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1 Utenti anonimi
Due quesiti sul BN |
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Moderatore
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Mi è capitato di leggere due affermazioni su cui desidero il vostro parere-esperienze.
La prima: I trattamenti di sviluppo del negativo idealmente si dovrebbero fare a 18°. Ogni temperatura superioore puà provocare una aggregazione degli alogenuri,e di conseguenza un incremento della dimensione e visibilità della grana. La seconda: Per la migliore nitidezza, la pellicola va esposta alla sensibilità nominale oppure sottoesposta. Mai sovraesposta: la sovraesposizione è nemica della nitidezza! Siccome io faccio esattamente il contrario, cioè trattamenti con rivelatore diluito a temperatura di 22-24° per non aumentare a dismisura i tempi di trattamento, e sistematica sovraeposizione-sottosviluppo in tutte le condizioni di contrasto medio-alto, è chiaro che si tratta di affermazioni sulla cui validità mi interessa molto avere qualche certezza.
Inviato: 27/12/2008 14:32
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: Due quesiti sul BN |
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Utente non più registrato
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Dilemmi! La certezza a mio avviso non esiste. I materiali sensibili cambiano molto rapidamente e solo a volte le case produttrici danno tutte le informazioni del caso. (sigh!)
Cosa fare dunque? Se non si vuole passare tutta la vita a fare test la cosa migliore è scegliere dei meteriali e trovare il proprio modo di farli rendere al meglio. Non mi sembra il caso di entrare nei dettagli, posso solo dire che con alcuni rilevatori lavoro a 20° con altri a 24°. Trovo molto spesso che gli esposimetri tendono a a sovraesporre (il che è evidentemente altra cosa che non dire che bisogna sottoesporre) il resto per quel che mi riguarda è per mia scelta molto empirico: preferisco così piuttosto che passare ora a testare nuovi materiali o teorie. er
Inviato: 27/12/2008 14:45
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Re: Due quesiti sul BN |
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Moderatore
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Come risposta empirica, niente da dire. Ed è sicuro che meglio una buona foto con la grana un pò più grossa del solito, che una brutta foto con la grana invisibile.
Però magari qualche supporto più consistente, di quando in quando non quasta. Certo, mi sento abbastanza tranquilizzato dal fatto che il trattamento a 24° che uso è, tranne qualche piccolo aggiustamento dei tempi, quello consigliato da John Sexton, le cui foto certo non mancano di nitidezza. E che la sovraesposizione + sottosviluppo è la situazione in cui molto spesso vengono a trovarsi la maggior parte dei fotografi che usano, in modo più o meno meticoloso e corretto, il Sistema Zonale.
Inviato: 27/12/2008 15:08
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: Due quesiti sul BN |
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Utente non più registrato
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Io l'unico bagno che ho usato a 24° è stato il T.Max perchè quando uscì, la Kodak ne consigliava l'impiego a questa temperatura perchè rendeva al meglio le proprie caratteristiche. Tutto sommato, della Kodak mi sono sempre fidato. Ho utilizzato pure un doppio bagno "fatto in casa" del Ghedina consigliato a 18°, mi sono trovato bene, anche se penso che utilizzandolo a 20° accorciando un poco il tempo di sviluppo avrei comunque ottenuto risultati soddisfacenti. La sovraesposizione e il sottosviluppo li uso solo in alcuni casi per recuperare un poco le ombre a discapito di una lieve perdita di acutanza sul resto:però è un compromesso inevitabile che va reso accettabile.Ciao. Serghei
Inviato: 27/12/2008 15:39
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Re: Due quesiti sul BN |
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27/4/2006 13:48 Da Roma
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Entrambe le affermazioni hanno un fondamento di verità . Che poi le emulsioni abbiano reazioni diverse da caso a caso è ancora più vero.
Nel caso degli sviluppi a 18°, è bene chiarire che esistono due tipi di sviluppo che agiscono simultaneamenate e che chiameremo sviluppo chimico e sviluppo fisico. La temperatura è responsabile dell'accelerazione o rallentamento del processo di ossido-riduzione per quanto riguarda la parte chimica, e di possibile aggregazione di alogenuri già ridotti per quanto riguarda lo sviluppo fisico. Teniamo presente che con le moderne emulsioni o con sviluppi tannanti, il fattore aggregazione dovrebbe essere rilevabile solo a livello strumentale. Per la sovraesposizione vale quanto detto sopra circa le moderne emulsioni, tuttavia ogni sovraesposizione che tocca la parte più alta della curva HD (saturazione), contamina inevitabilmente anche gli alogenuri contigui (per la parte chimica). Poi c'è un aspetto fisico anche qui, e riguarda l'ottica e la dispersione che, in sovraesposizione, è maggiormente rilevabile,ma anche qui dipende molto dai casi. Una sovraesposizione in controluce puà diminuire la nitidezza, per il resto son solo temi adatti ad amanti di test estremi.
Inviato: 27/12/2008 21:01
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Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31...... -------------------------------------- www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!...... |
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