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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
Utente non più registrato
Ciao manu_puma,
si io me la sono già  posta questa domanda...
Sinceramente credo che nel caso in cui non fosse mai esistito il background della pellicola,la fotografia sarebbe stata un'altro tipo di fotografia,forse radicalmente differente da quella che conosciamo noi.
I sensori sono stati creati per digitalizzare la pellicola,quindi senza di essa mancherebbe il punto di partenza,l'esempio,l'idea di base;viene da chiedermi chissà  se sarebbe mai nata la fotografia in questo caso.
Lavvento dell'era digitale nella fotografia non ha inventato nulla,ha solo utilizzato il suo potenziale per "sintetizzare" ciò che già  esisteva(da pellicola a sensore)e per migliorarne le prestazioni,l'affidabilità  e la qualità  dei materiali.
Pertanto secondo me la problematica della computer grafica e della post-produzione sarebbe la stessa...ma non possiamo affermarlo con certezza non avendone la controprova.




Inviato: 21/7/2005 21:04
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Il problema è che non ce li hai gli argomenti, la tua è solo provocazione e se pensi di tirarmici dentro hai sbagliato, comunque (tanto per farti piacere) chi sono io non lo sai e a me di chi sia tu non me ne puà fregare di meno


Che elganza!!!!

Ma se sono tre post che cerco di portare avanti il discorso RIASSUMENDO le nostre posizioni per cercare di ripartire da li.....tu non hai fatto altro che replicare solo alle appendici inutili, e sarei io quello che vuole provocare?

Se volevi continuare a discutere sull'argomento potevi farlo tranquillamente senza perderti nel dire che le mie idee non sono "argomentate".....cmq ammetto di aver utilizzato toni un pochino provocatori e quindi mi assumo le mie colpe se la situazione è un pochino "degenerata"....ma tu, mi caro "professorino", non ne sei uscito benissimo nonostante ti voglia atteggiare con quest'aria "superiore" e "finto/pacata".


La tua ultima frase rimane poi emblematica .....beh, possiamo dire che siamo arrivati ad un accordo, il risultato e' che non la pensiamo allo stesso modo .
Ti ringrazio per le elevatissime nozioni di cultura a cui hai sottoposto la mia ignoranza colossale, ci sentiamo in qualche altro 3ad per eventuali nuove dosi di conoscenza che magari gentilmente vorrai dispensere.



Ah, un'ultima cosa:

Inviato: 21/7/2005 21:59
Jekoz On Line: "USA on the road"
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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manu_puma ha scritto:
Ciao a tutti!
Vi siete mai posti questa domanda: " Se la fotografia fosse nata nell'era digitale e non avessimo il background della pellicola, penseremmo e vedremmo allo stesso modo le post-produzioni e la computer grafica"?
Io credo di no, ma aspetto i vostri points of view!


Secondo me si.....se tu parti da una base che nonostante tutto e' una rappresentazione della realta', soggettiva ma sempre un frammento di realta', e a tavolino ti metti a modificarla pesantemente non puoi pensare che sia la stessa cosa.....a prescindere se fosse o meno esistita la fotografia chimica tradizionale.

Tu hai un apparecchio che serve ad immortalare un istante di vita.....che il supporto sia chimico o un sensore CMOS non e' importante, non e' questo il punto......il punto di discriminazione rimane cosa vai a modificare dopo a "tavolino".

Io sono favorevolissimo e mi piace da morire il fotoritocco ma rimane sempre un "qualcosa di differente dallo scattare una fotografia".....a volte mi diletto in FOTOMONTAGGI e ottengo anche risultati notevoli ma alla fine non posso dire di avere in mano una FOTO, avro' un'immagine che potra' essere artistica finche ti pare ma che avra' un nome diverso.

Se tu vai alle ex risaie di bentivoglio e fotografi un ramo secco poi a casa, con mano sapiente, ci aggiungi una "garzetta" sul ramo non puoi dire di avere fatto un FOTO....magari hai fatto un capolavoro ma non e' una foto.




