E' che non mi piace l'atteggiamento che hanno usato.

Io la vedo così: sono uno che fa business vendendo un prodotto.
A un certo punto decido di fare una prova pratica pubblica, scrivendo un articolo dove confronto il "mio" prodotto e un prodotto "concorrente".
Beh, come minimo, vista la mia posizione non super-partes, dovrei impegnarmi a fugare qualsiasi possibile dubbio di non obiettività, mettendomi in una condizione di prova al di sopra di ogni sospetto.
Questi invece hanno fatto il contrario, facendo giocare il "loro" prodotto su un terreno ad esso favorevole.

Poi come dici tu le differenze saranno magari secondarie, il succo del discorso sarà più o meno quello (ma es. nel caso Vision vs. Provia non ne sarei così sicuro, sono pellicole molto imparentate), ma intanto hanno inquinato la prova gettando una luce sospetta sulla loro obiettività.

Non mi piace, io non avrei fatto così e non lo trovo un comportamento eticamente valido.

Fer

Come principio hai ragione, ma credo che siano in totale buona fede.
D'altra parte un test in luce Daylight sarebbe stato più complicato.

Per Luciano:

i passaggi (e le varie pellicole usate) tra ripresa e proiezione nel cinema sono sintetizzati qui:

http://www.kodak.com/US/plugins/flash/en/motion/zcard.swf

A vedere i dati tecnici della Vision3 50D viene un po' di magone.
Potrebbero tirarci fuori una ipotetica "Ektar 50" o "Ektar 64" con prestazioni favolose.
La New Portra 400 è derivata dalla Vision2 250D ed ha già prestazioni eccellenti; dalla Vision3 50D potrebbero tirar fuori un negativo fotografico a bassa sensibilità capace di "numeri" fantastici.

Fer

Citazione:

Grazie mille! In effetti avevo le idee alquanto confuse sui trattamenti delle pellicole cinematografiche . Non è proprio il mio campo, d'altra parte.

E circa il commento di Fer, io credo che potenzialmente la buona vecchia pellicola avrebbe ancora moltissimi numeri da giocare prima di innalzare bandiera bianca.
Già una ventina di anni fa c'erano esperimenti di pellicole con supporti a micromatrice e disposizione ordinata dei granuli sensibili, che promettevano risoluzioni di parecchie centinaia o addirittura migliaia di linee/mm (anche se la semplice risoluzione non conclude tutto il discorso, naturalmente).
E'la volontà di investire in queste innovazioni che manca, probabilmente nella consapevolezza di uno scarso ritorno economico in un mondo ormai per il 90% digitalizzato.

si, ma il problema sono anche i fotografi, che spesso non sanno neanche vedere la differenza tra una raffinatissima stampa da negativo 6x7 di Luigi Ghirri e l'iper inciso- iper saturo- iper sharpened -iper pacchiano di tante immagini prodotte nell'era digitale.

E allora il declino della pellicola negativa a colori (e di tutto il suo corollario tecnico, le sue raffinate nuances, il suo realismo, la sua latitudine, la sua pastosità cromatica) era già scritto nell'occhio di chi guarda, e fotografa di conseguenza a come -spesso molto convenzionalmente- vede.

E che gli ignorantissimi ragazzi di Luminous Landscape mi perdonino.

Veramente Reichmann, il proprietario di L.L., ha più di sessant'anni.
Però a volte pare un adolescente, sempre a dichiarare che l'ultimo gadget è irrinunciabile e la cosa migliore che esista al mondo (fino al gadget successivo).
Deve averne di spazio in cantina.

ahaha, si, Fer, certo che so che Reichmann non è proprio un giovincello...da qui l'ironia di "ragazzi"

spero di non essere stato troppo cattivo

Citazione:

Esatto!!
Proprio Agfa, se non sbaglio, aveva parlato di queste pellicole sperimentali (inizialmente pellicole tecniche per microfilmatura).
La stessa Agfa che ancora produce la Copex Rapid che non vedo l'ora di provare.

Comunque se hai letto i due link che ho postato, pare che sia Fujifilm che Kodak traggano ancora profitti dalle loro divisioni che producono pellicola.
Magari qua e là qualche altro nuovo prodotto lo tirano fuori; teniamo le dita incrociate.

Fer

Le fasi di lavorazione-duplicazione ecc. ottiche della pellicola cinematografica:

http://motion.kodak.com/motion/upload ... s_19_Optical_Workflow.pdf