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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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..dopo circa 1 anno di uso di una Canon POwerSHot S30 e una Fuji S2 Pro:

Pro:
- istant feedback. Vedi subito il risultato e retroagisci per orreggere composizione/esposizione. Alla sera in hotel si puà analizzare il lavoro della giornata e correggere eventuali errori compositivi tecnici
- regolazione ISO . La terza variabile, puà essere decisa in fase di ripresa. Serve un tempo + rapido ma la lente non lo consente? Aumento gli ISO
- costo praticamente nullo di esercizio (superato lo scoglio iniziale dell'attrezzatura)
- Impossibilità  da parte del laboratorio di perderti gli originali
- la qualità  non sbiadisce nel tempo
- zero problemi con i raggi X negli aeroporti

Contro:

- costo ancora elevato per una DSRL
- risposta del CCD lineare che porta sopratutto ad una gestione delle alte luci deleteria. La sovraesposizione porta immediatamente alla perdita TOTALE dei dettagli.La pellicola con i suoi caratteristici "gradini" di risposta ha una resa logaritmica molto migliore sulle alte luci
- la gestione delle foto quando si è lontani da casa non è ancora sufficientemente fluida e sicura. Attualmente la soluzione migliore è portarsi dietro un laptop con masterizzatore incluso con cui farsi dei backup.
- Il vantaggio dell'"istant feedback" è anche un limite: dopo un pò non ci si concentra più "perchè tanto la metto poi a posto tutto con Photoshop". Questo è un fattore deleterio che porta velocemente ad una sorta di analfabetismo fotografico di ritorno
- dipendenza da batterie



Conclusione:
ambedue i sistemi hanno pro e contro e non posso più rinunciare ad uno dei due quindi , salomonicamente, faccio convivere i due sistemi cercando sempre di utilizzare il migliore per lo specifico utilizzo...."the right tool for the job" come dicono i nostri amici d'oltreoceano

Inviato: 13/2/2004 11:43
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Anonimo
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Ti faccio una domanda: non pensi che il fatto di concentrarsi di meno a causa dell'istant feedback, oltre che ad un analfabetismo fotografico, porti anche ad una maggiore fatica a trovare consapevolmente una propria "voce" personale e quindi ad una conseguente massificazione/appiattimento degli stili?

Inviato: 13/2/2004 14:47
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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...sicuramente! Il mio stile/linguaggio fotografico l'ho appreso con l'analogico e adesso con il digitale sto esercitando lo stesso stile. Non sono riuscito per ora a trovare nuovi "linguaggi" . Puà darsi come dicevi tu , che sia sbagliato cercare di parlare la "stessa lingua" con strumenti diversi ma che sia meglio cercare nuovi modi espressivi inesplorati.
Per adesso però devo dire che mi appoggio sempre alle vecchie care tecniche, e che le foto fatte col digitale sono quasi sempre artisticamente inferiori alle altre.
Paradossalmente, ma non tanto , le foto che mi hanno gratificato di più sono quelle fatte col 4x5...non è un caso!

E qui si potrebbe enunciare un postulato: la qualità  artistica di una foto "fine art" è inversamente proporzionale alla facilità  di utilizzo del mezzo fotografico.
In realtà  questo so che non rispondere al 100% al vero, sebbene è fuori dubbio che il 4x5 ti obbliga letteralmente ad un "workflow" + qualitativo