Inviato: 21/7/2005 22:10
Jekoz On Line: "USA on the road"
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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jekoz ha scritto:

Tu hai un apparecchio che serve ad immortalare un istante di vita.....che il supporto sia chimico o un sensore CMOS non e' importante, non e' questo il punto......il punto di discriminazione rimane cosa vai a modificare dopo a "tavolino".



Ciao jekoz!
Vorrei porti questa domanda prendendo spunto dalla frase da te sopra citata:se la discriminante è l'elaborazione a tavolino,ciò significa che l'uso della camera oscura(non per sviluppare ma per manipolare)ha come conseguenza il passaggio da fotografia ad immagine?
Io condivido molte delle tue idee,ma sul fatto che la manipolazione analogica e quella digitale siano la stessa cosa ho ancora delle perplessità ;la prima ha ancora come componente una variabile da tenere in considerazione e cioè la bravura di chi sviluppa la foto,la seconda no.
Per me questa è una differenza da non sottovalutare.
Che ne pensi?



Inviato: 21/7/2005 22:37
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Ciao a tutti,
questa e' una di quelle discussioni filosofiche accanite che si affrontano di solito dopo una bella cena.
Perche' non lo andiamo a trovare a casa, a Siena, questo Daniele, e continuiamo la discussione davanti a un buon Chianti? Io mi fido, lascio scegliere il luogo di discussioni a lui, convinto che di posticini dove si mangia bene e si beve meglio ( il giusto pero'..) ne conosca piu' d'uno.
Puo' darsi che a tavola tante spigolosita' si arrotondino......
Ciao,
Renzo

Inviato: 21/7/2005 22:37
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
Utente non più registrato
Per me va bene...
A Siena non sono mai stato...


Inviato: 21/7/2005 22:40
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Citazione:

Io condivido molte delle tue idee,ma sul fatto che la manipolazione analogica e quella digitale siano la stessa cosa ho ancora delle perplessità 


Forse mi sono spiegato male nella mia frase intendevo che non fa differenza che la "base di partenza" sia uno "scatto su pellicola" o uno "scatto digitale".....era per dire a galago che secondo me anche se la fotografia fosse nata col digitale il concetto del mio discorso non cambierebbe.

Purtroppo non ho nessuna esperienza recente di camera oscura analogica e quandi meno che meno di manipolazioni effettuate in quel momento.

Ho invece parecchia esperienza di fotoritocco digitale (photoshop) avendo questa passione da una vita....



PS: caro Renzo apprezzo il tuo post e non avrei alcun problema a continuare il discorso davanti ad una bella "fiorentina"....magari!!!!

Inviato: 21/7/2005 22:48
Jekoz On Line: "USA on the road"
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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Citazione:


jekoz ha scritto:

Purtroppo non ho nessuna esperienza recente di camera oscura analogica e quandi meno che meno di manipolazioni effettuate in quel momento.



Anch'io purtroppo non ho mai fatto uno sviluppo analogico;mi sono avvicinato alla fotografia da 2 anni,in piena era reflex digitale,quindi mi manca il "primo scalino" della fotografia.
Spero di colmarlo il prima possibile...


Inviato: 21/7/2005 22:58
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Una curiosita'......che significa il tuo nick?
19 ottobre 1910

Che e?

Inviato: 21/7/2005 23:09
Jekoz On Line: "USA on the road"
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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Pensando all'ormai famoso limite tra fotografia e computer grafica ho pensato a questo:

Possedendo una reflex digitale:

situazione A)scatto una foto dry(cioè senza effetti impostati all'interno della fotocamera come filtri,bianco e nero,bilanciamenti del bianco,ecc)poi a casa la manipolo col fotoritocco applicandovi tali effetti;alcuni di voi mi diranno che non è più fotografia.

situazione B)scatto la stessa foto wet(ossia con gli effetti impostati dalla mia reflex digitale)e non uso il fotoritocco.

