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1 Utenti anonimi
Re: Tecnologia e Usabilità |
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Utente non più registrato
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Da parte mia credo che il discorso sui pc sia fuorviante.
Assumo un fatto: il computer è allo stato attuale una macchina di complessità hardware tale, da non poter essere completamente nota ad una singola persona, nè ad un gruppo ristretto. Parliamo anche del software, che oltre a dover far funzionare la macchina e rendersi "fruibile" dall'utente (di qualunque livello esso sia), è costretto a conoscere e far funzionare migliaia di periferiche diverse, che raramente rispettano gli standard, e le cui specifiche dichiarate spesso non sono sufficienti per dare garanzie... Restando sul software e senza entrare in particolari difficili, c'è il problema della programmazione e delle librerie: tante, troppe e conflittuali. Pesante assenza di standard, e pochissimo uso di quelli esistenti (per scelte commerciali o per pura ignoranza, e molti se ne vantano), pesanti buchi di sicurezza e di funzionalità nelle stesse. La pessima programmazione è ovunque (anche nel kernel Linux!). Rendere semplice una macchina complessa è decisamente arduo, se poi ci mettiamo anche i chiodi che le aziende cercano di infilarsi reciprocamente nelle gomme... Questi problemi ci sono sempre stati, solo che con l'avanzare della tecnologia e con l'aumento delle righe di codice, crescono considerevolmente. Qualcuno ha tirato fuori il discorso delle macchine semplici (macchina da scrivere). I problemi sono due: 1) la macchina da scrivere non è più sufficiente per la maggior parte delle persone hanno bisogno di scrivere. 2) E' molto più economico produrre o acquistare una macchina che fa molte cose, piuttosto che molte macchine che ne fanno una sola. Quanto alle reflex, è vero che sono diventate complesse, ma vengono pensate sia per l'utente della domenica (avete presente la funzione tutto automatico della Canon?) che per il maniaco del controllo, che usa continuamente le funzioni avanzate. Se ci fosse un tasto per ogni cosa, non si potrebbero più impugnare. A volte l'ergonomia è pessima, concordo, andrebbe migliorata, ma non si possono pretendere miracoli. Per esempio odio non avere o non poter usare la ghiera dei diaframmi, pur sapendo che esistono ottimi motivi per eliminarne la meccanica. E' che girare il diaframma e i tempi mi veniva naturale, c'erano pure stampati i numeri: con le rotelle non so mai da che parte devo girare e mi tocca ancora andare per tentativi dopo anni di utilizzo Una cosa si potrebbe fare: compilare una lista di richieste e spedirla ai produttori.
Inviato: 26/9/2007 0:41
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Re: Tecnologia e Usabilità |
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Moderatore
Iscritto il:
8/2/2005 19:08 Messaggi:
5349
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L'uomo ha sempre cercato di dominare la complessità del suo mondo con lo strumento tecnologico, senza peraltro mai riuscirci del tutto; tuttavia questa patetica illusione ha ingenerato il progresso che non è poi così male.
Il mondo non è ergonomico e gli strumenti tecnologici spesso sono una analogia di questa caratteristica: lo strumento diviene complesso e scomodo da usare in quanto metafora del contesto in cui deve operare. Dopo queste considerazioni che valgono quel che valgono una piccola considerazione pratica: quello che mi fa girare i santissimi, all'interno di qualsivoglia categoria di strumenti e di tecniche non è tanto la loro sempre più complessa possibiità di operazioni complesse quanto la difficoltà , in questa parodia strumentale della complessità , di fare un'operazione semplice. Andrea
Inviato: 26/9/2007 1:39
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: Tecnologia e Usabilità |
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Iscritto il:
9/12/2004 21:10 Da Toscana
Messaggi:
8283
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Citazione:
Infatti secondo me una cosa intelligente e' lasciare quando possibile, esteticamente e funzionalmente le cose come sono sempre state salvo poi gestirle elettronicamente. Inoltre, non conosco le digitali a livello di reflex, ma ho preso in mano le compattine delle figlie e ho dovuto pederci un po' di tempo per capire le funzioni che si nascondevano dietro a diciture veramente ermetiche, almeno per un fotografo. E le spiegazioni sul libretto di istruzioni non erano piu' chiare perche' non spiegavano quello che effettivamente faceva la macchina ma solo e vagamente il risultato. Trovo che sarebbe stato meglio lasciare la definizione classica anche se per il neofita inizialmente ostica, e spiegare nelle istruzioni il comportamento della macchina e l'effetto ottenibile. Chi passa da una compatta ad una reflex penso abbia delle difficolta' perche' abituato ad una terminologia ( differente oltretutto da marca a marca ) che non ha riscontro nella classe superiore. Ciao, Renzo
Inviato: 26/9/2007 7:59
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