Naviga in questa discussione:
1 Utenti anonimi
Francesca Catellani: Rodriguez mon amour |
||
---|---|---|
![]() Iscritto il:
22/6/2009 11:34 Messaggi:
1033
![]() |
In chiusura del mio lunghissimo post su Fotografia Europea avevo accennato solo brevemente a questo lavoro, ritenendo che meritasse parlarne in un topic dedicato.
A differenza della maggior parte delle mostre del Circuito Off che vedono stampe fotografiche in condizioni di illuminazione a dir poco scandalose, appese alle pareti di negozi di jeans, birrerie, ristoranti e altri spazi espositivi improvvisati, qui parliamo di una vera mostra, tra l’altro curata da Riccardo Varini, uno dei più noti fotografi di Reggio Emilia, che ha scritto una presentazione molto sentita. Stampe inkjet curatissime su carta cotone con colori molto equilibrati e realistici, incorniciate e ben illuminate in una sobria sala dedicata solo all’esposizione. Terminata la mostra, le fotografie almeno per ora non sono visibili, ma sono sicuro che non moriranno in un cassetto. Alcuni dei più importanti insediamenti industriali del passato, dopo un periodo più o meno lungo di abbandono, vengono riconvertiti in luoghi d’arte, spazi espositivi, musei, parchi, restaurando quel che rimane delle strutture architettoniche originarie e magari aggiungendone di nuove. Per altri, la sorte è ben peggiore. Demolizione per nuova destinazione d’uso, a un passo dal mare: un’area industriale, un cantiere navale. Vuoto. In attesa. Vento, pioggia e voci di onde. Nei capannoni c’è silenzio e si può ascoltare. Francesca va lì, da sola. Non insiste sugli esterni, entra in quei grandi spazi vuoti dove la luce scarseggia, e si lascia trasportare dai pensieri e dai sogni. Assieme al rumore delle onde che rimbomba in continuazione tra i muri avverte gli echi del lavoro e delle fatiche trascorse ancora presenti in quello spazio, che a breve verranno perduti per sempre assieme al suo valore culturale intrinseco dovuto al ruolo che ha avuto nella storia sociale ed economica del posto. Verrà gettato nuovo cemento, alloggi residenziali con vista sul mare che porteranno tanta ricchezza. Un boccone ghiotto. O forse un boccone amaro. La materia muta nello spazio-tempo, una domanda urgente cerca risposta: dove va a finire la vita vissuta, la storia, la passione spesa, il bene, il male. Francesca si pone questi interrogativi mentre dal di dentro guarda fuori, attraverso aperture e finestre coi vetri rotti o impolverati che incorniciano altre parti del cantiere in rovina, e sempre il mare all’orizzonte. Come osserva Varini, “guardare nell’oscurità da questi oblò è un po’ come tornare a fare inquadrature guardando dentro al mirino, sempre più raro oggi, quando ci si isolava maggiormente dal mondo esterno.” Sta qui la forza delle immagini che ottiene, assieme alle inquadrature accuratamente studiate per includere certi dettagli ed escluderne altri, assieme alla scelta del colore, un colore tranquillo e pacato come il mare azzurrino in lontananza. Splendide mmagini cariche di sentimento, un ultimo atto d’amore verso quel gigante che sta per scomparire. La terra vive, mentre lo sguardo corre sul mare.
Inviato: 11/7/2016 22:23
|
|
![]() |
Re: Francesca Catellani: Rodriguez mon amour |
||
---|---|---|
Moderatore
![]() ![]() Iscritto il:
8/1/2005 22:33 Da Varese
Messaggi:
4748
![]() |
Grazie per l’interessantissimo post.
Marco
Inviato: 12/7/2016 10:15
|
|
Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
||
![]() |
Puoi vedere le discussioni.
Non puoi inviare messaggi.
Non puoi rispondere.
Non puoi modificare.
Non puoi cancellare.
Non puoi aggiungere sondaggi.
Non puoi votare.
Non puoi allegare files.
Non puoi inviare messaggi senza approvazione.