Inviato: 13/2/2004 16:06
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Anonimo
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Ti confesso che sono d'accordo con la tua affermazione sulla qualità  artistica fine art: "obbligarsi" ad un metodo di lavoro così qualitativamente e creativamente coinvolgente come quello del 4x5" comporta intanto la consapevolezza di aver ottenuto dei risultati sicuramente più voluti/ricercati e non casuali (e questo aiuta tantissimo a crescere fotograficamente) e poi, nei casi migliori, si sfiora veramente l'opera d'arte...il tutto detto con le dovute cautele, altrimenti Cartier Bresson si gira nella tomba
Solo che ho come l'impressione che un tempo scattare con il 35mm implicasse cmq un approccio mentale/creativo da "grande formato", oggi invece è come se si fosse persa memoria, da quando c'è il digitale poi la regola per molti fotografi è diventata quella di scattare centinaia di foto sperando che ce ne siano un paio da salvare, e male che vada tanto poi c'è Photoshop...
Detto questo io senza il digitale (inteso come workflow di stampa) non avrei mai avuto la gioia di stamparmi da solo le mie Velvia 4x5"
Riguardo alla risposta non lineare del CCD che porta i problemi a cui tu accennavi sulle alte luci, fatto che ho riscontrato anche io con la mia "piccola" Canon S50, che tu sappia non esiste qualche sistema per attenuare il problema, che ne so, bilanciamento del punto bianco o robe del genere?

Inviato: 13/2/2004 16:28
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Per quello che so , l'unico modo possibile adesso è mettere la macchina su un cavalletto e scattare due esposizioni, una per le alte luci e una per il resto. POi con PS si attua il cosiddetto "digital blending". Tecnica fattibilissima e funzionante, anche se scomoda causa cavalletto. E' un pò come un filtro digradante digitale.
In ogni modo, le foto con il sole inquadrato non credo potranno mai risultare come quelle a pellicola.
La resa del CCD è proprio diversa.

Ho letto anche che ci sono ampi margini di miglioramento nei RAW converter , e che in futuro ci saranno degli algoritmi che saranno in grado di "estrarre" info dalle alte luci. Quindi consigliano di non buttare le foto in RAW "sparate" perchè un giorno si potranno parzialmente salvare.

Inviato: 13/2/2004 16:39
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Da SAN CARLO TO
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Come al soliti tutto dipende...
L'istant feedback per alcune delle mie "situazioni" fotografiche e' l'unico modo per rendersi conto di non aver buttato via alcune ore di lavoro...facciamo un'esempio stagionale:
Tra poche settimane gli anfibi (rane, rospi, salamndre, ecc.) incominceranno a spostarsi dai loro habitat invernali per avvicinarsi all'acqua per la riproduzione.
E' uno dei migliori momenti per fotografare questi animali.
Le condizioni "ideali" sono le notti piovose di inizio primavera...
Dopo aver trovato la zona che ci interessa, la sera giusta (leggera pioggerellina possibilmente senza luna)si carica il giubbotto fotografico di tutta l'attrezzatura (corpo macchina (possibilmente digitale), obiettivo macro con una buona velocita' di messa a fuoco (tipo Canon USM), un paio di flash (magari comandati a distanza senza fili) e qualche supporto vario...
In una situazione come questa la possibnilita' di "vedere" dopo pochi attimi una preview degli scatti permette enormi possibilita' artistiche prima d'ora quasi impossibili: lo spostamento di un flash un po' piu' in contro luce, aumentare l'ingrandimento del soggetto, il controllo dello sfondo nonche' la messa a fuoco, ecc.
Il controllo di queste "variabili" in tempo reale mi consente di aumentare le possibilita' e la creativita' espandendo le visioni possibili del soggetto e dell'ambiente soprattutto in condizioni ambienatli difficili. Il tutto magari sdraiati per ore nel fango o immersi in uno stagno fino all'inguine.
In questi casi l'istant feedback e', a mio avviso, importante per riuscire a cogliere tutte le sfumature di una potenzialmente perfetta serata nella natura che potrebbe tramutarsi in frustrazione a causa di errori tecnici o compositivi indotti dalla situazione particolare.

Questo e' solo un'esempio ma se ne potrebbero fare molti altri...credetemi.

Spero di aver contribuito alla vostra discussione...

