Non sto a descrivere la Rolleiflex perchè, essendo nel mito, sarebbe come spiegare chi era Giove per i Greci.
Questa è il modello 3.5F, top della gamma con ottica Planar 75 mm f/3.5 a 6 lenti del 1963 (esiste anche il modello a 5 lenti precedente a questa). Il modello successivo avrà il Planar 80/2.8. Trovo questa ottica meravigliosa; è pastosa, (o plastica cercando di darne una connotazione lessicale), pur molto definita non graffia freddamente, non stride, distribuisce la luce e disegna gli oggetti quasi fossero di vetro. Lo si vede particolarmente sull'acqua e sulla gondola della prima foto. Diversa secondo me dall' analoga 80/2.8 (che ho posseduto) di cui, per non suscitare un vespaio, mi limito a dire che è soggettiva la preferenza.

Allega:

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bella resa, belle foto. Xenotar niente?

Grazie, io non avrei nessun problema ad acquistarne anche una col Xenotar, ma preferisco girare la tua domanda a mia moglie, penso però che per decenza dovrei omettere la risposta!!!

Aggiungo qualcosa a colori.

Allega:

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Ancora qualcosa in B&W.

Allega:

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Venezia il paradiso dei fotografi...beati voi che uscite di casa e potete fotografare, delle volte mi vien quella voglia di fare fotografie, faccio chilometri e chilometri in auto, ma poi non trovo niente e torno deluso a casa...complimenti per le foto e per l'attrezzatura.

Grazie per l'apprezzamento.
Non posso negare che questa città abbia elementi suggestivi che si prestano ad inquadrature gradevoli, però non pensare che si presti tanto facilmente. E' ostica per i fortissimi contrasti di luce che la caratterizzano, come ho detto in altro post. Sei perennemente alle prese con almeno 3 diaframmi di diffrenza fra zone in luce e in ombra, soprattutto da parte dei suoi marmi presenti ovunque, e con prospettive intasate di elementi architettonici.
Devi quasi sempre lavorare a mano libera perchè è impensabile intralciare i passaggi con un cavalletto, almeno che non siano le 4 di mattina, devi scansare orde di turisti che sbucano giusto nel centesimo di secondo in cui si apre l'otturatore ecc.
A volte indugio su qualche particolare suggestivo, ma mi sto preferibilmente indirizzando sul riprendere questa città e le sue luci e ombre nel suo insieme come la vedevano i fotografi locali 50 e più anni fa, con le loro ottiche e con un bianco e nero possibilmente simile.
Credo che come si prestano i muri di questa città, ci siano in questa nostra Italia moltissimi luoghi che potrebbero essere ripresi con analoghi intenti, anche con la loro gente (purtroppo con le limitazioni di legge) per registrare ambienti e le loro bellezze e suggestioni che un po' alla volta stanno scomparendo.
Ciao