Nei circoli d'oltreoceano si fa un gran parlar bene di questo libro di Michel Frizot

"Nouvelle histoire de la photographie"

che molti negli USA sostengono sia il sostituto del classico libri di Beaumont Newhall. Il fatto che gli americani elogino un libro di un francese lo rende ancora piu' interessante

Esiste la versione in inglese "A New History of Photography", ma non ho trovato una versione in italiano (il libro e' uscito un sette o otto anni fa in francese, con una riedizione nel 2001, se la memoria non mi tradisce).

Qualcuno ne sa qualcosa? Esiste in italiano? Vale la pena di spendere dei soldi quando uno ha gia' tre o quattro libri sull'argomento (Newhall, Zannier, Madesani,...). Si dice che sia molto valido nel trattare la fotografia dopo il 1970, cosa che i libri sopra fanno per niente o si esauriscono in una lista di nomi.

P.S. [OT] E' interessante notare che c'e una pubblicazione critica e storiografica imponente sulla musica e sull'arte figurativa degli ultimi trent'anni ma poco o niente sulla fotografia. La solita Cenerentola? [OT]

Quando lessi "Storia della fotografia" rimasi malissimo nel constatare quanto fosse "rimasta indietro" la storicizzazione della fotografia. Portato dall'entusiasmo proprio delle nuove passioni mi ero buttato sul Beaumont-Newhall in cerca di riferimenti e mi sembrava di avere l'occhio incollato ad un 300mm: chiarezza sul passato remoto, ma del tutto privo di riferimenti sulle vicinanze.
Mi sa che "A new history of photography" sarà  sotto l'albero...

Caro Marco, cari amici,
ci sono vari tipi di "storie della fotografia" e vari tipi di esigenze conoscitive. Si puà partite con i manualetti svelti, tascabili, tipo Mella o Keim, cronologie come quella classica dei Gernsheim, di Newhall, le varie di Zannier o quelle tematiche tipo "L'immagine fotografica" della collana "Storia d'Italia" della Einaudi. Altra cosa sono gli studi documentari come quelli di Marina Miraglia sulla fotografia torinese o, se permetti l'autocitazione, la mia sulla fotografia trentina, realizzate esclusivamente attraverso i documenti, sia fotografici che d'archivio, con il modello di ricerca storica scientifica: un po' pesantini, esaustivi fino a nuove scoperte, ma molto affidabili. Ci sono poi i tagli storico critici influenzati da varie ideologie, man mano cadute, tipo i volumetti degli Editori Riuniti di taglio sociologico, quelli a dispense delle edicole (Kodak, Agfa (con interventi di C.A.Quintavalle), Fabbri, ecc.), le monografie mal stampate dei quotidiani, le operazioni editoriali degli Alinari, di solito serie e ben condotte ed, infine, le scuole nazionali con in testa i francesi da sempre attentissimi alla fotografia (pensa che lo stato francese ha iniziato la documentazione fotografica del suo territorio fino dal 1859) e gli americani, vera patria della libera, laica, fotografia. Non dobbiamo dimenticare inglesi e tedeschi, l'Istituto Europeo di Storia della Fotografia con sede, attualmente a Vienna e, fino a poco tempo fa, ad Oxford.
Vari livelli per vari interessi: l'unica fonte che ti consiglio di consultare con estrema prudenza e Wikipedia perché tutti vi possono intervenire senza controllo e questo diminuisce la qualità  e l'affidabilità  dell'informazione. Un buon sistema per capire se una storia è scritta seriamente sono gli apparati: elenco dei nomi, note, bibliogafia, citazioni corrette secondo il "Manuale di Stile" della Zanichelli e sue possibili varianti (è d'obbligo fra studiosi organizzare una "disputatio terminorum" per capirsi e non fraintendersi).
Finisco quì. Penso che per un uso comune vadano bene quelle cronologiche perché i metodi appresi a scuola non si cancellano,mai.
Buone letture, Candidus/Floriano

Grazie delle precisazioni Floriano.

Conosci il libro di Frizot?

Hai un'opera (o due) da consigliare che copra(no) gli ultimi 30-40 anni?

Caro Marco,
non conosco Frizot, ma il problema non è questo, è che in Italia, anche autori importanti, vengono tradotti con anni di ritardo tanto che le loro idee diventano antiquate quando uno come me, della vecchia scuola e cioè con poca dimestichezza delle lingue, li puà leggere.
La Bruno Mondadori e una casa editrice fondamentale per la cultura fotografica contemporanea:
-Angela MADESANI, Storia della fotografia, Paravia Bruno Mondadori Ed., Campus manuali, Milano, 2005. Panoramica di autori con testi introduttivi dal 1839 ad oggi.
-Claudio MARRA, Le idee della fotografia - La riflessione teorica dagli anni sessanta a oggi, Paravia Bruno Mondadori Ed., Milano 2001. Antologia di scritti teorici molto utile per sapere dove siamo.
-Rosalind KRAUS, Teoria e storia della fotografia, Paravia Bruno Mondadori Ed., Sintesi, Milano 1996. La fotografia e la sua autonomia espressiva e artistica.
Esistono poi varie antologie sulla fotografia contemporanea, cataloghi di musei, riviste specializzate e autori come Roberta Valtorta, Vincenzo Mirisola e nuovi volti della critica italiana (piuttosto rampante). Da non dimenticare le mostre antologiche di giovani emergenti e i pochi collezionisti italiani.
Con questi titoli, non so se aggiornati, forse posso essere di aiuto ad avviare una conoscenza generale che poi si potrà  arricchire attraverso una personalizzazione dei propri interessi.
Buone letture, Candidus/Floriano

Io ce l'ho, comprato per pochi soldi il una libreria che stava chiudendo i battenti (sono sempre di più...). Sinceramente non lo trovo strepitoso, è molto ricco ma decisamente poco approfondito, però ha un'impostazione interessante (sembra diviso per argomenti). Secondo me vale la pena di sfogliarlo prima dell'acquisto, per capire se incontra le vostre esigenze.

Caro Floriano,
vorrei ricordare che Michel Frizot è, o è stato, il direttore del Centre National de la Photographie, quindi editore degli splendidi PHOTO POCHE.
Sei d'accordo?.
grazie per il tuo intervento riguardo allo Schneider Kreuznach, Symmar.
a risentirci.
Natale

caro aph,
...è in francese o in italiano?
In ogni caso mi potresti comunicare la casa editrice?
A presto.
Natale

A new History of photography, edited by Michel Frizot, edizioni Konemann. E' in inglese, stampato a Milano da Amilcare Pizzi. Codice ISBN 3-8290-1328-0. La mia copia è del 1998, pagata (se non ricordo male) 60.000 Lire in saldo. Se vuoi ti mando il sommario.