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1 Utenti anonimi
Un modo del fare arte |
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Utente non più registrato
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"Senta, cosa sta facendo?"
"Una testa. Insomma, l'unica cosa che ho voglia di fare è la testa. Così. E' così, è difficile, e non ci riesco. Allora..." "Come, non ci riesce?" "Non ci riesco. Per niente. Non ci riesco." "Ricerca la testa? O una testa?" "Una testa qualunque. Sono incapace." "E questi corpi, così allungati, sono ispirati forse ai suoi corpi?" "No, no. E' involontario, non voglio più farli allungati. Diventano allungati malgrado me stesso, ma non erano allungati. Io vorrei farli, non lunghi eh, ma non riesco. Fino adesso non ho mai fatto, non un giorno dal '35 in poi, non ho mai fatto una cosa come volevo. E' sempre uscita una cosa diversa da quella che volevo. Sempre. Io vorrei fare teste normali. Insomma: non ci riesco." "Ma lei come giudica in generale le sue opere?" "Male. Beh, sono tutte scadenti." Intervista con A. Giacometti da: G. Soavi "Il sogno di un artista" edito da Mazzotta in occasione della mostra: "Il mio Giacometti. Fotografie di G. Soavi Milano 2000. Mi piacerebbe avere qualche commento a questo pezzo che rivela molto della mia personale idea di arte. Grazie, cao, Claudio.
Inviato: 22/2/2007 9:23
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Re: Un modo del fare arte |
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8/10/2006 17:44 Da Torino
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Entrando alla fondazione Maeght, dove ne trovi diverse e tu Claudio la conosci, non ne dubito, mi fermo a guardarle e le prendo per quel che sono, li in quel posto. Forse le vedessi da qualche altra parte mi direbbero cose diverse, chissà .
Non mi sono mai chiesto cosa aveva in zucca Giacometti, ne mi sono chiesto cosa aveva Michelangelo o Fontana. Guardo la loro opera perchè mi parla quella. Se poi vogliamo fare un lavoro diverso ben venga la biografia, la storia personale, le idee, i loro traumi, le pulsioni, le paure... E aggiungerei anche la casualità di molte scoperte scientifiche. Per questo non sono grandi gli scienziati che hanno riconosciuto quel caso ? Ma sarà stato veramente il caso, ma veramente le opere di Giacometti erano frutto di una sua incapacità ? E poi, che importa. bs marco
Inviato: 22/2/2007 10:40
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La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi. A. Gilardi www.mbphoto.it www.flickr.com/photos/marcofluens .................. |
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Re: Un modo del fare arte |
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Moderatore
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19/9/2006 14:17 Da rho - milano
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"Muore Morandi, anzi "exit Morandi" e la terza flotta americana (!) sbarca a Venezia i prodotti della pop art."
Ma perchè l'opera di Morandi (un autore che sembri stimare nel tuo precedente intervento al pari di Paolini) non la ritieni della stessa portata di quella di Giacometti? Cos' ha Morandi in più o in meno di Giacometti? O in più o in meno di uno qualunque degli autori dell'espressionismo americano (sbarcato con la terza flotta)? Sai caro Claudio Marra che io proprio non ti capisco. Si vede che sono troppo intellettuale...
Inviato: 22/2/2007 12:12
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Re: Un modo del fare arte |
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Utente non più registrato
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E' per dire che il bello di tutta 'sta faccenda delle arti a me pare questo: che c'è posto per molti (non per tutti).
C'è posto per un concettuale che ti spiega, prima, a parole e lungamente, quello che devi vedere dentro la sua opera e c'è posto per Giacomelli che quello che fa manco lo approva e dice di farlo contro la sua volontà . In mezzo, verso un lato Paolini e verso l' altro Morandi, citando i nomi fatti, che sono ugualmente grandi nomi. Il bello è bearsi di un'opera del tutto inconsapevoli della sua genesi, personale e storica, e il bello è bearsene perchè se ne conoscono storia ed intendimenti. Ciao, Claudio. ps. quel che piace di più a me è Burri, in patria.
Inviato: 22/2/2007 14:36
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Re: Un modo del fare arte |
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Moderatore
Iscritto il:
19/9/2006 14:17 Da rho - milano
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Per la prima volta finalmente capisco e approvo.
Considerando puramente gli Italiani citati, Burri è anche per me un grande dell'arte informale, troppo a lungo sottovalutato in patria, mentre invece Morandi (e qui solleverà le ire funeste di qualcuno) credo sia stato invece sopravvalutato.
Inviato: 22/2/2007 16:35
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Re: Un modo del fare arte |
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Iscritto il:
8/10/2006 17:44 Da Torino
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Claudio,
forse in quel 3ad non ci si stava beando dell'inconsapevolezza della genesi dell'opera d'arte, forse proprio no. bs marco
Inviato: 22/2/2007 17:00
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La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi. A. Gilardi www.mbphoto.it www.flickr.com/photos/marcofluens .................. |
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