuale. Ad un certo punto mi è successo questo: non mi godevo più l'immersione, non riuscivo più a farmi una tranquilla passeggiata per quardarmi intorno poichè preso dall'impegno di catturare qualche immagine decente. E qui arrivo al secondo punto. Le mie foto erano tutte uguali, non sono mai riuscito ad ottenere immagini stimolanti che non fossere le solite foto viste e riviste. Così incominciai ad essere insofferente anche verso tutto quell'ingombro da portare appresso e dopo molti anni ho smesso di fotografare.

Per tornare a bomba la tecnica fotografica 'standard' non è particolarmente complessa e la imparerai alla svelta, niente di misterioso. Non ho mai amato portare macchine terrestri scafandrate dato il maggior ingombro, per questo scelsi il sistema nikonos, che ancora ho e qualche volta rispolvero.

Per ciò che vuoi fare non saprei proprio cosa dirti, ne sono a completo digiuno. Ti invito comunque a provare, finchè sarai stimolato. Il mare è veramente un mondo magico e la sfida per ottenere qualcosa di decente è stupenda. Per qualunque dubbio chiedi e ti aiuterà per quanto ne saprà.

Ciao

Ciao Mauro, ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza.

Il mio amico istruttore si trova in una situazione più o meno simile alla tua: si è finalmente lasciato alle spalle tutti i tecnicismi giovanili sull'immersione, la corsa al record personale per profondità  e tempi, l'ansia "da prestazione" a tutti i costi (che ovviamente anche la fotografia richiede) e adesso si gode in santa pace un fondale pullulante di pesci, gorgonie e piccoli organismi avvolti da un'acqua cristallina. Chiamalo fesso...

Dal mio canto, ho come l'impressione che la fotografia sub sia in realtà  per me una sorta di pretesto, utile per superare il mio atavico timore dell'acqua alta. Se poi la cosa dovesse farsi più seria, fino ad evolversi concretamente in un progetto di "fotografia immersiva in immersione"... beh, tutto di guadagnato, almeno per sfida personale. Tra l'altro, non mi risulta che nessuno abbia ancora tentato l'impresa, almeno non nelle mie zone, e già  questo mi entusiasma: ho davvero voglia di pensare che esistano ancora nuove strade da percorrere!

Ovviamente Mauro, nel caso mi decidessi a tentare la fotosub, ti tormenterà con mille domande!

Claudio

Ciao,
in effetti passato il periodo di apprendistato e di adattamento la cosa piu' appagante e' quella di imparare a "lavorare" sott'acqua. Andare profondi, a parte la curiosita' di provare l'esperienza e misurare le proprie reazioni, almeno per me che al massimo sono sceso a poco piu' di 40m, non appaga, sia perche' si ha l'impressione di esssere in fondo a un pozzo monocromatico e scuro che per la brevita' e le complicazioni che comporta una tale immersione.
Anche la fotografia, effettuata con le solite procedure, alla lunga, e neppure tanto, annoia. Per fare qualcosa di diverso occorrono attrezzature costose e tanta, tanta creativita' perche' i pesci sono sempre li stessi, visti e rivisti migliaia di volte.
Invece mi sono molto divertito ( ho avuto la fortuna di poterlo fare ) ad esplorare una grotta termale, perche' era una esperienza diversa. Anche fotografarla era diverso per le situazioni inusuali che ci si trovava ad affrontare.
Probabilmente proporsi un progetto, come la fotografia panosferica, comporta un adattamento che ti costringe giorno dopo giorno ad affrontare problemi e situazioni nuove.
A me le immersioni in mare con l'aria, fine a se stessa, e' venuta a noia. Troppo impaccio per un "turismo" che immersione dopo immersione e' quasi sempre uguale, paranoico.
Preferisco l'immersione in apnea, mi sento piu' pesce e ogni volta torno a prendere energia dal Sole.
Se si ha da portare avanti un lavoro invece ci si scorda di essere sott'acqua, a parte le necessarie cautele e procedure, e l'attivita' risulta appagante e costruttiva.
Coraggio, hai la mia virtuale partecipazione.
Ciao,
Renzo

http://www.easydive.eu/ita/leo.php

custodia universale con comandi remoti

Citazione:
Ah però! bella dritta davvero Nicola, questa proprio non l'avevo vista e mi sembra decisamente interessante: compatta, resistente e "remotabile". Non riesco a trovare i prezzi della custodia e dell'oblà, mi sai dire qualcosa in merito? vedo che esiste anche una Leo II, tutta riprogettata... domanda stupida ma essenziale: c'è l'attacco per il cavalletto?

Claudio