...la butto lì...se misuro con un luxmetro la luce emessa dal mio tavolo luminoso ( è autocostruito con dei piccoli neon quindi la sorgente luminosa non è proprio stabile ma supponiamo lo sia ) facendo in modo di concentrarmi su una zona precisa e schermando il più possibile la misura, poi sulla stessa zona misuro la luce trasmessa posizionando sotto il luxmetro la pellicola con una densità  uniforme ottenuta con un diffusore sull'obiettivo e faccio il magico rapporto dei valori ottenuti, valore senza fratto valore con e poi il logaritmo ( la densita è una misura su scala logaritmica per comodità  ), che succede? ...non dovrebbe essere la stessa cosa?...e se così fosse il fatto che i luxmetri in commercio hanno un errore sulla misura di +/- 5% quanto influirebbe?...scusate le domande ma reputo che per lo zonale il densitometro sia indispensabile, ma quanto costano( finora ho fatto lo stesso con il mio spot usando il suggerimento di nadir )!!!...grazie per le risposte
graziano

L'errore medio che introdurresti rende inutile tuta la tua fatica, dovresti ridurre il margine di errore di un fattore dieci per cominciare.... quindi niente scorciatoie economiche ad un buon densitometro a trasmissione. Spiacente.

Basterebbe un esposimetro professionale elettronico.
Ogni variazione di uno stop corrisponde a 0,3 sulla scala logaritmica.
Quindi un 1/3 di stop corrisponde a 0,10 sempre su scala logaritmica.
Sapendo questo, con un esposimetro elettronico tipo Mastersix o simili potresti calcolare le densità  della pellicola, partendo dalla misura del velo della pellicola (pellicola trasparente, ovvero scatto nullo).
In pratica quando la pellicola avrà  la densità  di 0,1 sopra il velo, come densità , l' esposimetro segnerà  una differenza di 1/3 di stop, avrai trovato la classica Zona IV e la sensibilità  della pellicola con quello sviluppo.
Immagino è soprattutto per questo che desideri la densità , ma comunque puoi trovarti anche gli altri valori (la Zona V e VII) per avere una idea anche del contrasto.
Fondamentale, che il piano luminoso abbia una luce costante.

Citazione:
mi è sfuggito qualcosa ?
mi sembra mooolto approssimativo ..... e cmq la zona per la sensibilità  e la I.
Ciao
Stefano

Citazione:

In teoria è così (a parte la giusta osservazione di Stefano, circa la Zona I e non la IV), ma in pratica ha ragione ellemme. Le variazioni sono troppo piccole per essere esattamente registrate da un esposimetro (anche da quelli elettronici con "precisione" di 1/10 di diaframma). I veri densitometri sono in grado di individuare differenze di densità  di 0,005. Molto inferiori a quelle registrate da un esposimetro esterno.
Già  solo il problema che poni , di una fonte di luce assolutamente costante, non è così semplice da risolvere (infatti i densitometri hanno una fonte di luce propria e calibrata).
Purtroppo, per averci provato anche io, con risultati non utilizzabili, devo convenire che non ci sono scorciatoie all'acquisto di un vero densitometro.

Citazione:


Teoricamente è possibile misurare anche così,anche se in maniera piuttosto empirica.
Su "il negativo" di AA (pag.223) viene spiegata questa procedura.
La I zona dovrebbe avere una densità  "netta" di 0,10 al di sopra della base + velo,e dovrebbe corrispondere a 1/3 di diaframma.
Anch'io,come Luciano, ho provato e mi associo al suo pensiero...

