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Re: Altro progetto personale

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27/4/2006 13:48
Da Roma
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RolleiPino ha scritto:
Mxa, non voglio polemizzare troppo, sono anch'io contrario a furori censori, ma sono, come ho espresso, contro la spettacolarizzazione del macabro. Non voglio neanche infierire oltre su Bagosoo, del quale sono coscio di una perfetta buona fede.
Mettiamo però che un pompiere o un infermiere del pronto soccorso siano anche fotoamatori e trovino fotograficamente interessanti corpi carbonizzati, arti staccati in incidenti stradali (quella capigliatura sulla rete assomiglia tanto a qualcosa del genere anche se non è detto che lo sia, ma in questo contesto...), o quant'altro; diciamo che è inopportuno, ove non arrivi la loro sensibilità, mettere un filtro?
Non si tratta di impedire il libero pensiero in democrazia, si tratta semplicemente di non superare i limiti del buon senso. Ho fatto riferimento a ragazzini che potrebbero leggere i post, devo essere un po' ragazzino perchè del fastidio lo ha dato anche a me, ma non ho avuto il coraggio di dirlo.


Dai cartoni animati ad Harry Potter, i bambini di oggi subiscono quotidianamente l'impatto di immagini esplicite che non sono in grado di elaborare. La differenza sta tutta nel tipo di mediazione che si frappone tra spettatore ed immagine.

Personalmente trovo estremamente nociva la dose di volgarità e violenza che viene trasmessa dai cartoni animati contemporanei, che hanno ben poca mediazione o, se preferisci, "filtro culturale", oltre al fatto di essere chiaramente disegni.

La nostra generazione (o per lo meno la mia, classe 1964) è cresciuta con carosello e fiabe. Poi, un giorno devo controllare cosa guardano i miei figli. La sorpresa più grande è stata "Il Re leone": un film che ti entra sotto la pelle e ti strappa poco a poco la fanciullezza. Il fatto è che la fabula stessa del film non è comprensibile per un bambino, che però si diverte e si emoziona e subisce la violenza psicologica della morte del re padre di Simba, ucciso dallo zio.

Le immagini della quale stiamo discutendo sono molto più esplicite e si leggono su due piani: quello emotivo basato su ricordi e su consapevolezza (il letto, la mano, la croce l'ambulanza) e quello esplicito (il cane).

A mio giudizio, un bambino - salvo casi particolari e specifici - non viene colpito dal messaggio emozionale ed è perfettamente in grado di elaborare quello esplicito.

Sono foto per adulti nel senso che non lasciano adito ad interpretazioni morbose, pruriginose o semplicemente "cazzotti nello stomaco", se non a chi possiede una storia più complessa e più vissuta.

Dal punto di vista del bambino - sempre a mio sindacabile giudizio - può essere drammatica la foto della parte posteriore dell'ambulanza solo se ha già vissuto un esperienza drammatica da associare a quella foto. Ad esempio il ricordo della corsa di un figlio con la madre che seguono il padre gravemente ferito in ambulanza.

D'altra parte non sono gli orrori di Serrano, che avevano lo scopo di sollecitare la morbosità del tutto gratuitamente.

Insomma, è un po' come dire che "lo scandalo è negli occhi di guarda": i nostri occhi si impressionano ( e queste foto sono forti in questo senso), quelli di un bambino molto meno se non ha quel tipo di ricordi, perché non suscitano nemmeno la sua curiosità.

IMHO, naturalmente.


Inviato: 16/3/2012 21:32
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Altro progetto personale
Moderatore
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8/2/2005 19:08
Messaggi: 5349
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Premetto che non ritengo -in generale- che immagini proposte come 'progetto personale', frutto quindi dell'impegno di unautore e della sua soggettività possano essere considerate offensive e debbano essere rimosse da questo forum, che è un luogo di libera espressione. Ancor più perché ritengo che l'eventualità che il citato ragazzino sia turbato da queste immagini -qualora accadesse- non sia colpa né dell'autore, né tantomeno del sottoscritto responsabile legale di questo forum, ma -semmai- di chi dovrebbe vigilare su cosa in internet vede il ragazzino, genitore o tutore che sia.

La rappresentazione di immagini porta inevitabilmente degli effetti nello spettatore, effetti che sono causati dalla sua particolarità, dalla sua singolarità di soggetto più che dalle intenzioni dell'autore delle immagini stesse. Questo significa che l'incontro -la visione- con delle immagini porta a manifestazioni che toccano e partono dall'esperienza di ciascuno, dalla sua soggettività; è quello che mi interessa dell'arte, quel che se ne fa, l'effetto che fa; molto più di quel che ne dice l'autore -che a volte ha difficoltà a parlarne, per quello tanto ci sono critici e galleristi e ghostwriter che scrivono gli statement- che è del tutto irrilevante.