Ettore
NW Italy

Inviato: 19/2/2004 22:14
.........
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Anonimo
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Prima di tutto un ciao di benvenuto ad Ettore, speravo vivamente di "trovarti" sul forum, perchè sono sicuro che il tuo apporto sarà  fondamentale per lo sviluppo delle discussioni...
Effettivamente nella nostra analisi abbiamo tralasciato quelle situazioni in cui la verifica immediata del risultato sia fondamentale: reportage in senso ampio (quindi anche sport) e fotografia naturalistica (animali principalmente)...bisogna però aggiungere, un pò a nostra scusante e anche a scusante del nostro postulato , che in questi ambiti praticamente nessuno, e forse sbagliano tutti, parla di fotografia "artistica", ma queste foto vengono piuttosto legate alla cronaca o alla documentaristica...io non sono così convinto che non ci possa essere arte nella fotografia di animali o nella fotografia sportiva, perchè cmq anche lì c'è visione personale e quindi interpretazione, certo che in quegli ambiti i tranelli e gli stereotipi da abbattere sono addirrittura più ardui che nelle fotografia di paesaggio, e forse questo paradossalmente potrebbe stimolare ancora di più , nelle menti più illuminate, la voglia di ricerca di nuovi linguaggi e di nuove "formule" alchemiche...purtroppo io non posso raccogliere questa sfida dal momento che fotografare una Ferrari che sfreccia a 350 Km. l'ora con un banco ottico è un pò complicatino , ma forse questa nuova generazione di fotografi digitali ci sorprenderà  non poco e sarà  in grado di sovvertire anche le regole "classiche" della fotografia fine art...

Inviato: 20/2/2004 8:34
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ettore,
sono d'accordo al 100% con quanto scrivi. L'istant feedback è il più grande vantaggio del digitale.

L'unico pericolo a cui si va incontro col digitale è, a mio parere, ma riguarda più la fotografia generica, l'impigrimento perchè poi tanto si mettono a posto le cose + tardi. E questa è una cosa che a lungo andare è limitativa. Ovviamente non è detto che tutti "caschino" in questo tranello!

Nel caso della fotografia naturalistica sono d'accordo che il digitale è l'unica via ed è impagabile avere il riscontro immediato (infatti ho appena preso una lente close-up per cominciare a fare qualcosa anche io)

Inviato: 20/2/2004 8:41
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Da SAN CARLO TO
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Grazie per l'approvazione...
Io abito in provincia e non esistono laboratori pro per lo sviluppo delle pellicole a meno di 40 Km...
L'altro vantaggio del digitale consistera' nel non dover aspettare un mese tra gli scatti e la visione delle dia sul tavolo luminoso...putroppo devo consegnarle e ritirarle personalmente e non sono sempre di passaggio al laboratorio...

L'impigrimento e' un rischio, di sicuro , anche se credo che le istantanee resteranno sempre delle istantanee e le fotografie "pensate" resterenno tali comunque. Se qualcuno pensa che al computer si possa fare tutto, si accomodi e poi verificheremo e confronteremo i risultati

Altro aspetto fondamentale, credo, e' la cosiddetta latitudine di posa hce nel digitale ormai si dice (che fa tanto figo) dinamic range...
La nuova Canon Eos 1D mk II dovrebbe avere un DR attorno a 9 che incomincia ad essere accettabile...

A presto

Ettore

Inviato: 20/2/2004 9:10
.........
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Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
A proposito di instant feedback: domani comincia la nostra avventura con le pellicole Polaroid, quelle che Roberto definisce "la versione analogica del digitale" , ho finalmente una scatola di Type 52 e non vedo l'ora di fare qualche prova...ma ci pensate che idea affascinante sapere che al mondo esiste ed esisterà  solo una, e dico una, stampa della foto che hai scattato, oggetto unico e raro, soprattutto se paragonato alla noiosissima omologazione del digitale e alla sua altrettanto noiosissima possibilità  di riproduzioni infinitamente e sempre uguali che tutti sbandierano come un pregio ma io adesso nutro dei forti dubbi a riguardo...