Posso dire di ottenere la stessa foto a livello grafico o comunque due foto molto molto simili;in questo caso come avviene la divisione tra la fotografia e la computer grafica?

Inviato: 21/7/2005 23:12
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Citazione:

Dcan98bre ha scritto:
.la prima ha ancora come componente una variabile da tenere in considerazione e cioè la bravura di chi sviluppa la foto,la seconda no.
Per me questa è una differenza da non sottovalutare.
Che ne pensi?


Ciao Dcan98bre,
questo e' uno dei punti che mi vede in disaccordo con "gli analogici": perche' il processo di stampa chimico viene considerato piu' difficile di quello digitale?
Io vengo dall'analogico, e pur non avendo mai avuto risultati eclatanti, mi ci sono sbizzarrito quanto ho voluto, e quando sono passato al digitale debbo dire invece che ho trovato moltissime difficolta'. Prima di tutto quella che chi stampa in digitale non e' un fotografo, ma un tipografo. Questo non lo ha segnalato nessuno tra le differenze tra fotografia analogica e digitale, ma un po' e' cosi'. Quando si affronta un programma tipo PS, ci si rende subito conto che qualcosa e' cambiato, rispetto ai soliti bagni. Si incomincia con i profili colore, si passa dagli spazi colorimetrici e non bisogna dimenticare la calibrazione del video. E poi tutti gli strumenti che caratterizzano questi tipi di programmi, che in parte simulano esaltandolo quello che si fa in camera oscura, ma con caratteristiche che poco tempo fa erano prerogative della stampa tipografica.
Francamente quando mi sono dedicato al digitale non mi sono piu' sentito un fotografo, o perlomeno non solo quello, ma un tipografo. Ma questo non e' certo piu' facile che operare in camera oscura. Secondo me e' molto, ma molto piu' difficle, basta prendere un manuale di PS, di quelli completi, per rendersene conto. E in nessun manuale c'e' scritto tutto quello che si puo' fare con un programma di fotoritocco, e' praticamente impossibile.
Mi piacerebba sapere quanti sono coloro che si ricordano la meta' di quanto e' scritto in uno di questi manuali.
Cosa intendi dicendo: "la prima ha ancora la bravura di di sviluppa la foto"? Io quando vado in laboratorio chiedo sempre: solo sviluppo. Quindi il colore non lo sviluppo da me. Ho stampato a colori con i bagni, ma il negativo non l'ho mai sviluppato da me. Solo nel B/N questo e' valido, ma credo che sia molto ma molto piu' semplice della trafila digitale per stampare un'immagine decente, anche in B/N.
Ciao,
Renzo

Inviato: 21/7/2005 23:16
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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jekoz ha scritto:

Una curiosita'......che significa il tuo nick?
19 ottobre 1910

Che e?



E'un giorno importante che voglio ricordare:19 ottobre(19\10).
Ho dovuto abbreviarlo perchè il nick non puà essere più lungo di 10 caratteri...


Inviato: 21/7/2005 23:16
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Ciao Dcan98bre,
il fatto e' che quasi sempre sei costretto a passare attraverso un programma di fotoritocco, perche' se vuoi gli stessi colori che hai visto nella realta' devi calibrare l'immagine per il tipo di carta che usi. E' il discorso che ho fatto poco sopra. La stampa digitale e' un'altra cosa, non e' fotografia.
Ciao,
Renzo

Inviato: 21/7/2005 23:25
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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Falcopardo ha scritto:

perche' il processo di stampa chimico viene considerato piu' difficile di quello digitale?

Cosa intendi dicendo: "la prima ha ancora la bravura di di sviluppa la foto"?



