Utente: Ospite
Cerca nel sito
Login
Nome utente:

Password:

Ricordami



Password persa?

Registrati ora!


Naviga in questa discussione:   1 Utenti anonimi





la composizione

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
Offline
Ciao a tutti,
La prendo un po' larga, ma sono partito da dei ritratti dell'amico fotografo Magnani presentato da ilbavarese e che fra l'altro e' veramente molto bravo.
Il fatto e' che mi ritrovo, a oltre 60 anni, un po' spiazzato di fronte a certe interpretazioni moderne non necessariamente legate alla fotografia, ma in senso assoluto, che vanno dall'architettura al designer all'ingegneria nei suoi vari aspetti.
Faccio un paio di esempi: Sto cercando dei servizi igienici per rifare il bagno, e sono stravolto dal disegno dei lavandini moderni: si va dai similpisciatoi per uomo agli abbeveratoi per vacche al pascolo ai lunghi lavabi che usavo nei bagni da militare.
Altro esempio. Dalle mie parti lungo il fiume hanno realizzato un parco fluviale. Bello, utile per camminate al fresco d'estate, ma non capisco perche' si debbano lasciare gli alberi nel mezzo del fiume. Qualunque contadino con la terza elementare sa che alla prima grossa piena quegli alberi finiranno di traverso alle arcate di un ponte che verra' travolto se tutto va bene, altrimenti il fiume trovera' altre strade. Bene, sembra che all'universita' insegnino che gli alberi in mezzo al fiume servano proprio a rallentare la velocita' dell'acqua in caso di piena ( una volta si usavano le cascate...).
E la fotografia? Ci arrivo. Vedo, e non da ora, ma autorevoli fotografi hanno aperto questa strada, che nei ritratti si usa relegare a volte la figura umana in un angolino, mentre 3/4 e anche piu' dell'immagine e' occupata...dal niente. Che senso ha? In base a quale ragionamento filosofico il soggetto principale deve essere relegato in secondo piano?
Ho letto ( in passato, forse questo e' il mio male ) vari libri di composizione fotografica, da quelli per il ritratto a quelli per la pubblicita' dove la posizione un po' nascosta del soggetto serve a richiamarne l'attenzione, ma quello che puo' andare bene per un barattolo di birra va bene anche per la figura umana? Non si sta cercando di cambiare le regole per il gusto della diversita' perche la diversita' serve spesso soltanto a farsi notare?
Capisco la ricerca di qualcosa di nuovo, qualcuno e' arrivato al cubismo, su questa strada, ma se io fotografo un palazzo di 10 piani e sulla porta metto una ragazza, e' un ritratto?
Chiarite un po' le idee a un povero spaesato...
Ciao,
Renzo

Inviato: 6/12/2005 12:13
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione
Utente non più registrato
Anche se in questo momento sono un pochino "esaurito" da troppo lavoro cerco di rispondere al tuo simpatico ed arguto post.
Intanto se parliamo di linguaggio pubblicitario il tema e´ molto vasto, comunque in breve ti posso dire che quello che un pubblicitario deve fare e´: Colpire l´attenzione, Destare emozioni in chi "vede", Trasmettere un messaggio ed infine Essere ricordato...all´internod i tutto questo ci sono una infinita´ di elementi tra cui anche la cultura media del "target" a cui il messaggio e´ rivolto...pensa che per pubblicizzare lo stesso prodotto devi produrre anche comunicazioni diverse in funzione del paese in cui la "pubblicita´" passera´....ti faccio un esempio stupido ma chiaro da noi una immagine "artistica" di un nudo con la "pelliccetta" al posto giusto va´ bene, in Giappone il "pelo" non passa la censura...in Giappone una vagina spalancata e completamente rasata e´ arte e si puo´ esporre senza ecessivi problemi...da noi e´ pornografica....se da noi uno ti stringe la mano destra e ti da´ delle gran pacche sulla spalla con la sinistra e´ amichevole...se lo fai ad un berbero o a molti arabi ti sputano in faccia perche´ con la sinistra ci si pulisce il culo...mai offrire del cibo con la sinistra...
Tutto questo per dirti che comunicare in pubblicita´ e qualche cosa di talmente complesso e rapido nei mutamenti che quello che ieri era giusto domani e´ preistoria.
Per il resto credo che dipenda molto da gusti e cultura personale....fotografre e´ comunque una manifestazione artistica e creativa, nella musica il silenzio e´ parte integrale della partitura, quindi paradossalmente il non suono diventa parte integrale della composizione, lo stesso lo faceva il Palladio in architettura (siamo in pieno rinascimento) ....quindi perche´ no in fotografia....