Lacan diceva che 'il reale è l'impossibile': il reale è ciò a cui non riusciamo a dare un senso; non stupisce che vedere un uomo sul letto di morte, un cadavere, i segni di una violenza -e l'elenco potrebbe essere infinito- siano un pugno nello stomaco per molti, in quanto eventi simbolicamente non del tutto assorbibili, tuttavia, pur con tutta la comprensione per chi guarda e per gli effetti che gli produce il vedere, non possiamo togliere il diritto di rappresentarlo, il reale. La rappresentazione del reale è un tentativo -tra l'altro uno dei migliori, a mio parere, attraverso l'arte- di trattare il reale stesso, questo impossibile a cui la vita ci domanda, in qualche modo, di far fronte.

Andrea

Inviato: 16/3/2012 21:42
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Altro progetto personale

Iscritto il:
14/2/2012 10:52
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Questo, oltre ad essere un progetto personale nel senso che lo sto portanto avanti io, ha di personale il legame con alcuni dei soggetti. Se mi mettessi a raccontare la storia che c'è dietro ogni singola foto, finirei per consumare l'indice sulla tastiera, cosa che preferisco accada sul pulsante di scatto di una fotocamera ora e per sempre.

Ripeto ancora una volta, mi dispiace di aver urtato la sensibilità di qualcuno.

Inviato: 16/3/2012 21:51
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Re: Altro progetto personale
Utente non più registrato
Qua non si tratta semplicemente della libertà di proporre "progetti personali" che comunque qualora pubblicati tanto personali non sono, è un discorso di tipo culturale che riguarda il fatto che personalmente, e non solo io, non ne posso più di questa cultura della morte.

Da almeno un ventennio il 90% dei film hanno uno o più morti, armi di tutti i tipi, storie che implicano omicidi, riti maya con decapitazioni, storie di Gesù che gronda sangue, sbarchi in Normandia con gente che va alla ricerca di un braccio smembrato o con gli intestini di fuori, serial televisivi che mostrano nei dettagli operazioni di anatomia patologica servizi e filmati che mostrano gente decapitata o durante una tortura. Come ho detto all'inizio un annichilimento della persona vista come materiale da macelleria che trascende la vita umana come sede di pensiero e spiritualità. E' quasi come se ci fosse una volontà culturale di distruggere la centralità e l'importanza che il Cristianesimo ha dato alla vita e alla persona umana (e non sono un praticante devoto). Io questa centralità la estendo inoltre a tutti gli esseri viventi ed ho rispetto per quel cane straziato come lo avrei per una persona.

Non sono io ad avere problemi di metabolizzazione dell'orrore (che si attribuiscono con psicologia spicciola) ma credo piuttosto chi dell'orrore ne fa pseudo espressione artistica o chi la interpreta tale.

Comunque in un mondo che dell'immagine ne fa un bussiness (foto, film, TV ecc.), tanto più redditizio quanto più l'immagine ha impatto, niente di strano che ci sia l'assuefazione che porta a trovare scandaloso mettere un limite alla rappresentazione del macabro. Siamo in perfetta sintonia con i tempi ma al tempo dei Greci e dei Romani, quando l'orrore era il quotidiano, almeno l'arte cercava di mitigarne gli effetti offrendo agli occhi il bello del bello.
Di cosa stiamo a discutere qui su foto di paesaggi, sulla poesia che sanno dare l'uso della pellicola con certe ottiche, del bello del colore e delle forme, della fedeltà all'azzurro di un cielo e al verde di un bosco, se non di di una ricerca di ciò che è bello come ristoro degli occhi e dell'anima. Per fortuna che ancora è questo che qualcuno fa prima che il buio dell'annichilimento diventi il bello del futuro.

Inviato: 16/3/2012 23:37
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Re: Altro progetto personale
Moderatore
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8/2/2005 19:08
Messaggi: 5349
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Pino, stai esponendo pareri del tutto personali, che rispetto, proprio perché tuoi personali.
Non vedo invece grande rispetto nel descrivere i pareri altrui come 'psicologia spicciola'... ma tant'è, viva la libertà di espressione!

Andrea

Inviato: 17/3/2012 1:09
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Re: Altro progetto personale

Iscritto il:
14/2/2012 10:52
Messaggi: 300
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La mia intenzione non era, non è e non sarà mai la spettacolarizzazione del sangue. Non è colpa mia se si vive, si vive male e poi si muore. Se il messaggio che è passato è semplicemente quello secondo il quale io abbia voluto usare quelle situazioni per far parlare di quel progetto, vuol dire che ho fallito nelle mie intenzioni. Nonostante questa sorta di sconfitta, accolgo tutte la critiche e ne faccio tesoro per la prossima volta. Grazie.

Inviato: 17/3/2012 1:18
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Re: Altro progetto personale
Utente non più registrato
Stai tranquillo Bogosoo, e scusami se ti ho preso di mezzo in una mia avversione che non riguarda te in particolare ma un genere di immagini e di fotografia (non sto a ripetere quello che ho già detto).

Inviato: 17/3/2012 1:48
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Re: Altro progetto personale

Iscritto il:
14/2/2012 10:52
Messaggi: 300
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Non devi scusarti. Assolutamente !

Inviato: 17/3/2012 1:54
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