Inviato: 20/2/2004 17:48
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ottimo Marco, cosa c'è di meglio che scatenare dei flames tra digitali e analogici?
E' un pò come ciao darwin con Bonolis con le due fazioni opposte che si scannano!
Con me sfondi una porta aperta in quanto sono veramente ambivalente, amo la fotografia in generale, a prescindere dal tipo di strumenti.
O meglio , amo anche molto gli strumenti fotografici in generale, per la precisione meccanica e/o elettronica e per quello che fanno, cioè "fissare" su un supporto un attimo della mia esistenza vissuta.

La polaroid? Fantastico! Il tuo "anacronismo" consapevole e provocatorio mi entusiasma. A proposito di anacornismi un'altra immagine che mi è rimasta impressa è Cris Jordan che gira per Seattle con la 12x24 !

Certo dell'attimo fissato su Polaroid ne esisterà  un solo esemplare al mondo, ma non ti disturba il fatto che da qui a 15-20 anni la tua foto sarà  sbiadita? Col digitale non succederebbe
Scherzo naturalmente, spero di vederla presto....

A proposito, ma come verrebbe la tua foto del Gran Canyon cover del sito su Ciba? Da urlo!

Inviato: 20/2/2004 19:57
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Utente non più registrato
Ciao a tutti e ciao Roberto, grazie per avermi indcato questo forum, mi sento già  a casa.....
Indubbiamente quello di qui parlate voi quanto dite instant feedback è il motivo principale per cui sono passato a digitale, inizialmente con una compatta poi con una DRL Fuji S2 pro, però e c'è sempre un però..........un giorno riprendendo in mano una DIA Velvia 6x4,5 mi sono venuti gli occhi lucidi, non so voi ma io quando scatto con il digitale, non fotografo ma raccolgo immagini, non riesco a pensare per cui faccio foto scontate e con poca sodisfazione da parte mia. COnsiderando il comportamento linear del CCD che limita il bilanciamento delle luci nella foto e considerando che non traggo soddisfazione e non mi si innesca la creatività  quando scatto con la possibilità  dell'instant feedback ho "ritornato" la Fuji S2pro e mi sono preso una Hassy 500C/M con un 150CF e un 50CF, mi sono però tenuto una cooolpix 5400 tanto per avere i vantaggi del sopracitato feedback e tanto per usarla come esposimetro.Opss....scusate sto mettendo troppa carne al fuoco , vorrei sapere da voi se, siete più creativi con una folding 4x5 oppure una MF oppure con una DRL? Adesso devo proprio scappare, ciao a tutti e alla prossima

Inviato: 21/2/2004 20:21
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Prima di tutto lasciate che presenti manu_puma al resto del forum: è un mio caro collega di lavoro con cui condivido l'hobby di scialaquare danaro in attrezzature fotografiche ???

Personalmente sono + creativo con la folding , subito dopo hassy flexbody, poi hassy 501C , 35mm e poi il digitale.

Gratificazione: la stessa classifica (proporzionale all'area del negativo insomma)

Se devo fare la classifica dello stress in fase di scatto, beh allora devo ribaltare l'ordine!

In effetti sono anch'io molto dibattuto se continuare a battere la via della reflex digitale e arrivo sempre alla conclusione che il cuore mi dice di venderla ma la mente lo impedisce, soprattutto perchè penso abbia delle potenzialità  enormi. Il caso enunciato da Ettore è esemplare, ci sono campi della fotografia in cui il digitale è impagabile (se devo essere onesto però, non sono i campi in cui attualmente mi sto cimentando :( )

Inviato: 21/2/2004 22:10
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Da SAN CARLO TO
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Spero che interpreterete la mia provocazione come tale...
Non credete che le vostre esperienze (sebbene superiori alle mie...) siano un po' marginali?
Entrambi avete avuto a che fare con la stessa macchina (ottima per altro...), stesso sensore, stesso CCD, stessa dimensione di sensore, ecc...
Il mondo dei sensori e' sempre piu' vasto sia per dimensioni ( fattori 1, 1,3, 1,5, 1,6, 2...solo per le reflex "35 mm") sia per tecnologie utilizzate (CCD, CMOS, Foevon, ecc.).
Non parliamo poi dei dorsi digitali per corpi medio formato...

