Ho una mia impressione...non giusta per forza per carità, ma una mia sensazione.
Voglio esporla e sentire cosa ne pensate.

Vorrei tirare in ballo le compatte. Intendo proprio le compatte, niente di più. Llasciamo stare le compatte evolute ad obiettivi intercambiabili o le mirrorless evolute.....vorrei fare un parallelo fra le compatte digitali di oggi e le compatte a pellicola, le consumer per intenderci. Anche per le macchine a pellicola lasciamo da parte le evolute tipo Leica o simili per intenderci. Parlol di compattine. Punto.

Trovo che ci sia la tendenza a pretendere dalle digitaline cose per loro assurde. Cose e possibilità che non si sono MAI viste sulle compattine del passato. Io ne ho avute: l'unica possibilità di intervento "manuale" era la regolazione degli ISO (a volte). Misurazione ponderata o spot??? Dove? A confronto sulle macchinette moderne vi sono miriadi di possibilità d'intervento.
Poi oggi sono sorte compatte semi-evolute con possibilità di esposizione manuale o a priorità di tempi e diaframmi. Spot, formati diversi raw, interventi "pensati" a bizzeffe.......a costi bassini.....cosa che un tempo era appannaggio di macchine evolute con prezzi molto molto alti.
Eppure......sembra proprio che di questo non si tenga conto.....

Marco

mah...non saprei se si può generalizzare..
Personalmente di queste cose ne ho tenuto conto, quando finalmente mi sono deciso all'acquisto di una compatta evoluta (che metterei in un gruppo separato rispetto alle mirrorless a obiettivi intercambiabili): quindi un buon obiettivo zoom , luminoso e ben corretto, con una gamma focale che magari non sarà perfetta, ma che mi copre il 90% abbondante delle necessità normali, possibilità di intervenire sui parametri di ripresa, files RAW, letture esposimetriche avanzate spot, media ed a matrice, bel display luminoso e nitido, filmati HD e tante altre cosette.
Infatti ne sono più che soddisfatto, per non dire entusiasta, e mi trovo ad utilizzarla sempre più spesso.

Paragonata alla miglior compatta a pellicola che abbia mai avuto (e che ancora conservo in un cassetto), cioè la Olympus Mju che forse qualcuno ricorderà, i passi avanti mi paiono davvero rimarchevoli.

Poi, si può parlare dell'effetto pellicola piuttosto che digitale, ma non credo sia un discorso che riguarda le compatte.
Dove trovo che la pellicola abbia ancora qualche cosa e forse molto da dire è dal Medio Formato in sù.
A livello di compatte, non mi sognerei mai di tornare all'analogico.

Attenzione. Voglio precisare una cosa, per non essere frainteso. Non parlo di differenze pellicola/sensore. Non voglio cadere nella solita diatriba. Parlo solo di differenze di corpi macchina/funzioni/possibilità.

Marco

Sì, sì, Assolutamente.
Neanche io voglio cadere nel trappolone. Ho parlato prpoprio di possibilità operative e qualità del corpo macchina e delle sue funzioni.

Se ho ben capito, Marco, intendi dire che pretendiamo dalle compattine ciò che ci viene offerto dalle digitali evolute, come se le prime fossero le seconde in miniature. In questa ottica hai ragione, non ci accontentiamo mai poiché pretendiamo le stesse prestazioni delle sorelle grandi. Io stesso commetto questo errore, aspettando il modello giusto per fare l'acquisto e che credo non arriverà mai. Siamo vittime della sfrenata corsa alla perfezione alla quale ci stiamo, ahimè, abituando e che ci impedisce di godere di ciò che abbiamo. Se mi fermo a pensare mi accorgo che le compattine fanno già l'impossibile, eppure una critica ci scappa sempre, dimenticando che nulla è perfetto.