Leggevo proprio oggi un articolo sul grande successo che sia Kya che Hyundai stanno ottenendo nel mercato automobilistico mondiale, arrivando ad essere ormai una presenza che l'industria automobilistica giapponese non puo' piu' ignorare.

Questo mi ha fatto ricordare una chiacchera che qualche mese fa ho avuto con un mio amico businessman coreano che mi raccontava la storia dell'industria automobilistica coreana e quanto questa sia emblematica della cultura stessa dei coreani.

Quando i coreani andarono in giro cercando finanziamenti per far partire un'industria automobilistica locale furono accolti da totale indifferenza, quando non erano presi per pazzi. L'idea che potessero portare via quote di mercato ai giapponesi era comica per la grande maggioranza degli esperti (quasi tutti occidentali, aggiungo io).

Non avevano fatto i conti con la determinazione della mentalita' coreana --- se vogliamo ancora piu' intensa e focalizzata di quella giapponese.

Il mio amico vive negli Stati Uniti, non ha insegnato ai suoi figli il coreano, quindi e' tutto meno che un nazionalista. Anzi, conoscendo la sua storia personale, proprio per nulla. Quello che lui ed altri raccontano risulta per me quindi credibile, anche attraverso la seppur poca esperienza che ho avuto io personalmente.

Perche' racconto tutto questo? In una parola: Samyang

Seguimola con attenzione perche' potrebbe riservare interessanti sorprese. Gia' Fer ha molto apprezzato il loro supergrandangolare; il mio fish-eye non e' assolutamente da buttar via (considerato poi il prezzo di vendita e' un ottimo acquisto). Le manca ancora il cachet dei grandi nomi (intendo Nikon, Canon e Sony/Zeiss; Leica vive in un mondo tutto suo, se giustificabile o meno e' opinabile); ma chi si immaginava che Kya o Hyundai finissero con il preoccupare Honda e Toyota?

Condivido...la vera guerra ci sarà se Samyang si deciderà mai di produrre ottiche AF con i vari innesti...allora di sicuro rosicchierà molti clienti. La lente AF, vuoi o non vuoi, tira ancora molto di più della manuale.

Assolutamente d'accordo, il mercato dei manuali e' in realta' un mercato di nicchia. Pochi puristi maniaci che li usano ancora (molti dei quali popolano questo forum ) ma i grandi $$$ sono fatti dagli obiettivi AF.

Cioè la lente manuale ha senso se risparmi parecchio scovando tra l'usato, oppure se non esiste un corrispettivo AF di pari livello. Altrimenti, a meno che non te ne vai sempre in giro con cavalletto o con tutta calma, l'AF è veramente comodo.

Se posso, vorrei molto sommessamente dissentire.

La lente AF ha davvero senso in tutte le situazioni in cui una veloce e continua messa a fuoco (anche quando si scelga la funzione che mette a fuoco ad ogni pressione parziale del pulsante di scatto, senza "seguire la vairazione di fuoco" in soggetti in movimento) fa la differenza fra riuscire a scattare la foto, e no.

Convertito al digitale in massima parte per obbligo professionale (nel momento in cui il cliente dà per scontato che il supporto su cui riceverà le immagini sia un DVD, un CD o in rari casi via mail se ha una linea ADSL molto veloce e si tratta di pochi scatti), ho iniziato a vedere sporadicamente qualche scatto fuori fuoco da quando uno delgi obiettivi che uso di più, un 12-24/4.0, è AF.

E sì che la profondità di campo di utilizzo, a parità di diaframma, con i sensori APS-C è aumentata, di modo che su moti fora si leggono lamentele sulla difficoltà di ottenere un bel bokeh, come va di moda chiamarlo da un po' d'anni.

