Citazione:

ecco. son d'accordo. Quando parlavo di PR, confinavo in una parola il fatto di riuscire a mettere a suo agio il soggetto, capirlo, conoscerlo alla velocità  della luce, individuare immediatamente chi è, e quando lo è. A meno che non si abbia una settimana di tempo. E questo va al di la delle tecnica fotografica ( parafrasando samuel).

Penso un'altra cosa. Nel caso di personaggi famosi o persone che sono abituate a vivere della propria immagine, e che di fotografi ne hanno incontrati molti, ci si puà aspettare che in fondo si sentano già  a loro agio in quella situazione ( di fronte all'obbiettivo) e che si possa lasciare spazio alla creatività  da entrambi i lati. Altrimenti no. Mi è capitato di fare alcuni ritratti ai componenti di un gruppo musicale emergente, ai quali non era mai capitato di doversi far fare dei ritratti. Sfondo di colore omogeneo e loro davanti all'obbiettivo. Risultato: fotosegnaletica!

Per cui deve esserci un mix di fattori. Penso che chiederà, per rompere il ghiaccio, all'inizio, se hanno gia fatto dei ritratti. Spiegherà loro anche la mia difficoltà , perchè non si sentano di fronte ad un mostro investigatore, facendo loro capire che sono umano. mah, vedremo...

ciao ale

Ciao,
perche' non fai loro simulare di suonare il proprio strumento? Cosi' assumono l'espressione tipica di quando sono in azione e li togli dall'imbarazzo....
Ciao,
Renzo

la data si avvicina. Visto che farà il servizio in esterni, mi consigliate di acquistare anche un lastolite? andranno tipo su una brochure, o sul sito dell'azienda, mi serve anche un flash? sembrano domande stupide, ma siccome attualmente posseggo solamente una d70s con un 18-70, mi chiedo cosa devo acquistare, cercando di fare acquisti mirati.
grazie!

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sono alcuni, tra gli innumerevoli links, in cui si possono trovare un pò di suggerimenti. Poi ci vuole un pò di passaggio dalla teoria alla pratica.

Ma per fare dei buoni ritratti non è necessario avere nè attrezzature complicate, nè costruire set complessi o con molti punti luce. Anzi, all'inizio, è meglio fare le cose più semplici possibile.

Citazione:

Grazie infinite Lou!

Di solito sono solo lettore ma questo topic mi ha intrigato parecchio....

Riguardo gli aspetti tecnico pratici anche io starei su una digitale con uno zoom, magari luminoso per fare dei buoni sfocati (è brutto quando i volti si mescolano agli ambienti circostanti anch'essi nitidi) e un flash orientabile; una volta dovevo fare dei ritratti in loco a dei tizi per una lista elettorale; senza sapere nulla del luogo dello spazio e delle luci me la sono cavata benissimo con la mia D80, un 24-85 e il flash sparato verso il soffitto.

Comunque penso che ci siano tantissimi approcci diversi al ritratto: banalizzando si spazia dallo "still life umano" al cogliere l'espressività  più intima e umana.
Per cogliere su pellicola quello che una persona ha di bello dovremmo prima saperlo vedere noi coi nostri occhi, non è questione di tecnica fotografica; è questione di sensibilità , rispetto della persona, tatto e genuina curiosità  verso chi ci sta davanti. Dobbiamo essere curiosi: solo così sapremo, con calma, vedere oltre gli imbarazzi, oltre il gelo, oltre la scorza di pelle... e a quel punto, con un pizzico di culo, potremo fare un bello scatto, uno di quelli speciali.
Io quando provo a fare qualche scatto e vedo che la persona è palesemente imbarazzata e irrigidita in posa da palo in c*** prima faccio finta di scattare, quasi a muzzo, per gioco: premo il pulsante del diaframma senza scattare, solo per fare il fatidico click che blocca le persone. Vedo come reagiscono per cercare intanto una strada percorribile. Piano piano mentre il gioco continua si innestano dinamiche di contatto, scherzi, battute.. insomma ci si scioglie tutti quanti finchè si arriva ad essere più disinvolti e naturali. A quel punto inizio a scattare davvero.

Grazie Luciano! Ho attivato il search e trovato questo topic interessante!!


Saluti.