Fer

iniziamo a focalizzare la cosa...bene bene

allora
1)Le foto di Marco e Cristina piaciono pure a me, la di la´ del soggetto visto una infinita´ di volte trovo un gusto compositivo ed una attenzione ai particolari, anche cromatici, che mi piace.....non le trovo belle in quanto tali ma le trovo emozionanti. Ora porcaputtane passi la notte a rovistare tra i tuoi files e ci posti la adolscente giapponese.
2)Le domande che ti poni per un amico allora dovresti porteleper tutti gli autori...che ne sai? eppure cosi non e´!?!? la fotografia in quanto tale non dovrebbe avere bisogno di commenti dovrebbe parlare essa stessa e per questo essere giudicata. Non ci sono alternative. Meglio allora il silenzio. Io in questo forum ho letto di complimenti fatti a fotografie che facevano veramente vomitare, in cui non c´era nulla di sostanza....eppure accolte addirittura con entusiasmi corali perche´ nuovi iscritti.....io sono qui perche´ cerco un confronto, a me non me ne frega nulla che le miei foto piacciano (tanto io le vendo e sto´ bene cosi) pero´ mi farebbe piacere ricevere una critica costruttiva "non mi piace per questo e questo....perche´ la hai fatta cosi e cosi?"...
3) io fotografo nudo ed architettura, eppure mi posso emozionare davanti ad una fotgrafia naturalistica od un bel paesaggio....poi che non sia al centro dei miei interessi e´ un altro discorso...se hai gusto hai gusto, una fotografia e una fotografia.....diversamente io avrei paura della persona che compera una stampa di Marco e Cristina e la appende in casa (cos´e´ per forza uno che ha una impresa di demolizioni? un mitomane?...) ...credo che la stessa persona possa avere in caso una stampa di M&C e anche un nudo di Weston.....o no?
Se poi ad uno non gliene frega niente perche´ allora scrive e si complimenta? io ad esempio non lo faccio...se mi interessa scrivo, se uno mi chiede esprimo un mio personale parere con tutti i suoi limiti e la mia umilta...diversamente...


Sento che pero´ stiamo focalizzando la cosa



Roberto

Citazione:

Non sono d'accordo.
Puà valere per generi fotografici tradizionali, ma per l'arte contemporanea (fotografica e non) l'opera da sola ben difficilmente è autosufficiente.
O conosci molto bene la storia, le idee e il percorso artistico dell'autore, o probabilmente quell'opera ti lascerà  abbastanza dubbioso. Le famose tele tagliate di Fontana mi vengono in mente per prime, ma naturalmente si parte da tanto prima, direi forse Duchamp.
Naturalmente tu su queste cose hai studiato e quindi non ti è nuovo, però volevo ribadire che io non sono minimamente d'accordo che, in generale, l'opera deve "parlare da sola".
Peraltro anche nel caso di Marco e Cristina, prima di conoscere la loro posizione sulla manifattura cinese e le conseguenze, capivo le loro opere fino a un certo punto. Ora mi sono chiarissime e le apprezzo assai di più.
Idem l'adolescente giapponese (dannazione, proprio non la trovo!!! ), a prima vista OK, belle, vertiginose, poi leggi qualcosa del movimento, e TAC ti scatta tutto a fuoco...

Fer

Prima di tutto un ringraziamento personale mio e di Cristina a Fernando e a Roberto per i loro commenti sui nostri lavori, siete due amici che stimiamo particolarmente e quindi le vostre parole non possono che riempirci di orgoglio ...

Tornando a bomba sul lavoro di Tobias Madà¶rin e sulla discussione che ne è scaturita, quando ho usato la parola "noia" era riferito alla sua ricerca, nel senso evidenziato sia da Andrea che da Fernando, cioè che le sue immagini rientrano a pieno titolo in una tradizione fotografica consolidata, che imperversa da anni nel panorama fotografico mondiale, e che i suoi lavori non aggiungono niente di nuovo a quanto abbiamo già  visto realizzato da artisti come Struth, Gursky, Burtynsky, Bialobrzeski, Vitali, tanto per citarne alcuni, oltre che da una schiera infinita di imitatori tra cui ci metto pure io e Cristina (quantomeno all'inizio), e quindi trovo la sua ricerca "architettonica" un pò rindondante e noiosetta nel senso appunto che non aggiunge niente di nuovo a quanto abbiamo già  visto...detto questo trovo molto interessanti e potenzialmente innovative le immagini "alpestri", anche se voglio ribadire che è giunto il momento di abbandonare l'approccio "oggettivo" tipico della scuola di Dusseldorf a favore di un approccio orfico e "soggettivo", così come è impressionante la ricerca cromatica, si è vero, c'è una "pastosità " ed un calore che non è tipico della scuola tedesca, è per questo che ho detto che mi piacerebbe vedere queste immagini stampate...

Per quanto riguarda il tema delle critiche sul forum io sono d'accordo sul fatto che ci debba essere un clima di assoluta sincerità  nel giudicare i lavori che ci vengono proposti, sia dai nuovi iscritti che dagli amici di lunga data e sia quelli di autori affermati, però ritengo anche che sia cmq diverso l'approccio che si deve avere nei confronti di Gursky, che ha una storia riconosciuta, un pensiero autonomo ed originale, un apparato critico di tutto rilievo alle spalle, e magari un nuovo amico del forum che sta tentando, il più delle volte per via imitativa, di trovare una propria strada personale, io penso che in questi casi, oltre che ovviamente al giudizio sincero e di critica costruttiva sulle immagini proposte, ci debba anche essere sempre una spinta all'incoraggiamento, e quindi i toni secondo me sono necessariamente diversi...