Per il resto non so che cosa dirti e´ un mondo strano, una volta i ricchi pagavano per andare nei migliori alberghi del mondo con maggiordomo privato ora pagano cifra paurose per andare in fattoria tra la merda degli animali e farsi prendere per il culo dal fattore....de gustibus

Ciao
Roberto

PS Magnanini non Magnani

Inviato: 6/12/2005 14:08
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione
Utente non più registrato
Approfitto dell'argomento per fare il mio debutto sul forum
Vorrei acquistare qualche buon manuale sulla composizione fotografica, vorrei migliorare questo aspetto ma in libreria ho trovato poco o niente, e quel poco non mi soddisfa ... potete aiutarmi?

Grazie a tutti e complimenti


Francesco

Inviato: 6/12/2005 14:22
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
Offline
Ciao Francesco,
in effetti in libreria e' difficile trovare qualcosa in questo settore. E' piu' facile vedere in qualche rivista di fotografia ( io e' un pezzo che non ne compro piu' e non saprei quale suggerirti ) che hanno in catalogo testi di autori famosi.
Guarda, su internet ho trovato questo, ma e' solo un esempio,
http://www.reflex.it/libri_biblio/compos-fotogr.htm
Ma anche su internet puoi trovare qualcosa, come questo sito:
http://www.fotochepassione.com/composizione.htm
Ciao,
Renzo

Inviato: 6/12/2005 18:12
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione
Utente non più registrato
Ricordo un concorso per pubblicizzare l'associazione dei donatori di sangue Avis (un concorso all'interno della scuola d'arte che frequentavo tanti anni fa ).....alla fine su una parete c'erano 15 diversi lavori e fra questi un cartellone bianco che ci fa quel cartellone bianco, ma è tutto bianco? NO! una macchiolina rossa in un angolo .AZZZZ!! un disegno di una gocciolina di sangue con la scritta AVIS.
Io me lo ricordo ancora eppure non ricordo gli altri 15 lavori.....perche?



Teniamo presente che tale cartellone non sarebbe adatto a un affissione lungo una strada perche chi lo osserva non ha il tempo per chiedersi o per essere particolarmente curiodo....ma noi siamo fotografi e abbaimo tutto il tempo di osservare le nostre stampe/immagini.



Premetto che nel mio campo, la foto naturalistica, non posso certo sbizzarrirmi + di tanto ma questo è il campo che mi piace e quini non mi faccio grossi problemi.

Molte volte cerco di trovare un inquaratura che esuli dalla nomalita proprio perche alla lunga la normalita annoia.......sempre la solita regola dei terzi, aurea, soggetto in primo piano e predominante.....

Se si fotografa un fiore si fa un inquadratura verticale se è un paesaggi molti il verticale nemmeno lo prendono in considerazione....ma dove ce scritto.

Se si fotgrafa un picchio apoggiato su un albero si sceglie il formato verticale per riempire di piu l'immagine oppure perche l'albero ha uno sviluppo verticale ma una foto orizzontale puà essere altrettanto valida ma pochissimi ci pensano.....

Il senso del verticale e dell'orizzontale amplificano alcune sensazioni.....il fotografo deve saperle sfruttare a proprio vantaggio...

