Acci... mi piace il nuovo Zeiss 55/1,4 che verrà presentato ufficialmente tra pochi giorni in Photokina.
Peccato che sembra essere solo in montatura Canon o Nikon. Niente versione Sony, per il momento, sebbene da tempo c'erano rumors su un nuovo "normale" che dovrebbe sostituire l'attuale Sony 50/1,4 , buono ma molto datato, non essendo null'altro che il vecchio Minolta AF in livrea Sony e dunque un'ottica degli anni '80.

Mah.. vedremo. Intanto questo è un manual focus, mentre gli Zeiss per Sony sono tutti autofocus e, nei modelli più recenti, tutti SSM.

Interessante notare che si tratta di un Distagon e non di un Planar.
Chiunque mastichi un poco di nomenclatura Zeiss, sa benissimo che i Distagon designano le configurazioni grandangolari della celebre Ditta tedesca, mentre fino ad oggi i Planar comprendevano le cosiddette focali "normali" (50 mm circa per il 35 mm, 80-110 mm per il Medio Formato) o al massimo i medio tele da ritratto (tipo l'85/1,4).
Il Planar è uno schema ottico ideato nel 1896 da Paul Rudolf e composto originalmente da 6 lenti in 4 gruppi con forte disposizione simmetrica che soprattutto per quell'epoca, permetteva un' ottima correzione della planarità di campo - da cui il nome - ed anche una alta luminosità che è arrivata fino a F.0,7 per il 50 Planar cinematografico usato da Kubrick per il film "Barry Lyndon" !
Gli obiettivi che finiscono per gon , dal greco gonia "angolo", come pure in termini come goniometro, goniometria, gonioscopia o semplicemente ginocchio (che angola l'arto inferiore), ecc., definiscono gli obiettivi grandangolari di progettazione tedesca; i Tedeschi vanno forti in filologia classica e credo ci siano più Tedeschi che Greci in grado di recitare l'Iliade in originale.
Il Distagon in particolare è una derivazione degli studi originari del 1950 di Pierre Angenieux a Parigi e di Zoellner della Carl Zeiss Jena che elaborando il cosiddetto teleobiettivo inverso, idearono lo schema retrofocus coi nomi commerciali rispettivamente di Retrofocus e Flektogon. Nel 1952 la Carl Zeiss di Oberchoken commercializzò il primo Distagon , un 60 mm per l'Hasselblad 1000. Dove "Dista" suggerisce l'idea di distanza, a significare che si tratta di un obiettivo grandangolare con una lunga distanza tra il piano focale e l'ultima lente dello schema ottico.
Il problema era stato infatti di ideare un grandangolo che mantenesse una distanza tra ultima lente e piano focale sufficiente a permettere la sistemazione dello specchio reflex (problema che non si poneva in questi termini con gli apparecchi a telemetro tipo Leica per esempio).
Tornando a noi, che significato può avere la presentazione di un Distagon da 55 mm per il formato full frame? Quindi non un grandangolare, ma anzi una focale un po' più lunga del cosiddetto normale?
Io penso che sia un progetto inteso a permettere alla luce di incidere sul sensore con una angolazione minore di quanto occorrerebbe con un Planar di uguale focale e quindi di migliorare le prestazioni agli angoli, minimizzando le aberrazioni cromatiche e di altra natura e mantendo un' alta risolvenza sull'intero campo.
Così si spiegherebbero le parole di presentazione che affermano: "Thanks to a newly developed optical design, this lens is superior to conventional full-frame lenses, and it achieves with powerful full-frame, full-format cameras an image performance that until now has only been seen with medium-format systems". In altre parole sembra tagliato sulle necessità dei sensori full frame di nuova generazione, tipo la Nikon 800D da 36 MP.
Per chi usa Sony (come il sottoscritto) non resta che sperare in una versione anche per i nostri apparecchi, magari autofocus SSM.

La versione Sony se ci sarà dovrebbe essere un classico 50 Planar. Lo sapremo il 12 settembre

Citazione:

Esattamente. Con uno schema retrofocus punteranno a una correzione eccellente delle aberrazioni non geometriche fino agli angoli, anche ad elevate luminosità.
Il problema sarà la distorsione nativa (non corretta in software).
Se riusciranno a contenerla, probabilmente sarà il nuovo riferimento prestazionale per gli obiettivi reflex, a scapito di ingombro, peso e costo (e, speriamo di no, costanza di qualità da un esemplare all'altro e nel tempo).
Se non riusciranno a contenerla e andrà corretta in software (trasparentemente, come si usa oggi)... qualche dubbio sull'uniformità di resa rispetto all'intera superficie mi viene.

Fer