Paolo

Vero, la Zona I (-4 stop dal grigio medio, da qui il mio lapsus).
Un altro escamotage è trovarlo empiricamente sotto la luce dell' ingranditore.
Mi spiego: si eseguono varie esposizioni intorno alla Zona I variando di 1/3 di stop (esempio da -5 stop a -3 stop) con la pellicola da testare.
Dopo lo sviluppo, si dispone sotto l' ingranditore la pellicola con lo scatto nullo (ovvero trasparente) e trovare "sperimentalmente" (leggi: il classico provino) il tempo di esposizione" minimo" per avere nero pieno.
Esempio, se ad f:8 ad un certa altezza della testa si avrà  un tempo di 20 secondi per avere una copia nera ed a poco più si avrebbe una leggera differenza, rimanere a questo tempo di esposizione trovato.
Dopo, stampare via via, le varie esposizioni eseguite in ripresa con la pellicola fino a quando non si avrà  trovato una lieve differenza in stampa: a quella esposizione in ripresa corrisponde la Zona I, la base per avere la sensibilità  della pellicola.
E' un metodo pratico, che prende in considerazione la sinergia sia della pellicola ed il suo sviluppo, sia l' ingranditore e la qualità  della sua luce (condensatore o diffusa).
Certo, avere un densitometro è meglio e magari è facile trovarlo usato, ma con un esposimetro preciso ed il metodo su descritto...si potrebbe avere una buona base di partenza.

Avere comunque uno stabilizzatore per la corrente (un gruppo di continuità ?) e per l' ingranditore e per il visore, dovrebbe superare il problema della mancanza di precisione.
Al limite, la luce solare costante a metà  giornata...tanto non è che ogni giorno misuriamo la densità  della pellicola.
Altro escamotage, ma non so fino a quanto valido, usare un esposimetro spot studiato per la misurazione sotto la luce ingranditore: teoricamente anch' esso potrebbe misurare le variazioni con precisione, ma non ho indagato, visto che da una vita che non stampo il bianco e nero.
Purtroppo.

...concordo con luciano ed ellemme; avevo sollevato la questione proprio perchè è da circa sei mesi che misuro la densità  usando il mio esposimetro spot sekonic ( misura fino ad 1/10 di stop) notando:
1) spesso la misura oscilla, ad esempio 11 e 5 e 11 4...quale fra le due?.
2)chi mi dice che il mio esposimetro sia ben tarato; i densitometri hanno appresso le strip di controllo che servono proprio per la taratura ( e sono garantite due anni ).
3) lasciamo perdere il discorso sui tavoli luminosi, prima usavo un tavolo da me costruito con dei neon...un macello, ora uso un tavolo con lampade ad incandescenza opaline più stabili...risultato compro un densitometro...certamente con lo spot posso avere un'idea abbastanza precisa sulla misura ma se la faccio due o tre volte sullo stesso negativo ottengo diversi risultati che ,ad esempio, in zona I rompono le... ( 0.08 oppure 0.10 o 0.11 etc etc )...a questo proposito ho visto su ebay ( nuovo costa quanto la mia moto ) alcuni modelli interessanti ma quasi tutti senza le strip di controllo: sapete dove potrei aquistarle in italia ad esempio della x-rite oppure techkon?...per la taratura di riflessione potrebbero andare bene le strisce KodaK? e per la trasmissione? grazie
graziano

Ciao a tutti
vi segnalo che è anche possibile usare lo scanner come se fosse un densitometro con un errore veramente minimo rispetto alle letture di un densitometro vero e proprio!
avevo aperto un topic a questo proposito qui su fotoavventure e poi anche su photoactivity
il topic non l'ho aggiornato con le ultime valutazioni fatte, ma penso che sia comunque abbastanza chiaro il procedimento. se avete domande fate pure
dopo la tesi (quindi ad agosto) scriverà un articoletto a questo proposito in modo da essere utile a più persone

ciao
daniele

Qualcuno mi sa dire da chi potrei rivolgermi per misurare le densità  delle pellicole per i vari test sistema zonale???
Naturlamente pagando...

Ciao,

se mi spedisci i negativi te li misuro io ... aggratisse.

ciao
alessio

Citazione:

Cerca di non essere molto logaritmico....
Ciao,
Renzo

Ciao Alessio, grazie mille!!!!! WOW!!!