Alcune volte l'occhio viene attratto in maniera inresistibile su un puntino posto in un angolo particolare mentre in altri casi un soggetto predominante non crea nessun interesse in chi osservatore, o il contrario.......il difficile è capire quando si incuriosisce l'osservatore e quando no.




Inviato: 6/12/2005 19:25
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione
Utente non più registrato
Ciao a tutti...
Citazione:

Gerry ha scritto:
Ricordo un concorso per pubblicizzare l'associazione dei donatori di sangue Avis (un concorso all'interno della scuola d'arte che frequentavo tanti anni fa ).....alla fine su una parete c'erano 15 diversi lavori e fra questi un cartellone bianco che ci fa quel cartellone bianco, ma è tutto bianco? NO! una macchiolina rossa in un angolo .AZZZZ!!



Lo trovo veramente riuscito, nella mia sempliciotta visione mi trasmette la necessità  di avere altro sangue come se quel bianco fosse lo spazio da riempire e la goccia presente quello che oggi c'è. Una pubblicità  che raggiunge proprio lo scopo (se uno ha il tempo di guardarla).
Per me la composizione che sfrutta gli spazi vuoti è molto interessante, ovvero a volte cerco di sfruttarla, non sempre con risultati decenti .
A me sembra che questo tipo di ripresa abbia delle proprietà  sue proprie per cui quando uno fa questa ripresa (anche ritratto) trasmette qualcosa di diverso. Forse non si puà dire che sia un vero ritratto dato che mancano i tratti caratteristici del ritrattato ( ) ma di sicuro la foto in se è riuscita dal punto di vista grafico quindi dal punto di vista compositivo.
Quando qualcuno osserva una fotografia gran parte vuota si deve soffermare un po' e cercare dove è il soggetto perciò quando lo trova ha una sensazione diversa, c'è sicuramente della sorpresa, magari non sapeva minimamente che cosa avrebbe trovato alla fine di quella sua ricerca.
Diversa sarebbe la situazione se invece di quel vuoto ci fosse della confusione... Ma questo è cosa nota.
Tutto sommato l'impatto che una fotografia riuscita di questo tipo è sicuro mentre altrattanto non sarebbe se la fotografia ritraesse in pieno viso il soggetto, anche da distante si vede che cosa c'è e le cose eventualmente sensazionali andrebbero trovate nei particolari (assunto che il soggetto sia normale) e in questo caso la cosa sarebbe forse gustosa ma poco d'impatto.
Ovviamente parere personale e formaulato orora perciò anche da me controvertibile .

