Tutti conoscete il provinatore, quella specie di libretto con sei finestre e relativi sportellini venduto sotto varie marche Hama, Ilford ecc. con cui prima di stampare un 50x60 (per es.) si provano varie esposizioni su di una striscia di carta per valutare il giusto risultato finale. Ora la stessa cosa si potrebbe fare con la stampa digitale. Ovviamente intendo delle "strisce" a grandezza naturale con tarature diverse su un unico foglio stampate tutte insieme. Prima di comunicarvi la mia procedura, qualcuno ha fatto esperienze in tal senso? ciao daniele

Photoshop ha la funzione contact sheet

...e volendo ti ci mette anche i titoli delle foto...
Ciao,
Renzo

non sto parlando di un equivalente dei provini a contatto, forse non avete letto attentamente. Intendo prove di stampa finale.

ma se hai di una immagine piu' versioni, calibrate in modo diverso, PS te le stampa a dimensioni diverse, come vuoi tu, secondo quante ne entrano in una pagina. Magari te le stampa a bassa risoluzione, e questo e' quello che tu non vuoi, perche' a quel che ho capito tu vuoi dei provini che rispecchino la qualita' finale.
Dicci allora come fai tu, siamo tutti orecchi.
Ciao,
Renzo

Citazione:

caro Renzo, non ho alcun problema a dirti come faccio e perchè. Ma la mia intenzione era quella di "scoprire" quanto delle esperienze di CO tradizionale ognuno di noi le ha trasferite nel digitale. Oltre ad avere il piacere di parlare con voi. Per la verità  mi aspettavo qualcosina di più, forse sarà  per via delle ferie. Comunque vediamo se altri partecipano a questo argomento, poi sempre disponibile a dirti come faccio (ma è il segreto di Pulcinella). Ciao daniele

Il mio workflow (riassumendo) e' il seguente:

1) Individuo sulla foto da stampare una striscia (circa 1-2cm) che possibilmente comprenda zone problematiche (alte/basse luci)
2) La duplico in un'altra finestra attivando il softproof
3) Editing minimale per far matchare il piu' possibile la versione con softproof attivato a quella senza softproof (anche utilizzando profili di stampa non si e' mai soddisfatti...)
4) Stampo la striscia a grandezza naturale.
5) Eventuale editing gamma e ritorno al punto 3 fino a "soddisfazione".

Ciao.

abbi pazienza Daniele, avevo letto male la tua domanda. In effetti il provinatore non l'ho mai usato in CO, o perlomeno mi limito a una striscia che espongo ad intervalli di 1 secondo eventualmente ripetuta ad intervalli piu' brevi nelle zone piu' difficili.
In digitale niente di tutto questo, anzi, faccio al contrario, rimpiccolisco l'immagine e guardo l'effetto globale delle variazioni tonali che apporto, perche' ho notato che se c'e' una dominante o un errore di contrasto lo si nota di piu' in una....... grande miniatura.
Una volta che ho visto che puo' andare bene ingrandisco un particolare e controllo il dettaglio. Se non va bene riparto da capo.
Nel digitale, il fatto che non ci sia spreco economico di materiale probabilmente condiziona il mio modo di operare e di agire in modo diverso dal procedimento chinico.
Ciao,
Renzo

Eh si Daniele, la gente è in ferie, non sono mica tanti i "disperati" come noi che alla prima settimana di agosto sono ancora qui ...

Cmq, se ho capito bene la tua domanda, questo è quello che faccio io: faccio 3/4 versioni della stessa immagine cambiando a seconda dei casi tonalità /contrasto/saturazione/luminosità , poi le copio/incollo su un singolo foglio/documento che poi stampo.
Avrà così un foglio A3 con una serie di immagini una diversa dall'altra e da cui posso scegliere quella che mi soddisfa di più.
Debbo anche confessare che questo è un procedimento che applico molto raramente, di solito sono abbastanza lucido sulle operazioni ed i risultati del fotoritocco, tendenzialmente preferisco di gran lunga una stampa di prova 30x40cm, per come lavoro io è molto più "chiara" nell'aiutarmi ad individuare e correggere eventuali errori o aspetti che non mi convincono rispetto a tante piccole immagini.

La procedura che uso penso sia più simile a quella descritta da Gio (se ho capito bene)ritengo sia importante mantenere la stessa risoluzione e dimensione della stampa finale perchè talvolta (dipende dalle operazioni che uno esegue) photoshop puà ricampionare o interpolare l'immagine. Per rispondere a Renzo secondo me c'è anche un risparmio di materiali se lo fai in una passata su di un foglio. Insomma una prova di stampa pari pari come in camera oscura. Peccato è finita subito! Ciao alla prossima