Questo e' il lavoro fuori dalle sue normali committenze di questo fotografo che non conoscevo. Ho visto il libro oggi da Hoepli, l'ho sfogliato e se si supera il senso di disorientamento che le immagini cosi' mosse danno il risultato e' stato per me molto coinvolgente. Io ci ho trovato finalmente qualcosa di nuovo e molto fresco. Sembra un Gursky tutto traballante ... scherzo, ovviamente.

Le foto si possono vedere sul suo sito sotto la voce "Personal research". La user interface e' un po' barocca per i miei gusti ma non siamo qui a giudicare il suo sito ma la sua fotografia.

Magari non vi piacera', ma chi e' interessato a paesaggi urbani deve assolutamente darci almeno uno sguardo.

Alcune immagini sono indubbiamente interessanti, non solo per l'uso del mosso, ma anche per una sorta di composizione mutipla che trovo particolarmente riuscita.

Quello che non mi piace è la proposta delle immagini in una sorta di insalatona mista dove c'è di tutto: architettura, street, ritratti ambientati; tutto sullo stesso piano, una 'personal research' scoordinata e disordinata.


Andrea

Sarebbe utile trovare due righe di presentazione al lavoro. Messe così mi lasciano indifferente perchè non riesco a trovare una 'chiave di lettura'.
Concordo con Andrea sull'insalatona mista...anche se, molti lavori di tipo eterogeneo mi piacciono molto, ma fatti in maniera differente. A me questa è sembrata una selezione di scatti non legati fra loro, o sbaglio?
Mi riferisco ad autori come A.Soth, M.Power ed affini, dove intercalate a paesaggi, architetture, still life si trovano dei ritratti che vanno a formare un insieme che trovo molto significativo.
Mi piace leggerci una sorta di ritratto di una parte della nostra società  e della realtà  esplorata dal fotografo, in un'alternanza fra frammenti di dimensioni variabili, in grado, se letti alla dovuta scala, di rimandare ad un unico tema di fondo. Ci trovo l'intima connessione che lega, direttamente o indirettamente, l'universo di 'entità ' che ci circonda.
Indirettamente vi ho anche raccontato quello che attualmente ricerco nel mio fotografare ed 'esplorare' la realtà .
Marco, il libro che hai visto è composto dalle sole miltiesposizioni?
Ciao

Giorgio

Andrea Garuti
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2006 Damiani Editore
www.damianieditore.it

Il libro ce lo ho davanti perche' l'ho comprato.

Il sito e' stato segnalato solo per permettere uno sguardo rapido alle foto e, se ci si vede qualcosa di promettente, di andare in libreria a guardare il libro. Questo ha una lunga introduzione sia del fotografo che del tema trattato, ed e' quella l'opera da discutere, il sito era per me solo un comodo riferimento.

Ciao Marco, immaginavo che si trattava di un riferimento puramente indicativo. Lungi da me giudicare solo da una piccola galleria, che per altro sono ancora riuscito a decifrare: si tratta di un unico corpo di immagini o è una selezione più ampia? Comunque sia due parole le avrei lette volentieri.
So che senza avere il libro sottomano puà essere un discorso un pò zoppo, ma comunque mi piacerebbe sapere qual'è stata la tua impressione e cosa ti ha colpito positivamente del lavoro.
Ciao

Giorgio