A parte il soggetto, questo 18-55 della Nex che sto trascurando, in certe condizioni non è per niente da disprezzare. Giusto per ricordare in questi giorni come erano belle le giornate di sole.

Allega:

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La foto è carina e lo zoomino si comporta dignitosamente per quel che costa. Certo che se Sony si decidesse una buona volta a produrne uno di livello davvero professionale, seppure per forza di cose sensibilmente più costoso, eviterebbe di dare l'impressione di costruire una Ferrari di mirrorless come la Nex 7, per poi pretendere di farla girare con le ruotine della 500.
Mi chiedo tuttavia se sia giustificato in questo caso il termine di Kitsch : una gondola di disegno minimalista e modernista faccio davvero fatica a concepirla.

Io penso che all'interno di Sony ci sia un grande dibattito su dove portare la serie NEX. Io guardo alla gara al gigantismo (sia lenti che corpi) che impera nel campo professionale e la trovo di una stupidita' abissale, ma evidentemente appartengo ad una piccola minoranza, visti gli ottimi risultati commerciali.

La mia prima macchina digitale e' stata la Canon 1DsII. Sono stato contento quando l'ho venduta, insieme allo zoom 70-200 f/2.8. Prodotti prestazionalmente fantastici e completamente sbagliati per me. Stavano a casa la maggior parte del tempo, mi annoiava mischiare il lavoro del fotografo con quello del facchino. Quando mi porto in giro un formato 35mm voglio dimenticarmi della sua esistenza sulla mia spalla.

Adesso ho una Canon 5DII e uno stupendo e assolutamente ridicolmente pesante 85/1.2II. Non so se comprero' piu' una reflex giapponese di alto livello. Trovo stucchevole dover portarmi in giro pesi quasi da grande formato quando so che la tecnologia OGGI potrebbe offrirmi per il genere di fotografia che faccio (niente stadio, caccia fotografica, avere quattro focali fisse sempre a disposizione, o zoom da usare pure di notte, etc etc); offrirmi, dicevo, una soluzione che pesa un terzo, occupa un terzo di volume, e fornisce la stessa qualita' in stampa di quella offerta da questi mostri ottico/meccanico-elettronici ipervitaminizzati.

Secondo me la NEX e le altre mirrorless con un sensore grande e performante possono fornire la soluzione; ma se i grandi produttori si accorgono che cannibalizzano il loro mercato delle reflex posizioneranno le mirrorless forzatamente in una posizione di retroguardia in modo da farci dei soldi ma non mettere a repentaglio i fatturati delle reflex. Quindi, per esempio, accostarle ad uno zoommino di plastica.

Certo, finche' dura, cioe' fino a quando i numeri di fatturato non gli fanno cambiare idea.

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Una "Leica-like" con il live-view rimane comunque il mio sogno inconfessato.

Non stupirti di nulla Luciano, oggi se non mi chiamassi Pino ma appartenessi alla, per me a volte incomprensibile, "aura" di certi "artisti" contemporanei la potrei esporre magari con successo di pubblico e critica alla Biennale. Ormai non è più l'opera che conta ma il nome di chi l'ha fatta. Concordo pienamente sull'obiettivo; basterebbe poco, ad esempio migliorare la forte distorsione presente a 18mm e una resa un po' migliore alle estremità, dopodichè l'accoppiata sarebbe perfetta.

Mxa hai ragione, tranne che in studio, non vedo dove si possa andare con questi dinosauri per dimensioni.
Questa estate un amico me ne ha messa una in mano tutto fiero, ero incuriosito ed ammirato, gliela ho restituita esattamente dopo due secondi. Avevo già fatto la diagnosi.
Sempre in uno dei mie giri su un ponte ho assistito ad una buffa scena: una coppia di sposini avrebbe tanto voluto immortalarsi in uno scenario incantevole e lui cercava disperatamente di scattare tenendo con il braccio teso una di queste con la D maiuscola o il suffisso Mark (non ho fatto caso) mantre l'obiettivo gliela trascinava in giù.
Impietosito gli ho detto : -Dammi qua che te la faccio io, ma dove vai in giro con questo affare!- (non capiva l'italiano ma forse ha capito che era meglio lasciarla a casa).