Prima, dal 1973 al 1975 con una Bencini priva di telemetro e con messa a fuoco a stima da 1,2 m a infinito, poi dal '75 anche con una Lubitel 2 (da 1,4 m a infinito, ancora, mirino reflex a pozzetto con solo la parte centrale smerigliata e un lentino pietoso), poi dal 1976 in poi con Spotmatic 1000, Praktica MTL3 (dal mirino atrocerrimo, scuro e verdastro), Pentax KX, varie MX, LX, ora solo tre corpi MX e delle Bessa L SENZA nemmeno il telemetro... foto sfocate, nemmeno l'ombra.

Se scartavo uno scatto, era di norma per lievi ma percettibili errori di esposizione (la mia pellicola-base era il Kodachrome 25 o la Velvia, poi solo anni dopo anche molta Astia e Provia 100)

Son tante le situazioni in cui l'AF può essere comodo; in alcuni casi, è addirittura determinante; ma sono, a mio avviso, anche di più quelle in cui rinunciarvi in cambio di quelle belle ghiere pastose e precise, senza giochi né impuntamenti (come vantano il 14 ed il fisheye 8 mm appena citati della Samyang) tutto sommato non ci fa perder nulla.

Poi, il mercato vive creando bisogni nella gente, che troppo di rado si chiede "se questo oggetto/prodotto/tecnologia è così assolutamente irrinunciabile, come ho fatto ad arrivare ad XX anni in ottima salute senza nemmeno conoscerlo?"

Ciao. Per curiosità che macchina e lenti hai in digitale?

Specifici per il digitale, una Pentax K20D (che ha sostituito una K10D di pregevolissima fattura e robustezza, ma che usava un CCD che non andava molto d'accordo con le ottiche progettate per la pellicola) ed ottiche Pentax SMC DA 12-24/4 e Samyang 8/3,5 con attacco KA (che dunque mantiene, a parte l'AF, tutte le funzioni ed i programmi della macchina possibili con i DA.

Queste son le sole focali progettate per l'APS-C, anche se da 18 mm in poi in realtà sorprendentemente il cerchio immagine del 12-24 copre tutto il 35 mm.

Poi mantengo, ed uso con regolarità, tutte le ottiche comprate per le reflex a pellicola attacco K: SMC Pentax A 15/3,5, SMC-K 18/3,5, SMC-K 24/3,5, SMC-K 35/2, SMC-A 50/2,8 1:2, SMC-FA 24-90/4,5-5,6, SMC-M 70-150/4, SMC-FA 100/2,8 1:1, SMC-K 200/4, SMC-A* 300/4, un duplicatore a 7 lenti e l'MTO 11CA-MC 1000/10. Pentax non è la sola marca che produca ottiche del tutto soddisfacenti, naturalmente; ma quello che la contraddistingue è una sorta di "qualità minima garantita" più alta della media - come anche gli Zeiss e i Voigtlander made in Cosina, per dire; - allo stato, solo un recente 18-135 DA pare essere "seriamente" una mezza ciofeca.

Non sto pensando per ora alla K5, che allo stato dell'arte è in assoluto la APS-C più performante, perché i suoi specifici "superpoteri" (ha fatto impallidire la già sorprendente Nikon D700, che già era un mezzo miracolo agli alti ed altissimi ISO - ed è pure una Full Frame) nella vita quotidiana al 90% non li godrei, dal momento che la maggior parte dei soggetti che fotografo si fanno a 100 e 200 ISO, proprio occasionalmente a 400.

Proprio oggi ho fotografato la "prima" per la stampa di un musical un po' in stile Notre Dame al Sistina di Roma, Roma Caput Mundi, e delle due ogni tanto quando la macchina cercava di perfezionare il fuoco col 24-90 FA, che è AF, bloccandomi per qualche istante lo scatto sinché non era del tutto convinta, mi dava solo fastidio. Ho sentito lamentele simili anche da fotografi che usano Canon e Nikon, che (a parte la recente K5) hanno di norma un sistema AF decisamente più rapido e preciso. Di sicuro più rapido della mia.

