Ho rimediato un flacone di Photographic Emulsion Work della Tetenal.

Vorrei provare a fare delle stampe su vetro e devo dire che le indicazioni e suggerimenti sul depliant di presentazione del prodotto sono gia abbastanza chiare ed a prova di newbie della fotografia ma se avete qualche suggerimento lo accetto volentieri.

Grazie.

Ciao Marcello,
molto interessante, non conoscevo questo prodotto. Ho visto che ce ne sono altri anche meno costosi e con cratteristiche diverse, come ho trovato in questo link che probabilmente avrai gia' letto:
http://vraahojskole.dk/emil/TEKNIKSIDEflydende%20emulsion.htm
Ora ho la testa annebbiata dal caldo, ma con il fresco se arriva, qualche idea dovrebbe saltare fuori.
Ciao,
Renzo

Ciao Marcello,

sai che ci avevo pensato anch'io di provare uno di quei prodotti, ma il dubbio mi ha sempre tirato indietro!!
Sono emulsioni liquide se non sbaglio e si possono usare anche su ceramica e magliette...

Se lo provi fammi sapere come funziona che un paio di idee ce le avrei....

Del tipo prendere una tela da quadro, spalmarci la sostanza, fissarci su una bella foto e farci un quadro-foto.... Ovviamente con cornice... l'effetto dovrebbe essere carino! Si potrebbero fare anche quelle lampade da salotto-camera con luce tenue rotonde o quadrate con la tela....

Ciao

ciao Marcello,

io ho già  provato l'emulsione liquida Work della tetenal...
è inutile dirti cose già  sono scritte nelle istruzioni come il fatto che equivale alla carta work grad.3... etc.

Una cosa che però credo sia molto imp. è la seguente:
ovvero io l'ho utilizzata con buoni risultati su supporti quali cartoncini bristol, perchè essendo appunto di cartone si sono impregnati dell'emulsione che così ha aderito molto facilmente (pur dovendo fare molta attenzione in fase di sviluppo a non strapazzare il supporto, perchè comunque è delicato).
l'ho anche provata su un ripiano di legno di abete che ho comprato apposta con risultati però questa volta tutt'altro che buoni... mi si è sbriciolata l'emulsione nel momento in cui ho tentato di svilupparla dopo l'esposizione sotto la luce dell'ingranditore.

a ben leggere infatti le istruzioni, fa un' allusione al fatto che ci sono dei materiali sui quali non aderisce (come anche il vetro)anche se però dice granchè su come fare perchè l'emulsione aderisca e non si sbricioli...

dopo numerose ricerche, ho trovato un libro di antiche tecniche con delle indicazioni che danno delle indicazioni su come affrontare il problema...
implicano, per prima cosa, un trattamento del supporto con della gelatina da cucina e poi la procedura classica di stesura dell'emulsione.

se sei interessato posso approfondire l'argomento (non è per nulla difficile, anzi) visto che mi sta riprendendo l'interesse...

Da quello che ho capito girovagando qua e la le emulsioni per questi lavori aderiscono su vetro e tutte le superfici perfettamente lisce e non porose attraverso 2 giorni di essiccazione, di fatti nell'opuscolo di presentazione parla anche della stesura di uno strato di gelatina alimentare su alcune superfici... ma dice di farlo sulle superfici porose, non sul vetro e materiali plastici che, secondo il libricino, vanno solamente sgrassate prima dell'aplicazione.


@ Renzo,

Grazie per il link, moolto molto carino e poi parla anche del Eucobrom, che è il bagno di sviluppo che stà usando in questo periodo... lo trovo fantastico.

Maremma scannata Renzo! Mi hai aperto le poprte del paradiso con quel link

Ciao Marcello,
ne sono felice, poi quando avrai fatto qualche prova mi renderai il favore...
Ciao,
Renzo



Cavolo!!! non avevo visto le foto, avevo soltanto letto le notizie sull'uso dei vari prodotti.
Ragazzi, date un'occhiata a questo autore, e agli effetti da lui ottenuti. Mi sembra interessante. Ripropongo il link:
http://vraahojskole.dk/emil/TEKNIKSIDEflydende%20emulsion.htm

tu hai chiesto ed io ti ho raccontato la mia esperienza...
poi mi dirai...evidentemento ho sbagliato io in qualche punto che non riesco a focalizzare in quanto è abbastanza semplice... nemmeno dopo una sett. ha aderito al supporto ripeto NON POROSO.

