Ugo Mulas La scena dell'arte.

Sono tre mostre in parziale sovrapposizione.
Si comincia il 4 dicembre a Roma al Maxxi, il neonato Museo Nazionale per l'Arte del XXI secolo. Poi il 5 dicembre al PAC di Milano. E dal 28 giugno alla GAM di Torino. I torinesi, anche se dovranno attendere di piu', avranno la fortuna di vedere l'unione delle due mostre di Roma e Milano.

Per quanto riguarda il Maxxi di Roma ci sono passato oggi pomeriggio per curiosare. Sulla porta c'era un cartello (ovvero un foglio scarabocchiato) con scritto "museo chiuso" e dentro operai al lavoro. Speriamo bene..

Questo è un must.
Grazie per la segnalazione, me lo metto in agenda.

Ciao.

Grazie mille per la segnalazione, quando la mostra sarà  a Torino andrà a vederla.
Riusciro ad aspettare ?

Per chi non conoscesse l'opera di Mulas (lo abbiamo qualche volta citato qui, ma forse mai analizzato/discusso) consiglio una visita al sito ufficiale.

Oltre a un po' di immagini (piccoline in verita') c'e' una buona disponibilita' di testi sia suoi che sulla sua opera.

Siamo andati alla mostra ieri mattina con Mauro/Galeno e le consorti. Per me e' stato anche una sorta di pellegrinaggio, dato che proprio un libro di immagini di Mulas, con una lunga intervista e note critiche di Arturo Carlo Quintavalle, e' stato il primo libro di Fotografia (dopo un po' di riviste e manuali) che mi comprai nei lontani anni settanta.

Mostra di notevole estensione (non oso immaginare cosa sara' quella di Torino..) che approfondisce il tema del suo rapporto con gli artisti, soprattutto quelli incontrati/conosciuti alla Biennale di Venezia, con qualcosa anche degli esordi al Bar Giamaica e le Verifiche finali (arrivato alle ultime due, anche se non era probabilmente quello l'intendimento dell'Autore, non sono riuscito a ricacciare indietro un certo qual magone..).

Notevolissimo lo spazio espositivo, anche se le luci non sempre erano impeccabili. Comunque, se questi sono gli esordi del Maxxi, si puo' solo ben sperare (e mostra gratuita, il che non guasta..)

All'interno dello spazio, una saletta dedicata alle 15 opere finaliste del premio fotografico Atlante Italiano007 Rischio Paesaggio.
Piuttosto interessante, anche se non posso non rilevare come, dei tre lavori primi classificati, due li avessi giudicati tra i meno significativi del lotto.. evidentemente mi sto perdendo qualcosa negli sviluppi della fotografia contemporanea..

su Mulas si stanno concentrando interessi diversi, é recente un articolo di Paolo Fabbri (uno dei padri della semiotica italiana) sul suo lavoro Verifiche (la si trova sul sito dell'aiss).
L'interesse nella critica ha già  i suoi anni, ma che arrivino anche le mostre é un segnale di una presa in carico di maggior peso del suo lavoro, nelle sue diverse manifestazione. Aspetto che arrivi a Torino. Se qualche fotoavventuriero ne ha voglia di andare a vederla insieme ben venga.
bs
marco

Non e' escluso che un salto a Torino possa farcelo a Luglio.. vedremo.

Devo fare ammenda di una inesattezza sostanziale nel mio riferire sulle attivita' del Maxxi. Il nucleo iniziale del Museo e' infatti attivo dal 2002, quindi proprio neonato come polo espositivo non lo si puo' definire.. Queste le mostre tenute fino ad oggi.

Comunque il corpo principale, uno spazio espositivo (nonche' centro culturale) assai piu' grande e articolato dell'attuale, e' tuttora in fase di realizzazione, e in questo senso il "vero" Maxxi deve ancora vedere la luce..

Contatemi pure per una visita alla mostra di Torino. Se posso aggregarmi, così mi presento anche come persona (fisica)!


Saluti,
Alessandro

La mostra sarà  a Luglio (se non sbaglio) su
www.informatissima.it lo si rintraccia facilmente.
Direi che in ogni caso per i torinesi, se ci si vuole vedere qualche volta (lo dico poi non ci sarà mai...ma ci provo) per due chiacchere fotografiche e due spaghi ben venga. Fate sapere!
bs
marco

segnalo anche il libro appena uscito su ugo mulasCitazione:

Vista ieri al PAC di Milano, davvero molto interessante e abbastanza ben allestita. Certo però che lui era davvero molto cerebrale e molto "fotografo"; i non fotografi non possono secondo me cogliere certi dettagli fondamentali e totalmente interni alla tecnica, a meno che non siano opportunamente istruiti e guidati: mi riferisco soprattutto al complesso di opere chiamato "Verifiche" che rappresenta un momento fondamentale nella sua poetica. Più godibili, forse, le immagini riferite all'opera degli artisti suoi contemporanei, come Fontana o Liechtenstein, e all'epoca del Giamaica.