Inviato: 6/12/2005 20:13
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione
Utente non più registrato
Carissimo Renzo
riprendo da dove oggi pomeriggio sono stato interrotto...
ti esprimevo il mio pensiero sulla comunicazione pubblicitaria.
Bene ora passiamo al portraits o ritratto come preferisci.
Io credo che il ritratto sia in assoluto una delle rappresentazioni fotografiche in assoluto meno semplici, se ci pensi hai di fronte il faccione di una persona e tu devi farci una fotografia ...questo che cosa vuol dire...rappresentare una persona, quindi non sei tu, non e´ uno spazio piu´ o meno decontestualizzato.....devi rappresentare una persona, dare "un´anima" ed un "senso" a quell´ammasso di carne....
Ogni fotografo ha una propria metodologia rappresentativa (banalmente e volgarmente stile), pensa a Diana Arbus,Richard Avedon, Edward Weston, Helmut Newton...fino ai contemporanei Peter Lindbergh, Michel Comte, Patrich Demachelier, Bettina Rheims......ogni uno se ci pensi ha un approccio diverso...ma tutti hanno come risultato delle immagini toccanti, vibranti, "emozionanti", intense....io questo lo chiamo rappresentazione dell´anima (non entriamo in aspetti religiosi, limitiamoci ad intendere come anima il nostro es).
Quando io eseguo dei ritratti piu o meno su commissione "spendo" molto tempo a parlare con la persona a volte ho bisogno anche di una "fisicita´" ....mi avvicino, ti prendo una mano....come un moderno Faust cerco le emozioni di chi voglio ritrarre....questo e´ un procedimento "mio" non semplice da spiegare a parole....quando arrivo a questo la fotografia e la composizione e´ gia´ fatta. Io personalmente uso quasi sempre solo un flash, no ricerco lo spettacolare nell´artificiale, ma ti ripeto e´ un mio apersonale approccio.
Altri fotografi hanno approcci diversi...Vito ad esempio sembra una persona burbera, ispida nel momento che ti riprende deve essere chiaro che e´ lui il "fotografo", e´ lui che decide le tue "sorti", il sovrano organizattore della rappresentazione....lui deicide "la tua parte"....il suo carattere e´ forte e sara´ lui a guidarti.
Ritratto Renzo va´ inteso come rappresentazione di una persona e questa come tu puoi ben capire e´ una cosa estremamente complessa e di sicuro non "manualizzabile". Io posso decidere che la rappresentazione di una persona sia solo il suo sguardo, i suoi occhi, il suo "spazio" interiore, ma nessuno mi vieta mi di rappresentare una persona con metafore linguistiche diverse.
Vito ad esempio gioca magistralmente con i piani di messa a fuoco della sua Hasselblad, e´ un incredibile "artigiano" nell´uso che ne fa´ del suo strumento, la sua scelta compositiva estrema... i suoi sono fotogrammi "pieni", perfetti, nulla e´ da tagliare, da sprecare.
Io invece ad esempio sono piu´ "sprecone", la composizione diventa meno rigida, la mia attenzione e´ totale sull´espressione, e´ un frame di vita...il resto e´ relativo.
Oggi poi assistiamo anche ad un altro fenomeno che forse nei portraits non appare cosi evidente ed e´ la non disponibilita´ delle persone ritratte nel mostrarsi esattamente per quello che sono. Siamo in un tempo dove la rappresentazione (l´apparire) ha preso il soppravvento sull´essere. Pensa a quei magnifici ritratti di Richard Avedon dei farmers (contadini) degli stati poveri degli USA, impietosamente ritratti ad un "muro" bianco con una luce "bastarda" che scova ogni ruga ed ogni segno di incuria, il tutto ritratto con un fottuttissimo e bastardissimo GF 4x5 in un cattivissimo B&W....eppure in questi "poveracci" guarda la forza, la poesia la dignita´ e la compostezza delle pose....impressionante...sguardi e volti in cui ti perdi. Ora pensa al mondo rurale di oggi dove per il contadino (non inteso a spregio come categoria) e´ piu´ cittadino dei piu´ cittadini....i loro volti da mulino bianco....
Quindi dico questo per fare capire come oggi parlare ma sopratutto fare portrits e´ diventato un affare complicato.
E qui viene la creativita´ del fotografo il suo modo di vedere di sentire anche attraverso la negazione, ecco allora i trash portrits di Jurgen Teller il gelo formale di Thomas Struth........spazi vuoti e primi piani persi in un recondito angoli del fotogramma "annegati" in qualche altro volume.....
In fondo vedi Renzo anche la fotografia e´ poesia....e la poesia quella vera, quella pregnante va oltre metriche e regole, la poesia vera dritta sparata al cuore...e il resto e´ il nulla.

Quindi un mio pensiero finale ....affan... i manuali, i corsi, e le regole. Fare una fotografia, se veramente la sentite come vostra forma d´espressione, e´ amore allo stato puro. Nessuno vi puo dire o insegnare come amare, fatelo e basta, e se qualcuno giudica quello che il vostro cuore a prodotto ascoltatelo (anche il piu´ saggio e´ il piu´ umile) ma siate sempre e comunque fieri di quello che avete prodotto.

