ciao a tutti...

c'è qualcuno di voi che utilizza in particolare lo schema di adams per la "registrazione" o anche il calcolo dell'esp. per gli scatti in GF (quello con la griglia delle dieci zone in basso) ?

perchè non sono riuscito a capire come utilizzarle , ovviamente solo queste, le altre sono intuitive.

grazie,
luigi

Citazione:


Scusa ma non riesco a capire a cosa ti stia riferendo ...stai forse parlando del sistema zonale?

Citazione:


Scusa ma non riesco a capire a cosa ti stia riferendo ...stai forse parlando del sistema zonale?

ciao marco,
è una tabella di registrazione dello scatto molto utile sia per la giusta considerazione e scelta del tempo di scatto in base a + parametri che ho trovato su "il negativo" di adams.

se non hai, o non avete (a tutti) il libro e volete... posso inviarti una mail con un foglio excel in allegato in cui ho ricostruito la tabella...

molto, ma molto bella e ben fatta: ci sono i vari passaggi dalla lettura esp. alla valutazione del filtro, tiraggio, reciprocità , ed in basso, come detto, c'è una griglia con le 10 zone e 4-5 spazi per i soggetti della scena che nopn so come utilizzare...

ciao,
luigi

Conosco "Il negativo" di Saint Ansel , però non scatto in b&w, questa è una domanda a cui ti puà sicuramente rispondere Stefano, solo che sarà  in ferie fino a metà  settimana, ma appena rientra vedrai che saprà  sicuramente darti tutte le risposte che cerchi...cmq prova a mandarmi lo stesso il foglio in excel, magari so anche io di cosa si tratta...

Stefano, vorrei portare alla tua attenzioe questa richiesta di Luigi, mi ha inviato il file excel in cui è visualizzato lo schema a cui fa riferimento nella sua domanda, ma proprio non so la risposta, magari tu che sei un grande fan di Saint Ansel ne sai più di me ...

Ciao
In questo momento non ho lo schema di AA sotto occhio (sono al lavoro) e io personalmente uso il mio, cmq come vado a casa dà un'occhiata e se riesco a darti un chiarimento ben volentieri.
Ciao
Stefano

Luigi
conosco il sistema perche´ tanti, tanti anni fa´ volevo adottarlo per quella parte di fotografie in GF fatte per mio puro divertimento.
AA era una persona che aveva un approccio scientifico a tutto e dove tutto doveva essere replicabile all´infinito, anni fa´ faci poi un pellegrinaggio a Carmel a visitare il luogo di culto divenuto fondazione e museo....e li mi sono accorto che lo schemino di cui tu parli era solo la punta dell´Iceberg che c´era dietro.
Sullo schemino ci registri i dati ovvi (pellicola, esposizione, variazioni di sviluppo (porre e cadere e N+-X), tipo di sviluppo ... e poi ci metti i dati di previsualizzazione e quindi le varie letture sulla scena e le varie cadute nel sistema zonale.......a questo pero´ per fare il lavoro scientifico di AA e perche´ abbia senso ci dovresti allegare una stampa di lavoro (o fotocopia) in cui ti indichi dove hai effettuato le letture e dove sono cadute o dove le hai poste......fatto questo dovresti farti una scheda un po´ piu´ dettagliata in cui ci metti i dati relativi alla stampa e quindi tipo di ingranditore, ottica, fattore di ingrandimento, lettura altezza testa, ottica usata, diframmi di lavoro, tipo di carta, filtraggi, tipo di sviluppo, tipo di fix, bruciature, mascherature.......
Te la faccio breve per ogni fotografia c´era un fascicoletto.....oggi ci sono i PC...pero´....

Io ho lasciato perdere alla fine, troppo pigro!!

Robrto hai dimenticato di aggiungere:
1) tasso di umidità  e temperatura al momento della ripresa;
2) tasso di umidità  e temperatura acqua ed ambiente al momento dello sviluppo e stampa;
3) temperatura corporea dell'operatore e tutte le variabili che desideri


Tank

Si vabbe´ allora mettiamo anche in conto le score**ie fatte in CO dopo aver mangiato i facioli .....l´acidita´ sprigionata influisce sul Ph dei vari chimici....e poi le Oriental acquisiscono una dominate calda che poi bisogna compensare con il selenio......dura la vita dello stampatore fine art

Ciao Luigi,
Allora come promesso ho guardato il negativo e la scheda in oggetto, le righe (4) servono per 4 differenti lastre, quella che hai te (il negativo pag. 67) non è altro che quella in appendice con meno righe, infatti quella in appendice nè ha 12 per un rullo 120 o per 12 lastre.

