Posseggo già , per la mia M3, un buon vecchio (in ottime condizioni meccaniche e ottiche) Elmar 90/4 cromato, del quale sono indubbiamente soddisfatto. Ora mi è stata fatta balenare la possibilità  di acquistare un Elmarit 90/2,8 cromato del 1965 (non quello "nano"), in altrettanto buone condizioni, e probabilmente ad un prezzo interessante. Vedrà di farmelo prestare un attimo per una prova, ma, anche se so che l'obiettivo in questione ha un'ottima fama, e pur tenendo conto del fatto che quel diaframma in più di luminosità  mi farebbe assai comodo in diverse situazioni, chi l'ha posseduto e provato potrebbe darmene un parere diretto e personale? Rispetto al più vecchio Elmar, come andiamo come qualità  ottica complessiva? Grazie.
Massimo

Un gran bell'obiettivo, che, a parte le dimensioni, non fa affatto rimpiangere il successivo 'nano' e costa la metà  di quest'ultimo. Se ti serve, prendilo e difficilmente te ne pentirai. Difetti: la resa a diaframmi molto chiusi - ma chi se ne frega - e qualche problema con il controluce.

Il prezzo corretto è sui 400 €, se perfetto. Fai i soliti controlli di messa a fuoco.

Andrea

Ti ringrazio, in effetti l'occasione mi tenta molto: lo proverà, innanzitutto. Hai avuto (come immagino...) anche esperienza diretta del "vecchio" Elmar 90/4?

Massimo

Esperienza diretta dell'Elmar, no: ho visto solo qualche stampa e non mi sento di dir nulla di più, se non che ...erano belle stampe. L'unico modo per poter giudicare un'ottica, secondo me, è vedere delle dia, e non le ho viste fatte con l'Elmar in oggetto.

Andrea

Anche qui siamo nel campo dei gusti e delle necessità . Il mio primo 90 fui un elmar f/4, che ben presto sostituii con l'elamarit 2.8, non trovando differenze in termini di incisione ma un netto miglioramento della resa cromatica. Era il periodo in cui consumavo chilometri di Ektachrome 64 e usavo la leica solo per scatti particolari. Fu con il nano che misi in pensione Nikon e l'85/1.4.

Quindi, se ho ben capito, meglio l'Elmarit dell'Elmar per quanto riguarda resa cromatica, ma il 'nano' sostanzialmente meglio?

Andrea

Si, prendi i miei dati con le molle, perché non sono il risultato di test scientifici, ma di uso sul campo.
Il nano lo presi per una ragione di praticità : non invade il mirino, essendo più corto, e l'ho trovato più inciso, soprattutto agli angoli più estremi, sebbene la qualità  andasse, ai diaframmi più stretti, deteriorandosi più che con l'elmarit non nano.
L'elmar è un gran bell'obbiettivo, ma un po' troppo freddo e, ricordo, notai una gran differenza rispetto al summicron 50/2 nella resa tonale della pelle di un africano, diffrenze che non ho mai notato, invece, con il nano, nelle mie scorribande africane. Per cercare di essere più precisi, io avevo un elmar cromato con una fascia di pelle di foca (credo fosse foca) tra la baionetta e la ghiera di messa a fuoco.