Io non ho esperienze dirette di tutte queste variabili ma credo che le risposte in termini di risoluzione e di comportamenti lineari e non siano variegate e decisamente sfaccettate...

Spero di poter fare delle prove incrociate (tra di noi) non appena avro' per le mani la mia reflex digitale che spero possa apportare nuovi dati alle nostre discussioni.

A parte i costi sono molto interessato al futuro dei dorsi digitali dei quali potete leggere anche su www.luminous-landscape.com.

Buona Domenica

Ettore

Inviato: 22/2/2004 14:28
.........
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Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Prima di tutto benvenuto a manu_puma, è un vero piacere averti tra di noi!!
Come dice giustamente dice Roberto io sono un "reazionario" consapevole, quindi devi prendere le mie parole con le pinze ma...non troppo
Solo un sistema fotografico a grande formato ti consente il massimo della qualità  ed il massimo della libertà  creativa, su questo penso che nessuno qui abbia dei dubbi: massima qualità  per via della maggiore superficie impressionata, c'è poco da fare, non esiste niente al mondo che puà competere con una lastra 8x10" se non una lastra di dimensioni maggiori; massima libertà  creativa grazie all'uso dei movimenti che, è bene sempre ricordarlo, non servono solo per applicare Scheimpflug, ma anche per modificare le proporzioni e le dimensioni tra e degli oggetti, per applicare le sfocature controllate, e cito solamente un paio delle molteplici applicazioni creative di un banco ottico.
Quando sei sotto il telo nero hai tutti gli strumenti per avere il controllo creativo completo sull'immagine, poi sta a noi decidere se applicarli o no, ma anche questa è una scelta creativa e, ripeto, non esiste nessun altro sistema che ti possa garantire questo, io proprio impazzirei con una reflex che il massimo che posso fare è puntarla in alto o in basso, a destra o a sinistra, mi sentirei veramente "amputato" della mia creatività  fotografica...
Sapete tutti che non ho proprio niente contro il digitale, anzi!!, è proprio grazie al digitale che oggi posso stampare le nostre lastre 4x5" comodamente seduto alla scrivania e senza avvelenarmi con le sostanze chimiche in camera oscura, però vedo un mondo che si scanna sulle dimensioni dei sensori CCD, nuove tecnologie, nuovi standard di conversione digitale delle immagini, il tutto oserei dire fomentato dalle case produttrici che, sempre in gara gara tra di loro nel produrre tecnologia sempre nuova in realtà  sono solo in gara con il mercato, ed è palese che sia un lucidissimo piano commerciale per spremere come si deve la nuova gallina dalle uova d'oro (la febbre digitale) e spremere come si deve anche noi, che da "consumatori", passatemi la battuta, siamo ormai "consumati e consunti", vedo tutto questo dicevo e non capisco (o meglio, lo capisco benissimo, hanno interesse a non dirlo!!) perchè nessuno di questi signori dica che comunque la si metta, da qualsiasi parte la si guardi, il massimo della qualità  e della libertà  creativa la si ha solo con il grande formato, poi se uno non lo vuole utilizzare perchè è lento, complesso, non fa per lui, questo è un'altro discorso, però così facendo si tace una verità  e il livello di consapevolezza e della qualità  è destinato inevitabilmente a scendere...e comunque se loro non lo dicono, allora lo dico io ...