Ciao a tutti e scusate per il "romanzo"
Roberto

Inviato: 6/12/2005 21:01
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione

Iscritto il:
9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
Offline
Ciao,
il fatto e' che quando parlo di ritratto io intendo la foto di un soggetto che non solo ne descriva gli aspetti estetici ma anche il carattere, la personalita'. Magnanini, che e' una persona intelligente, ha fatto due foto e le ha messe accanto. In una c'e' l'immagine del soggetto, spesso lontano e seminascosto. Accanto c'e' una seconda foto, che completa la prima. Se il soggetto e' uno studente ( e nel titolo l'autore lo dice ) nella foto accanto ci sono dei progetti di abitazione, come per precisare che e' uno studente, ma di architettura. E' un sistema molto interessante, che ho visto gia' in altra occasione ma che attualmente mi sfugge dove e da chi.
E' un ritratto in due tempi, ma potrebbe essere in tre, in quattro...quattro forse sono troppi. Questa a mio avviso e' una soluzione molto indovinata e che puo' essere di stimolo a ricerche in questo senso per personalizzare le nostre foto.
D'altronde Magnanini sfrutta questo sistema anche nello still life. Pubblicizzando una bottiglia d'olio d'oliva o di vino o di aceto balsamico ( non so cos'e' ) mostra da un lato la classica fotografia della bottiglia debitamente scontornata e con tutte le caratteristiche della foto fatta in studio. Accanto tutte le bottiglie identiche alla prima stipate nelle cantine per l'invecchiamento, magari anche belle polverose, oppure l'ampolla accanto alla fiamma della candela nella quale qualche esperto cantiniere controlla colore e densita' del prodotto.
Direi che questo autore presentatoci dal bavarese e' molto stimolante ( e naturalmente bravo ) e ringrazio Roberto ( ilbavarese ) di avercelo fatto conoscere.
Ciao,
Renzo

( Roberto, non avevo ancora letto il tuo post precedente )

Se qualcun altro ha idee o autori o foto dalla composizione insolita mi farebbe piacere conosceli.

Inviato: 6/12/2005 21:24
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione
Moderatore
Iscritto il:
8/2/2005 19:08
Messaggi: 5349
Offline
Citazione:

fdonato ha scritto:
Approfitto dell'argomento per fare il mio debutto sul forum
Vorrei acquistare qualche buon manuale sulla composizione fotografica, vorrei migliorare questo aspetto ma in libreria ho trovato poco o niente, e quel poco non mi soddisfa ... potete aiutarmi?

Grazie a tutti e complimenti


Francesco


Benvenuto!

Posto che non c'è nulla di meglio che pensare molto e scattare altrettanto, per impratichirsi della composizione e trovare una propria strada nel comporre, oltre che guardare tante foto di altri e capire perché ci piacciono o non ci piacciono, questo è un testo -classico, non facilissimo da reperire- estremamente stimolante:

Andreas Feininger, Principi di composizione, Zanichelli


Inviato: 7/12/2005 1:02
sono moderno, non contemporaneo
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci


Re: la composizione
Moderatore
Iscritto il:
8/2/2005 19:08
Messaggi: 5349
Offline
Citazione:

ilbavarese ha scritto:
Quindi un mio pensiero finale ....affan... i manuali, i corsi, e le regole. Fare una fotografia, se veramente la sentite come vostra forma d´espressione, e´ amore allo stato puro. Nessuno vi puo dire o insegnare come amare, fatelo e basta, e se qualcuno giudica quello che il vostro cuore a prodotto ascoltatelo (anche il piu´ saggio e´ il piu´ umile) ma siate sempre e comunque fieri di quello che avete prodotto.


Quanto hai ragione!


Inviato: 7/12/2005 1:04
sono moderno, non contemporaneo
Trasferisci l'intervento ad altre applicazioni Trasferisci






Puoi vedere le discussioni.
Non puoi inviare messaggi.
Non puoi rispondere.
Non puoi modificare.
Non puoi cancellare.
Non puoi aggiungere sondaggi.
Non puoi votare.
Non puoi allegare files.
Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

[Ricerca avanzata]


Partners





Mercatino
Utenti Online
109 utente(i) online
(103 utente(i) in Forum)Iscritti: 0
Ospiti: 109
altro...
Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 px o superiore
     
Privacy Policy