Infatti proprio dalla tua esperienza che suggerisce di non fidarsi degli opuscoli stà cercando di capire cosa mettere come primo strato sensa intaccare la trasparenza del vetro e sensa subire una successiva decomposizione assolutamente incontrollabile come avverà  con la gelatina alimentare....

anche se le stampe in albumina resistono ancora pur essendo prodotta dalla chiara d'uovo, ma si sa, le cose di un tempo....


Uno strato di trasparente marino?

(fa troppo caldo... mi stralunano gli occhi, sarà  colpa del ilbavarese )

Ciao Marcello,
il trasparente marino e' a prova d'acqua...e di bagni chimici. Ti occorre qualcosa che sia appiccicoso ma me nello stesso tempo si possa inzuppare di sviluppo, di fissaggio e infine deve consentire all'acqua del lavaggio di portare via tutti i residui dei bagni e dell'argento non esposto. Gira e rigira credo che i prodotti di un tempo, albume e gelatina animale siano i piu' idonei.
Ciao,
Renzo

Quindi mi confermi la gelatina alimentare.... perfetto, allora gelatina.

Pensavo alla colla di lepre, che E' gelatina ma di color paglierino, però dura un paio di secoli e coda.....

Il fatto e' che la gelatina in acqua si gonfia e se ne impregna, la colla animale quando e' secca...
Ciao,
Renzo

Renzo, Marcello... sareste degli istologi quasi perfetti
Per attaccare le sezioni di tessuto ai vetrini si usano proprio soluzioni di gelatina e albumina (del tipo che si portano le uova in laboratorio)!!!!
Ora che mi ci fate pensare: ci sono tecniche in cui si stende un'emulsione sui vetrini e poi si si sviluppa (anche dopo 3-6 mesi). Ricordo che l'emulsione (Kodak NBT, forse) aderiva e rimaneva perfettamente sul vetro, però il vetro era effettivamente trattato con una soluzione diluita di acqua e albumina....


Gaia
(troppo caldo per dormire ancora...)

Ciao Marcello
C'è un libro della solita collana "la biblioteca del fotografo" di Theresa Airey "come elaborare le fotografie",il quale spiega l'uso delle emulsioni liquide con vari supporti,inclusa la pietra.
Però non mi ricordo se parla anche della stesura su vetro.

Paolo

Stà cercando da circa 3 ore l'albumina per fare queste diavolo di stampe su vetro, ma pare proprio che non sia prodotta da nessuno (ma io non ci credo, secondo me da qualche parte si puà ancora trovare). Appena qualcuno nelle innumerevoli richieste che ho lasciato in giro mi risponde vi faccio sapere.

Ciao Marcello,
stavo pensando a qualcosa di veramente "ignorante" come adesivo, e che si lasciasse impregnare...chissa' se funziona la colla di pesce? Quando debbo ripulire le vaschette dei gatti mi tocca sempre smadonnare.....e non costerebbe niente o quasi...
Ciao,
Renzo

LoL, no la cacca di gatto no, poi i miei hanno un bel giardino come toilette quindi mi toccherebbe inseguirli e scavare negli angoli a loro cari. (però chissà ... dopo la merda d'artista...)

La colla di pesce pare che funzioni, ma non sono tanto convinto della durata. Magari rivestendo la stampa successivamente con qualche prodotto isolante spray che impedisca alla gelatina di ammuffire..... Conosco una lacca spray della tetenal.... domani li chiamo e sento se è anche isolante. Magari passando con una lampada uv una volta ben asciutta la stampa potrei ammazzare un pò di batteri prima di metterci sopra la lacca......

Il collodio, facilissimo da preparare non altrettanto da lavorare.... cotone reso diluito in acido solforico o nitrico fino a raggiungere un liquido trasparente e colloso.

Qualcuno di buona volontà  che spolvera la bibbia del fotoricettario di Ghedina (che non mi è riuscito trovare neanche dal peggior rigattiere fiorentino) o mi manda un .pdf?

Vado a dare un'occhiata, Marcello.
Pensavo al disinfettante per la gelatina....potresti usare la formaldeide come induritore nell'acqua di lavaggio e credo che funzioni anche come antiparassitario.
Ciao,
Renzo

Fico..... bella idea.

Cavolo proprio una bella idea......

Falcopardo hai una cena pagata.