Tolgo e metto.

Lo so, Marco, le ho lette anch’io quelle cose, semplicemente non le trovo a me congeniali e non mi convincono!
Tagliare il vetro non mi sembra semplice e le tolleranze Eolleiflex son tali che un corpo estraneo lo vedo maledettamente difficile da inserire. Per cosa poi? Sono ipovedente e ho sempre messo a fuoco bene a TA e con poca luce con la 2,8F... Se ci riesco io, davvero posson farlo tutti!
È che c’è gente che gode nel dover a tutti i costi modificare...

Salvo poi ripassare tutto al collimatore... Per cosa, poi?

Mauro, l’avevo ceduto a te il 40 FLE?

Sì, li tagliano.
Qui si va nel tweaking patologico.

La 6008 Integral aveva un vetrino luminosisssimo, disponibile, in altra misura, anche per GX e seguenti; personalmente mettevo a fuoco meglio con il vetrino originale della 2,8 F...

Poi non rinuncierei mai alla griglia, efficace, ma non invadente, dei vetrini originali!

Effettivamente, se la sostituzione non avviene correttamente possono esserci problemi di messa a fuoco: il vetrino deve essere nella giusta posizione e avere il giusto spessore.
Personalmente mi sono sempre trovato bene con i vetrini originali, soprattutto con quelli dotati di stigmometro; devo dire però che io ho sempre preferito il contrasto alla luminosità: gli originali sono contrastati nella giusta misura, probabilmente ce ne sono do più luminosi, ma è col contrasto che si facilita la messa a fuoco.
Da sempre c’è tutto un fiorire di customizzatori mai felici di quello che hanno e che godono nel tweakkare le loro attrezzature, bontà loro.
Fondamentale è la pulizia: i vetrini delle Rolleiflex con pozzetto intercambiabile si possono tranquillamente lavare con acqua e sapone neutro e la polvere può essere rimossa con attenzione dallo specchio.
Per le vecchie Original, Standard e Automat, con un po’ di manualità e attenzione si può procedere alla pulizia, certo il rischio di ossidazione dello specchio è maggiore con le vecchie e lasostituzione dello specchio significa quasi sempre dover ricorrere alla calibrazione della piastra frontale e, quindi, all’uso del collimatore.

Citazione:

Se intendi quel pezzettino di plastica bianca che si mette sulla cellula, serve per fare la misurazione incidente ed è rara avis...

Stavo per scrivere un libro sulle Rolleiflex biottica, poi è uscito quello di Phillips e ho lasciato perdere ...

Ho imparato a fotografare da ragazzetto con una 2,8 F che ho ancora, sono arrivato a possedere un numero inquietante di biottica, poi tutte cedute per finanziarmi gli studi.
Ogni tanto mi chiedo perché non tornare a scattare SOLO con quella...

Ecco cosa succede senza paraluce...

Allega:

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Che bello, si parla di Rolleiflex!

I filtri tolgono qualità, lo sappiamo: se possiamo farne a meno è meglio.
Per la mia esperienza, gli ND Heliopan sono una spanna sopra gli altri, otticamente e meccanicamente.
Il Planar 2,8 per Rolleiflex dà il meglio di sé a diaframma 4/5,6 e il 3,5 a 5,6/6,3. Per entrambi 11 è l'ultimo diagramma utilizzabile per evitare il calo dato dalla diffrazione.

Con buona mano e un po' di esperienza si riesce a usare 1/15 a mano libera, magari utilizzando l'autoscatto, sfruttando il fatto che la Rolleiflex si presta a essere appoggiata al petto, al ginocchio, su una spalla, utilizzando la cinghia tesa come contrappeso ...insomma, giocandoci un po' a stabilizzarla.

Il paraluce va sempre usato. Primo perché non vedi attraverso la lente di ripresa e quindi non ti rendi conto dell'eventuale flare, secondo perché il paraluce in metallo funge da paraurti per la lente frontale che è maledettamente esposta a urti e ditate: Un graffio all'ottica che non si cambia rischia facilmente di fottere una Rolleiflex perfettamente funzionante e non è proprio il caso...

Il flare, in ogni caso, capita e spesso rovina l'immagine. Un UV Heliopan trattato multistrato aiuta non poco in esterni.

Non avrei dubbi ad acquistare un Heliopan ND a 70 € e lo userei senza alcun patema d'animo. A f22 la qualità dell'immagine sul piano di messa a fuoco è significativamente peggiore che a f2,8, anche al centro.

Inquietante.

Coraggioso!

Congratulazioni, Marco!

Benvenuto!

Citazione:

Marco, comprendo pienamente. Anch'io non sono in grado di dirne. Sicuramente un effetto in me c'è stato, al punto da, in qualche modo, di farne qualcosa. Ma dirne qualcosa proprio mi è impossibile.

Citazione:

Mi trovavo in visita al castello di Vezio e ho incontrato queste strane creature. Un incontro che indubbiamente mi ha suscitato qualcosa... Mi sono autisticamente estromesso da chi mi accompagnava e ho cominciato a scattare, senza saper bene -ma poco interessa, in effetti- cosa fossero quelle robe.
A seguito della tua domanda ho fatto qualche ricerca e scoperto che una volta all'anno c'è un evento in cui alcuni volontari vengono ricoperti di tessuti e gesso per dar sembiante a queste creature.

Citazione:

Grazie, Roberto, sicuramente l'inquietante fa parte spesso dei miei lavori, ma non credo di aver mantenuto il livello di Genius loci che, forse, è il mio lavoro a cui sono più affezionato.

Incontri

Allega:

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Tempo fa ho fatto due conti, mettendo in serie tutto ciò che mi occorreva per il fine prefissato, ovvero ottenere stampe dirette in camera di formato sufficientemente grande. Ho escluso l'8x10 perché non "sufficientemente grande" in relazione ai costi da sostenere ed escluso totalmente -per i costi altissimi- l'ULF.
A ragion veduta, in vista del tempo nella mia vita che posso dedicare per "giocare con la fotografia", avrei dovuto escludere tutto a priori, ma questa è un'altra storia!

Non mi dò tuttavia per vinto, chissà mai...

Qualche anno fa qualcuno ha comprato tutti i Noctilux che trovava per poi rivenderli, a singhiozzo, negli snni. Il valore si è più che triplicato????...