Inviato: 24/2/2004 9:15
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Utente non più registrato
Ciao a tutti! Si, bisogna precisare innanzi tutto che come dice Jarabe de Palo "Todo depende".....nel senso che per ogni tipo di fotografia e soggetto un tipo di attrezzatura presenta dei vantaggi rispetto ad un altro. Parliamo ad esempio di caccia fotografica, due anni fa durante un mio delirio esplorativo fotografico ho acquistato un canon 300 f/2,8 L USM con il duplicatore EF 2x sempre dedicato e corpo 1n, per assecondare la mia sete, mai placata, si caccia fotografica; quando la DOmenica mattina ti svegli alle 2,30 arrivi a bordo della palude, monti al buio il capanno con le mani dure dal freddo e le viti a galetto dei sostegni che non si svitano, poi attendi, seduto al buio, assaporando ogni suono ogni canto gallegiante su un mare di silenzio e finalmente......arriva la luce........AH.....che bella la luce tenue e via via aumenta cacciando i demoni della notte.........beh inizi a fotografare le anatre, i moriglioni, occhi cotti e garzette ma ti accorgi che lavori con tempi di otturazione troppo lunghi con evidente rischio di mosso. Non potendo cambiare rullo on-fly e non avendo un secondo corpo macchina ma disponendo di una DSRL cambi in un baleno ISO da 100 a 800 con una grana contenuta e colori saturi e risolvi il porblema. Poi vogliamo condiderare il peso di un 500 f/4 o un 300 f/2,8 e una full frame e invece un 100-400L IS USM che diventa un 160-640 stabilizzato? Eh si per chi come me ama il tele il fattore 1,6x derivande dalle dimensioni del ccd è una vera manna dal cielo. COsì viaggi "leggero" con una pellicola digitale elasticissima e la possibilità  di vedere subito ed eventualmente correggere. No per la caccia fotografica non c'è storia il digitale regna sovrano. Anche per il giornalismo, il matrimonio, la macro, e il ritratto non c'è storia i vantaggi del digitale sono schiaccianti e viene meno un grosso difetto del sistema al "silicio" sapete quale? Se il genere di fotografia che si sta facendo ha un soggetto che riempie bene il fotogramma e che attira l'attenzione su di se, il fatto che il ccd sia lineare con le luci passa in secondo piano e vincono e regnano i vantaggi di qui sopra, purtroppo questo non vale per il paesaggio e per questo resisterà  ancora la pellicola.....ragazzi vi lascio........ ciao!!!!!!!

Inviato: 24/2/2004 12:41
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Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
Concordo con te sui "generi" fotografici in cui il digitale è una comodità  e presenta anche alcuni vantaggi, tutti meno uno: il ritratto...negli ultimi 5 anni le cose più interessanti (leggi: che hanno saputo cioè inventare nuovi linguaggi) che ho visto nel campo del ritratto sono state fatte da fotografi che utilizzano esclusivamente il grande formato, come se l'introspezione, la difficoltà  ed i tempi necessari per utilizzare un banco ottico amplifichino in qualche modo l'empatia e le fusione tra i due "attori", fotografo e persona ritratta...come non citare poi i fotografi di ritratto che utilizzano le due mitiche "ultra large format" costruite dalla Polaroid, la 20x24" e la 40x80" (cioè 50x60 cm. e 100x200 cm.) con grande gioa delle gallerie fine art...ragazzi una delle 20x24" è a Milano, per la "modica" cifra di 500 euro al giorno possiamo toglierci qualche sassolino dalla scarpa in quanto a dettaglio, risoluzione e assenza totale di grana

Inviato: 24/2/2004 14:02
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Utente non più registrato
:p Hai ragione Marco, mi sono sbagliato, anche io la penso come te. Riallacciandomi al mio primo intervento, credo che la difficoltà  delle regolazioni manuali, l'impossibilità  di vedere in real time il risultato, ci spingano, o almeno nel mio caso è così, a "tirare" fuori la parte artistica di tutti noi, la vera parte istintiva quella più sensibile. Il ritratto è un rapporto tra due persone appunto il soggetto ed il fotografo, uno scambio di sguardi e lo sforzo da parte del fotografo come di "allungare le antenne" della sensibilità  e di entrare in "contatto" con il soggetto per fotografargli la vera espressione. Sono timido di natura ed il ritratto mi risulta sempre difficile ma ne sono attratto.... ciao

Inviato: 24/2/2004 15:36
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