Grazie Andrea! come sempre indicazioni utili!
Ma il 6 bit, serve soltanto per far riconoscere l'obiettivo e restituire informazioni dello stesso nel file (quindi ha una funzione informativa per ricordarsi con che obiettivo e a quale apertura abbiamo fotografato), oppure dà  delle informazioni importanti alla macchina che influiscono sulla qualita' dei colori?
Cerco in internet come fare la modifica... ma per ora non ho avuto fortuna...
Massimiliano.

Qui trovi una spiegazione, soprattutto visuale, del concetto e qui trovi una tabella con indicata la codifica necessaria per una serie di obiettivi Leica M e altri obiettivi con caratteristiche tali da ricevere beneficio dalla codifica.

La codifica è fondamentale perché in questo modo la M8, nell'elaborazioe che segue l'acquisizione dell'immagine, sa cosa correggere in riferimento all'ottica usata per minimizzare la vignettatura e alcune aberrazioni cromatiche presenti ai bordi utilizzando il filtro IR (che corregge una cosa, ma peggiora un'altra, la macchina lo sa e considerando il tal obiettivo interviene). In effetti che lavora in analogico fa una certa fatica a capire questi processi che, nel digitale, sono invece all'ordine dello ...scatto. Ora, sinceramente non ricordo se sia possibile comunicare alla macchina la presenza di un obiettivo non codificato attraverso il menu della M8 -probabilmente sì-: per toglierti ogni dubbio, puoi scaricarti il manuale della M8 dal sito Leica. Ad ogni modo è sicuramente molto più comodo far sì che la cosa sia fatta automaticamente dalla macchina ad ogni cambio di ottica: in fondo è sufficiente un pennarello...

Andrea

Cerco di dirti ciò che ricordo in merito. Come ti diceva Andrea il filtro interferenziale da avvitare sulle ottiche sostituisce quello che normalmente c'è sul sensore, ma che la M8 non possiede. L'inconveniente maggiore è il cosiddetto 'effetto melanzana', cioè la restituzione dei neri di oggetti fatti in prevalenza di fibre sintetiche in un bel colore violaceo. Non sempre e non con tutti i materiali si verifica, dipende anche molto dal tipo di luce. Con quella solare leggevo che è impercettibile, è evidentissimo invece con quella artificiale.

In BN ovviamente non c'è questo problema, ma a volte compare un effetto moirè sui tessuti con molta trama.

In definitiva l'uso del filtro va valutato di volta in volta, non dimenticando che comunque si aggiunge uno strato aria-vetro davanti l'ottica. Ho visto foto affette da un flare su tutto il fotogramma poichè scattate col filtro e luce fortemente radente. La sua rimozione ha risolto il problema.

La M9 è dotata di uno strato AA molto sottile, ma capace di eliminare al 99% il problema di cui parliamo senza inteferire, quasi, sulla nitidezza dell'immagine.

Per quanto riguarda la codifica delle ottiche so che serve per avere i dati exif e per correggere, sui grandangoli, la vignettatura. La maggior parte dei leichisti non spende soldi (circa 160 eurozzi) per aggiornare un'ottica che magari ne costa 400, per cui la mmagior parte delle foto sono fatte senza. Le soluzioni casareccie sono sconsigliate, specie quella delle vernici o pennarelli, dato che è facile sporcare in maniera irreversibile il sensore che ci sta proprio sopra.

Sinceramente non sono per nulla attratto dalla M8, è stata una macchina fatta di corsa per fare cassa e preparare la M9. Aspetta pazientemente, riempi il porcellino e fra 2-3 anni prendi l'ultima nata.

Grazie delle spiegazioni molto precise. Da quanto ho capito, entrambi avete lasciato Leica In ogni caso attenbdero', da quanto dite, di poter prendere la M9... mi sembra piu' accorta come soluzione; magari intanto cerco piuttosto un 21 (asph. o non e' l'ulteriore dubbio... ma vedremo).
Grazie ancora!

Citazione:

No no, io ho due leica a pellicola ed un buon parco ottiche. Mi diverto tantissimo a fotogrfare con le telemetro ma per la digitale aspetto ancora, non mi pare sia il momento

Allora ne approfitto ancora per un parer tra il leica 21 pre asph e l'asph. C'e' grande differenza? Ho letto pareri contrastanti... Grazie!