Schizzofrenia acuta da colore......

Oggi giornatina di quelle toste in generale, un fatto mi ha fatto riflettere ed entrare in un vortice prefestivo:

Porto un file a far stampare in Lambda, monitor profilato ad hoc con lo spider, stampa Epson perfetta come da monitor(quello che vedo è quello che viene stampato)....a questo punto un occhio al file nel profilo ICC specifico della Lambda, controllo i fuori gamma....perfetto...salvo tutto in Tiff in Adobe Rgb98 e in dimensione al vivo di stampa....e porca ******* una dannatissima dominante magenta visibilissima nelle ombre....
Controllo con il campionatore a monitor il file ma in quel punto non parrebbero esserci dominati.....i neri sono ok, idem per le luci...certo ci vorrebbe un bel grigio medio come prova del nove...

In laboratorio mi spiegano che basta tararsi?...bene dico io come? Risposta: noi stampiamo senza toccare il file e poi lei ci fa le sue correzioni e si costruisce la sua bella curvetta colore (come se tutti a casa avessi uno spettrofotometro)...

Dopo di che aprendo lo stesso file con due versioni distinte di Photoshop sullo stesso PC mi rendo conto di quanto grande sia il Color Sync del Mac, noi in Win profiliamo il monitor ma non è detto che quello che vedo a monitor sia al 100% il colore del giusto profilo...in ambiente Mac con color sync una volta fatto il profilo tutti i programmi sono perfettamente profilati...

Oggi poi ho fotografato un mondo di vestiti bianchi...ma vi rendete conto quanti bianchi ci sono? Ed allora quando calibro il punto di bianco della digitale qual è il vero bianco? Perché non tararla invece con un unico ed universale grigio medio 18% Kodak (in teoria si fa ma in pratica non so come)...

Vi aspettate la domanda? boh fate voi...comunque la cosa in questione mi fà  riflettere

Citazione:

Ciao Roberto!

per fartela breve.......magari ci riuscissi

Il cartoncino grigio Kodak era stato creato per risolvere problemi di esposizione e non di bilanciamento del Bianco.

Cosa cambia? cambia motlo anche perche da prove effettuare con spetrometro il cartoncino Kodak non è poi cosi neutro (ti rimando a questo articolo ricerca nel testo la porola Kodak se non hai voglia di leggerlo tutto )

Inoltre per bilanciare correttamente il Bianco nelle digitale una rifrazione del 18% sembra sia insufficiente.
E' preferibile un 50% mentre il bianco riflette troppo ed è quindi piu soggetto a riflettere anche dominanti di colore proveniente dai doggetti che lo circondano o dalla luce che lo colpisce.
In effetti ditte come la

Lastolite commercializza pannelli per il bilanciamento del bianco condiverso grado di rifrazione.......

Nel tuo caso io invece ti consiglierei di adottare un cartoncino a 24 tacche della ColorChecher.....costoso di certo ma affidabile per quanto riguarda purezza di colori e grigi.
Inoltre includendo il cartoncino in uno scatto di prova con 3 Clik risolvi il bilanciamento del bianco del nero e di conseguenza dei grigi e dei colori. In piu hai un rafffronto oggettivo sui colori perche puoi controllare il cartoncino reale che hai davanti a te.

Da li poi parti per un ritocco a piacere.....in effetti il colore puro e reale alle volte puà anche essere.....non così piacevole e fotogenico

Ciao

Gerry

Ciao Gerry

beh ovvio che sappia a che cosa serve il cartoncino Kodak.....la mia riflessione nasceva dal fatto che quel grigio non solo ha una riflettenza precisa ma è un grigio ben preciso duplicabile all'infinito quindi è pensabile di avere nX cartoncini identici e quindi sarebbe ipoteticamente molto più preciso di un bianco qualunque.

In certe situazioni uso la scala colori sia Kodak (con i grigi)che la Gretag .....ma il punto è quello che mi piacerebbe partire con il piede scientificamente giusto...io in Germania avevo preso una specie di Lastolaite con tre parti una bianca, una grigia e una nera....ma quel bianco sarà  il bianco bianco..... abbiate pazienza è un periodo così....capita, comunque grazie per la solidarietà ...


OOOpps ho visto il lastolite....è esattamente quello che ho io.....stà  a vedere che un lastolite tarocco...

Rob,

secondo me "sbagliano" quelli del laboratorio di stampa: mi pare di capire, almeno dalla risposta che hai riportato, che anziché impegnarsi a costruire dei profili il più possibile accurati per il loro workflow preferiscano agire caso per caso, lasciando fondamentalmente al fotografo (cioè al Cliente!) il gravoso compito di "trovarsi delle curve" che riportino la loro stampa ai colori desiderati.