Citazione:

Il concetto di buttare via degli scatti perche' sono messi malamente a fuoco e' piombato prepotentemente nella mia vita da quando ho iniziato ad usare obiettivi AF. Mai avuto un problema del genere prima, ne' con il 35mm, ne' con il 6x6, 6x7, 6x9, 6x12, 6x17, etc etc etc etc

Fermi tutti! Non cominciate a dire che e' colpa mia perche' non so usare le tecnologia dei 2300 sensori della mia Canon 5D II. Vi rispondo che (a) avete perfettamente ragione, ma anche che ... (b) il trucchetto di dare la colpa all'utente mi e' ben noto da 30 anni, perche' e' stato inventato dai progettisti di interfaccia utente in informatica

La realta' invece e' che la tecnologia di messa a fuoco automatica Canon (l'unica che conosco) e' tutto meno che user-friendly, e che allora la divisione marketing addossa la colpa all'utente. E gli utenti stessi si martellano le ... dita addossandosi la colpa di tanti sfuocati.

E' forse un problema di rimbecillimento senile anti-tecnologico? Ne dubito, metto a fuoco da mesi il Noctilux a f/1 da 150cm con una poverella NEX-5 (fate il conto della profondita' di campo e vi vengono i brividi) e non perdo un colpo. A mano.

E' vero, faccio tutto con calma. Per inciso, con la stessa calma con cui scatto con il mio 85/1.2 II Canon e la super tecnologica 5DII portando a casa un 20% di immagini malamente a fuoco. Basta mettere l'85/1.2 su fuoco manuale? Non cosi' semplice: non la voglio fare lunga ma e' chiaro che l'obiettivo (stupefacente per molti versi) non e' stato pensato per chi usa la messa a fuoco manuale.

Mi sto convincendo che dato che i miei soggetti *non* sono (a) uccelliinvolopescipalla; (b) giocatoridicalciobasketpallavolohockey; (c) manifestantichescappano; (d) poliziotticheinseguono ... gli obiettivi con messa a fuoco manuale torneranno ad essere la mia scelta naturale.

Pace e bene. Buon weekend a tutti.





P.S. Giusto per non essere oscenamente OT al 100%: e' stato messo in vendita il Samyang 35/1.4. Al solito prezzo super-super-allettante. Qualcuno che lo compra poi ci racconta qualcosa?

Sulla mia pelle ho sperimentato dall'inizio il discorso della messa a fuoco con sistema canon. Devo dire che ho cominciato ad accorgermi della non perfetta infallibilità delle apparecchiature via via che la risoluzione dei sensori cresceva. Obiettivi, m.fototografica, accoppiata obiettivo/macchina....mah non ci stavo capendo più nulla....
Arrivo al dunque senza troppe premesse: adesso preferisco usare una 5dmk2 anzichè una 1dsmark2 perchè è solo con la prima che ho la funzione del live view: finalmente vedo in tempo reale quello che vede il sensore.
E non è solo un discorso di AF o MF: il problema della non corretta messa a fuoco si ha anche in MF in quanto il punto debole è proprio il fatto che con alcuni obiettivi si ha una perfetta messa a fuoco quando nel mirino della macchina si vede sfuocato.......(nel senso che molto spesso probabilmente per un discorso di tolleranze il sistema soffre di front focus o back focus)....non sono mica Hasslebad..in fondo sono sempre macchine "commerciali"....(con tutto il rispetto che ho per Canon che mi fa lavorare tutti i giorni!! in tutti i sistemi ci sono dei punti deboli, in fondo basta conoscerli per aggirarli...)
Dunque quando posso uso il live view con il pc, altrimenti live view sul monitor della m.fotografica, altrimenti taratura degli obiettivi con il sistema presente sulla 5dmark2.
La canon ha dunque apertamente ammesso che per avere una corretta messa a fuoco talvolta si deve ricorrere a degli accorgimenti che in definitiva non sono proprio banali, anzi....
Comunque ormai siamo abituati a rivedere le foto al 100% di zoom dunque ci accorgiamo di cose che prima magari non si potevano neppure vedere...
Buone foto e buona messa a fuoco