Ciao Renzo,
forse ti sorprenderà ma io non sono un fotografo analogico(e non lo sono mai stato)bensi digitale,tuttavia porto con me alcuni principi fotografici che derivano dall'analogico;potrei definirmi un fotografo digitale anomalo.
Io ho due differenti approcci con la fotografia che dipendono dal mio scopo;mi spiego meglio...
Se devo fotografare un'attimo,un istante comunicando un fotogramma della realtà  mi limito a "catturarlo" con la mia macchina senza ritoccarlo a tavolino perchè,se cosi facessi,tale fotogramma sarebbe per cosi dire falsato.
Se devo comunicare un concetto o un'idea invece,partendo da una fotografia sperimento con il fotoritocco il modo migliore per farlo ed in questo caso non pongo limiti alla mia creatività .
Sinceramente lo sviluppo chimico non l'ho mai fatto di persona ma alcuni amici fotografi mi hanno spiegato nel dettaglio le sue fasi.L'impressione che mi sono fatto è che è un operazione delicata e complessa a cui bisogna dedicare una certa attenzione ed in cui ogni passo è definitivo e non cancellabile.Con il fotoritocco io posso procedere anche per tentativi e se non mi piace il risultato tornare all'inizio con il comando undo;inoltre per applicare un effetto alla foto basta premere un pulsante e guardare l'anteprima.
Tutto cio in una camera oscura diventa più difficile;ci vuole per cosi dire più coscienza di quello che si fa e soprattutto devi essere bravo e preparato.


Inviato: 21/7/2005 23:55
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Ciao Dcan98bre,
se parli di imprevedibilita' del risultato ti do' ragione, se parli di tempi lunghi anche, ma io quando passai al digitale credendo di aver risolto questi problemi, il giorno dopo aver comprato il computer rischiai di gettarlo dalla finestra. Io pure applico i principi dell'analogico nel gestire i programmi di fotoritocco, ben sapendo che fanno le stesse cose che facevo io manualmente, ma con la possibilita' di tornare indietro se il risultato non e' soddisfacente. Ma non me la sento di dire che l'analogico e' piu' difficile. A volte e' anche un alone di gloria di cui si circonda chi non e' saputo passare al digitale. Di sicuro la camera oscura e' affascinante, ma anche una perdita di tempo nel preparare e rimettere i bagni, un'attivita' non salutare nel maneggiare i bagni e nel respirarne i vapori, e molto piu' stancante perche' normalmente si sta in piedi e curvi sotto l'ingranditore o sulle bacinelle.
Ma il fatto che un passaggio debba essere ripetuto piu' volte perche' il risultato non piace e' solo piu' noioso, non piu' difficile, a meno che uno non si perda nei calcoli per applicare il sistema zonale, ma allora e' un altro discorso. E poi spesso e' un fatto di pratica. Per esempio, chi ha acquisito una certa esperienza spesso fa a meno del contasecondi, essendo in grado di valutare a mente, dalla luminosita' dell'immagine sul piano dell'ingranditore, il tempo di esposizione della carta.
Certo se si parla di stampatori di professione che hanno raggiunto livelli di eccellenza, il discorso e' diverso, avvicinare le loro capacita' e' arduo.
Ma per i risultati poi e' un altro discorso. Ritengo che un'immagine 4x5 ottenuta con l'ingranditore sia difficilmente superabile, figuriamoci un formato maggiore.
Ciao,
Renzo

Inviato: 22/7/2005 0:29
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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Ciao a tutti.
Sono state espresse opinioni diverse e contrastanti in questa discussione, che si è anche allargata toccando vari argomenti.
Secondo me per sgomberare il campo da equivoci bisognerebbe tralasciare momentaneamente il binomio Fotografia chimica/Fotografia digitale e parlare di "fotografia in generale". Se per assurdo si equiparassero gli interventi in CO con quelli in PS si potrebbe arrivare a sostenere che le operazioni di fotoritocco digitale che simulano o ricalcano gli interventi in CO potrebbero essere giudicati con pari dignità . Insomma se per ottenere una determinata immagine partendo da un negativo è consono ed accettato tutto quello che si attua in camera oscura chimica allora penso proprio che le operazioni in digitale per arrivare a risultati equivalenti siano altrettanto lecite. Faccio un esempio: negativo trattato e sviluppato in CO con dosaggi dei chimici, tempi e mascherature ecc. che porta al risultato A; fotografia elaborata con PS con livelli, curve ecc per ottenere lo stesso risultato della foto in CO = risultato B. A questo punto non vedo differenza a livello di risultato finale fra AeB ( e parlo di risultato finale visivo, non di equivalenza procedurale), quindi se siete d'accordo con tutto questo si potrebbe arrivare ad un postulato: gli interventi in fotoritocco digitale che ricalcano e/o simulano quelli classici (e da sempre accettati) in CO chimica dovrebbero essere accettati e non considerati manipolazione. Tutto il di più potrebbe cominciare a rientrare nel campo del fotoritocco spinto e poi sfociare addirittura nella manipolazione.
Cosa ne pensate?