Sinceramente, pur rendendomi conto che fanno quasi tutti così, non lo trovo particolarmente simpatico come atteggiamento...

Tu hai fatto investimenti di soldi e tempo per raggiungere una ragionevole affidabilità  e ripetibilità  di color matching tra schermo e stampante lavorando interamente sui profili, il che significa che fondamentalmente ci sei: sarebbero loro, in un mondo ideale, a dover fornire un profilo ICC altrettanto preciso (o un set di profili) e attenersi ad esso durante il processo di stampa.

Poi purtroppo succede, per qualche strano fenomeno, che quando uno è fornitore il Cliente ha sempre ragione, ma quando è Cliente è il fornitore ad avere sempre ragione...

Fer

Ma in effetti Fer...
quello che mi rosica è che il laboratorio in questione è la Colour Gallery di Verona che tra il resto lavorerebbe anche in modo assolutamente eccellente....stampano per grandi nomi e sopratutto anche in ambito Fine Art....Luca (RolloPyro) ha visto delle ottime stampe B&W .....ma poi come tutti si perdono sulle boiate.

La giustificazione è che i fotografi che hanno un "vero" workflow corretto sono pochissimi e che quindi sono i Clienti che si devono adeguare a loro....la cosa folle è che io dovrei fare una stampa (secondo me ce ne vorrebbero almeno 3 o 4 per avere una campionatura seria) a mie spese e poi a occhio correggere le dominanti. Mi girano le sfere quando poi mi sento dire che non è possibile che il mio sia una monitor tarato e che quindi se io vedo il file verdognolo non è perchè per loro ci vuole meno magenta ma perchè sono io che sono completamente starato.....


Quello che farà sarà  di fotografare una mira Gretag che sistemerà cromaticamente ad hoc e che poi inserirà nello stesso file di cui avevo dominante......e gli tiro scemo contestando tutte le stampe finchè non arrivo a capo di qualche cosa....buono si, mona no.....almeno credo.

Ciao Roberto,
mi sembra di ricordare che anche il laboratorio di Firenze di cui si e' servito Riccardo si comporti nello stesso modo.
Riccardo chiese se gli potevano dare i profili che usavano loro, ma gli fu risposto picche. Foto di prova e correzione delle dominanti a occhio. Deve essere una procedura concordata tra i laboratori Lambda. Forse se li fai diventare scemi col tuo sistema prima che ti mandino a quel paese ottieni qualcosa...
Ciao,
Renzo

La Durst da vera Azienda teutonica s....a VENDE i profili, si avete capito bene se voleta da loro un profilo bisogna pagare....detto questo i laboratori ser forniscono i profili gratuitamente.
Il solito problema è che in Italia tolta Milano (forse) mancano i numeri di professionisti competenti....mi spiego meglio: ho fatto il caso di Acrom ma a Monaco ce ne sono almeno altri 4 di laboratori così frequentati solo da fotografi competenti (uso il termine fotografi perchè qui la professionalità  non conta nulla).....portano i files precisi precisi e il laboratorio si limitata a fare il proprio lavoro. Da noi la situazione è in un italico altro pianeta dove tutti sono maestri e nessuno sà  nulla. Nel mio periodo di pausa riflessiva ho lurkato altri forum e ragazzi c'è da vomitare.....le pu**anate che scrivono sono fuori.....e quindi ai laboratori arriva tutta la spazzatura del mondo e quindi si arrabattano.
Il punto è che io capisco l'arrabattarsi ma ritengo che anche nel fare questo ci vorrebbe un metodo e comunque non deve essere il Cliente che paga.....almeno mi piace pensarlo.

Sai poi cosa mi intristisce?

Vai es. su Digitalpix.it (ma non è l'unico, almeno spero), e troverai gente che capisce di cosa parli, ha le macchine con tarature ottimizzate per i principali profili colore (da sRGB a ProPhotoRGB), volendo ti dà  anche l'ICC per fare la prova a video e di gamut, anche se ti mette in guardia sul fatto che non puà mai essere preciso al 100%.
Comunque io ho sempre avuto un match ottimo tra il mio schermo, le mie stampe di prova in inkjet e le loro stampe laserchimiche nonostante le diverse tecnologie.

Cioè da un service orientato alle masse che fa pagare 3 euro per un 30x45 trovi per assurdo più competenza e precisione rispetto a gente che si fa ben pagare e che lavora con ben altro target...!

Fer