Dopo lunga riflessione mi sono deciso di passare dal digitale al MF analogico intenzionato di sviluppare da me i negativi BN e le diapositive chiaramente ad un lab. Problemi di spazio non mi permettono di avere una camera oscura per cui l'intenzione è quella di scansionare i negativi con un epson v7oo, considerato buono fino ad ingrandimenti 7x e stampe 30x40, il massimo che riesco ad ottenere.
Ora il dubbio è diapositiva o BN ? O meglio, cosiderate le opportunità  che offre PS e i vari plugin nel convertire in BN anche il colore, è meglio fotografare a colori o usare direttamente pellicole in BN ?
E qualitativamente nella scansione ottengo risultati migliori con diapositive o pellicole in BN ?
Grazie fin da ora per la vostra attenzione e le risposte.

Ciao Andrea

Personalmente non rinuncerei a svilupparmi il b/n perché -a parte il fatto che mi diverte e rilassa- credo che tutto sommato sia più semplice scegliere le variabili pellicola-rivelatore-tempo-temperatura-agitazione per ottenere il risultato che si ha in testa, piuttosto che ricercarlo in camera chiara. Almeno, questo è un discorso che vale per me e probabilmente per tutti coloro che hanno una discreta consuetudine in CO; non so, forse chi comincia a lavorare con il b/n direttamente in CC non ha nessun problema a sapere dove puà/vuole arrivare e come. Senza dubbio è interessante verificare come cambia l'impatto estetico cambiando le variabili in CC: se si creano nuove forme estetiche oppure se si ricalcano quelle ottenibili in CO: non ho esperienza in tal senso, ma sono curioso.

In genere sono maggiormente soddisfatto della resa delle mie scansioni da negativo b/n, probabilmente per il semplice motivo che non c'è da gestire il colore. Ad ogni modo le trovo molto più rispondenti all'originale argentico rispetto a quanto mi accade di vedere quando scansiono le dia.

C'è però una cosa che non capisco: come sia possibile pensare di scegliere di esprimersi a colori o in b/n a seconda della facilità  e/o del risultato del processo di scansione .


Andrea

Scusa, ma hai già  effettuato il cambio da digitale ad analogico?
Perchè, se sei ancora in fase di progetto, mi permetterei di consigliarti di fermarti un attimo, e riflettere sul senso di passare all'analogico, per poi scansionare il tutto e tornare ad avere un file digitale.
A mio parere è una strada alquanto tortuosa...
Il BN è bellissimo, come molti che continuano ad usarlo ti potranno confermare; e puà essere applicato in una catena totalmente analogica, o digitale o anche ibrida.
Però sui migliori risulati che si ottengono da una catena ibrida, piuttosto che da una totalmente digitale, personalmente ho qualche dubbio. Tranne casi particolari, tipo la crezione digitale di negativi in grandi dimensioni da utilizzare poi per l'applicazione di stampe a contatto o di antiche tecniche di stampa.

Andrea...
Personalmente non rinuncerei a svilupparmi il b/n perché -a parte il fatto che mi diverte e rilassa- credo che tutto
sommato sia più semplice scegliere le variabili pellicola-rivelatore-tempo-temperatura-agitazione per ottenere il risultato che si ha in testa, piuttosto che ricercarlo in camera chiara....

Sicuramente come dici te Andrea l'idea di potermi sviluppare le pellicole in BN mi porterà  a conoscere un mondo nuovo, poi col tempo e acquisendo esperienza mi permetterà  di saper ottenere con combinazione di pellicole, sviluppi ecc. ecc. risultati ricercati. Sperimenterà e sperimenterà e mi diverterà.

Andrea...
C'è però una cosa che non capisco: come sia possibile pensare di scegliere di esprimersi a colori o in b/n a seconda della facilità  e/o del risultato del processo di scansione....

Fino ad ora il mio apprendimento è di file digitali e camera chiara. E da lì parti sempre con una immagine a colori, magari ragionata per un risultato in BN ma sempre a colori.
Per ora riesco a controllare le variabili in gioco
nel digitale e posso intervenire comodamente con vari possibilità  sui filtraggi per ottenere gradazioni di grigi diverse. Cosa che da un file direttamente in BN non è possibile se non all'origine applicando filtri di vario genere sulle ottiche. E gli interventi successivi in CC in questo caso riguardano solo contrasto gamma mascherature luminosità . (se sparo ca.. ditemelo, magari sto ragionando in modo sbagliato).

Luciano...
Perchè, se sei ancora in fase di progetto, mi permetterei di consigliarti di fermarti un attimo, e riflettere sul senso di passare all'analogico, per poi scansionare il tutto e tornare ad avere un file digitale...

Purtroppo lì devo arrivare per il semplice fatto che non posso allestirmi una camera oscura. (magari avessi lo spazio sufficiente)

Fino ad ora ho utilizzato una canon 20D, quello che riesco ad ottenere non è malaccio. Però ho fatto queste considerazioni. I file che ottengo sono di 3504x2336 pixel che rapportati ad una stampa senza intervenire in interpolazioni si riducono a stampe di 24,72x16,48 cm.
Ho visto che con una scansione da un negativo 6x6 a 3200 dpi, (leggendo la recensione di Ferdinando sul v700) riesco a produrre un file da 7528x7528 pixel circa. E questo già  mi garantisce una stampa 30x40 cm senza ridimensionare.
Se ho fatto considerazioni sbagliate sulle possibilità  di ottenere un file digitale migliore ditemelo.

Attendo con piacere altri vostri consigli

PS: Mi dimenticavo... è una goduria unica osservare la scena da un pozzetto di una 6x6 che dal mirino della 20D.

Ciao Andrea

Io uso il sistema ibrido...ma devo dire che le conversioni b/n che faccio dalle dia a colori spesso non mi convincono per niente, anche usando i plugin più sofisticati. La scansione diretta di una pellicola in b/n mi piace molto di più...però è un discorso che mi interessa. Anche io trovavo comoda l'idea di usare esclusivamente la Velvia e poi fare le conversioni b/n di quelle che ritenevo adatte...ma il risultato finora non mi convince.