Ciao
Stefano

Citazione:
perdonate la pignoleria

citando dalla bibbia di St.Ansel (The Negative, paperback edition, page 65)
"the form shown is for recording a single exposure, with separate lines for up to four notations of subject values"

le righe servono per segnare i valori della luminosità  di 4 diverse aree dello stesso scatto

in ogni caso, essendo agli inizi, preferisco appoggiare un pezzo di carta da ricalco sul vetro smerigliato, ricalcare rapidamente gli elementi principali della scena, e poi segnarci su la luminosità  delle varie zone (ed in un angolo i dati dell'esposizione).
quando qualcosa non viene fuori come dovrebbe, aiuta moltissimo a capire cosa è andato storto

Credo che tutti abbiamo letto i mitici libri di A.A., e tutti sappiamo come di Roberto che lui aveva un approccio scientifico fisico con tutto quello che circondava la fotografia... mica per niente di A.A. c'è ne stato uno solo...
Io uso per la mia 6x6 una tabella dove scrivo la maggior parte dei dati, per poi utilizzarli in camera oscura. La tabella me la son fatta io ed è indicativa (per me fin troppo precisa, ma dal punto di A.A. è indicativa).
Che dire.... lui aveva il tempo, l'attrazzatura e da quanto ho letto una buona sponsorizzazione! Ma soprattutto il tempo!
Il sistema è fantastico e funziona, ma preferisco utilizzare un sistema che mi avvicina... lo faccio per divertimento e per passione...
Segnati comunque la maggior parte dei valori delle luminanze.. e il filtro che usi... così vedi anche dove fanno a finire in stampa e sul negativo dopo averle filtrate.

ciao Stefano,

non credo che siano riferite a diverse lastre... ma a diversi sigetti della stessa lastra... infatti la valutazione nella porzione superiore dello schema è una sola a significare proprio che lo scatto è solo 1.

partendo da questo presupposto, che credo sia giusto, come gestire la tabella in basso con le zone ed i relativi soggetti? cioè la tabella relativa al soggetto indico il soggetto (o meglio la porzione dell'immagine) ma all'interno della griglia delle zone che scrivo? metto solo una crocetta ad indicare in che zona cade oppire scrivo qualche cosa? che ne so un valore...

luigi

Ciao,
siccome che lo schema in appendice non ha quelli spazi seccondo me è giusta la mia interpretazione della cosa anche perchè non capisco cosa servirebbe.
x scalper
La traduzione che ho io la interpreta come ho riferito io...............poi tutto puà essere.
PS
Io personalmente uso un sistema personale che effettivamente ho copiato da suoi scritti autografi che ho visto in una personale sua fatta a Bangor (Maine,USA) che praticamente simile a quello in riferimento senza però le 4 righe sotto e in aggiunta un riquadro dove eventualmente c'è uno schizzo del paesaggio con l'aggiunta di una descrizione eventuale.
Ciao
Stefano

ecco un buon motivo per leggere i libri in lingua originale

ciao stefano...
e non puà essere che sono 2 schemi diversi, come credo che invece sia?
il secondo sono pienamante daccordo con la tua interpretazione (anche io lo avevo interpretato così... ma non mi serve).
per il primo invece mi è tutto semplice... solo quella tabella in basso... cacchiarola, non lo dice nè nella descrizione nè nella didascalia. a volte si perdono in un bicchier d'acqua.

ciao Luigi,
Trovo la scheda molto precisa e scientifica ma forse un pò troppo laboriosa sul campo, con questo non voglio dire essere sbagliata ma sicuramente con l'esperienza potrai trovare la tua scheda su misura.
Ciao
Stefano

forse hai ragione... si è un poco troppo laboriosa, ma soprattutto nei primi tempi credo che possa essere molto di aiuto nell'affrontare la situazione; certo per chi lo fa da una vita è tutto automatico e scontato, ma calcolare il tiraggio, il filtro, la reciprocità , l'oggetto in ombra oppure al sole... sicuramente alla fine scordi qualche cosa...
sono sicuro però che con il passare del tempo si tende a prendere delle abitudini e degli automastismi che ti rendono un tutt'uno con il sistema che utilizzi.