Ciao
Marco(pamar5)

Inviato: 22/7/2005 1:34
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Dcan98bre ha scritto:
....
....esso dimostra che la fotografia non è nata dai famigeratissimi ritrattisti dell'800.......
sembra che tu abbia postato un link che o non hai letto o non hai capito,quindi ti invito solo a rileggerlo....


Ciao Dcan98bre,
riguardavo la discussione...Daniele aveva postato il link per assererire una cosa completamente diversa...
Ciao,
Renzo

Inviato: 22/7/2005 8:57
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?
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Ciao Renzo,
come ti ho detto io non posso parlare per esperienza personale perchè non sono mai entrato in una camera oscura(purtroppo)ed ho sempre usato reflex digitale e fotoritocco,quindi la mia è solo un'impressione riguardo la maggior difficoltà  del procedimento analogico.Spero un giorno di fare un po' di esperienza anche in questo campo in modo da valutarne più attentamente le sue componenti e poter dare un'opinione oggettiva.
Una cosa viene da chiedermi;effetti inclusi nei programmi di fotoritocco,per esempio luce al neon,effetto spirale,onda o sfera,increspatura,mosaico,disturbi vari,cristallizzazione,bassorilievo,estrusione,solarizzazione,ecc.possono essere prodotti anche in camera oscura?E se si,tali operazioni sono semplici come schiacciare un tasto sullo schermo o bisogna utilizzare procedure difficili,lunghe e come dici tu a volte noiose per ottenere gli stessi effetti?Nel caso in cui non si potessero fare,allora mi verrebbe da pensare che la camera oscura presenta dei limiti tecnici nei confronti del digitale e di conseguenza bisognerebbe accogliere quest'ultimo a braccia aperte e senza alcuna scontrosità  date le sue molteplici possibilità  creative.

Saluti.


Inviato: 22/7/2005 9:13
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Pamar5 ha scritto:
Se per assurdo si equiparassero gli interventi in CO con quelli in PS si potrebbe arrivare a sostenere che le operazioni di fotoritocco digitale che simulano o ricalcano gli interventi in CO potrebbero essere giudicati con pari dignità . Insomma se per ottenere una determinata immagine partendo da un negativo è consono ed accettato tutto quello che si attua in camera oscura chimica allora penso proprio che le operazioni in digitale per arrivare a risultati equivalenti siano altrettanto lecite. Faccio un esempio: negativo trattato e sviluppato in CO con dosaggi dei chimici, tempi e mascherature ecc. che porta al risultato A; fotografia elaborata con PS con livelli, curve ecc per ottenere lo stesso risultato della foto in CO = risultato B. A questo punto non vedo differenza a livello di risultato finale fra AeB ( e parlo di risultato finale visivo, non di equivalenza procedurale), quindi se siete d'accordo con tutto questo si potrebbe arrivare ad un postulato: gli interventi in fotoritocco digitale che ricalcano e/o simulano quelli classici (e da sempre accettati) in CO chimica dovrebbero essere accettati e non considerati manipolazione. Tutto il di più potrebbe cominciare a rientrare nel campo del fotoritocco spinto e poi sfociare addirittura nella manipolazione.
Cosa ne pensate?


