Ciao,
Sia Fer che Mauro dicono cose molto giuste, l'agitazione è importantissima, poi i miei test partono dal fatto che alla fine stampo con ingranditore a diffusione con testa a colori e multigrade.
Resta il fatto che le curve non mentono, forse bisognerebbe mettere a punto un bel sistema ibrido VERO.
Intanto capire la sensibilità reale usando un dispositivo di acquisizione X, ricordiamo che la sensibilità è data dalle lettura a densitometro del primo gradino della scala zonale il tutto naturalmente riportato alla carta che andiamo ad usare,in modo un pò generalista diciamo essere un valore grosso modo di 0,17 (densità).
In parole più povere se esponi un cartoncino grigio in zona I (-4 stop) con una pellicola impostata a 100 iso il tuo negativo dopo lo sviluppo dovrebbe dare una densità di circa 0,17 perchè i 100 iso siano esatti.
Tutto questo naturalmente è valido per la pellicola, ma se dopo fer (assolutamente più esperto di me in digitale) mi dice che la densità 0,17 in scansione e poi in stampa digitale è troppa o troppo poca per rappresentare la zona I allora è un'altro discorso, ecco eventualmente un lavoro congiunto per definire matematicamente il sistema ibrido.
Ciao
Stefano

Ciao e buon anno a tutti!
Fer, da circa un anno uso anch'io l'xtol come sviluppo esclusivo, con Neopan 1600 e Tri-x 400 tirata anche fino a 3200. Mi trovo meglio con la diluzione 1+1, ma solo per la comodità dell'usa e getta. Io trovo che i tempi presenti sul foglio di istruzioni siano normalmente corretti con un agitazione continua per i primi trenta secondi e poi 4/5 agitazioni per i primi 10 secondi di ogni minuto (come suggeritomi dal buon Osvi).
Lo trovi qui:

http://www.kodak.com/global/en/profes ... rt/techPubs/j109/j109.pdf

A me si è conservato anche oltre i 6 mesi sulle boccette di vetro da 125ml dei succhi di frutta, riempite all'orlo con biglie e chiuse con tappi metallici (apri e chiudi) acquistati nei negozi a 1 euro.
In casa ho anche il gas Protectan, ma trovo comunque comode le boccette dei succhi perché mi danno la dose giusta per un 35mm in 1+1.

A presto, Fabio

Grazie, grazie, continuate a intervenire!

Stefano:
Citazione:

Interessantissimo.

Intanto posso dirti che per scansionare in modo ottimale un negativo sarebbe opportuno avere il velo attorno a 0.1 e i bianchi puri tra 2.7 e 3.0.
In questo modo si sfrutta bene la gamma dinamica dello scanner e si evita di dover allungare troppo l'esposizione CCD (con conseguente rumore termico e riscaldamento della pellicola).

Fer

Ciao Fer,
Alla prima occasione che ci vediamo ne parliamo, i miei test sono tutti fatti per la stampa su certa carta fotografica, perciò a me interessa sempre che la curva abbia la giusta pendenza per darmi una quantità di grigi che voglio, il velo che misuro per quel che riguarda lo sviluppo xtol-across è 0,07.
Ciao
Stefano

Citazione:

Ciao Fer, verrei riprendere questa tua domanda per portarti la mia esperienza. Ti dirò delle cose forse per te ovvie, ma per me non lo erano affatto.
Per un paio di volte ho seguito scrupolosamente il metodo indicato nelle istruzioni, ovvero ho preparato 4 litri di acqua (nel mio caso a 25°) per poi versarci la busta A e mescolare fino a sciogliere tutta la polvere. Ho avuto però dei problemi, tanto da dover filtrare la preparazione per trattenere qualche "sassolino" che non riuscivo a sciogliere. Così ieri, nel prepare i nuovi 5 litri ho deciso di adottare il metodo del "latte e cacao". Abbi pazienza per il paragone idiota, ma mi capirai se ti dico che se butti il cacao sul latte già versato nella tazza non riuscirai mai a sciogliere tutto il cacao.
Così ho deciso di mettere tutta la busta A dentro una tanica trasparente da 1 litro. Ho aggiunto 100-200 ml di acqua a 25° e ho cominciato a girarla lentamente per sciogliere la polvere il più possibile (senza usare miscelatori, solo rovesciando la tanica). Poi ho aggiunto altra acqua e mescolato, poi altre volte sino a riempire : dopo un paio di minuti avevo la polvere della busta A ben disciolta in un litro di acqua. Ho quindi aggiunto gli altri 3 litri e infine aggiunto un pò alla volta il contenuto della busta B, che ha una polvere che per mia esperienza è decisamente più solubile della A. Poi come da istruzioni ho aggiunto l'altro litro e finito.
Certo, metodo non come da manuale e forse non del tutto corretto, ma oggi sto sviluppando con questo xtol, e non vedo differenze rispetto a tutte le altre volte.

