August Sander (1876-1964) è ricordato, quasi esclusivamente, per i suoi ritratti, vera e propria catalogazione dei tipi e delle fisionomie del popolo tedesco. Sono ritratti di grandissimo impatto visivo, che scavano nell’intimo di un intero popolo, che non discriminano, non abbelliscono, non addolciscono. Il metodo di lavoro di Sander, poi, ha influenzato molta fotografia, specialmente europea degli anni ’50: c’è stato un tentativo di imitarne la serialità , l’impianto formale con ripresa frontale e la puntigliosa ricerca del dettaglio, cose, queste ultime, ricavate dal metodo scientifico di classificazione, come per i reperti di un museo (per questo si veda, ad esempio, l’opera dei Becher).
Nel periodo di dominazione del nazismo, dal 1933 al 1945, Sander è costretto ha cambiare genere e si rivolge ai grandi panorami della Valle del Reno. Anche in questa esperienza Sander mostra il suo talento perché propone una serie di immagini del suo fiume per molti versi vicine alle fotografie di Atget, ma con una costruzione di una tale ampiezza e respiro che i due possono essere facilmente accomunati in quel filone della fotografia di paesaggio che supera i temi della “veduta” o il “panorama” ancora di impianto settecentesco. Le fotografie di Sander hanno un particolare distacco, una serenità  visiva, un silenzio di fondo, che le colloca in una dimensione estraniata dalla realtà . Sembra quasi che l’autore voglia mostrare una “Germania sognata”, priva della violenza e della volgarità  di quei terribili anni.
L’ampiezza delle vedute, data, forse, dall’uso di obiettivi a grande angolo (l’ Angulon della Schneider era in produzione da poco), aumenta la prospettiva e restituisce, anche grazie all’uso di lastre pancromatiche e di filtri, una “atmosfericità â€ emozionante.
L’esperienza con le immagini di Sander mi ha portato ad imitarne, come per le panoramiche di Sudek, non solo i tagli visivi, ma anche la tecnica di sviluppo e stampa. Ho ricavato questi insegnamenti da un volumetto in tedesco edito a Monaco di B. nel 1981, intitolato: August Sander, Photographien 1929 – 1946, Rheinlandschaften, con un’introduzione di Wolfgang Kemp e acquistato in una libreria fiorentina nel 1990.
Ciao, Candidus.

Grazie Floriano per le tue sempre precise segnalazioni!!

Di Sander io invece vorrei proporre alcuni link, così è possibile vedere le sue immagini:

http://www.getty.edu/art/gettyguide/artMakerDetails?maker=1786 (40 immagini)

http://www.corcoran.org/collection/hi ... s_main_results.asp?ID=117 (una sola immagine ma da paura!, puro Espressionismo!)

http://www.cultframe.com/default.asp? ... o%5Finformazioni%2Easp%3F (recensione di una mostra tenuta a Roma nel 2004)

http://www.singergallery.com/gallery.cfm?artistID=252 (12 immagini)

http://www.andrewsmithgallery.com/exh ... ns/augustsander/index.htm (24 immagini)

Grazie a tutti e due.
Alcuni link forniti da Marco li avevo gia' trovati, ma di Sander non riesco proprio a trovare un paesaggio. Ha ragione Floriano, e' considerato solo per i ritratti. Mi sembra che Sander abbia immortalato l'umanita' del suo tempo. Ottimi ritratti, straordinari personaggi, totalmente diversi l'uno dall'altro; a modo loro fanno storia anche stando immobili davanti ad una macchina fotografica. Molto intenso anche l'autoritratto di Sander del 1925.
Mi fa molto piacere avere dei riferimenti da seguire. Certi autori se non fosse per la pazienza di qualcuno che li segnala non li conoscerei probabilmente mai. Bravo Floriano, grazie.
Ciao,
Renzo

Piu o meno avevo trovato i siti segnalati da Marco ma non ne ho trovato nessuno che riporti immaini di paesaggio di Sander.......avete qalche link dove si possono torvare le sue immagini di paesaggio?

Ciao

Gerry

ciao,
solo due immagini molto piccine
qui
e anche
qui


Gaia

Grazie Gaia.....in effetti sono un po piccoline ma su internet è difficile trovare immagini abbastanza grandi per poterle godere un po decentemente

Purtroppo la psicosi da copia è dilagante e naturalmente ne soffro pure io

Ciao

Gerry