In pratica e' quello che avevo detto io all'inizio con la mia personalissima (anche se non "argomentata" e supportata da altisonanti citazioni e link storici/culturali/artistici/filosofici ) suddivisione del "problema......quoto nuovamente cosa ho scritto all'inizio di questo "spinoso" 3ad:

Citazione:

Jekoz ha scritto:
La distinzione che farei io e' piu' sfumata.....secondo me ci sono all'incirca tre categorie:

1)Fotoritocco minimo o di base: Lievi correzioni di luminosita', contrasto, inclinazione e magari un piccolo tocco di "maschera di contrasto".....volendo esagerare si possono eliminare "dominanti di colore" fastidiose e dare un'aggiustatina alla saturazione ma gia' questo e' troppo.
Stessi lavori che da sempre si sono svolti in camera oscura da parte di sedicenti fotografi "fenomeni".....adesso sparano a zero sul fotoritocco perche' purtroppo ha portato queste possibilita' anche agli utenti comuni che prima erano condannati a subire le schifezze che gli propinava il laboratorio di turno!!!

2)Fotoritocco/Fotomontaggio: In questo caso vengono modificati elementi presenti nella foto rimuovendoli o addirittura, per i piu' "virtuosi", aggiungendoli. Il tutto ovviamente senza che anche l'occhio di una persona esperta possa accorgersene.
Elemento negativissimo nel caso della fotografia documentaristica e di reportage ma nello stesso tempo potente mezzo creativo/artistico nelle mani di chi ci sa fare.
In questo caso endrebbe perlomeno menzionato quando viene utilizzato.

3)Computer-art: Come dicevi tu prendere una foto e disegnarci sopra o mettersi a "colorare".....insomma tutto quello che puo' essere "arte" ma non centra nulla con il mondo della fotografia.

Questo e' un breve riassunto di come vedo io "il problema" dell'avvento dei computer e delle innulerevoli possiblita' che fornito al "popolo della fotografia".



Inviato: 22/7/2005 9:14
Jekoz On Line: "USA on the road"
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Re: Dove finisce la fotografia e inizia la computer grafica?

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Ciao Marco,
anch'io la penso come te, ma ci sono alcune, chiamiamole sfumature, che non vengono accettate. Se si parte dal presupposto che certi mossi, realizzati in fase di ripresa o sotto l'ingranditore, certe sovrimpressioni, certi sviluppi fatti passando il dito imbevuto di sviluppo sulla carta.. sono fotografia, e vengono anche premiati nei concorsi fotografici per la creativita', non vedo perche' si debba tarpare le ali a chi la stessa identica creativita' la esprime attraverso un programma di fotoritocco, che fa le stesse, identiche cose dell'analogico, basandosi sugli stessi principi, ma operando con un mezzo elettronico. E' piu' facile? piu' difficile? secondo me e' il risultato quello che conta.
Un proverbio, non so se e' toscano, dice: da una rapa non si puo' tirare fuori il sangue....chi lo spirito artistico non ce l'ha non potra' mai tirare fuori ne' dall'analogico ne' dal digitale un'opera d'arte.
D'altronde c'e' la foto documentaristica ( si dice cosi? e' brutto.. ) e quella quella artistica. E' una distinzione che e' valida per entrambi i settori.
La cosa in cui gli analogici hanno ragione e' che che la fotografia nasce al momento della composizione dell'immagine sul vetro smerigliato, il valore del fotografo e' anche e soprattutto qui, nel saper scegliere e comporre l'immagine, in base a regole di estetica che vengono da lontano nel tempo, e non si puo' mettere sullo stesso piano una foto realizzata cosi' e una composta a video.
E il sospetto che l'immagine digitale sia "sempre" costruita fa nascere l'ostracismo nei confronti di qualunque opera passata attraverso un computer.
Io mi combatto intimamente..sono analogico e digitale..
Ciao,
Renzo

Inviato: 22/7/2005 9:23
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