Fabio

Ottimo consiglio! Grazie!

Fer

Ciao Fer,

come mi hai chiesto, eccomi qua, a portare la mia umile esperienza riguardo la coppia Xtol(o mytol)-Acros 100.

Non ho mai provato con lo stand, non mi attrae molto come metodica, in quanto trovo sufficiente per le mie esigenze trattare le Acros e le Neopan (fra poco solo la 400...speriamo Fuji faccia come con la Velvia, magari fra un anno riesce la 1600 sovrapprezzata di 2€) con l'HC110 dil. F.

Per le situazioni "normali", tendo ad esporre la suddetta pellicola a 80asa, mantenendo i tempi però dello sviluppo come se fosse esposta a 100. In questo modo, apro un po' le ombre. L'agitazione (mi sembra che sia molto critica con questo rivelatore, com è la Vostra esperienza in merito?) che opero consta di 20s di agitazione iniziale, più 3 capovolgimenti in 10s ogni minuto per 9 minuti in 1+1; per avere maggiore acutanza, dopo i primi 5 minuti faccio 3 capovolgimenti in 10s ogni minuto dopo quella iniziale di 20s, ma poi allungo sino a 10min totali.

Con questo metodo ottengo passaggi tonali ampli e piacevoli per il mio modo di stampare (testa a condensatore, Schneider Componon 50/2,8 o Rodagon 80/5,6 (la morte sua), carta FB Adox Nuance grad.2 o MCC110 con filtro 1,5 del canadese system 7, che corrisponde al primo viola dell'Ilford, Neutol o Ilford Multigrade), con luci in effetti un po' tendenti alla perdita di dettaglio quando punto un soggetto in ombra ed il cielo sta sullo sfondo. C'è da dire che la utilizzo particolarmente per i ritratti, genere che prediligo, e questo effetto mi piace. Sui paesaggi scatto a sensibilità nominale, ed anche qui i risultati li trovo gradevoli.

Queste sono le condizioni a cui dò in pasto la Acros al mio sistema Yashica/Contax. I risultati migliori li ho ottenuti con il Planar 50/1,7 e lo Yashica 24/2,8 ML, ma ho ragione di credere che il nuovo (davvero!) Contax 135/2,8 MMJ che mi è arrivato oggi sia anch'esso molto indicato. Non so perché ma con il Canon EF 100/2 non mi è piaciuta moltissimo, ma credo che questo sia imputabile alla scarsezza del fotografo più che del mezzo ;)

Spero di esserti stato utile: per qualsiasi domanda, sarò felice di rispondere

Ciao,

Daniele

P.S.: per la preparazione, sarà la mia acqua del rubinetto depurata con sistema stabile (non so come spiegarmi, non si tratta però di una di quelle brocche della Laica, ma è fisso nel rubinetto), a 20-25° non ho problemi a diluire i 5L, in particolare se sono freschi. Dove prendete le polveri hanno abbastanza ricambio?

Citazione:

Questo passaggio non mi è molto chiaro.
Qual'è la differenza tra la prima e la seconda metodologia? Sembrano identiche (3 capovolgimenti in 10" ogni minuto in entrambe i casi...)

Thanx

Fer

Mi ero dimenticato un pezzo : i primi 5 min sono uguali, nei restanti 5 agito solo una volta ogni 2 (due) minuti.

Grazie per la precisazione!

Daniele